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Jesi/ Cinquantenne muore cadendo mentre ripara una finestra

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FOTO DI REPERTORIO

Sconcerto a Jesi, dove un uomo è morto sul colpo cadendo dal secondo piano di un’abitazione.

Inutili i soccorsi da parte del 118, intervenuto sul posto con l’equipaggio dell’eliambulanza e la Croce Verde di Jesi.

Sul posto anche i carabinieri.

Sembra che l’uomo, di circa 50 anni, stesse riparando una finestra quando ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto. 

foto di repertorio

Malpensa/ In aeroporto con 96000 euro in contanti: scattato il sequestro parziale della somma in eccesso

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Lo scalo di Milano-Malpensa

Una normale attività di controllo ha portato a fare una scoperta inaspettata. Due passeggeri di nazionalità nigeriana e diretti a Lagos (Nigeria), via Il Cairo e Istanbul, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza all’aeroporto di Malpensa (Varese) con 96.240 euro nascosti nei bagagli da stiva, nascosti all’interno di diversi fustini di detersivi.

Viste le diverse dichiarazioni è scattato il sequestro amministrativo parziale della metà della somma in eccedenza solo per uno dei passeggeri.

Maltempo, grandinate e trombe d’aria mettono in ginocchio la provincia di Parma

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Uno scenario apocalittico: parabrezza e carrozzerie crivellati dalla grandine. È successo tra Parma e Piacenza, sull’ A1, dove il maltempo ha creato gravi disagi al traffico e l’autostrada è stata temporaneamente chiusa.

Si sono registrati anche alcuni tamponamenti. Molte auto danneggiate si sono fermate, incolonnate, in particolare in direzione Milano, nei pressi di Fidenza.

Una forte grandinata e una tromba d’aria hanno colpito, dalle ore 15 alle 15.30 alcune zone della Bassa, in provincia di Parma, in particolare nelle zone di Busseto e di Fidenza, San Polo Torrile e Colorno. Si registrano numerosi danni ad alcune auto, agli edifici e ai locali, oltre che nelle zone di campagna. A San Polo Torrile il tetto della palestra comunale è stato sradicato dalla tromba d’aria: danni ad alcuni edifici anche a Colorno.

 I vigili del fuoco stanno intervenendo per mettere in sicurezza le situazioni più critiche.

Coronavirus/ Aumentano il contagio e la curva dei decessi nelle 24 ore

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Aumentano il contagio e la curva dei decessi. Questa la situazione dell’epidemia da Covid Italia, leggendo il bollettino di oggi.

Sono 3.117 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri erano stati 4.743. Sono invece 22 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 7.

Sono 88.247 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri erano stati 176.653.

Il tasso di positività è del 3,5%, ancora in aumento rispetto al 2,7% di ieri.

L’ intervento/ Le trappole nascoste nella riforma del Lavoro

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Le prossime tappe che un governo serio dovrebbe mettere in agenda, per affrontare ristrutturazioni e transizioni occupazionali, sono la riforma degli ammortizzatori sociali e quella delle politiche attive del lavoro.

Gira un’ideuzza di riforma degli ammortizzatori sociali, annunciata dal Ministro Orlando, che dovrebbe prefigurare le condizioni per uscire dalla fase degli interventi emergenziali e favorire il ritorno alla gestione ordinaria delle organizzazioni produttive e del mercato del lavoro,ma… le incognite che accompagnano la stesura del provvedimento, sono molte, a partire dalla necessità di trovare 10 miliardi di euro per coprire il fabbisogno finanziario del nuovo sistema che dovrebbe iniziare nel 2022.

Peccato che non soffro di dimenticanza, ricordo le due interviste del Sole 24 ore e del Corriere della Sera  del febbraio 2019, nella quale qualche solone della politichetta spara la prospettiva di 1 milione di nuovi posti di lavoro grazie all’avvento del reddito di cittadinanza.

La stessa persona oggi prende atto del fallimento delle politiche attive del lavoro, senza vergogna, dopo aver dirottato tutte le risorse delle politiche attive del lavoro verso i beneficiari del rdc, con la palla del famigerato milione di posti, con la possibilità, di consentire ai beneficiari di rifiutare anche due proposte di lavoro a tempo indeterminato, senza pagare dazio.

Mi sembra fuorviante il proposito di fare una riforma degli ammortizzatori sociali sulla base delle criticità emerse nel corso dell’ emergenze della Bolla economica e del Covid, che ha visto un inedito aumento di sostegni al reddito integralmente a carico dello Stato, per rimediare le conseguenze della riduzione delle attività causate dai fermi amministrativi.

Una nuova riforma dei sostegni al reddito richiederebbe  un’accurata analisi su dove è fallita la  riforma precedente approvata nel 2014 dal Governo Renzi.

Il documento, portato all’attenzione delle parti sociali, si pone l’obiettivo di allargare i sostegni al reddito per tutte le tipologie di aziende, dipendenti, collaboratori, autonomi e ampliare le prestazioni per le varie categorie considerate nella riforma del 2015.

Si ipotizza l’estensione dell’utilizzo della cassa integrazione anche alle aziende con meno di 5 dipendenti, per far fronte a; riduzioni temporali di attività e particolari crisi settoriali o territoriali, per un massimo di 12 mesi, nell’arco 5 anni, estesa a 24 mesi nel quinquennio per i settori industriali, e a 30 mesi per le costruzioni e il settore lapideo per via dell’esposizione agli eventi meteorologici.

Le piccole imprese vedrebbero allargato l’utilizzo della cassa integrazione, con i contratti di solidarietà, con la riduzione provvisoria degli orari di lavoro per gruppi di lavoratori, e allargata alla sottoscrizione dei contratti di espansione, che prevedono misure di accompagnamento alla pensione anticipata su base volontaria per i lavoratori anziani che maturano l’età pensionabile nei 5 anni seguenti, dipendenti di aziende di tutti i settori con almeno 50 dipendenti.

La riforma ipotizzerebbe un’importo minimo mensile di sostegno al reddito di 1.200 euro, l’allungamento del periodo di indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti (Naspi) fino a 24 mesi, eliminando il vincolo dei 30 giorni nel corso dell’ultimo anno, e da 6 a 12 mesi per quelle dei collaboratori (Dis-coll), attenuando la graduale riduzione degli importi attualmente prevista a partire dal quarto mese di usufrutto.

Per i lavoratori autonomi si prevede l’estensione del contributo per le perdite di fatturato oltre il 50% rispetto al triennio precedente, con un massimale di 850 euro mensili per sei mensilità, introdotto in via sperimentale per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata (Iscro).

Viene ribadito e rinviato alla definizione del nuovo Programma nazionale per la rioccupazione Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) il rafforzamento dei benefici per coloro che partecipano ai programmi di politica attiva del lavoro e accettano offerte di lavoro congrue.

Le proposte in campo lasciano indefiniti molti aspetti della riforma e scoprono alcune criticità non risolte: non si comprende che fine faranno i fondi di solidarietà bilaterali promossi dalle parti sociali, costituiti presso l’Inps, gestiti dai datori di lavoro e dai sindacati, per i settori dell’artigianato e della somministrazione di manodopera,  occorre semplificare attività e requisiti di accesso alle prestazioni e collegare l’erogazione dei sostegni al reddito con le politiche attive.

Le associazioni datoriali e sindacali,svincolano ed evitano di esprimersi per l’onerosità del nuovo sistema,infatti, i settori non coperti dai fondi per le casse integrazioni ordinarie, richiederebbero un aumento delle contribuzioni a carico delle imprese, dei lavoratori dipendenti e autonomi, che manifestano un consenso per le nuove prestazioni, a condizione che sia lo Stato e i contribuenti a farsene carico.

Il modello rimane funzionale e gestibile per le organizzazioni produttive di un certo spessore e consolidate, mentre è di difficile gestione per le micro aziende, che rappresentano il 90% delle imprese e per i settori caratterizzati da elevata mobilità e/o da quote consistenti di lavoro sommerso, dove l’utilizzo dei sostegni al reddito si presta ad abusi difficilmente controllabili.

Anni fa,si parla degli anni settanta del secolo scorso ho avuto modo di gestire con le parti datoriali un contratto provinciale degli alberghi e analoga iniziativa esisteva nel mondo edile si gestiva un fondo privatistico finanziato da lavoratori e parti datoriali che fungeva da cassa integrazione privatistica andata all’attenzione del Prof. Biagi che avrebbe voluta inserirla nella sua riforma,per un’estensione universale degli ammortizzatori sociali. Le Crisi che abbiamo attraversato indebolito il modello assicurativo basato sull’autofinanziamento delle prestazioni e hanno caricato sulla fiscalità generale le aiuti,sussidi e ammortizzatori, la deriva è rappresentato dai sostegni al reddito per i braccianti agricoli, esentati dalla riforma del 2014, che con il versamento di poche centinaia di euro, e un minimo di 51 giornate lavorate, maturano il diritto di usufruire dei sostegni al reddito per il resto dell’anno, il pericolo sarà che per mungere la mucca sostegni ci saranno più braccianti iscritti all’Inps di quelli che lavorano nei campi, in buona parte immigrati sottopagati.

La strada da imboccare per una riforma razionale dovrebbe favorire una razionalizzazione del sistema vigente, destinare i sussidi al reddito come condizione per far funzionare le politiche attive del lavoro, attivare corsi formativi per  indirizzare lavoratori verso quei settori e quei profili dove scarseggiano professionalità, conciliare la necessità di far incontrare domanda e offerta di lavoro regolare, con percorsi formativi e aggiornamento delle competenze,  contrastare duramente il lavoro sommerso, sollecitare la promozione dei servizi di orientamento e di incontro domanda offerta nei territori con il concorso di istituzioni, parti sociali, servizi pubblici e privati, autorizzati all’intermediazione, per offrire punti di riferimento alle imprese e alle persone che cercano lavoro, senza aspettare soluzioni miracolistiche dallo Stato, semplificare l’utilizzo dei cosiddetti Puc, cioè quei piani che consentono agli enti pubblici di utilizzare le persone che percepiscono un reddito per attività di pubblica utilità.

Solo così potremo dare una svolta alla paura e allo sconforto che lentamente sta affliggendo la classe lavoratrice e farla tornare a sognare il Paradiso.

Alfredo Magnifico

Bandi&concorsi/ Comune di Sarezzo: bando per 2 posti da OSS

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l comune di Sarezzo, in provincia di Brescia (Lombardia), ha indetto un Concorso pubblico per la copertura di 2 posti da OSS, da impiegare presso l’Area Servizi alla Persona. Il Bando scade il 01 Agosto 2021.

Requisiti:
-cittadinanza italiana o di uno dei paesi membri dell’Unione Europea o di altre categorie previste dal bando;
-età non inferiore agli anni 18;
-licenza scuola dell’obbligo e attestato di qualifica di operatore sociosanitario;
-per le categorie protette, essere iscritti alle categorie protette di cui all’art. 18, comma 2, della Legge n. 68/1999;
-non aver subito condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti a proprio carico, salvo l’avvenuta riabilitazione, che impediscano ai sensi delle vigenti disposizioni in materia la costituzione del rapporto di impiego con la pubblica amministrazione;
idoneità fisica all’impiego;
-non essere esclusi dall’elettorato politico attivo;
-posizione regolare nei confronti dell’obbligo di leva, per i candidati di sesso maschile nati entro il 31/12/1985;
-assenza destituzione dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, o decadenza dall’impiego per aver prodotto documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
-non essere dipendenti dello Stato o di enti pubblici collocati a riposo anche in applicazione di disposizioni di carattere transitorio o speciale.

Si segnala che per 1 posto a concorso opera la riserva per le categorie protette.

Le domande di ammissione al concorso per operatori socio sanitari Comune di Sarezzo, dovranno essere presentate, entro le ore 12,00 del 1 Agosto 2021, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) intestata al candidato al seguente indirizzo: protocollosarezzo@cert.legalmail.it

BANDO e DOMANDA

Coronavirus/ Trenta milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) Inizia a far registrare numeri importanti la ️campagna di vaccinazione.

In base al report del governo, in Italia 30 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale;

b) “Stiamo stipulando un protocollo d’intesa con i farmacisti per tamponi a prezzi calmierati”, comunica il commissario all’emergenza, gen. Figliuolo;

c) “Soltanto chi è vaccinato potrà essere ammesso ai grandi eventi di massa”, lo annuncia il ministro dell’Interno tedesco Seehofer.

Marina di Nardò/ Esplode bombola di gas in una casa vacanze: tre feriti, grave un bambino

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Tre feriti, due dei quali gravi; uno è un bimbo di 5 anni. Questo il bilancio dell’esplosione di una bombola di gas avvenuta in una casa vacanze a Santa Maria al Bagno, vicino a Marina di Nardò, in provincia di Lecce. All’origine ci sarebbe stata una fuga di gas da una bombola gpl della cucina.
Sono tutti componenti del medesimo nucleo familiare; l piccolo ha riportato ustioni su praticamente tutto il corpo. Il piccolo è stato ricoverato al reparto Grandi Ustioni dell’ospedale di Brindisi, mentre la madre in quello di Gallipoli.
Sul posto hanno operato vigili del fuoco e carabinieri.
foto di repertorio

Taranto/ Tenta i uccidere la moglie con le forbici e si suicida

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Una storia tragica, un mancato uxoricidio e un suicidio. Ha cercato di accoltellare la moglie davanti alla figlia di sei anni, poi si è gettato dalla finestra. La coppia, residente a Taranto, era appena tornata a casa da un matrimonio.
L’uomo ha impugnato delle formici e ha cercato di uccidere la moglie, ferendola in più punti. La vittima ha preso in braccio la bambina e si è precipitata in strada. L’aggressore, invece, si è gettato dalla finestra proprio davanti agli occhi delle due.
In casa vi era un altro figlio che dormiva nella sua stanzetta.
La donna è stata trasportata in ospedale, dove è stata medicata. Le sue ferite non destano particolari preoccupazioni. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e la Squadra Mobile è attualmente impegnata nei rilievi del caso.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Il padre muore annegato e il figlio che ha cercato di salvarlo è grave in ospedale

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L'ospedale dell'Angeo di Mestre

Tragedia in mare con un morto. Un 51enne è morto annegato. Il figlio ha tentato di soccorrerlo, ma ogni tentativo è stato vano e ora anche lui è in gravi condizioni e si trova in terapia intensiva a Mestre (Venezia).

Il giovane è un ragazzo di 16 anni irlandese, che si è buttato in acqua ed è riuscito, nonostante le grandi difficoltà, a trascinare il genitore fino a riva. Ma il suo sforzo non è bastato.
La vittima era in vacanza con la moglie e il figlio in un agriturismo di Eraclea (Venezia),