Codice della strada/ Guerra ai ‘furbetti’ delle targhe estere

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Cambia la normativa in tema di circolazione stradale, in particolare per quanto riguarda la gestione delle targhe estere. Nel Decreto Sicurezza (articoli 93 e 132 del Codice della Strada) si disciplina la circolazione sulle strade italiane delle auto immatricolare all’estero, apportando delle modifiche anche sostanziali. Il problema riguarda le persone che usano auto con targa straniera per poter non pagare l’assicurazione auto, il bollo e per eludere ogni controllo da parte del Fisco; dal primo gennaio è stato modificato il Codice della Strada ed è entrata in vigore la nuova disciplina, che vieta proprio con i cambiamenti apportati dal Decreto Sicurezza, di circolare con un veicolo immatricolato all’estero a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre 60 giorni.

Ora si mira all’esclusione dal campo di applicazione del divieto di circolazione per tutti quei cittadini comunitari residenti all’estero, con la facoltà per gli stessi di circolare sul territorio nazionale con targa estera per la durata massima di un anno.

La precisazione è chiara: l’unico l’obiettivo è di contrastare il fenomeno della cosiddetta ‘esterovestizione’. A tal proposito è stato precisato che le criticità segnalate ed emerse nella fase di prima applicazione della normativa sono state tutte adeguatamente affrontate in modo da salvaguardare le situazioni meritevoli di uno specifico trattamento derogatorio.

Mano ferma, quindi, con i furbetti e atteggiamento comprensivo con gli altri.

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