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Roma/Uomo nudo nella fontana delle Naiadi, fermato dalla polizia locale

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Un gesto folle che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi. Choc a Roma. In piazza della Repubblica, in pieno centro, vicino alla stazione Termini, un ragazzo di colore ha fatto il bagno nudo nella fontana delle Naiadi.

La notizia è riportata sul Messaggero.it.

Il fatto è successo nella mattina di oggi, mercoledì 8 dicembre. 

Sul posto è arrivata la Polizia locale.

L’uomo ha opposto resistenza, e così gli agenti sono stati costretti ad entrare nell’acqua e a bloccarlo; aveva anche in mano una bottiglia con la quale aveva tentato di aggredire agenti e passanti prima di arrampicarsi sulla fontana monumentale.

Il video sull’accaduto ha fatto il giro del web.

USA/ Mandano il figlio positivo al Covid ugualmente a scuola: 75 persone in isolamento

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 Il mancato rispetto delle norme di sicurezza è sempre causa di disagi e preoccupazione per l’incolumità collettiva.

Una storia che viene dagli Stati Uniti. Il figlio è positivo al Covid ma la famiglia lo manda ugualmente a scuola.

Il bambino di una scuola elementare della California per ben 7 giorni ha continuato a frequentare regolarmente le lezioni nonostante la malattia fino a quando non è stato scoperto e isolato insieme ad altri 75 bambini e insegnanti che sono entrati a contatto con lui.

Coronavirus, sale la curva del contagio nelle 24 ore

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Sale la curva del contagio da coronavirus in Italia; questa la prima analisi leggendo i dati del bollettino del Mnistero della Salute delle ultime 24 ore, che dice che in Italia si sono registrati 17.959 nuovi casi di Covid a fronte di 564.698 tamponi effettuati (martedì i contagi erano stati 15.756 con 695.136 test).

Il tasso di positività si attesta al 3,2% in netto aumento rispetto al 2,3% del giorno precedente. Solo oggi i decessi sono stati 86, che portano il totale delle vittime dall’inizio della pandemia a 134.472. Guarite 9.540 persone.

Vino/ L’enologo Cellai guarda al futuro. Tra 2022 e 2023 quattro nuove referenze: un Sangiovese, un Cabernet Sauvignon, uno Chardonnay e un taglio bordolese

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 Vallepicciola è una delle realtà vitivinicole più rappresentative del territorio con i suoi 105 ettari di vigneto che racchiudono tutta l’essenza della Toscana. Enologo dell’azienda è Alessandro Cellai, professionista toscano dal notevole curriculum, tra i più noti sul territorio nazionale, che vanta 25 anni di profonda amicizia con Giacomo Tachis.
 «Ogni enologo concretizza con il proprio lavoro i suoi punti fermi e le sue caratterizzazioni ma è inevitabile che la mia formazione sia stata condizionata molto dalla frequentazione con Giacomo Tachis». Venticinque anni lasciano il segno e Alessandro Cellai, con onore e gratitudine, lavora portando avanti la filosofia e le idee che il suo amico e maestro gli ha trasmesso: «L’enologo deve saper dare marcatori definiti che permettano di ricondurre la degustazione al territorio, al vitigno, allo stile di chi l’ha prodotto». Parole chiave da cui prendono vita tutti i suoi progetti. In evidenza il lavoro svolto sul Pievasciata Pinot Nero, introdotto con la vendemmia 2020, dove territorio e azienda sono estremamente caratterizzati per offrire un vino fresco, bevibile, ben leggibile sia da esperti che da winelovers. Un vino che, nonostante la nascita durante l’anno della pandemia, è stato recepito benissimo dal mercato e già esaurito.  

Importanti saranno i progetti per il prossimo biennio; primo tra tutti un Sangiovese in purezza, destinato a chiamarsi, non a caso, Vallepicciola come l’azienda: «L’annata sarà 2020, con uscita prevista per il 2022/2023. Un vino che mi rappresenta totalmente, tanto da poterlo presentare come vino simbolo dell’azienda». Nel 2022 sarà pronto il vino fiore all’occhiello di Vallepicciola, il Miglioré, taglio bordolese, tiratura molto limitata, vendemmia 2018. Novità del 2023 saranno invece il Vallepicciola Bianco, uno Chardonnay in purezza di grande struttura, ed il Cabernet Sauvignon in purezza, che andrà a completare la gamma dei vini prodotti con vitigni internazionali. Il panorama ampelografico di Vallepicciola è composto da Sangiovese per circa un terzo, oltre a 6 vitigni internazionali; per l’enologo Alessandro Cellai è importante che ogni vitigno sia gestito con la massima sensibilità, a partire dal vigneto fino al momento dell’imbottigliamento. Solo così è possibile portare all’interno della bottiglia la caratterizzazione del vitigno, del territorio e l’anima di chi lo ha prodotto.

Musica/ Circuito Jazzistico Siciliano: George Cables & Piero Odorici quartet a Catania e Palermo

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Il fraseggio elegante, il tocco raffinato e percussivo, un eccellente senso del blues e un’incredibile vena compositiva: queste le caratteristiche che hanno fatto di George Cables uno dei più importanti pianisti oggi in attività. Chiamato dall’Associazione Catania Jazz a esibirsi per un doppio appuntamento nell’ambito del Circuito Jazzistico Siciliano, il leggendario performer si esibirà insieme al saxofonista Piero Odorici, suo partner di lunga data, a Catania, presso il Teatro ABC, il prossimo 8 dicembre, e a Palermo, al Teatro Golden, la sera successiva. Con loro suoneranno anche Darryl Hall al contrabbasso e Jerome Jennings alla batteria, esponenti del trio ufficiale di Cables. Con questo concerto si chiude per l’anno anche la programmazione delle prima parte della stagione del circuito, che riprenderà a partire dal 18 gennaio con l’Horn Trio di Federica Michisanti.

 Classe 1944, George Andrew Cables si è formato alla  New York High School of Performing Arts (quella poi resa celebre dalla serie televisiva Saranno famosi ) con un’educazione musicale di tipo classico, continuando successivamente lo studio del pianoforte al Mannes College per due anni nei quali muove i primi passi nell’ambiente jazz. Entra a far parte dei Jazz Samaritans, suonando insieme ad altri giovani destinati a un grande avvenire: Billy Cobham, Lenny White, Clint Houston, Steve Grossman. La facilità con cui Cables sa adattare la sua sbalorditiva tecnica alle necessità espressive del jazz gli permette di collaborare da subito con i più grandi artisti del momento, quali Paul Jeffrey, Max Roach e, nel 1969, Art Blakey. Sempre nel 1969, entra nel gruppo di Sonny Rollins, col quale raggiunge la West Coast, dove decide di stabilirsi. Durante il suo periodo californiano sviluppa importanti collaborazioni con Joe Henderson (dal 1969 al 1971), Freddie Hubbard (dal 1971 al 1976), Woody Shaw e Bobby Hutcherson, coltivando nel frattempo la propria attività da leader.
All’apice della sua carriera, Cables viene chiamato dal leggendario Dexter Gordon, col cui quartetto incide anche diversi dischi per la Columbia (1977-79) e, nello stesso periodo, collabora con George Benson e, soprattutto, con Art Pepper. Il sodalizio con Pepper, durato dal 1979 sino al 1982, anno della scomparsa del sassofonista, è documentato su una serie di dischi per le etichette Contemporary e Galaxy, considerati pietre miliari della storia del jazz moderno (su tutti il disco in duo Goin’ Home). Da allora Cables ha proseguito alla testa di proprie formazioni, soprattutto trii, ma anche ensembles più ampi.
Cables è uno dei più importanti pianisti del nostro tempo, come dimostrano anche le collaborazioni sia dal vivo che su disco con Elvin Jones, Nat Adderley, John Abercrombie, Gary Bartz, Bob Berg, Ray Brown, Ron Carter, Tony Williams, Joe Chamber.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

Terni/ Sabato 11 dicembre il Concerto di Natale

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Torna “in presenza” il tradizionale Concerto di Natale che Visioninmusica organizza in occasione delle festività a Terni, con il sostegno di Fondazione Carit, promotrice dell’iniziativa da sedici anni, e Banco Desio. Quest’anno il concerto, in programma sabato 11 dicembre alle ore 21:00 presso la Chiesa di San Francesco, è dedicato ai capolavori del virtuosismo violinistico tardo romantico e avrà per protagonisti una grande orchestra sinfonica, la Kharkiv Symphony Orchestra diretta da Yuriy Yanko, e un solista di assoluta eccellenza, il violinista Pavel Berman. Il calendario degli eventi culturali della città di Terni per il periodo natalizio si arricchisce ancora una volta con l’appuntamento che è da sempre tra i più attesi e partecipati e che nel 2021, dopo un anno di assenza causa pandemia, si terrà dal vivo, nello scrupoloso rispetto di tutte le norme in vigore attualmente. Aprirà il programma Poème di Ernest Chausson (1855-1899): considerata uno dei capisaldi del repertorio violinistico è anche l’opera più celebrata ed eseguita del suo autore. Il carattere del brano musicale è malinconico e introspettivo: la sua natura è assimilabile alla rapsodia con il suo alternarsi di tensione crescente e calante. Quest’ultima caratteristica è tipica anche della Tzigane op. 76 di Maurice Ravel (1875-1937), composta originariamente per violino e pianoforte, tra il 1922 e il 1924, che costituisce il secondo pezzo in cartellone. Con tale brano, in un unico movimento e dall’esplicito sottotitolo rapsodie de concert, Ravel riproduce abilmente il virtuosismo incarnato dai compositori delle generazioni precedenti come Paganini e Liszt.

Il pezzo intitolato Zigeunerweisen ー Zingaresca ー, op. 20 del compositore e violinista spagnolo Pablo de Sarasate (1844-1908), si inserisce in questo contesto come ennesimo esercizio di virtuosismo, costruito questa volta su temi musicali del folklore ungherese ー non propriamente gitani, dunque, ー con cui Sarasate era venuto a contatto durante un suo soggiorno a Budapest, per una tournée, nel 1877. La Suite ceca op. 39 di Antonin Dvorák (1841-1904) fu composta nel 1879 ed è una caleidoscopica rappresentazione della musica popolare boema: vi si riconoscono le melodie in ostinato che richiamano il suono delle cornamuse nel primo movimento, echi di canzoni popolari si fanno strada nel quarto; mentre negli altri movimenti vengono evocate danze popolari.

La Sinfonia classica di Sergey Prokofiev (1891-1953) fu composta negli anni 1916-1917 con l’impiego di stilemi tipicamente classici ー da qui il suo titolo ー che vengono però modificati o ricombinanti dall’autore: proporzioni e strutture tradizionali sono alterate e vengono inserite asimmetrie ritmiche e arditezze armoniche.

Pavel Berman è nato a Mosca e da giovanissimo viene ammesso alla Scuola centrale del Conservatorio di Mosca e successivamente al Conservatorio Tchaikovsky. All’età di soli diciassette anni conquista il secondo premio al “Concorso violinistico internazionale Paganini” di Genova (1987). Da quel momento acquisisce familiarità con un vasto repertorio, esibendosi in Unione Sovietica con l’Orchestra di Stato e la Filarmonica di Mosca. Berman prosegue i suoi studi con Dorothy DeLay nel 1992 alla Juilliard School di New York e poco dopo con Isaac Stern, che segnerà in profondità la sua creatività musicale. Pavel Berman vanta collaborazioni con prestigiose orchestre quali la Dresden Staatskapelle, la Indianapolis Symphony Orchestra, la Praga Symphony, la Royal Philarmonic di Liverpool, la Beijing Philharmonic, i Berliner Sinfoniker ecc. Ha collaborato con i direttori Eliahu Inbal, Petr Altrihter, Vasiliy Sinayskiy, Andrei Boreiko ecc. Ha tenuto concerti alla Carnegie Hall di New York, al Théâtre des Champs Elysées e alla Salle Gaveau di Parigi, alla Herkulessaal di Monaco, all’Auditorio Nacional di Madrid, al Bunka Kaikan di Tokyo, al Teatro alla Scala, al Conservatorio Verdi di Milano, al Parco della Musica di Roma, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Dal 2005 Berman insegna all’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Ha inciso per Koch International, Audiofon, Discover, Supraphon e Phoenix Classics. Pavel Berman suona lo Stradivari “Berthier, Franz von Vecsey” del 1716, di proprietà della Fondazione Pro Canale di Milano.

Nato a Kharkiv, Yuriy Yanko ha completato la prima parte degli studi musicali nella sua città natale. Successivamente ha frequentato la Kharkiv University of Arts e il Conservatorio di Kiev, per perfezionarsi in direzione d’orchestra, operistica e sinfonica, con Stefan Turchak e Vakhtang Jordania. Yanko è stato direttore dell’Orchestra Filarmonica Accademica di Zaporizhzhya (1991–1994) e direttore musicale dell’Orchestra da camera della Scuola speciale di musica di Kharkiv (1999–2004). Dal 1994 dirige al Kharkiv Opera House, dove ha messo in scena numerose produzioni operistiche e di balletto. Dal 2001 Yanko ha lavorato come direttore musicale e direttore principale dell’Academic Symphony Orchestra della Kharkiv Philharmonic e nel 2004 è stato nominato direttore della Kharkiv Philharmonic (istituzione che contempla diverse formazioni strumentali, tra cui l’orchestra principale). Ha diretto praticamente in tutto il mondo: in Austria, Paesi Bassi, Egitto, Spagna, Italia, Germania, Corea del Sud, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, Russia, Stati Uniti, Francia e Svizzera. In anni recenti si è esibito al Musikverein di Vienna, con i Berliner Symphoniker, con la Budapest Symphony Orchestra, con l’Orquesta Sinfónica Nacional de México, con la Prague Radio Symphony Orchestra, con la Kammerphilharmonie di Monaco di Baviera, con la Kärntner Sinfonieorchester di Klagenfurt, con la North Czech Philharmonic di Teplice e con i Nürnberger Symphoniker. Yanko ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come quello del governo locale e regionale di Kharkiv (nel 2002, 2004 e 2006) ed è vincitore di numerosi premi e onorificenze, tra cui l’ordine al merito nazionale del presidente dell’Ucraina.

La Kharkiv Symphony Orchestra , con più di novant’anni di attività alle spalle, è una delle più rinomate orchestre ucraine. Fondata nel 1928 da Jacob Rosenstein, personalità culturale di spicco e professore del Conservatorio di Kharkiv, l’orchestra è stata in seguito diretta da Paul Kletzki ed ha poi collaborato con celebri direttori come Kurt Sanderling, Guido Adler, Fritz Stiedry e Eugen Szenkar. Straordinari musicisti del calibro di Nathan Rachlin e David Oistrakh hanno intrapreso la loro carriera suonando con questa orchestra. Nel corso della sua storia la Kharkiv Symphony Orchestra ha inoltre accompagnato interpreti di fama mondiale come Anton Rubinstein, Sviatoslav Richter, Emil Gilels, Aram Khachaturian, Mstislav Rostropovich, Dmitri Shostakovich, Mikhail Pletnev, Daniel Kramer, Sergey Stadler, Anton Sorokow, Alexander Gavrylyuk, Krzysztof Penderecki e molti altri. Nel 1986, diretta da Alexander Alexeev, la Kharkiv Symphony Orchestra ha ottenuto un prestigioso riconoscimento fra le orchestre delle repubbliche sovietiche. Nel 2001, Yuriy Yanko, detentore di una delle massime onorificenze artistiche ucraine e vincitore del concorso internazionale per direttori d’orchestra intitolato a Vakhtang Jordania, è stato nominato direttore musicale nonché direttore principale della Kharkiv Symphony Orchestra. Oltre ad essere protagonista di alcuni dei maggiori festival musicali europei, l’orchestra ha anche una intensa attività di tournée, immancabilmente coronata da successi. Nell’ottobre 2006 l’orchestra ha anche ottenuto lo status di Orchestra Accademica. Le registrazioni audio delle sue performance sono conservate negli archivi della Compagnia Televisiva e Radio Nazionale dell’Ucraina e i suoi concerti sono regolarmente trasmessi dalle emittenti nazionali.  
Associazione Visioninmusica



Il ‘caso’/ Candidato alla carica di sindaco alle comunali di Napoli, Catello Maresca magistrato assegnato alla Corte d’Appello di Campobasso.

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La notizia naturalmente genererà pareri contrastanti, come in parte già sta avvenendo. Catello Maresca torna a fare il magistrato: il Consiglio Superiore della Magistratura lo ha assegnato alla Corte d’Appello di Campobasso. Ma non lascerà la politica: resterà consigliere d’opposizione al Comune di Napoli dove aver concorso come candidato sindaco due mesi fa, a capo di una coalizione di centrodestra.

Ed è subito scoppiata la polemica: nonostante il via libera di Palazzo dei Marescialli al suo rientro in servizio, c’è chi ha storto il naso per questo doppio incarico.

Cronaca nazionale/ Destinatari di uno sfratto, minacciano di appiccare il fuoco in Comune, fermati dai vigili urbani e ristretti ai domiciliari

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FOTO DI REPERTORIO

Volevano dare fuoco al Comune di Rozzano, per protestare per lo sfratto; ora sono nei guai per il gesto che per fortuna non è stato compiuto fino in fondo. SI tratta di una coppia destinataria del provvedimento che ha perso la casa popolare. Entrambi sono stati arrestati, processati per direttissima e attualmente si trovano ristretti ai domiciliari.

Entrati all’interno dell’edificio con una bottiglia contenente di benzina, hanno svuotato la sostanza infiammabile sul pavimento e hanno minacciato di appiccare le fiamme, se non li avessero assecondati.

Un tentativo fortunatamente sventato dopo una lunga trattativa con le forze dell’ordine e il sindaco

I vigili urbani li hanno fermati non senza resistenza da parte loro, ma sono riusciti a immobilizzarli e a toglierli dalle mani l’accendino, impedendogli di usarlo.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ La moto sbanda ed esce fuori strada, muore un 47enne

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Ancora un incidente,ancora un motociclista deceduto. E’ accaduto in via delle Fornaci a Monterotondo, Comune in provincia di Roma. La dinamica è ancora in fase di accertamento. La vittima è un 47enne che avrebbe perso il controllo della moto, finendo fuori strada.

Non sono ancora chiare le cause che lo hanno portato a perdere il controllo del veicolo a due ruote, se sia sia trattato ad esempio di una distrazione alla guida a farlo sbandare oppure un malore improvviso.

Sul sinistro ha lavorato per i rilievi di rito la polizia municipale.

Foto di repertorio

Roma/ Si schianta con lo scooter contro il palo della luce, muore un 51enne

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FOTO DI REPERTORIO

Incidente sula Tuscolana: muore un centauro. La vittima è uno scooterista di 51 anni, ed è deceduto all’ospedale San Giovanni, poco dopo l’arrivo al pronto soccorso, dov’era stato trasportato in ambulanza dopo essersi schiantato in scooter contro un palo della luce.

Gli agenti della polizia locale sono intervenuti non appena allertati per il sinistro per i rilievi di rito.

Foto di repertorio