Via libera al codice fiscale per le imprese che fanno rete. Il lasciapassare arriva dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 70/E, secondo cui anche le libere aggregazioni tra imprenditori costituite con l’obiettivo di massimizzare la capacità innovativa e la competitività sul mercato possono essere identificate tramite il codice fiscale, se ne fanno richiesta a fini operativi. Ciò non comporta, comunque l’attribuzione di una soggettività tributaria in capo alla rete di imprese.
Tutti i dati per entrare in Anagrafe tributaria – Per richiedere il codice fiscale basta presentare il modello AA5 a un qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso delle reti di imprese, però, la denominazione dei campi del modello può non corrispondere alle informazioni contenute nel contratto di rete. Per ovviare a questo problema, il documento di prassi spiega, passo dopo passo, come compilare il modulo. In particolare, nel campo “Data di costituzione” va indicata la data cui risale l’ultima iscrizione nel registro delle imprese, nello spazio “Denominazione” va riportata l’espressione “Rete di imprese”. Ancora, la sede legale può coincidere con il luogo che identifica meglio la collocazione della rete e il rappresentante con l’organo comune alle aziende aggregate, che non deve necessariamente essere una persona fisica. Infine, per quanto riguarda il codice attività, se alla rete non corrisponde un unico codice identificativo nella tabella Ateco 2007, va usato il numero 94.99.90, “Attività di altre organizzazioni associative nca”.
Il modello AA5 va compilato anche per comunicare al Fisco l’eventuale variazione delle informazioni sulla rete presenti in Anagrafe tributaria e l’estinzione della rete alla conclusione del contratto.
Il testo completo della risoluzione è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate – www.agenziaentrate.gov.it – all’interno della sezione “Normativa e prassi”.