Primavera, pollini e allergia

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Sono circa 20 milioni le persone che in Italia soffrono di disturbi legati alle allergie stagionali, di cui circa 1,2 milioni sono bambini.
Colpa dei pollini, che da marzo a giugno aumentano la loro concentrazione soprattutto nelle giornate soleggiate e ventose. Dal prurito al naso alla congestione nasale, dalla congiuntivite al mal di testa, dalla tosse fino all’asma. Sono questi i principali disturbi che caratterizzano l’allergia da polline. Tra le principali piante responsabili di emettere pollini allergenici le graminacee, la parietaria, l’ambrosia e le betulle, ma anche il cipresso, la mimosa, l’ulivo e la quercia sono in grado di scatenare una risposta immunitaria nei soggetti predisposti».


L’allergia può insorgere a qualunque età anche se più spesso durante l’infanzia o l’adolescenza. Un ruolo importante è dato dalla predisposizione genetica, infatti se un genitore è allergico la percentuale che il figlio sarà allergico è del 30%, percentuale che cresce di molto se entrambi i genitori sono allergici.


POLLINI
La Primavera è un incubo per quasi un adulto su cinque (19,5%) e addirittura un under 30 su quattro, colpiti dall’allergia ai pollini, con tutti i suoi fastidiosi sintomi come starnuti a ripetizione e occhi arrossati. Secondo la più recente indagine dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute) ne soffre il 40% circa degli adolescenti, una quota in continuo aumento, che potrebbe arrivare al 50% nel 2022.


Tra i consigli per difendersi dalle allergie ci sono:
-Evitare di aprire le finestre durante le ore più calde
-Limitare il tempo trascorso all’aperto durante le ore centrali della giornata
-Evitare di stare all’aperto dopo la pioggia
-Consultare il calendario dei pollini per capire quando o meno è bene stare all’aria aperta
-Lavarsi i capelli più spesso in quanto i pollini si depositano anche nei capelli
-Viaggiare in auto tenendo i finestrini chiusi o utilizzare un filtro
-Indossare una mascherina e occhiali da sole durante le passeggiate
-Evitare luoghi in cui è stata falciata l’erba da poco
-Lavare tende e tappeti e metterli da parte se non servono
-Non assumere farmaci senza aver consultato il medico

-No al fai da te. Vietato affidarsi a test a caso: meglio rivolgersi all’allergologo per sottoporsi a esami accurati e validati.

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