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Rinnovabili: pronto Piano d’azione Nazionale

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di Noemi Ricci

Dopo la tempesta di polemiche in seguito alle decisioni nella manovra economica inerenti il settore dell’energia rinnovabile, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato il Piano di Azione Nazionale, come previsto dalla direttiva 2009/28/CE, contenente la strategia italiana per il raggiungimento degli obiettivi europei 20-20-20, ovvero il 17% da fonti rinnovabili nei consumi energetici.

Il documento prevede la copertura con Rinnovabili del 6,38% del consumo energetico associato ai trasporti, 28,97% per il settore elettrico e 15,83% per i consumi di climatizzazione.

Un programma che consentirà di risparmiare ben 131,2 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio).

Due le strategie definite affinchè venga incrementato l ‘ impiego delle energie rinnovabili, una sul piano istituzionale, l ‘ altra sulla politica del settore in cui si interviene.

Un insieme di misure economiche e non, di supporto e di cooperazione internazionale che sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Ue e che andranno a ridefinire gli attuali meccanismi di incentivazione. Lo scopo è incrementare la quota di energia prodotta evitando una crescita parallela della produzione e degli oneri di incentivazione, che ricadono sui consumatori finali, famiglie ed imprese.

Il documento verrà consegnato alla Commissione Europea il 30 giugno, fino al 29 sarà in fase di consultazione, monitorato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero dell ‘ Ambiente e dal GSE, che gestirà il Sistema Italiano di Monitoraggio delle Energie Rinnovabili (SIMERI).

Fonte: Il documento prevede la copertura con Rinnovabili del 6,38% del consumo energetico associato ai trasporti, 28,97% per il settore elettrico e 15,83% per i consumi di climatizzazione.

Un programma che consentirà di risparmiare ben 131,2 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio).

Due le strategie definite affinchè venga incrementato l ‘ impiego delle energie rinnovabili, una sul piano istituzionale, l ‘ altra sulla politica del settore in cui si interviene.

Un insieme di misure economiche e non, di supporto e di cooperazione internazionale che sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Ue e che andranno a ridefinire gli attuali meccanismi di incentivazione. Lo scopo è incrementare la quota di energia prodotta evitando una crescita parallela della produzione e degli oneri di incentivazione, che ricadono sui consumatori finali, famiglie ed imprese.

Il documento verrà consegnato alla Commissione Europea il 30 giugno, fino al 29 sarà in fase di consultazione, monitorato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero dell ‘ Ambiente e dal GSE, che gestirà il Sistema Italiano di Monitoraggio delle Energie Rinnovabili (SIMERI).

Fonte: http://www.pmi.it/green-economy/news/7261/rinnovabili-pronto-piano-dazione-nazionale.html

Manovra correttiva: zone a burocrazia zero e crisi aziendale

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di Roberto Grementieri

La manovra correttiva (d.l. n. 78 del 31.05.10) prevede l’istituzione di zone a burocrazia zero nel Mezzogiorno, nelle quali per aprire un’attività ci si potrà rivolgere a un solo soggetto.

In pratica, le nuove iniziative produttive avviate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto potranno godere dei seguenti vantaggi:

a) i provvedimenti conclusivi dei procedimenti amministrativi di qualsiasi natura e oggetto, fatta eccezione per quelli di natura tributaria, saranno adottati esclusivamente dal prefetto;

b) nell’ipotesi in cui la zona a burocrazia zero coincida, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con una delle zone franche urbane, le risorse previste per tali zone franche urbane saranno utilizzate dal sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero;

c) nella realizzazione e attuazione dei piani di presidio e sicurezza del territorio, le Prefetture-uffici territoriali di governo assicureranno assoluta priorità alle iniziative da assumere negli ambiti territoriali in cui insistono le zone.

Per favorire la composizione delle crisi d’impresa verrà prevista la prededuzione per i finanziamenti erogati in attuazione degli accordi e per i finanziamenti-ponte concessi ed erogati dagli intermediari nella fase precedente il deposito delle domande di ammissione alla procedura di concordato preventivo.

Per gli accordi di ristrutturazione verrà stabilita la sospensione delle azioni esecutive e cautelari in corso anche durante le trattative decisa dal tribunale nel corso di un’udienza alla quale sono chiamati a partecipare tutti i creditori.

Previsto inoltre l’esonero dalla responsabilità per bancarotta per gli istituti introdotti dalla riforma fallimentare e nei quali opera il controllo giudiziario, e cioè per concordato preventivo, accordi di ristrutturazione dei debiti e piani stragiudiziali attestati.

Fonte: http://blog.pmi.it/16/06/2010/manovra-correttiva-zone-a-burocrazia-zero-e-crisi-aziendale/

Moratoria debiti Pmi prorogata a gennaio 2011

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di Alessandro Vinciarelli

Per le Pmi vessate dalla crisi è arrivata la tanto agognata – e preannunciata – estensione della moratoria sui debiti bancari, siglata lo scorso 3 agosto da ABI, Confindustria e organizzazioni imprenditoriali, alla presenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

La proroga di 7 mesi, consentirà alle Pmi di rimandare la data ultima di pagamento dei debiti almeno fino a gennaio 2011. Le domande potranno essere presentate fino al 31 gennaio 2011.

La dilazione è stata decisa nella giornata di ieri, in una riunione tecnica tra l’ABI e le rappresentanze d’impresa, tenutasi presso lo stesso Ministero dell’Economia.

Come per l’accordo originario, potranno accedere alla moratoria tutte la Pmi che non abbiano già beneficiato dello strumento, o che lo abbiano fatto per altre operazioni. In tutto, sono state 176mila le domande analizzate dal sistema bancario finora, per un valore complessivo di 53 miliardi di euro.

Di queste, oltre il 77% ha trovato una risoluzione positiva, per un valore di 43 miliardi, mentre poco più del 20% è ancora in attesa di parere. Solo il 2,5% delle richieste non è stato accolto, per un valore non superiore al miliardo di euro.

«Ossigeno alle imprese», l’ha definita il presidente di Confartigianato, supportato anche dal parere di altri esponenti delle istituzioni e dell’industria. La moratoria è nata «nella fase acuta della crisi ma si sta rivelando di fondamentale importanza anche in questi mesi, fornendo alle imprese le flessibilità necessaria per agire in modo da agganciare la ripresa».

Fonte: http://www.pmi.it/finanziamenti/news/7263/moratoria-debiti-pmi-proroga-gennaio-2011.html

Antitrust: sì al ddl su libertà d’impresa

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di Noemi Ricci

Anche l’Antitrust dice “sì” alle riforme costituzionali finalizzate a ridurre la burocrazia e concedere maggiore libertà d’impresa. Il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ha sottolineato la necessità di procedere subito con il disegno di legge governativo sulla concorrenza e la tutela dei consumatori.

Un ddl che doveva essere approvato già a fine di maggio, ha sottolineato Catricalà e che andrà a modificare l’articolo 41 e dell’articolo 118 della Costituzione per favorire la liberalizzazione economica.

Anche l’Antitrust, quindi, condivide l’esigenza di una legge ordinaria che garantisca a chiunque il diritto di intraprendere senza oneri burocratici, permettendo sia alle nuove imprese che a quelle già esistenti di crescere e produrre ricchezza.

«Lo strumento c’è, le idee non mancano, occorre tradurle senza ulteriore indugio in norme e fatti concreti» ha sottolineato il presidente dell’Autorità nel suo discorso in occasione della Relazione annuale al Parlamento.

E’ ora di cambiare quelle politiche anticompetitive che pongono l’Italia come ultima in Europa in quanto a libertà economica e d’impresa e la rendono poco attraente per gli investitori esteri, compromettendo la crescita delle imprese italiane.

Bisogna quindi puntare ad alleggerire il peso della burocrazia, sveltire i processi civili, investire in formazione, ricerca e sviluppo e incrementare il patrimonio infrastrutturale.

Catricalà ha poi affrontato il tema delle banche, rivendicando la necessità di una legislazione per regolare la governance nel sistema bancario e quello delle more applicate dalle pubbliche amministrazioni e dalle grandi aziende nei confronti delle Pmi, definendole prassi illecite da evitare.

L’Antitrust si dichiara quindi pronto ad ampliare il proprio raggio d’azione, ricoprendo un ruolo di maggiore rilevanza in tutela delle Pmi.
Fonte: http://www.pmi.it/leggi-e-norme/news/7262/antitrust-si-al-ddl-su-liberta-dimpresa.html

I pomodori cinesi invadono l’europa

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Lanciato allarme dalla Coldiretti sulla invasione dei pomodori cinesi in Europa. Si registra un aumento del 174% nel trimestre dicembre-febbraio 2010 rispetto al precedente periodo del 2009, anno in cui in Italia sono arrivati 82 milioni di chili di concentrato da spacciare come Made in Italy. Dalle navi sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso, circa 1.000 al giorno, con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano. Dal momento che nei contenitori al dettaglio e’ obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento ma non quello di coltivazione, evi… ui il po modoro trasformato piace (se ne consumano 31 kg a testa) ma soprattutto per i produttori, su cui pesano gli effetti di una concorrenza sleale con ingenti danni economici. I pomodori conservati, infatti, sono la prima voce dell’import agroalimentare dalla Cina pari ad oltre il 34% del totale, la cui produzione, iniziata nel 1990, oggi e’ al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e Unione europea. Nel settore del pomodoro da industria sono impegnati 8.000 imprenditori agricoli che coltivano su 85.000 ettari, 178 industrie di trasformazione, per un valore della produzione di oltre 2 miliardi di euro. Se i marchi italiani vengono clonati, con confezioni identiche alle originali vendute in scatole da 400 e da 2.200 grammi come doppio concentrato (28%) con la scritta ‘100% prodotto italiano’, diverso e’ il contenuto. Dalle analisi, purtroppo emerge un dato preoccupante: di pomodoro vero ce n’e’ ben poco, la maggior parte del prodotto e’ costituito da scarti vegetali, quali bu cce e semi di diversi ortaggi e frutti, con livelli di muffe che eccedono i limiti di legge previsti dalla legislazione italiana.

Seminari per l’imprenditoria femminile

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Unioncamere Liguria, in qualità di partner del Progetto WAI organizza – con la collaborazione delle Camere di Commercio e dei Comitati per l’imprenditoria femminile locali – tre giornate informative strutturate in due sezioni: la prima, dedicata all’approfondimento di tematiche relative al fare impresa; la seconda, focalizzata sull’esperienza di un’Ambasciatrice della rete nazionale che sarà poi a disposizione delle partecipanti per ulteriori approfondimenti. Il Progetto WAI, finanziato dalla Commissione europea, Direzione Generale Imprese e Industria e coordinato a livello nazionale da Unioncamere Toscana, ha quale obiettivo principale la promozione dell’imprenditoria femminile e lo sviluppo dello spirito imprenditoriale in aspiranti o neo-imprenditrici. Per conseguire tale obiettivo – sfruttando il fatto c… zazioni (Camere di Commercio ed Associazioni di categoria) in 16 regioni italiane – è stato creato il network delle Ambasciatrici dell’imprenditoria femminile, una rosa di imprenditrici esperte e di successo in grado di trasferire buone pratiche e di consigliare le nuove imprenditrici e chi lo vuole diventare.

Unico sportello europeo dei servizi

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La nuova normativa europea in materia di servizi ha come obiettivo quello di semplificare e alleggerire le pratiche che i prestatori di servizi nell’UE devono affrontare. In questo modo, si rafforza un settore fondamentale per l’economia europea, a beneficio degli operatori e dei consumatori. Per assicurare la corretta attuazione e funzionamento delle nuove regole, è stata creata una rete di Punti di contatti unici, più comunemente noti come “sportelli unici”, che assicurano un filo diretto tra le imprese e i professionisti, da una parte, e le amministrazioni degli Stati membri, dall’altra. Gli “sportelli unici”, che hanno anche il loro portale EUGO, sono accompagnati da un portale accessibile via Internet e permettono ai prestatori di servizi di ottenere informazioni chiare ed esaustive sulle procedure amministrative da osservare o i requisiti concreti cui ottemperare. Le pratiche, come la registrazione presso i registri d’impresa o professionali, la certificazione e la c… letate o nline. In Italia, il portale www.impresainungiorno.gov.it è il sistema nazionale a supporto della rete degli “sportelli unici” delle attività produttive e rappresenta il punto unico di contatto (PSC) previsto dalla Direttiva Servizi (Direttiva 123/2006/EC). Con la Direttiva Servizi gli Stati membri si impegnano a semplificare le procedure e le formalità imposte ai prestatori di servizi quando intendono operare in un altro paese europeo. La Direttiva mira a liberare il potenziale di crescita del mercato dei servizi in Europa eliminando gli ostacoli giuridici e amministrativi che frenano gli scambi in questo settore. Attraverso l’istituzione di sportelli unici, i prestatori di servizi potranno ottenere tutte le informazioni a loro utili per le varie attività specifiche, adempiere a tutte le formalità amministrative senza dover contattare diverse autorità, il tutto per via elettronica consentendo l’accesso a distanza. Le misure di semplificazione prev iste dovranno facilitare l’iter e aumentare la trasparenza per le PMI e i consumatori che vorranno utilizzare o offrire dei servizi all’interno del mercato unico. La Direttiva Servizi rafforza i diritti dei destinatari dei servizi, che siano consumatori o imprese. Fondamentale è la cooperazione fra gli Stati membri al fine di assicurare un controllo efficace dei prestatori e dei loro servizi. L’obiettivo è rafforzare la perfomance economica globale del settore dei servizi, il quale rappresenta per l’Europa il settore più importante e dinamico. Gli sportelli unici diverranno l’intermediario unico tra le imprese e le amministrazioni permettendo a queste ultime di modernizzare il loro lavoro. Le scelte da operare saranno sia politiche che tecniche per determinare quale modello operativo sia il più adatto in base alla propria struttura amministrativa.

Unico 2010: disposta la proroga dei versamenti per chi è soggetto agli studi di settore

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I contribuenti soggetti agli studi di settore hanno tempo fino al 6 luglio per effettuare i versamenti delle imposte derivanti da Unico 2010 senza maggiorazione. Gli stessi contribuenti potranno effettuare i versamenti dal 7 luglio al 5 agosto pagando una maggiorazione a titolo di interesse pari allo 0,40 %.

Agevolazioni “prima casa”anche su box, cantine, tettoie

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L’Agenzia delle Entrate riconosce ai cittadini che trasferiscono la propria residenza all’estero il diritto a conservare le agevolazioni sulla prima casa. Con la circolare n. 31 l’Amministrazione spiega che il beneficio non si perde qualora lo stato estero di nuova residenza del contribuente garantisca lo scambio di informazioni necessario a verificare l’esistenza di un immobile adibito a dimora abituale del richiedente il beneficio.
Inoltre l’Agenzia riconosce le agevolazioni “prima casa” alle pertinenze (box, cantine, tettoie) dell’abitazione principale anche se quest’ultima è stata acquistata senza usufruire del beneficio. Per esempio nel caso di immobile acquistato prima del 1982 quando ancora non era in vigore il beneficio “prima casa”.

Disponibile on line l’edizione 2010 dell’Annuario del Contribuente

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Anche quest’anno come avviene ormai dal 2002 l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti una pubblicazione utile e di facile lettura, da tenere sempre a portata di mano in caso di dubbi sugli adempimenti fiscali. Numerose e preziose sono le informazioni fiscali contenute dell’Annuario che spiegano, con parole semplici e con l’aiuto di esempi pratici, una normativa che, per i non addetti ai lavori, può risultare piuttosto complessa. Gli argomenti trattati sono quelli di comune interesse e di maggiore utilità: i modelli da utilizzare per presentare la dichiarazione dei redditi, il codice fiscale, la Tessera sanitaria, l’avvio di un’attività, i regimi fiscali agevolati, il versamento delle imposte, i rimborsi, le comunicazioni di irregolarità e le cartelle di pagamento, i servizi telematici dell’Agenzia. E ancora, le agevolazioni “prima casa”, la registrazione di un contratto di locazione, il ravvedimento operoso e il contenzioso fiscale. L’edizione 2010 dell’Annuario del Contribuente oltre ad essere scaricabile gratuitamente dalla sezione “Guide fiscali” del sito dell’Agenzia, sarà distribuita nei prossimi giorni anche presso gli uffici presenti su tutto il territorio nazionale.