Palermo: operazione anti-phishing

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FOTO DI REPERTORIO

La Polizia di Stato, Compartimento Polizia Postale – Palermo, coordinata da quella Procura, ha individuato e posto sotto sequestro una pagina web di phishing che replicava il sito di internet banking di Intesa San Paolo ed era stata creata da truffatori al fine di ottenere le credenziali di accesso dei correntisi dell’istituto di credito.
Le indagini nascono dalle denunce di due cittadini palermitani che avevano subito dal proprio conto corrente prelievi di denaro presso ATM, senza aver mai ceduto a terzi la propria carta bancomat. Le indagini sono state eseguite dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Palermo che ha acquisito i primi dati investigativi e sviluppato i relativi accertamenti.
I truffatori hanno effettuato i prelievi in frode con la modalità cardless, servizio che permette di fare prelievi di contante da casse veloci automatiche del Gruppo Intesa Sanpaolo in Italia senza usare la carta bancomat, ma solo con lo smartphone.
Per ottenere quanto necessario alla frode, i truffatori si sono finti operatori della Banca e hanno inoltrato un sms ai due correntisti contenente il link sito internet clone dell’internet banking di Intesa San Paolo, pagina web di phishing  in cui si richiedeva l’inserimento delle credenziali e del pin collegati al conto, che venivano pertanto carpiti.
In seguito i truffatori hanno installato l’app di Intesa San Paolo nei propri smartphone, l’hanno collegata ai conti delle vittime ed hanno attivato la cosiddetta O-key Smart, ovvero il servizio di prelievo cardless. A quel punto hanno effettuato quattro differenti prelievi per ogni conto corrente, prima che i correntisti si rendessero conto di essere stati truffati.
Tutto ciò si è reso possibile grazie anche ad ulteriori raggiri che i truffatori hanno posto in essere comunicando telefonicamente con le vittime ed inducendole ad inoltrare i codici di sicurezza della banca che giungevano nelle loro utenze telefoniche.
Dopo i primi accertamenti informatici inerenti l’hosting del sito truffa, in intesa con il Servizio Polizia Postale costantemente aggiornato, il personale dell’area investigativa di contrasto al Cyber Crime della Polizia Postale di Palermo ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza e quindi l’oscuramento del sito di phishing, emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo. Il sequestro è stato in seguito convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo che ha disposto il sequestro preventivo lo scorso 20 febbraio 2020.
Oggi il sito web utilizzato per il phishing non è più on line, ma non si esclude che gli autori della truffa possano creare altre pagine web per continuare nella loro attività illecita.
Le indagini informatiche condotte dalla Polizia postale sono finalizzate adesso all’individuazione dei responsabili delle frodi, per la prevenzione delle quali si consiglia di diffidare sempre delle comunicazioni telefoniche e informatiche in cui viene chiesta la condivisione di dati sensibili che attengono alla propria sfera personale ed economica.