Elettricità: interventi per gestione efficace e in sicurezza del sistema

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Rispondere alle problematiche legate alla forte crescita della produzione da fonti rinnovabili attraverso opportuni interventi di regolazione che consentano ai gestori di rete un esercizio efficace e in sicurezza del sistema elettrico nazionale e, al tempo stesso, il contenimento dei costi. Con questo obiettivo, l’Autorità per l’energia ha avviato un procedimento per emanare provvedimenti con particolare riferimento al miglioramento dell’efficienza e dell’economicità del servizio di dispacciamento essenziale al mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico (delibera ARG/elt 160/11). I provvedimenti arriveranno prima dell’estate 2012, quando potrebbero verificarsi criticità nel sistema.
L’intervento del Regolatore nasce dall’esigenza di dare risposte ai mutamenti in atto nel sistema sotto la spinta del tumultuoso incremento della produzione da fonti rinnovabili che ha determinato uno sviluppo molto rapido di impianti eolici – prevalentemente connessi alla rete di trasmissione nazionale in alta tensione- e di impianti fotovoltaici, prevalentemente connessi alle reti di distribuzione in media e bassa tensione.
Il peso sempre maggiore della produzione da fonti rinnovabili – molte delle quali caratterizzate da elevata intermittenza e bassa governabilità, il parallelo sviluppo della generazione distribuita, le prospettive della mobilità elettrica, gli obiettivi di efficienza energetica ed il nuovo ruolo del cliente finale – consumatore intelligente e al tempo stesso produttore, cd prosumer – sono tutti elementi che richiedono anche interventi in termini di regolazione del settore.
Il numero molto elevato di connessioni alle reti di trasmissione e distribuzione di impianti alimentati da fonti non programmabili impone di ripensare i criteri “tradizionali” di sviluppo e gestione delle reti, in una in prospettiva nella quale le reti, anche quelle di distribuzione, dovranno progressivamente diventare, da “passive”ad “attive” (smart grid) mentre gli impianti di produzione o di consumo dovranno diventare progressivamente più “partecipi” alla gestione delle reti stesse.
In mancanza di un adeguamento complessivo del sistema, gli impatti potranno essere rilevanti sia in tema di sicurezza, sia per i costi sostenuti dai consumatori elettrici, in particolare per gli accresciuti costi per il reperimento delle risorse per il dispacciamento. Tali problematiche sono state oggetto di recenti audizioni parlamentari e Segnalazioni e il provvedimento approvato oggi segna un primo intervento operativo per possibili interventi dell’Autorità con soluzioni fra le quali figurano:
– interventi sui parametri tecnici di funzionamento degli impianti, ad esempio, allineando il loro comportamento a quello di impianti diversi e più grandi in caso di grave incidente di rete, al fine di evitare il rischio di “effetto domino” legato alla presenza di numerosi piccoli impianti;
– interventi volti a coinvolgere anche gli impianti alimentati da fonti rinnovabili – a partire da quelli connessi in media tensione – nelle azioni di riduzione selettiva della generazione (distacchi) così da ricostituire i margini di riserva laddove tutte le altre alternative per conseguire il medesimo obiettivo risultino impraticabili;
– interventi per promuovere – anche per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili di più grossa taglia – una efficiente previsione dell’energia elettrica immessa in rete e un’equa ripartizione dei costi generati all’interno del sistema elettrico, che non possono più essere socializzati solo sui consumatori di energia elettrica.
Nell’ambito di una più generale revisione dell’attuale disciplina del dispacciamento che tenga conto del nuovo contesto strutturale e di mercato, l’Autorità valuterà anche la possibilità che Terna,con cadenza periodica, quantifichi la massima penetrazione della generazione da fonte rinnovabile non programmabile (con particolare riferimento agli impianti eolici e fotovoltaici) compatibile con l’assetto del sistema.
Al contempo, Terna dovrà valutare gli interventi necessari a garantire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, tenendo conto degli obiettivi al 2020 e delle necessità di sicurezza del sistema. L’adozione dei provvedimenti si svolgerà sempre attraverso un ampio confronto e documenti per la consultazione con tutti gli stakeholder.