Aumento dell’imposta di bollo dal 2014. Arriva la mini patrimoniale mascherata

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La bozza della Legge di Stabilità sta seguendo il suo iter ma finora nessuno ha smentito l’aumento dell’imposta di bollo dall’1,5 allo 0,2% per mille sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari dal primo gennaio 2014. Si parla perciò di una mini patrimoniale che peserà sulle tasche dei risparmiatori.

Ad essere colpiti da questo aumento saranno azioni, obbligazioni, titoli di stato, quote di fondi, conti deposito, certificati, polizze, derivati. Sono esclusi dall’aumento le polizze Vita Ramo I, i fondi pensioni e i fondi sanitari.

Rispetto alla bozza originaria delle legge di stabilità per il 2014 è vero non c’è l’innalzamento dal 20 al 22% della tassazione delle rendite finanziarie e dei capital gain, ma l’aumento dell’imposta di bollo sui dossier titoli, che inizialmente doveva passare dallo 0,15% allo 0,165%, è arrivata come detto al 2 per mille, per 527 milioni di euro in più che rimpingueranno le casse dello Stato a partire dall’anno prossimo e sulle spalle dei risparmiatori.

L’imposta di bollo su un conto corrente classico comporta un prelievo minimo fisso di 34,20 euro annui, per la persone fisiche, se la giacenza media annua del deposito è superiore a 5000 euro, se è più bassa si è esenti.