Dal fascino antico della candela vergine alla velocità “in tempo reale” del canale telematico. Si apre una nuova era per le aste pubbliche nel settore delle forniture di servizi. Per la prima volta in regione e tra i primi enti in Italia, il Comune di Udine ha assegnato un contratto per la fornitura di un servizio attraverso un’asta telematica. La gara ha aggiudicato a Estenergy spa (gruppo Acegas-Aps di Trieste) la fornitura annuale di energia elettrica per le utenze relative agli edifici comunali e le strutture di competenza del Comune di Udine.
Se tra l’Ottocento e il Novecento questi procedimenti seguivano la prassi della “candela vergine” – l’asta aveva termine solo al totale spegnimento della candela vergine e qualora per la durata di tre candele non vi fosse stata alcuna offerta la gara veniva considerata deserta –, la nuova frontiera delle aste non poteva che essere elettronica.
Un sistema, quello telematico, che semplifica nettamente il procedimento di gara. Mentre con metodo tradizionale tutte le offerte devono essere formulate per iscritto, l’asta elettronica prevede invece, una volta superata la prima fase con l’individuazione dei partecipanti e la definizione del primo ribasso, che ciascun concorrente possa effettuare rilanci all’interno di una gara telematica che si svolge in tempo reale.
“Dall’inizio del nostro mandato – sottolinea l’assessore all’Innovazione Paolo Coppola – abbiamo cercato di incentivare l’utilizzo della piattaforma per le gare telematiche e proprio per questo ringrazio il dirigente del servizio Appalti Marco Padrini e tutti gli uffici comunali per l’impegno e per il risultato. Quella telematica è una modalità che garantisce un duplice vantaggio: da una parte aiuta a risparmiare tempo, dall’altra è il meccanismo con cui si ottiene la massima economicità perché tutti i concorrenti possono vedere in tempo reale la migliore offerta presentata e migliorarla ulteriormente. Nell’asta tradizionale, invece, ci si deve affidare più al caso e all’intuito”.
L’asta, che ha visto partecipare Amga, Energrid ed Estenergy, ha assegnato il servizio con un’offerta economica di 592 mila euro partendo però da una base d’asta di 1,1 milioni di euro. Per accedere alla gara i partecipanti hanno dovuto presentare inizialmente un primo ribasso: 622.265 per Energrid, 625.040 per Amga, 662.400 per Estenergy e 657.392 euro per Gala (quest’ultima poi non ha preso parte all’asta vera e propria). Nella seconda fase, invece, i concorrenti hanno rilanciato la propria offerta, all’interno dell’asta telematica, fino ai 592 mila euro che hanno stabilito l’assegnazione della gara (Energrid si è fermata a 611.213 euro di offerta e Amga a 594 mila euro). L’attuale aggiudicazione a Estenergy è ancora provvisoria, dal momento che come da prassi gli uffici comunali devono effettuare una serie di verifiche prima di completare il procedimento.