Irpef: Federconsumatori propone aliquota al 95%

0
232

Sia per ragioni di incostituzionalità, sia perché si sarebbe andati contro la libertà di impresa ed il libero mercato, la Camera dei Deputati, in linea con le attese, ha eliminato l’imposizione di un tetto ai guadagni dei manager. La norma era in particolare passata al Senato dopo l’approvazione di un emendamento presentato dal senatore on. Elio Lannutti che, tra l’altro, è anche Presidente dell’Adusbef. Al senatore Lannutti, da anni autentico paladino del risparmio a tutela degli utenti bancari, nelle scorse settimane, lo ricordiamo, è stata comminata una multa da parte della Consob, giudicata dai più paradossale, sulla base di manipolazioni del mercato sulle azioni Unicredit per effetto di alcune dichiarazioni.

Intanto, la Federconsumatori non ha accolto di certo con favore l’annullamento della norma sul tetto dei compensi ai manager, ma “rilancia” formulando una proposta alternativa, che riguarda in particolare le aliquote Irpef. L’Associazione dei consumatori, infatti, ritiene che si debba fare qualcosa per colmare gli squilibri tra chi in Italia guadagna svariati milioni di euro, e chi al mese a casa ne porta a mala pena 800.

L’idea è quella di introdurre una nuova aliquota, al 95%, sulla quota di reddito eccedente i 350 mila euro all’anno. 350 mila euro all’anno fanno quasi 30 mila euro al mese, ragion per cui per la Federconsumatori trattasi di una cifra sufficiente, pure troppo, per condurre una vita più che dignitosa. Secondo l’Associazione l’aliquota Irpef al 95%, che potrebbe anche essere portata al 90% in caso di dure contestazioni, dovrebbe restare in vigore per un periodo di imposta pari a due anni.

In questo modo, per la durata di due anni di imposta, chi è ricco potrebbe dare il proprio contribuito di solidarietà per agevolare il Paese nell’uscita dalla crisi. Inoltre, per aiutare chi soffre, la Federconsumatori è tornata a ribadire la necessità non solo di abbassare i prezzi e le tariffe, ma anche di detassare i redditi fissi in modo tale da far riguadagnare alle famiglie il potere d’acquisto perso in questi anni.

Fonte: www.vostrisoldi.it