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Tlc: Italia, 15 milioni di utilizzatori smartphone

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L’Italia contava a fine gennaio 15 milioni di utilizzatori di smartphone, classificandosi davanti a Regno Unito (11,1 milioni), Spagna (9,9), Germania (8,4) e Francia (7,1).
E’ quanto evidenziato da uno studio di comScore pubblicato in questi giorni. Il Regno Unito ha visto la piu’ forte crescita in termini di adozione, con un rialzo del 70% in un anno, seguito dalla Francia che ha registrato un incremento del 48%.
A dominare in tutti i paesi e’ Symbian di Nokia, presente soprattutto in Spagna, dove il 73,5% degli utilizzatori di smartphones usa un mobile Symbian, e in Italia (75,7%).
Fonte: http://lazio-side.it/attualita/news/tlc-italia-15-milioni-di-utilizzatori-smartphone.html

BancoPosta online e BancoPosta Click, arriva il Lettore

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Stop per i clienti di Poste Italiane all’utilizzo del codice dispositivo, composto da dieci caratteri alfanumerici, per poter operare con BancoPosta online e con il conto corrente a zero spese fisse BancoPosta Click. A darne notizia è il Gruppo Poste Italiane nel far presente come a partire dalla giornata di ieri, 1 aprile 2010, il codice composto da dieci caratteri alfanumerici non sia più valido. Per rimpiazzarlo arriva il Lettore BancoPosta, uno strumento che permette di operare con un più elevato grado di sicurezza visto che questo, per ogni operazione BancoPosta online e su BancoPosta Click, fornisce un codice che non è possibile duplicare.

A fronte di questa importante novità, Poste Italiane raccomanda di seguire la procedura per il passaggio al nuovo sistema. In particolare, il ritiro del Lettore BancoPosta avviene solo ed esclusivamente recandosi presso l’ufficio postale dove BancoPosta online o BancoPosta Click è stato aperto; a tal fine, nel passaggio al vecchio al nuovo sistema per operare online, Poste Italiane invierà una lettera a casa dei titolari nella quale si viene invitati a ritirare il Lettore BancoPosta.

Questo significa che occorre fare molta attenzione ai messaggi di posta elettronica, chiaramente truffaldini, in cui magari si chiede di inoltrare le proprie credenziali e/o i propri dati sensibili (user name, password, numeri di carta di credito, dati anagrafici, etc.) per il ritiro del Lettore BancoPosta. Messaggi di questo tipo vanno chiaramente cestinati, in quanto truffe, senza fornire alcuna risposta.

Il Lettore BancoPosta, quindi, prenderà il posto dei dieci caratteri alfanumerici al fine di effettuare le operazioni dispositive, mentre nulla cambia per quel che riguarda l’accesso al conto tramite user name e password. Per approfondimenti, basta cliccare qui, dove Poste Italiane ha predisposto le “FAQ”, un video ed una guida in pdf.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/bancoposta-online-e-bancoposta-click-arriva-il-lettore/26851/

Da Rbs nuovi bond per guadagnare sempre

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Da Royal Bank of Scotland, Rbs, arrivano sul mercato altre 4 obbligazioni alla portata del piccolo risparmiatore e decisamente interessanti. Royal Combinazione Perfetta punta su un ulteriore ribasso dei tassi, Royal Ripresa è adatta a chi ha una visione di rialzo dei tassi, Royal Protezione è pensata per gli investitori che si preoccupano di un possibile ritorno dell’inflazione, infine Royal 5% Flex strizza l’occhio a un investitore che predilige la certezza di cedole. Per ognuna di queste l’investimento minimo è di soli 1.000 euro. Attraverso la banca di fiducia, si possono acquistare e rivendere quando si vuole, anche prima della scadenza, proprio perché quotate in continuo in Borsa.

Chi compra Royal Combinazione Perfetta scommette su un ribasso futuro dei tassi o comunque su un rialzo piú lento di quanto sia attualmente scontato dal mercato. Oltre a garantire cedole pari all’8% per il primo anno, nei 7 anni successivi l’obbligazione distribuisce delle cedole pari al 10% meno il doppio dell’Euribor a 6 mesi, che attualmente quota 0,95% circa. Se le cedole variabili venissero fissate oggi, queste toccherebbero valori vicini all’8,1%. Ovviamente una risalita dell’Euribor a 6 mesi erode la cedola in misura doppia.

Royal Ripresa è un’obbligazione a tasso variabile ottimizzata per interpretare una visione di rialzo dei tassi di interesse e di graduale ripresa della congiuntura economica. Il rendimento è dato dal tasso Euribor trimestrale più uno spread più alto nei primi anni, il 2,50% al primo, in modo da sostenere maggiormente la redditività dell’obbligazione nell’attuale scenario di bassi tassi a breve.

Royal Protezione è pensata per gli investitori con una visione rialzista dell’inflazione nel medio lungo termine ma che al tempo stesso non vogliono rinunciare all’opportunità di ricevere buoni rendimenti anche in periodi di bassa inflazione. L’obbligazione garantisce un rendimento pari al 6% per i primi due anni e dal terzo anno in poi distribuisce delle cedole pari all’inflazione europea e comunque mai inferiori al 2,75% per anno.

Infine Royal 5% Flex è adatta ad un investitore che preferisce la certezza delle cedole fisse, almeno per i primi 5 anni ma è disposto a passare a cedole variabili dal sesto anno in previsione di un rialzo del tasso Euribor. L’obbligazione infatti assicura cedole pari al 5%, ben al di sopra di quelle di mercato, per i primi cinque anni; successivamente l’ammontare della cedola potrebbe rimanere inalterato ovvero, a discrezione dell’emittente, diventare variabile pari all’Euribor a 6 mesi.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/da-rbs-nuovi-bond-per-tutti-gli-investitori/26837/

Trenitalia: biglietti solo nei canali di vendita ufficiali

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Per quanto riguarda i biglietti del treno, sia per i regionali, sia per l’alta velocità, occorre sempre affidarsi solo ed esclusivamente ai canali di vendita ufficiali. A ricordarlo è il Gruppo Ferrovie dello Stato dopo aver reso noto che a Napoli è stato messo a segno un nuovo stop a carico di truffatori che acquistavano i biglietti del treno avvalendosi di carte di credito clonate. I canali di vendita autorizzati, sottolineano le FS, sono rappresentati dalle agenzie di viaggio convenzionate, il sito Internet Ferroviedellostato.it, le biglietterie delle stazioni, i self service ed il call center di Trenitalia.

Al di fuori di questi canali, quindi, occorre non solo diffidare, ma evitare tassativamente di acquistare i biglietti al fine di non incappare nelle truffe e nelle clonazioni di strumenti di pagamento con la moneta elettronica, ovverosia Bancomat, carte di credito, Postepay e carte prepagate. In particolare, l’ultima truffa sventata riguarda un pendolare che, con l’accusa di ricettazione, è stato denunciato a Napoli dai Carabinieri per aver acquistato in maniera illegale un abbonamento annuale del valore di ben 350 euro.

Sempre nei pressi della stazione di Napoli Centrale, grazie ad un’azione di collaborazione con le forze dell’ordine, era stata allo stesso modo portata a termine nei giorni scorsi un’operazione anti-truffa che ha portato all’arresto di cinque persone aventi cittadinanza nigeriana. Le FS combattono e contrastano questi fenomeni criminosi effettuando incroci di dati tra i sistemi telematici ed i controlli a bordo treno.

E visto che milioni di italiani in questi giorni si sposteranno anche in treno per andare in vacanza, la raccomandazione è quella sopra indicata, ovverosia di acquistare i biglietti solo ed esclusivamente attraverso i canali ufficiali in modo tale così da passare in tutto e per tutto una Pasqua 2010 serena, tranquilla e senza incappare nelle truffe.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/trenitalia-biglietti-solo-nei-canali-vendita-ufficiali/26831/

Un travaso di regole processuali dal rito civile a quello tributario

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I casi in cui le innovazioni al cpc incidono sul contenzioso e le ipotesi nelle quali la “specialità” vince
L’impatto sul contenzioso tributario delle modifiche introdotte, in materia di processo civile, dalla legge 69/2009 (“Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile”). E’ questo l’oggetto della circolare n. 17/E del 31 marzo con la quale l’Agenzia delle Entrate fa il punto sulle nuove disposizioni e sulla estensione, o meno, delle stesse al processo tributario, per effetto del rinvio disposto dall’articolo 1, comma 2, del Dlgs 546/1992.

Le principali novità
Queste le principali novità applicabili al contenzioso tributario:
la previsione della condanna alle spese del giudizio della parte vittoriosa che in precedenza aveva rifiutato, senza giustificato motivo, la proposta di conciliazione, in caso di accoglimento giudiziale della domanda in misura non superiore alla suddetta proposta; in particolare, viene precisato che, in attesa che si consolidi al riguardo l’indirizzo giurisprudenziale, gli uffici – nei casi in cui il contribuente abbia rifiutato la proposta di conciliazione giudiziale formulata, anche a seguito di tentativo di conciliazione esperito d’ufficio dal giudice – debbono avanzare richiesta di condanna alle spese, subordinandola alla circostanza che la Commissione tributaria decida in senso conforme alla proposta di conciliazione, ovvero in termini ancora più favorevoli all’ufficio
l’applicazione del nuovo articolo 92 cpc, il quale impone l’esplicita indicazione nella motivazione della sentenza delle “altre gravi ed eccezionali ragioni” che inducono a compensare le spese giudiziali, in sostituzione dei non più sufficienti “giusti motivi”
l’applicazione del novellato articolo 101 cpc, in base al quale, anche nei gradi di merito, le parti possono depositare memorie scritte, ogniqualvolta il giudice decida di porre a fondamento della decisione una questione rilevata d’ufficio
la riduzione del termine “lungo” di impugnazione (decorrente dalla pubblicazione della sentenza) da un anno a sei mesi, entro cui, in assenza di notifica della sentenza stessa, deve essere proposto l’appello, il ricorso per cassazione e la revocazione ordinaria
la previsione di ulteriori ipotesi di inammissibilità del ricorso per cassazione e l’abrogazione del quesito di diritto
l’estensione dell’ambito di applicazione dell’articolo 155 cpc anche ai procedimenti già pendenti il 1° marzo 2006, con riferimento ai termini ancora pendenti. Con esclusivo riferimento all’ambito di applicazione del citato articolo 155, è da ritenersi pertanto superata la circolare n. 56/2007, con la quale era stato chiarito che le modifiche apportate – ai commi quinto e sesto dell’articolo 155 cpc – dall’articolo 2, comma 1, lettera f), della legge 263/2005, si applicavano soltanto ai processi instaurati in primo grado dopo il 1° marzo 2006
la previsione e la disciplina dell’istituto della translatio iudicii, volto a conservare gli effetti sostanziali e processuali della domanda rivolta a un giudice privo di giurisdizione, quando il processo sia poi proseguito davanti al giudice munito di giurisdizione.

Inoltre, la circolare chiarisce che, nei casi di riunione dei ricorsi di cui solo alcuni sottoposti alla disciplina dettata dalla legge 69/2009, al fine di evitare possibili declaratorie di inammissibilità da parte della Commissione tributaria adita, gli uffici sono tenuti ad applicare, in via prudenziale, la disciplina normativa più restrittiva.

Efficacia

Come regola generale, si prevede che le modifiche al codice di procedura devono applicarsi ai giudizi instaurati in primo grado dopo la data dell’entrata in vigore della legge 69/2009. Tuttavia, con riferimento al novellato articolo 327 cpc, viene precisato che gli uffici, in via prudenziale, considerino dimezzato il termine lungo di impugnazione anche in riferimento ai ricorsi notificati in primo grado anteriormente al 4 luglio 2009 e depositati successivamente alla predetta data; ciò, sebbene il giudizio tributario si consideri instaurato alla data di notifica del ricorso e non a quella di deposito.

I commi quinto e sesto dell’articolo 155 cpc devono trovare applicazione anche ai procedimenti pendenti alla data del 1° marzo 2006.

Le disposizioni relative al processo in Cassazione si applicano alle controversie nelle quali il provvedimento impugnato con il ricorso è pubblicato, ovvero, nei casi in cui non sia prevista la pubblicazione, depositato successivamente alla data di entrata in vigore legge 69/2009.
Michela Grisini
Margherita Susca

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/un-travaso-di-regole-processuali-dal-rito-civile-a-quello-tributario

Casa, sarà un 2010 di prezzi ancora in calo

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Per la casa sarà un 2010 ancora di sofferenza. Per tutto quest’anno le quotazioni del mattone scenderanno e solo dal prossimo anno si potrà contare su una ripresa dei valori dell’immobiliare residenziale. Questo scenario viene tratteggiato nell’ultima indagine realizzata da Nomisma in collaborazione con l’Agenzia del Territorio nel 1° Rapporto immobiliare del 2010 dove si evince che l’andamento del mercato immobiliare non è univoco. Se in generale per l’anno in corso ci sarà ancora una flessione dei prezzi, tuttavia tiene bene la domanda per gli immobili di qualità, mentre l’offerta immobiliare di medio-basso livello si scontra con richieste molto inferiori alla domanda, mettendo i prezzi sotto pressione.

Grazie a questo fenomeno, secondo il Rapporto nel 2009 i prezzi sono diminuiti su tutto il territorio nazionale in media dello 0,7% rispetto a 12 mesi prima, ma vi è stato un calo più intenso nelle grandi città, pari al 4,1%, dove l’offerta di case di bassa qualità è maggiore mentre nelle città di provincia, meno grandi e popolose dei grandi agglomerati urbani, la flessione dei prezzi è stata del 3,7%. E il calo dei prezzi va di pari passo, anzi è conseguenza del crollo delle compravendite. Nel 2009 le operazioni immobiliari su abitazioni residenziali in Italia sono state 609.145, in calo dell’11,3% rispetto al 2008. Nell’ultimo triennio il calo ha toccato il 25%.

Il 2010 sarà la fotocopia del 2009. Ancora prezzi in calo e flessione delle compravendite del residenziale. Nelle grandi città, ci si attende una flessione ulteriore dei valori degli immobili nell’ordine di 2 o 3 punti percentuali, con alcune eccezioni, riguardo le zone e le tipologie. Abitazioni collocate vicino a spazi verdi e/o parcheggi, meglio se con certificazione energetica elevata, situate in edifici di pregio, reggeranno meglio all’ulteriore calo dei prezzi. E a livello di agglomerati urbani Milano e Roma risentiranno meno della crisi soprattutto nel settore degli immobili di lusso dove la domanda rimane superiore all’offerta.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/casa-sara-un-2010-prezzi-ancora-in-calo/26803/

Prodotti agricoli: prezzi salgono a tavola, giù in campagna

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La rilevazione preliminare di marzo sull’inflazione dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), che ha comunicato un indice dei prezzi al consumo in ascesa all’1,4%, ha riacceso i timori riguardanti una crescita economica molto bassa per l’Italia ed accompagnata da aumenti dei prezzi al consumo che, vista la domanda stagnante, appaiano frutto solo di manovre ed atteggiamenti puramente speculativi. In testa ai rincari ci sono purtroppo i generi alimentari che aumentano di prezzo a scaffale ma scendono nei campi, ovverosia, come torna a ribadire la Coldiretti, calano i prezzi all’origine.

La Coldiretti, inoltre, pone l’accento anche sul fatto che in dodici mesi i prezzi dell’agroalimentare in campagna sono scesi in media del 6,9% rispetto invece agli aumenti al dettaglio. Insomma, il consumatore continua a pagare sempre di più a parità di quantità acquistate, mentre l’imprenditore agricolo continua a vedersi sempre meno remunerato il duro lavoro nei campi.

E se i prezzi all’origine nell’ultimo anno sono scesi in media del 6,9%, l’Organizzazione degli agricoltori sottolinea come a fronte di questo dato medio si sia registrato un crollo dei prezzi all’origine per i cereali (-11,4%), i vini (-9,1%), la frutta fresca e quella secca con un pesante -22,3% e, in base ai dati Ismea, una caduta su base annua dei prezzi all’origine dei legumi del 13,1%.

E se i consumatori non hanno così potuto per nulla beneficare del crollo dei prezzi all’origine attraverso un taglio di quelli praticati al dettaglio, la Coldiretti mette in evidenza come l’elevata forbice di prezzo nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola rischi seriamente di far gettare la spugna agli imprenditori agricoli che già devono far fronte al caro gasolio ed all’inasprimento di costi ed oneri che hanno comportato in questi anni una caduta dei redditi degli agricoltori italiani ben oltre la media europea.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/prodotti-agricoli-prezzi-salgono-a-tavola-giu-in-campagna/26783/

Benzina: riforma carburanti, Governo pronto

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In materia di carburanti il Governo italiano è pronto per la riforma. A dichiararlo è stato il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, Stefano Saglia, il quale ha colto l’occasione per sottolineare come dal confronto in corso con tutti gli attori della filiera stiano emergendo delle proposte condivise. Negli ultimi giorni, dopo che la benzina ha sfondato la soglia di 1,4 euro al litro, le Associazioni dei Consumatori sono tornate a fare la voce grossa riguardo al fatto che puntualmente in vista delle festività e dell’esodo degli italiani per le vacanze i prezzi di gasolio e benzina alla pompa iniziano a salire in maniera ingiustificata e scorrelata rispetto alle quotazioni del petrolio ed al cambio euro/dollaro.

Il sottosegretario Saglia ha inoltre reso noto che il Governo è al lavoro affinché entro la fine della legislatura si arrivi ad una riforma e ad una liberalizzazione del settore anche attraverso l’incremento delle cosiddette stazioni di rifornimento self e iperself, e soprattutto azzerando quei centesimi di troppo al litro sul prezzo industriale della benzina che nel nostro Paese sono presenti rispetto agli altri Paesi d’Europa.

Nella giornata di ieri, intanto, la Federconsumatori è nuovamente intervenuta sul tema denunciando l’immobilismo fino ad ora adottato dal Governo che non ha fatto nulla per frenare le speculazioni sui carburanti; benzina e diesel al litro presentano attualmente alla pompa prezzi che innescheranno anche quest’anno, puntualmente, la consueta stangata di Pasqua.

Per porre rimedio la ricetta dell’Associazione dei Consumatori è quella che prevede l’istituzione di una apposita Commissione anti-speculazioni sui carburanti unitamente alla sterilizzazione dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), la completa liberalizzazione del comparto e, tra l’altro, anche l’eliminazione dei millesimi di euro nei prezzi di benzina e diesel in quanto dannosi e fuorvianti.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/benzina-riforma-carburanti-governo-pronto/26787/

Nuove regole sui rimborsi Iva Ue. L’Agenzia prende “provvedimento”

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Nell’atto, le istruzioni per richiedere la restituzione dell’imposta assolta all’estero
Arrivano le istruzioni operative per poter chiedere il rimborso dell’Iva assolta in uno degli Stati appartenenti all’Unione europea da soggetti stabiliti in altro Stato membro, grazie al provvedimento del direttore dell’Agenzia firmato oggi che chiarisce nel dettaglio le modalità e i tempi.
Il nuovo sistema che garantirà meno burocrazia e maggiore liquidità per gli operatori economici prende il via dalla direttiva 2008/9/CE, recepita nell’ordinamento italiano dal decreto legislativo 18 del 2010.
A seguito di tali nuove norme, i cittadini europei non dovranno più recarsi presso le Amministrazioni finanziarie straniere, ma potranno interfacciarsi direttamente con quelle nazionali. In particolare, i cittadini italiani potranno dialogare direttamente con l’Agenzia delle Entrate.
Altra grande novità è la riduzione sia dei tempi di lavorazione dei rimborsi Iva, che passa da 6 a 4 mesi, sia di quelli necessari all’erogazione che deve obbligatoriamente avvenire nei 10 giorni successivi alla comunicazione della decisione di accoglimento del rimborso da parte dello Stato estero.
Nell’ottica di una riduzione della burocrazia, è stato generalizzato l’uso degli strumenti informatici, da un lato il web per la trasmissione delle richieste di rimborso, e dall’altro l’uso della posta elettronica per colloquiare con le varie Amministrazioni. In tale ambito rientra anche lo sviluppo di una procedura di trasmissione telematica, in collaborazione con la Banca d’Italia, delle disposizioni di pagamento a favore degli operatori economici comunitari.
Novità per gli operatori economici nazionali
Per gli operatori economici nazionali la grande novità è rappresentata dal fatto che la domanda di rimborso non è più cartacea bensì telematica e si presenta, direttamente o tramite i soggetti individuati dal provvedimento emanato oggi, all’Agenzia delle Entrate, via web con i canali telematici Entratel e Fisconline. Sarà cura dell’Agenzia, nei successivi 15 giorni e una volta svolti i controlli previsti nell’allegato B del provvedimento odierno, inoltrare la domanda di rimborso allo Stato membro competente.
Con il provvedimento dell’Agenzia è stato approvato anche l’elenco delle informazioni da indicare all’interno della richiesta di rimborso. Alcune di esse possono variare in base allo Stato a cui l’istanza è indirizzata. Ad esempio, è facoltà dello Stato comunitario scegliere la lingua e la valuta da utilizzare nella compilazione della domanda o volere che la descrizione dell’attività economica del richiedente venga fatta utilizzando un testo libero piuttosto che appositi codici.
Operatori di altri stati Ue – Come richiedere il rimborso per acquisti in Italia
Gli operatori economici comunitari non presenteranno più la domanda di rimborso, per le operazioni effettuate in Italia, direttamente al Centro operativo di Pescara, ma lo faranno tramite la propria Amministrazione finanziaria.
Il Centro operativo di Pescara dovrà prendere una decisione sulle richieste di rimborso nei 4 mesi successivi alla loro ricezione; i 4 mesi possono diventare 6 o 8 se il Centro riterrà necessario procedere alla richiesta di informazioni, come ad esempio gli originali delle fatture, o chiederne ulteriori.
L’erogazione dei rimborsi dovrà comunque sempre avvenire nei 10 giorni successivi alla comunicazione di accoglimento della richiesta.
Operatori extra Ue – Come richiedere il rimborso per acquisti in Italia
Per gli operatori economici residenti in Svizzera, Norvegia e Israele, Paesi con i quali l’Italia ha stipulato specifici accordi, non sono previsti grandi cambiamenti per quanto riguarda le modalità di presentazione della richiesta di rimborso. Essi, infatti, dovranno continuare a presentare, in forma cartacea, il modello Iva 79 al Centro operativo di Pescara.
Il provvedimento chiarisce, però, che anche per loro il nuovo termine di presentazione delle istanze è il 30 settembre.

Valeria De Carolis
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/nuove-regole-sui-rimborsi-iva-uelagenzia-prende-provvedimento

Inps, al via la campagna Red 2010. Parte il “bustone” per i pensionati

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Da quest’anno operazione semplificata grazie allo scambio di informazioni tra le Entrate e l’Ente di previdenza
Bussa alla porta dei pensionati italiani il “bustone”, il plico che contiene la documentazione necessaria per assolvere i propri adempimenti fiscali. Prende il via, quindi, anche quest’anno la campagna Red con cui l’Inps verifica le situazioni reddituali dei pensionati che incidono in qualche modo sul diritto a fruire delle prestazioni pensionistiche e con cui recupera, entro l’anno successivo, quanto eventualmente pagato in eccedenza.

Dal 1° gennaio 2010, in base a quanto introdotto dal Dl 78/2009, l’Agenzia delle Entrate deve trasmettere all’Inps le informazioni reddituali in proprio possesso relative ai contribuenti titolari delle prestazioni collegate al reddito e, in alcuni casi, anche dei loro familiari.
Quindi, se il contribuente ha già presentato dichiarazione al Fisco non dovrà compilare il modello Red, perché l’Inps acquisirà direttamente dall’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie.
I pensionati dovranno compilare il modello Red solo quando non hanno comunicato i propri redditi all’Amministrazione fiscale o perché esonerati dall’obbligo della dichiarazione o perché nel 2009 abbiano conseguito redditi esenti da Irpef ma comunque rilevanti ai fini delle prestazioni Inps.
Non dovranno, invece, compilare la comunicazione Red i soggetti che, anche se esonerati dall’obbligo dichiarativo, hanno comunque presentato la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate per, ad esempio, fruire di crediti d’imposta.
Sono previste modalità semplificate di compilazione del modello quando i redditi comunicati non sono cambiati rispetto a quelli dichiarati l’anno precedente o nel caso in cui il soggetto comunichi di non avere altri redditi oltre la pensione.

Il “bustone”, che verrà inviato per email ai possessori di posta elettronica certificata, può contenere diversi documenti tra cui il modello Cud, quelli per fruire del diritto alle detrazioni, istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e una lettera con la prima parte del codice Pin. Seguendo le istruzioni inviate, il pensionato potrà ottenere la seconda parte del codice e trasmettere quindi telematicamente la dichiarazione accedendo all’apposita sezione “Servizi al cittadino” all’interno del sito dell’Inps.

I pensionati, inoltre, potranno presentare la dichiarazione direttamente alla sede Inps competente o avvalersi dell’assistenza dei Caf e degli altri soggetti abilitati.
r.fo.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/inps-al-la-campagna-red-2010parte-il-bustone-i-pensionati