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Verbano Cusio Ossola: uno sportello informativo su Agricoltura ‘bio’

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Anche nella Provincia del Verbano Cusio Ossola si attiva uno sportello informativo sull’agricoltura biologica e biodinamica, dove sarà fornita assistenza tecnica specializzata sui metodi di coltivazione biologici e biodinamici.

“Un servizio che riusciamo a offrire al nostro territorio grazie a un progetto regionale e ad Agri.Bio.Piemonte, associazione onlus di produttori e consumatori che sono convinti sostenitori di pratiche agricole rispettose dell’ambiente, degli equilibri naturali e della biodiversità. Nella nostra Provincia – rimarca l’Assessore provinciale all’Agricoltura e alla Montagna Germano Bendotti – non esistono colture intensive. Attività agricole e zootecniche nel VCO sono condotte da piccole aziende, che lavorano su produzioni di nicchia e qualità, ma ritengo che ci sia un interesse diffuso per questo tipo di pratica agricola, magari anche soltanto tra coloro che hanno voglia di farsi un orto per il gusto di avere frutta e verdura fresca senza additivi”.

“In questo periodo poi non va sottovalutato l’aspetto economico, sul piano del risparmio, di un orto o di un pollaio. In ogni caso – evidenzia Bendotti – questo sportello informativo, aperto tutti i lunedì la mattina e il pomeriggio presso l’Azienda Agricola Le Giuggiole di Crevoladossola (e-mail verbania@agribionotizie.it – tel. 0324-481.262), è d’aiuto per i ragguagli di carattere legislativo, sugli incentivi comunitari per coloro che sono interessati a intraprendere attività produttive e commerciali in questo senso, sull’inserimento nell’elenco regionale degli operatori biologici. La domanda del consumatore per i prodotti biologici a la crescente popolarità dell’agricoltura biologica hanno fatto sì che l’Unione Europea varasse programmi e piani dedicati al settore”.

Intanto il prossimo martedì 24 gennaio, a partire dalle 20,00, presso l’Aula Magna della Scuola Media Casetti di Preglia si terrà un seminario (si veda allegato) sulla valenza e le prospettive dell’agricoltura biologica nel Verbano Cusio Ossola. Vi parteciperanno – tra gli altri – il referente dello Sportello Informativo Agri.Bio.Piemonte per il VCO Luigi Zuccotti e il presidente dell’Associazione Ivo Bertaina. Il seminario è gratuito e aperto a tutti.

Adiconsum: bene liberalizzazioni saldi

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Pietro Giordano, Adiconsum: “Finalmente si dà diritto ai commercianti di praticare sconti e promozioni durante tutto l’arco dell’anno”. Indubbi benefici per i consumatori e reale concorrenza tra le aziende commerciali.

Finalmente, come richiesto da anni dall’Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – si annullerà una normativa fuori tempo e fuori luogo, quale quella dei saldi concentrati solo in alcuni periodi dell’anno.

I consumatori potranno così usufruire di sconti, promozioni e saldi durante tutto l’anno, con indubbi benefici economici per le famiglie italiane e per l’intera economia del Paese.

Grazie alla preannunciata liberalizzazione i commercianti – prosegue Giordano – potranno misurarsi esprimendo il meglio della loro professionalità. La liberalizzazione svilupperà anche un servizio migliore alla clientela, garantendo uno sviluppo delle vendite, un tempo bloccate per lunghi periodi in attesa dei saldi.

I commercianti potranno anche godere di una migliore circolazione delle merci e dei prodotti, senza più essere costretti a tenerli infruttuosi nei depositi, e di un maggiore guadagno derivante dalle vendite liberalizzate, senza essere costretti a chiedere prestiti onerosi presso le banche o a svendere l’invenduto a stocchisti che, troppo spesso, approfittano della situazione di disagio dei commercianti.

Istat: diminuisce il tasso di risparmio degli italiani

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Con la pubblicazione dei dati del terzo trimestre del 2011, l’Istat diffonde le nuove serie storiche elaborate in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007, coerenti con i Conti annuali per settore istituzionale aggiornati per il periodo 1995-2010 e pubblicati contestualmente.

Nel terzo trimestre del 2011 la propensione al risparmio delle famiglie si è attestata all’11,6%, in lieve diminuzione (-0,1 punti percentuali) sia rispetto al trimestre precedente che al terzo trimestre del 2010. La modesta riduzione congiunturale del tasso di risparmio è il risultato di una crescita del reddito disponibile (+0,3%) leggermente più contenuta rispetto alla dinamica della spesa per consumi finali (+0,4%) espressa in valori correnti.

Rispetto al terzo trimestre del 2010, il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti è aumentato del 2,7%, a fronte di una crescita del 2,8% della spesa delle famiglie per consumi finali.

Il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,1% rispetto al corrispondente trimestre del 2010.

Il tasso di investimento delle famiglie nel terzo trimestre 2011 si è attestato all’10%, invariato rispetto al trimestre precedente ma in lieve diminuzione (-0,1 punti percentuali) rispetto al terzo trimestre del 2010.

Nel terzo trimestre 2011 la quota di profitto delle società non finanziarie si è attestata al 41,3%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il risultato lordo di gestione ha registrato una crescita dello 0,5%, a fronte di una leggera riduzione del valore aggiunto (-0,3%). In termini tendenziali il tasso di profitto si è ridotto di 1,2 punti percentuali, per effetto di una riduzione del risultato lordo di gestione (-1,7%), mentre il valore aggiunto ha registrato un aumento dell’1,3%.

Nel terzo trimestre 2011 il tasso di investimento delle società non finanziarie è stato pari al 22,8%, mostrando una lieve diminuzione (-0,2 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente, riportandosi sul livello registrato nel terzo trimestre del 2010.

Consob: divieto vendite allo scoperto “nude”

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La Consob ha deciso di prorogare fino al 24 febbraio 2012 il provvedimento restrittivo in materia di posizioni nette corte sulle azioni del comparto finanziario, adottato il 12 agosto scorso e successivamente prorogato fino al 15 gennaio 2012 (con delibera n. 17992 dell’11 novembre scorso). Resta quindi in vigore il divieto di assumere o incrementare le posizioni nette corte, ossia le posizioni ribassiste, calcolate come differenza fra le attività in vendita e quelle in acquisto, tenuto conto di tutti gli strumenti finanziari. compresi quelli derivati e su indici. Il divieto si applica ai titoli azionari del settore bancario-assicurativo. Misure analoghe sono state adottate dalle autorità di vigilanza di Francia, Belgio e Spagna.

Restano in vigore, a tempo indeterminato, le altre misure a suo tempio adottate:

gli obblighi di comunicazione alla Consob delle posizioni ribassiste rilevanti su tutte le società quotate in Italia, introdotti il 10 luglio scorso (delibera n. 17862);

il divieto delle vendite allo scoperto “nude”, cioè quelle non assistite dalla disponibilità dei titoli al momento dell’ordine; il divieto vale per tutte le azioni quotate sui mercati regolamentati italiani indipendentemente da dove sono negoziate (delibera n. 17993 dell’11 novembre 2011).
La proroga delle restrizioni in materia di posizioni nette corte è stata adottata alla luce dell’attuale situazione dei mercati finanziari; potrà essere modificata o revocata secondo le condizioni di mercato e, per quanto possibile, in accordo con le altre autorità europee che hanno adottato analoghe misure.

La delibera (n. 18060 dell’11 gennaio 2012) è disponibile sul sito internet dell’Istituto (www.consob.it) insieme alle risposte alle domande più frequenti (FAQ) sul tema.

Liberalizzazioni acqua, Legambiente: “Il referendum non si tocca”

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FOTO DI REPERTRORIO

“Il referendum non si tocca” dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulle ipotesi di liberalizzazione di diversi settori economici al vaglio del governo in questi giorni.
“I cittadini italiani hanno detto chiaramente che l’acqua è un bene comune e che sulla sua gestione non si possono fare profitti – continua Cogliati Dezza – Sarebbe molto grave se nel decreto in preparazione per il rilancio dell’economia l’esecutivo li inserisse tra servizi pubblici locali di rilevante interesse economico.
“Non è, comunque, con la privatizzazione che si risolvono i problemi della gestione dell’acqua in Italia, le dispersioni, gli sprechi e le difformità di ripartizione – aggiunge il presidente di Legambiente -. Piuttosto, il risanamento del sistema idrico italiano è una grande opera pubblica che può funzionare da volano per la ripresa economica”.

Manovra Monti/ Liberalizzazioni ferrovie: scorporo della rete e bandi per i servizi pendolari

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Treni: Grande attenzione è stata data dal Governo in merito all’annosa questione dei servizi di trasporto ferroviario italiano. Il sistema, che negli anni ha raggiunto notevoli deficit, ora verrà sottoposto a modifiche e inserito all’interno del quadro di liberalizzazioni in atto. Prima novità sarà quella dello scorporo della rete con il passaggio di azioni da Rfi e dalla holding Fs al ministero dell’Economia. Questo cambiamento è stato pensato in funzione soprattutto di una maggiore concorrenza tra gli operatori che decidano di entrare nel sistema dei servizi. Attualmente, la rete è già divisa sia a livello contabile che dal punto di vista societario (Rfi e Trenitalia). Ciò che manca, però, è una separazione proprietaria che si sta cercando di attuare. Altra novità per il comparto ferroviario sarà la cancellazione dell’obbligo per tutti gli operatori (pubblici e privati) di adottare un contratto nazionale di settore. Infine, nel decreto saranno inserite anche norme in merito ai servizi pendolari: alle Regioni sarà dato l’obbligo di indire una gara per i treni locali e non potranno rinnovare i contratti con Trenitalia per sei anni senza un bando pubblico.

Autostrade: Entro il 31 dicembre 2012 le concessionarie autostradali dovranno rivedere i sistemi di tariffari di pedaggio “con determinazione dell’indicazione di produttività x a cadenza quinquennale per ciascuna concessione”. La vigilanza del rispetto delle norme, inoltre, passerà all’Autorità dei trasporti.

C.M.

Savona,turismo e tassa di soggiorno: incontro in Provincia con Sindaci e Assessori

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Questa pomeriggio nella Sala Giunta di Palazzo Nervi si è svolto un incontro, alla presenza del Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza dell’Assessore al Turismo provinciale Carla Mattea con i Sindaci e gli Assessori al Turismo dei Comuni del territorio. La riunione ha trattato come argomento la tassa di soggiorno e la sua applicazione.
“La controversa tassa di soggiorno, dichiara il Presidente Vaccarezza, è sicuramente per il nostro modo di concepire il turismo una battuta d’arresto. Personalmente non l’applicherei ma visto che la decisione è comunale confido che in tal senso la linea da adottare sia unitaria e condivisa al fine di non generare ulteriori confusioni a coloro che scelgono di trascorrere le loro vacanze nel nostro comprensorio.
In un momento così incerto come quello che stiamo vivendo la di soggiorno tassa non è certo accolta con favore soprattutto da un settore che da diverso tempo ha difficoltà a rispondere alle esigenze di un mercato sempre più saturo. La situazione è ancora in piena evoluzione, occorre comunque continuare ad essere propositivi, valutare attentamente rischi e benefici, pianificare progettualità concordate che valorizzino la promozione del nostra provincia, unire propositi e azioni per rafforzare l’immagine del nostro prodotto. Non privare quindi il territorio delle risorse ma bensì riorganizzarle per una vantaggiosa e proficua politica di crescita e sviluppo.”
“Condivido il pensiero del Presidente Vaccarezza, dichiara l’Assessore Mattea, non sono per l’applicazione della tassa di soggiorno. La riunione ha evidenziato il disagio di molti Comuni che si trovano a dovere affrontare il calo di presenze nelle proprie località turistiche, la tassa è quindi vissuta con molta preoccupazione. Incontrarsi e confrontarsi è l’unico modo per poter trovare in sinergia soluzioni condivise.
Il prossimo appuntamento vedrà incontri, separati, che coinvolgeranno i Comuni costieri e dell’entroterra, realtà che fanno turismo ma con diverse esigenze. Credo che questa sia la strada giusta per trovare soluzioni certe.”
“La Provincia di Savona è da tempo impegnata, dichiara l’Assessore provinciale Mattea, in progettualità volte alla promozione e alla valorizzazione del comprensorio costa – entroterra in azione sinergica con gli enti di competenza, le associazioni imprenditoriali di settore e i soggetti privati. Insieme per rilanciare un prodotto che in tempi difficili come questi che stiamo vivendo, fatica a trovare la giusta dimensione. Se a questa difficoltà di collocazione del “pacchetto provincia” nel mercato turistico interviene come ulteriore balzello la tassa di soggiorno, il risultato non può essere
altro che la completa congestione dei servizi, il blocco totale dei progetti e della crescita di questo vitale settore.
Invito quindi tutti i Comuni della nostra provincia, ad esprimere il proprio dissenso, in modo compatto, non introducendo nel proprio territorio la tassa di soggiorno, una scelta che se attuata rappresenterebbe una battuta d’arresto per il nostro brand e per tutto il comparto economico.
A tal fine, conclude l’Assessore, è stato fissato per giovedì 12 gennaio alle ore 15.00 un tavolo a cui siederanno gli assessori al turismo dei Comuni della provincia che porteranno una proposta da inserire in un documento da inviare all’attenzione della Regione. Una Regione Liguria che si deve fare portavoce del disagio del territorio ed elaborare a sua volta linee guida, sull’esempio di quanto stanno già facendo altre Regioni, per risposte esaustive.”

Alessandria: limitati i servizi pubblici a causa degli scioperi

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L’Amministrazione Comunale di Alessandria informa che in occasione degli “Scioperi generali di tutte le categorie pubbliche e private” indetti dalle Confederazioni ed Organizzazioni sindacali: USB; SLAICOBAS; CIB UNICOBAS; SNATER; USI;
SICOBAS; USB Pubblico Impiego; USI di comparto e di categoria nei Ministeri – Comparto Stato, Regioni Autonomie Locali, Coordinamento Lav. Sanità, Poste, Comunicazione e Spettacolo, Ricerca e Università, Scuola, Arti e Mestieri Vari, Commercio Turismo e Servizi, Metalmeccanico e Industria, Agricoltura; Or.SA;
per l’intera giornata del 27 gennaio 2012 saranno garantiti esclusivamente i seguenti servizi:
– Stato Civile – Limitatamente al raccoglimento delle registrazioni di nascita e morte.
– Cimiteriali – Limitatamente al trasporto, al ricevimento ed inumazione delle salme.
– Polizia Municipale – Limitatamente ad: attività richiesta dall’autorità giudiziaria e in caso di trattamenti sanitari obbligatori, attività di rilevazione relativa all’infortunistica stradale, attività di pronto intervento, attività di funzionamento della centrale operativa, attività di vigilanza della Casa Municipale, attività di assistenza al servizio attinente alla rete stradale e situazioni di emergenza.
– Pronto Intervento Stradale – Limitatamente all’attività di una squadra di pronto intervento sulla rete stradale ed esclusivamente per le operazioni di messa in sicurezza.
– Protezione Civile – Attività di presidio.
– Personale – Limitatamente alle attività legate all’erogazione degli emolumenti retributivi, contributivi e previdenziali ove coincidente con l’ultimo giorno di scadenza di legge.

Confcommercio su liberalizzazioni: confronto necessario per evitare madornali errori

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Dopo la scelta sbagliata e senza confronto in materia di deregolamentazione del commercio, si registra, ormai quotidianamente, l’accavallarsi di notizie di stampa su ulteriori interventi di liberalizzazione che avrebbero ad oggetto il settore del commercio da cui emerge la possibilità di madornali errori, a partire dall’asserita totale deregolamentazione delle vendite straordinarie: è quanto si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia.

Errori – prosegue la nota – che non andrebbero a vantaggio dei consumatori, perchè ridurrebbero drasticamente trasparenza delle offerte e qualità dei prodotti, e che, invece, danneggerebbero un modello italiano di distribuzione commerciale in cui la vitale e competitiva compresenza di piccole, medie e grandi superfici di vendita ha fin qui mostrato di agire positivamente tanto a vantaggio della concorrenza, quanto della qualità del servizio reso ai consumatori.
Anche per quanto riguarda la riforma della distribuzione dei carburanti si rischia di andare incontro ad un processo di espulsione dei gestori dall’attività, senza che si possano conseguire apprezzabili riduzioni del prezzo dei carburanti a vantaggio dei consumatori.

Proprio per evitare questi errori – conclude Confcommercio – chiediamo formalmente al Presidente Monti di volersi confrontare con chi rappresenta il commercio italiano. Perché l’esperienza di chi ogni giorno fa, nel nostro Paese, commercio non può e non deve essere ignorata nel momento della formazione di scelte di riforma dell’attività d’impresa, da cui ci si attende un importante contributo al rafforzamento della crescita dell’Italia.

Diritto al lavoro per i cittadini disabili: condannata all’azienda che rifiuta l’assunzione

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L’azienda è condannata al risarcimento dei danni a seguito della mancata formalizzazione dell’assunzione obbligatoria del lavoratore invalido avviato al servizio dall’amministrazione provinciale.

E’ quanto emerge dalla sentenza n. 236 della sezione lavoro della Cassazione lavoro pubblicata in data 12 gennaio 2012 che Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” riporta.

Secondo i giudici della suprema Corte, tale comportamento della società si è rilevato preclusivo alla possibilità di formalizzare il contratto di lavoro. Il datore di lavoro nel tentativo di difendersi aveva sostenuto che la lavoratrice invalida non si era mai recata nei locali della società per firmare il contratto.

Il lavoratore disabile al contrario aveva dimostrato di essersi recato in azienda dopo aver ricevuto la comunicazione di avviamento al lavoro dall’Amministrazione provinciale. L’ufficio del personale in tale circostanza aveva omesso di formalizzare il contratto di lavoro. Per tale motivo gli ermellini, allora, hanno condannato la società al pagamento del risarcimento del danno per mancata formalizzazione dell’assunzione obbligatoria per i soggetti disabili, sottolineando che “ in assenza di precise indicazioni sulle modalità di verifica della volontà delle parti di addivenire alla stipulazione del contratto di lavoro, deve farsi riferimento al comportamento tenuto dalle stesse, per valutare la conformità ai canoni di correttezza e buona fede. In tema di contratti, infatti, la reciproca lealtà di condotta deve sussistere sia durante l’esecuzione del contratto sia durante la sua formazione e interpretazione, così da atteggiarsi ad obbligo di solidarietà che impone a ciascuna parte di tenere quei comportamenti che siano idonei a preservare gli interessi dell’altra. La clausola di buona fede, imponendo così a ciascuna parte l’obbligo di agire in modo da preservare l’interesse dell’altra, a prescindere dalle specifiche direttive contrattuali, diviene in caso di inadempimento, una violazione che costituisce un vero e proprio inadempimento che comporta il risarcimento del danno “.