In dieci anni un milione e mezzo di disoccupati in più

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L’ufficio studi della C.G.I.A. di Mestre analizzando i dati Istat e Prometeia stima che rispetto a dieci anni fa i disoccupati sono cresciuti di 1.447.000,infatti nel 2007il tasso di disoccupazione era al 6,1% mentre quest’anno si attesterà al 11,% una quota quasi doppia al dato rilevato precedente alla crisi.

Forse nell’ultimo periodo dell’anno potremo contare su 123.000 nuovi occupati e 36.000 disoccupati in meno.
La ripresa economica ,tanto decantata,trainata da una congiuntura internazionale favorevole forse potrebbe dare qualche spiraglio positivo anche sul fronte del mercato del lavoro,con  scarsissime prospettive di continuità poiché il primo gennaio termina la politica espansiva introdotta dalla B.C.E.in questi anni e certamente ci sarà un contraccolpo negativo con un aumento dei tassi di interesse che determinerà una crescita del debito pubblico,un forte calo degli investimenti che risulteranno meno convenienti.
Non possiamo dimenticare che l’Italia ha uno dei debiti pubblici più alti al mondo.
Lo scenario prossimo futuro si prospetta nero e distante rispetto a dieci anni fa.
È lontano l’obiettivo raggiunto nel 2007 che per eguagliarlo occorrerebbe colmare un differenziale di 3,4 punti percentuali di consumi delle famiglie e 5,9 punti di P.I.L. e 7,3 punti di reddito disponibile delle famiglie e 24 punti di investimenti pubblici e privati mente la disoccupazione,tra fornero e jobs act,è raddoppiata. Come avrebbe detto il vecchio saggio meno si parla e più bella figura si fa.
Alfredo Magnifico

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