Il futuro del commercio del vino passa per la tecnologia

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Il concetto che quello che è collegato alla terra debba necessariamente passare per strumenti ‘antichi’ è destinato a tramontare. Il vino, per fare un esempio, è un prodotto per il quale territori e aziende oggi devono necessariamente aprirsi alla tecnologia. Non tanto in cantina o in vigna, le moderne tecniche già hanno preso piede, quanto sul lato commerciale. Lo si legge bene nel report firmato Liv-ex “The Future of Wine Trading”, da cui emerge come l’81% dei wine merchant di tutto il mondo si aspettino una svolta in tal senso.
Svolta che passa per cinque innovazioni che cambieranno il volto del commercio. La prima è l’e-commerce, che ha portato con sé trasparenza e flessibilità; poi l’APIs, base tecnologica dell’automazione che ha messo a sistema dati, prezzi e tutto ciò che può aiutare chi vende ad offrire un servizio migliore. Si sente parlare di blockchain e questa sta iniziando a trovare applicazione anche nel commercio del vino, digitalizzando le transazioni e riducendo le frodi.

Il QR Code è già noto: è il codice “pieno” di informazioni, usato anche come supporto alla tecnologia blockchain. Meno fortuna ha avuto il numero identificativo unico, anche se oggi sta avendo un discreto successo il sistema di codificazione LWIN.