Patti territoriali e contratti d’area: criteri per finanziamento delle infrastrutture per 116 e 46 mln di euro

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È stata emanata, dalla Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali, la circolare n. 43466 del 28 dicembre 2012, che stabilisce i criteri e le modalità per l’ammissibilità al finanziamento di interventi infrastrutturali a valere sulle risorse resesi disponibili a seguito dell’autorizzazione alla rimodulazione di quelle destinate ai patti territoriali e ai contratti d’area.

Sulla base di precedenti atti amministrativi adottati dal Ministero nell’ambito delle proprie funzioni di indirizzo e coordinamento e in accordo con gli esiti delle consultazioni dei soggetti interessati, tali risorse possono infatti essere utilizzate esclusivamente per suddetta finalità.

I progetti infrastrutturali che potranno essere immediatamente finanziati, per un importo pari a 116 milioni per i patti territoriali ed a 46 milioni per i contratti d’area, attengono sia a infrastrutture materiali, sia a infrastrutture immateriali consistenti in reti tecnologiche e organizzative stabili e permanenti, purché coerenti con le finalità e gli obiettivi e strettamente connesse alle esigenze di crescita economico-sociale a carattere territoriale.

Il soggetto responsabile del patto territoriale o il Responsabile unico del contratto d’area, in qualità di soggetto proponente del progetto, ha tempo fino al 26 giugno 2013 per presentare alla Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali, Divisione VII, il progetto definitivo o il documento progettuale equivalente dell’infrastruttura da realizzare, corredato della documentazione specificata nella Circolare.

Il soggetto attuatore degli interventi sarà rappresentato dagli Enti pubblici territoriali o altri Enti pubblici non economici, ovvero dalle associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti dagli stessi soggetti pubblici.

Entro 120 giorni dalla presentazione del progetto, la Direzione Generale adotterà, in caso di esito positivo dell’istruttoria, il decreto di approvazione, ovvero comunicherà le motivazioni dell’esclusione.