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Cronaca nazionale/ Sbanda con la moto e finisce in un canale, muore un 29enne

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Muore davanti agli occhi degli amici comprensibilmente sconvolti per l’accaduto. Un geometra di 29 anni, originario di Trino Vercellese e residente a Casale Monferrato (Alessandria), è morto a causa dell’uscita di strada della sua moto, al confine tra la Lombardia e il Piemonte. Era in comitiva e purtroppo gli amici hanno assistito all’incidente mortale.

L’uomo ha perso il controllo del mezzo nell’affrontare una curva ed è finito contro il guard-rail e poi in un canale. All’arrivo dei soccorritori era ormai morto.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Investita dall’auto guidata dall’amica, muore una sedicenne

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Un’imprudenza o una disattenzione, ma ci sarebbero dettagli da analizzare bene per una morte dolorosissima, perché riguarda una giovanissima ragazza. Una sedicenne è morta all’ospedale Le Scotte di Siena dove era stato ricoverata in gravissime condizioni dopo essere stata investita da un’auto. Alla guida della vettura c’era un’amica della giovane vittima, da quanto appreso non ancora diciottenne.

Sulla esatta dinamica dell’incidente sono ancora in corso accertamenti da parte dei carabinieri.

Tutto è avvenuto nel piazzale privato di alcune abitazioni: la sedicenne sarebbe stata investita dall’auto in manovra. Immediato l’intervento dei sanitari del 118.

La giovane è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico ed è stata ricoverata in rianimazione dove è morta oggi.

foto di repertorio

Coronavirus/ Cala la curva dei decessi nelle 24 ore

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Numeri stabili ma decessi in calo tendenziale risepetto alla media dei giorni precedenti. Questa la situazione dell’epidemia da Covid in Italia, secondo il bollettino odierno del Ministero della Salute.

Sono 5.140 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Italia, per un totale di 4.312.673 dall’inizio dell’epidemia. I decessi sono 5, in calo rispetto ai 17 di ieri, per un totale di 127.942 vittime dall’inizio dell’epidemia.

Ostia/ Dramma ‘senile’ della gelosia: 78enne accoltella il compagno 81enne

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Una donna di 78 anni ha accoltellato il compagno 81enne che voleva lasciarla. Il fatto è successo ad Ostia.

La donna ha accoltellato il suo ex che ha riportato una ferita di 2 centimetri ad un braccio. L’uomo è stato curato in codice giallo all’ospedale Grassi di Ostia.

La donna, dopo il ferimento ha tentato di darsi alla fuga, ma è stata raggiunta dai poliziotti di Ostia

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Roma/ Accoltellato in pieno giorno, è in fin di vita in ospedale

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Mistero su un fatto di efferata violenza. Accoltellamento in pieno giorno a piazza del Gazometro nel quartiere Ostiense. Un uomo è stato soccorso in fin di vita in strada da alcuni passanti che hanno dato l’allarme alla polizia e al 118.

 La vittima dell’agguato è stata trasportata al Sant’Eugenio in coma. 

Le indagini sono affidata alla sezione omicidii della squadra mobile.

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La riflessione/ Com’è cambiato il mondo del lavoro durante la pandemia

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Nel XX Rapporto dell’Inps, pubblicato nei giorni scorsi, si paragonano i livelli di’occupazione, tra l’anno pandemico (marzo 2020-febbraio 2021) e il precedente anno pre pandemico (marzo 2019-febbraio 2020), relativamente ai flussi di assunzioni, cessazioni e trasformazioni a tempo indeterminato con le conseguenti variazioni delle posizioni di lavoro in essere.

Nell’anno pre pandemico le posizioni di lavoro erano aumentate di 302 mila unità per effetto dell’incremento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+277mila) e della stabilità delle altre tipologie contrattuali dove, a fronte della crescita di apprendisti e intermittenti, si era segnalata la contrazione dei rapporti di lavoro a termine.

Tra i lavoratori in regime di somministrazione la crescita dei tempi indeterminati aveva quasi interamente compensato la riduzione di quelli a termine.

Nell’anno della pandemia i flussi riguardanti tutte le tipologie di rapporti di lavoro si sono irrigiditi; le assunzioni hanno subito una contrazione intorno al 30%, arrivando a sfiorare un -40% per lavoratori intermittenti e apprendisti. Le trasformazioni a tempo indeterminato sono diminuite del 21%, nonostante il buon risultato a dicembre dovuto agli incentivi previsti dal “Decreto Agosto”.

Le cessazioni sono calate mediamente del 25%; livelli elevati si registrano per l’apprendistato (-31%) e per il tempo indeterminato (-29%), le tipologie contrattuali più interessate dal blocco dei licenziamenti e dal ricorso contestuale alla cassa integrazione da Covid-19: misure previste e ripetutamente prorogate a partire dal Decreto “Cura Italia” del 2020.

L’effetto congiunto di queste dinamiche di flusso ha comportato l’incremento delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato anche nell’anno pandemico: +224mila, per quanto ridimensionate, le assunzioni e le trasformazioni hanno nettamente superato le cessazioni, mentre per le altre tipologie contrattuali, il saldo tra i flussi nell’anno pandemico ha dato luogo a rilevanti risultati negativi: le posizioni a termine compreso apprendistato e somministrato sono diminuite di 261 mila unità, mentre a fine febbraio 2021, risultavano diminuiti di 37 mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per gli uomini vi è una variazione positiva perché il calo delle varie tipologie di rapporti a termine viene  compensato dalla crescita delle posizioni a tempo indeterminato; per le donne la compensazione è parziale in quanto a fronte di una diminuzione di 149 mila posizioni a termine, quelle a tempo indeterminato sono aumentate di 68mila unità: il saldo negativo è dunque per 81 mila unità.

Le donne hanno subito maggior contrazione negli impieghi temporanei, e hanno strutturalmente beneficiato in misura minore della specifica regolazione anti Covid-19 che ha tutelato le posizioni di lavoro a tempo indeterminato.

Il binomio accesso gratuito alla cassa integrazione e blocco dei licenziamenti economici individua le motivazioni di cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Nell’anno pandemico la riduzione della mobilità nel mercato del lavoro è stata generale: risoluzioni consensuali e dimissioni sono diminuite (-20%), più robusta è stata la riduzione dei licenziamenti (-51%) in particolare quella dei licenziamenti economici individuali (-69%) mentre il numero di licenziamenti disciplinari, non vietati dalla normativa anti Covid-19 è rimasto costante. Nel biennio pre Covid-19 il dato annuo di licenziamenti relativi ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato è rimasto intorno ai 640 mila, che scendono a 560 mila escludendo i licenziamenti disciplinari.

Nell’anno pandemico i licenziamenti sono stati limitati a 314 mila; al netto delle risoluzioni disciplinari si scende a 230mila, Il resto dei licenziamenti possono essere valutati, secondo l’Inps, in circa 330mila, per oltre due terzi riconducibili alle piccole imprese (fino a 15 dipendenti).

Il Rapporto precisa che si tratta di una stima statica dei licenziamenti non effettuati ope legis, che non autorizza a ritenere che essi diventino immediatamente effettivi rimosso il blocco, incide l’entità della ripresa e le attese delle aziende sul medio periodo, il possibile ulteriore ricorso alla cassa integrazione (sia Covid sia ordinaria), l’uso degli strumenti, legislativi e contrattuali, per la gestione degli esuberi, ecc.

Secondo le stime dell’Inps, due terzi dei licenziamenti si concentreranno nel settore dei servizi (al momento in regime di proroga del divieto di licenziamento, fino a ottobre, con facoltà di avvalersi di CIGD fino al 31 dicembre) mentre il terzo rimanente si dividerà tra industria manifatturiera e costruzioni.

Alfredo Magnifico

Vino/ Col Vetoraz, una terrazza sul Cartizze

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Benvenuti nel Valdobbiadene DOCG, una terra dove tutto è Superiore e parla il linguaggio
dell’eccellenza. Questo é un vero e proprio paesaggio culturale dove l’impegno costante e la
passione dei viticoltori ha contribuito nei secoli a creare uno scenario unico.
Siamo in una terra eletta di inestimabile valore, riconosciuta patrimonio UNESCO, capace di
offrire frutti di regale eccellenza proprio come le bollicine che ogni anno vengono imbottigliate da
Col Vetoraz, unica azienda dell’intera denominazione situata sul punto più alto, a 400 metri sul
livello del mare, negli incantevoli scenari delle celebri colline del Cartizze.

Qui, un’attrezzata sala degustazione con personale multilingue a adeguatamente formato
all’hospitality, accoglie i visitatori per accompagnarli in un viaggio sensoriale unico e imperdibile,
che coinvolge olfatto e gusto ma regala anche emozioni visive indimenticabili grazie ad una
terrazza panoramica mozzafiato dove lo sguardo spazia a perdita d’occhio sui vigneti digradanti
fino a valle.
Sono disponibili per gli ospiti diversi pacchetti di degustazione chiamati ’Conoscere il
Valdobbiadene’ che consentono un approfondimento specifico sul territorio e sull’intera gamma dei
vini, che sanno raccontarsi in ogni calice col linguaggio di uno stile inconfondibile, dall’eleganza
del perlage alle sfumature dei profumi fino alle infinite declinazioni del gusto; è ciò che rende gli
spumanti Col Vetoraz complici di indimenticabili momenti di condivisione, degni interpreti della
natura intrinseca del Valdobbiadene DOCG, considerato il vino del benvenuto.

Valdobbiadene e dintorni: itinerari immersi nella bellezza tra terra e cielo

L’itinerario che vogliamo suggerire è un cammino che conduce ad angoli racchiusi tra terra e cielo,
attraverso panorami mozzafiato, punteggiati da piccoli e grandi tesori d’arte.
Inizia dal cuore di Valdobbiadene, Piazza Marconi, con la visita al Duomo di Santa Maria
Assunta, che conserva preziose opere d’arte realizzate da artisti del calibro di Francesco
Beccaruzzi, Paris Bordon e Palma il Giovane. Esternamente svetta la mole del campanile
progettato da Francesco Maria Preti e decorato da una bella meridiana. Proseguendo lungo via Piva
si incontra Villa dei Cedri, ex opificio di origine ottocentesca circondata da un grande parco aperto
al pubblico. Attraverso strada Cordana, dopo una breve sosta al lavatoio e al Capitello dedicato a
San Venanzio Fortunato, si raggiunge la chiesetta di San Floriano circondata da rigogliosi
vigneti, che regala uno splendido panorama sulla vallata sottostante. Scendendo si incontra l’antica
borgata di Ron con le accoglienti corti e la vecchia fontana. Il percorso si conclude scendendo
nuovamente in Piazza Marconi.

Itinerario delle chiesette

Una piacevole alternativa se si è in zona, è l’itinerario delle chiese, un percorso nei paesaggi
mozzafiato, tra natura e storia. Ad esempio la piccola chiesa di Sant’Alberto che da oltre cinque
secoli domina e protegge i vigneti di Valdobbiadene. E’ una meta annuale, in occasione della festa
del Santo, per le genti della vallata per scongiurare la siccità con la benedizione dell’acqua. Sino
agli inizi del secolo scorso qui dimorava un eremita, che viveva della carità degli agricoltori.
L’eremita pregava per la buona riuscita dei raccolti e quando, d’estate, vedeva in lontananza
addensarsi un temporale, suonava a distesa la campana per richiamare i contadini alle proprie case.
Si credeva che le vibrazioni causate dalla campana avessero il potere di allontanare la grandine, il
flagello più temuto dai viticoltori.
Oppure la chiesetta di San Gregorio dedicata al grande riformatore della Chiesa e patrono di
Valdobbiadene; antico convento cappuccino di composta bellezza e unica struttura seicentesca
rimasta sul territorio, utilizzata spesso per grandi celebrazioni grazie alla sua particolare acustica.

Le Meridiane e la tradizione contadina
Elementi interessanti da osservare sono le antiche meridiane che decorano le pareti di case private
e chiese. A Valdobbiadene ne sono censite oltre 30. Questi antichi strumenti di misurazione del
tempo e della vita sono fortemente legati alla tradizione contadina di questa terra, segnano infatti
le ore del giorno ma anche le stagioni dell’anno scandendo le varie fasi di lavoro nei campi. Vere
e proprie opere d’arte, di matematica e di astronomia, sono spesso arricchite da figurazioni
simboliche e da motti che ricordano la saggezza antica. Il più conosciuto tra gli orologi solari di
Valdobbiadene è la meridiana realizzata nel 1862 dall’abate Giovanni Follador sulla facciata sud
del campanile del duomo. Quella che apprezziamo oggi è un rifacimento dell’originale distrutto
dai bombardamenti del primo conflitto mondiale. Il grande quadrante riporta il motto “Il tempo e la
vita non si fermano” è incorniciato da due bande laterali decorate dalle raffigurazioni dei segni
zodiacali.
Proseguendo verso Combai

Poco distante da Valdobbiadene si trova Combai, territorio i cui percorsi sono ricchi di storia,
legati sia alla Grande Guerra ma anche agli eventi connessi alla tradizione popolare, come la
celebre Festa dei Marroni e il simposio di scultura a essa congiunta.
Ecco quindi la via del bosco incantato, con statue realizzate durante i Simposi di scultura della
Festa dei Marroni e rievocanti leggende e miti locali. Oppure il Centro Sperimentale del
Castagno, in località Callesella, con un percorso didattico dedicato ai bambini. Borgo Colmellere,
Cimavilla, Pedepiai caratterizzati dai cortili “ a corte chiusa “ e dalle case con i pioi, piccole
terrazze utilizzate come essicatoi e le ritonde, luogo di ritrovo accanto al larin (focolare) aperto su
tutti i lati.

Col Vetoraz Spumanti S.p.A.
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la
tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera
produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.

Ufficio Stampa Col Vetoraz

Turismo/Italia “bollente”: tra spiagge e montagne è qui che italiani e stranieri passeranno le vacanze

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Sarà un’estate tricolore. È il Belpaese, con i suoi paesaggi, le varietà naturalistiche e le acque cristalline, la meta preferita per i turisti italiani e stranieri. Complici il perdurare della pandemia e la soglia di guardia alta di cittadinie governi.

Rispetto all’anno passato, nel 2021 si viaggerà di più come testimonia l’ultima infografica pubblicata dall’Università Cusano su dati Istat e di altri istituti demoscopici: la metà degli italiani ha previsto di trascorrere le vacanze estive in località diverse da quella di residenza. Per l’esattezza il 50,1% delle persone. Le mete preferite? Puglia e Toscana. Secondo quanto elaborato dall’ateneo telematico, un vacanziero su tre, esattamente il 33,3%, è intenzionato a spostarsi all’interno dei propri confini regionali e poco meno di 2 su 3 pensano di recarsi in un’altra regione. L’estero? Ci si fida ancora poco: soltanto il 6,2% è pronto a uscire dal Belpaese.

Chi rinuncia alla vacanza lo fa per diversi motivi. La mancanza di risorse economiche pesa certamente più dei timori legati al Covid sulla decisione di rinunciare a una vacanza. Seguono i problemi di salute, le preferenze personali, gli impegni di studio o di lavoro e le difficoltà familiari o personali.

Ma l’Italia è rientrata nei radar anche dei turisti stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. Un arrivo di massa che conta già oltre 25 milioni di pernottamenti e 12,3 milioni di arrivi per un aumento del 15,3% rispetto allo scorso anno.

Per loro, oltre ai pilastri di Toscana e Puglia, si parla anche di Sicilia, Lombardia e Trentino-Alto-Adige, meta quest’ultima amata dal turimo lacustre e naturalistico.

Ma la crescita, secondo sempre l’infografica di Unicusano, coinvolge le spiagge di mezza Italia: gli stabilimenti balneari di Liguria, Puglia, Sicilia, Marche, e Sardegna segnano in questo 2021 un incoraggiante +15%.

Per capire la mini-ripresa dei viaggi in questo scorcio di 2021 va considerato come l’anno scorso gli spostamenti degli italiani abbiano toccato un minimo storico di 37,5 milioni. Quelli per le vancanze, invece, sono quasi dimezzati rispetto al 2019, passando da 63,4 a 35 milioni (-44,8%). In tema lavoro, si sono ridotti di circa due terzi su base annua, da 7,8 a 3,5 milioni registrando un -67,9%.

La pandemia di Covid e l’emergenza sanitaria hanno inevitabilmente impedito o frenato gli spostamenti all’estero. In un anno i viaggi fuori dai confini nazionali sono calati dal 23,2 al 9,1% del totale. Inoltre la necessità di ridurre i contatti sociali ha portato a un maggior ricorso per i viaggi ai mezzi propri a discapito dei mezzi collettivi, con gli spostamenti in auto sono cresciuti dal 56,5 al 73,9% del totale e quelli in aereo dimezzati dal 21,6 al 10,3%.

Coronavirus, sono 4,8 milioni gli over 50 che non hanno ricevuto il vaccino

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) E’ uno dei ‘problemi’ all’attenzione delle autorità sanitarie.

Oltre 4,8 milioni di residenti in Italia con più di 50 anni non hanno ricevuto il vaccino anti-COVID. La fonte è governativa.

Restando in tema, una buona notizia.

“Abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni dei vaccini che va da un +15% a +200% a seconda delle Regioni”. La dichiarazione è del Commissario all’emergenza, gen. Figliuolo;

b) Per la falsificazione del Green pass scattano le sanzioni previste dal decreto legge COVID sia per i documenti cartacei che per quelli digitali, lo precisano fonti governative.

Caivano/ Urta la serra col trattore: la struttura cede e viene travolto, muore un 52enne

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Una tragica coincidenza costata la vita ad un 52enne. E’ accaduto in un campo agricolo alla periferia di Caivano, in provincia di Napoli: il 52enne originario di Cardito e residente a Frattaminore è deceduto dopo essere stato travolto da una serra, probabilmente la struttura ha ceduto dopo essere stata colpita dal trattore che l’uomo stava guidando mentre era al lavoro.
Sul posto personale del 118 e carabinieri.