MEF: anticipazione statistiche delle dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2008

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Il Dipartimento delle Finanze rende pubbliche le prime statistiche definitive delle dichiarazioni IRPEF presentate nel 2009 (relative al periodo d’imposta 2008) ed i primi dati provvisori delle dichiarazioni IVA per la stessa annualità. Il 2008 è stato caratterizzato, soprattutto nella seconda parte dell’anno, dal diffondersi della crisi economica internazionale. Per effetto della crisi il PIL italiano in termini reali ha subito una flessione in corso d’anno dell’1,3%, mentre l’inflazione si è attestata al 3,3%.
IRPEF
Il numero dei contribuenti è stato pari a 41,8 milioni (+0,3% rispetto all’anno precedente). Di questi circa 506.000 hanno adottato il nuovo regime dei contribuenti minimi, riservato agli esercenti attività di impresa, arti o professioni che hanno conseguito nell’anno solare precedente ricavi in misura non superiore a 30.000 Euro; tali contribuenti sono assoggettati ad un’imposta sostitutiva in luogo dell’IRPEF con esonero dagli obblighi IVA ed esenzione dall’IRAP. Il reddito complessivo IRPEF sale dell’1,3% (782,6 miliardi di Euro) nonostante la flessione del PIL e l’imposta netta dichiarata aumenta del 2,7% (146,2 miliardi di Euro); quest’ultima è dovuta da poco più di 31 milioni di contribuenti e la sua incidenza sul reddito complessivo (aliquota effettiva) è del 18,7%. Il reddito complessivo medio si attesta ad un valore di 18.873 Euro per un’imposta netta media di 4.700 Euro. Su base regionale, la Lombardia conferma il primato per il reddito complessivo medio (pari a 22.540 Euro); all’estremo opposto troviamo la Calabria con 13.470 Euro. In relazione all’imposta netta, invece, il valore medio maggiore è quello del Lazio (5.740 Euro), il minore della Basilicata (3.370 Euro).
Riguardo alla tipologia di reddito, il reddito medio da lavoro dipendente è pari a 19.640 Euro (+1,9% rispetto all’anno precedente), quello da pensione a 13.940 Euro (+3,7%), quello da partecipazione a 17.350 Euro (-2,4%). I redditi d’impresa e da lavoro autonomo si attestano rispettivamente a 18.140 Euro e a 38.890 Euro; il confronto omogeneo con le dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2007 evidenzia per i redditi d’impresa una diminuzione dello 0,5%, che riflette l’andamento negativo dell’economia, e per i redditi da lavoro autonomo un incremento del 2,6%. La crisi economica iniziata nella seconda metà del 2008 mostra quindi i suoi effetti nei confronti delle attività d’impresa, mentre non si evidenzia ancora nei confronti dei lavoratori autonomi.
Riguardo alla composizione del reddito dichiarato, la quota complessiva di redditi da lavoro dipendente e pensione, in crescita, ha raggiunto l’80,3% del totale. Seguono, per importanza, i redditi da partecipazione (5,0% del totale), d’impresa (4,2%) e da lavoro autonomo (4%). L’aumento della quota dei redditi da lavoro dipendente e pensione deriva anche dall’introduzione del regime dei contribuenti minimi, i cui redditi vengono così esclusi dal computo dell’IRPEF.
Rispetto alla distribuzione del reddito complessivo per classi, si nota che circa la metà dei contribuenti dichiara non oltre 15.000 Euro annui e circa due terzi non più di 20.000 Euro. All’estremo superiore della distribuzione si osserva, invece, che circa l’1% dei dichiaranti supera i 100.000 Euro, pagando il 18% del totale dell’imposta. Il 52% del totale dell’imposta è pagato dal 13% dei contribuenti con redditi oltre i 35.000 Euro.
I circa 506.000 “contribuenti minimi” hanno dichiarato un reddito medio di 8.840 Euro per un’imposta sostitutiva netta media di 1.770 Euro. Il nuovo regime ha fatto registrare il maggior numero di adesioni nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (circa 180.000 soggetti) seguito da quello del commercio (circa 63.000) e da quello delle costruzioni (circa 56.000). Su base regionale le maggiori adesioni al regime si registrano in Lombardia (circa 68.000 soggetti) seguita dal Lazio (circa 54.000) e dalla Campania (51.000). Il reddito medio su base regionale varia da un massimo di 10.150 Euro in Lombardia ad un minimo di 7.280 Euro in Calabria.
Sono poco più di un milione le società di persone presenti sul territorio nazionale per le quali – con l’esclusione del circa il 16% che risulta in perdita – il reddito medio è pari a 43.930 Euro.
IVA
L’introduzione del regime dei contribuenti minimi ha comportato un calo del numero delle dichiarazioni IVA in raffronto al 2007 (-7,7%) pari a 5,259 milioni: di queste, il 60,7% proviene da persone fisiche, il resto da società ed enti. Tuttavia, il volume d’affari totale mostra un leggero aumento +0,6% (3.390 miliardi Euro;), mentre l’IVA di competenza cala dell’1,5% (78,675 miliardi Euro). La distribuzione per natura giuridica, conferma che le società di capitali, pur rappresentando solo un quinto dei contribuenti, dichiarano l’83% del volume d’affari ed il 74% dell’imposta. L’analisi settoriale denota il primato del settore del commercio per numero di contribuenti (25%) ed imposta dichiarata (34,8%), mentre il settore manifatturiero primeggia per volume d’affari (30,4%). Nelle regioni settentrionali risiede circa la metà dei contribuenti, che dichiara circa il 62% del volume d’affari e dell’IVA di competenza. Fortissima risulta la concentrazione dell’IVA: poco più dell’1% dei contribuenti dichiara il 70% del volume d’affari ed il 64% dell’imposta.
Tutte le statistiche e le analisi dei dati sono disponibili sul sito internet del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it) sotto la voce “Statistiche fiscali”. Nello stesso sito saranno pubblicati gli ulteriori dati statistici sulle dichiarazioni fiscali che si renderanno disponibili nel corso dell’anno.