Tendenza meteo shock? Ce lo spiega il meteorologo Stefano Bernardi

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FOTO DI REPERTORIO

Tra tendenza e previsione, come ha sempre sostenuto il metereologo aquilano Stefano Bernardi, c’è una bella differenza. 

Spesso le previsioni a lungo termine cedono il passo ad altre totalmente stravolte nel breve periodo.

 Condizioni, queste, in grado di spegnere le speranze o le paure di chi le aveva già date per scontate.

Ora la tendenza prevista dai modelli matematici per la seconda metà di settembre sembra andare in direzione di un completo ribaltamento della situazione finora vissuta. 

 Alle condizioni di caldo afoso( e non torrido come spesso ed erroneamente viene detto) e dettate dal dominio pressoché incontrastato dell’alta pressione africana ( l’ultima fiammata è prevista a partire da domani) potrebbero succedere quelle caratterizzate  da un freddo continentale.

Una situazione questa che se venisse ad instaurarsi a dicembre, per esempio, sarebbe in grado di apportare neve finanche in pianura.

Come detto si parla di tendenza e come tale, almeno per il momento, andrebbe trattata.

Non che non si possa avverare ma sarebbe preferibile aspettare qualche giorno prima di sciogliere la prognosi.

Prognosi che, come ci insegna Bernardi, inevitabilmente va posta in essere in casi come questi.

Nei prossimi giorni, appoggiandoci sull’esperienza del meteorologo aquilano, avremo modo di parlarne in maniera approfondita.

Tuttavia ora sarebbe il caso di  mantenersi cauti.

Certo è che, qualora dovesse manifestarsi ciò che i modelli  fanno oggi intravedere, ci potremmo ritrovare di fronte a degli scenari davvero impressionanti.

Ricordiamoci che i mari intorno all’Italia sono ancora eccezionalmente caldi e mai come quest’anno capaci di sprigionare tantissima energia.

Qualora dovesse arrivare di colpo un fronte freddo della portata di quello posto in tendenza previsionale ci potremmo ritrovare di fronte ad  una situazione potenzialmente esplosiva.

Il tutto senza considerare il fatto che l’arrivo di un freddo precoce influenzerebbe in maniera negativa l’andamento energetico stagionale e, visti i costi, con conseguenze che lasciamo a tutti immaginare.

Tutti dovremmo volere e pregare per  l’arrivo graduale della stagione fredda ma come sempre accade…alla natura non si comanda!!!

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