Il Ministero dell’Interno finanzia con 180 mila euro un progetto presentato dal Comune di Udine e approvato dalla Prefettura del capoluogo friulano per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi.
La notizia dell’approvazione del finanziamento da parte del dicastero guidato da Roberto Maroni, è arrivata qualche giorno fa a palazzo D’Aronco che, per il secondo anno consecutivo, è risultato destinatario dei fondi stanziati dal Ministero grazie al progetto “Stranieri oggi, cittadini domani”.
“Abbiamo raggiunto un ottimo risultato – afferma soddisfatto l’assessore comunale con delega ai Diritti di cittadinanza, Kristian Franzil –, soprattutto in considerazione del fatto che le proposte progettuali finanziate sono state circa un centinaio, su un totale di oltre mille presentate a livello nazionale. Tra l’altro – prosegue – tra le nove proposte complessivamente presentate in questa specifica area tematica, il Comune di Udine si è collocato al terzo posto tra tutti i soggetti vincitori del finanziamento”.
Il progetto elaborato dagli uffici comunali prevede di attivare una serie di interventi suddivisi su in tre distinte aree. Un primo ambito di intervento riguarda il sostegno al cittadino straniero mediante attività di informazione, orientamento e diffusione delle conoscenze su diritti e doveri del migrante. Un secondo filone riguarda la formazione avanzata per gli operatori già in servizio e quella di base per i nuovi operatori, di cittadinanza straniera, che oltre a specifiche conoscenze tecniche possano portare all’interno dei servizi anche il loro bagaglio personale di esperienze. La terza area, infine, riguarda la tutela legale alla quale molto spesso i cittadini stranieri non possono accedere.
“Il finanziamento ottenuto – prosegue Franzil – rappresenta un’ottima opportunità per proporre interventi innovativi anche all’interno degli stessi uffici comunali, come ad esempio presso i servizi sociali, l’anagrafe, il centro servizi per stranieri o nelle circoscrizioni. Grazie agli operatori opportunamente formati, infatti, è possibile contribuire ad avvicinare maggiormente le istituzioni ai bisogni dei nuovi residenti nell’ottica di un positivo inserimento nella comunità cittadina”.