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Arte/ Fino all’ 11 feb 2021 gli incontri streaming dedicati al grande maestro Guercino

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 Fino all’11 febbraio 2021 il Comune di Cento e il Centro Studi Internazionale il Guercino promuovono una serie di appuntamenti culturali nell’ambito della rassegna annuale “Autunno Guerciniano”. Dopo il grande successo della mostra “Emozione Barocca. Guercino a Cento” alla Pinacoteca San Lorenzo e alla Rocca di Cento, proseguono gli eventi dedicati all’artista Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino (1591-1666). Cento rende ancora una volta omaggio al suo cittadino più illustre, nella città che gli ha dato i natali e che mai ha smesso di amare. Nonostante le restrizioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria, la cultura non si ferma ma diventa strumento di emancipazione sociale anche a distanza grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie che consentono di fruire dei vari appuntamenti in modalità streaming video, comodamente da casa propria. La rassegna “Autunno Guerciniano 2020-2021” si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale lasciato in eredità dal Guercino, uno degli artisti più conosciuti e apprezzati del ‘600. Il ciclo di incontri è rivolto sia ai cittadini che vogliono approfondire la conoscenza dell’artista, sia al mondo della cultura, sempre più interessato al maestro centese, al suo periodo storico, alla sua arte e alla sua scuola. Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Cento (www.facebook.com/ComuneCento) e sul sito web www.comune.cento.fe.it.

 IL PROGRAMMA

 Venerdì 18 dicembre, alle ore 17.30, Barbara Ghelfi curerà la conferenza sulle “Pitture murali del Guercino a Casa Provenzali”, relazionando sui primi risultati delle indagini diagnostiche condotte sotto la sua direzione dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Bologna – campus di Ravenna, sulle pitture murali del Guercino nella dimora centese. Affiancheranno la Ghelfi, la restauratrice Licia Tasini e l’architetto Alberto Ferraresi. La rassegna prosegue nel nuovo anno, sabato 16 gennaio ore 17.30, con la conferenza “Colloqui sul Guercino e la sua scuola”, con interventi di Barbara Ghelfi, Enrico Ghetti, Lorenzo Lorenzini, David Stone e Pasquale Stenta, coordinati da Daniele Benati. L’incontro metterà in evidenza alcuni particolari aspetti artistici del Guercino, ma soprattutto analizzerà le doti artistiche degli allievi che hanno frequentato la sua Bottega. Il Guercino fu indubbiamente un grande maestro capace di trasferire le proprie conoscenze ai suoi allievi, i quali, a loro volta, seppero apprendere e sviluppare poi una autonoma e apprezzabile personalità artistica. A seguire sabato 30 gennaio alle ore 17.30, verrà presentata la pubblicazione “Marco Zoppo ingegno sottile – Pittura e Umanesimo tra Padova, Venezia e Bologna” di Giacomo Alberto Calogero edito da BUP (Bononia University Press). Il volume vuole omaggiare uno dei più importanti artisti del Rinascimento, nato a Cento e operante a Bologna ma cresciuto artisticamente dapprima nel milieu padovano, dove entrò in contatto con personalità del calibro di Donatello e Mantegna e successivamente a Venezia, grazie all’incontro con Giovanni Bellini.

La rassegna si concluderà con una nota intimista grazie alla conferenza della storica dell’arte Francesca Curti, giovedì 11 febbraio ore 17.30, che presenterà alcune lettere inedite del Guercino e della sua Bottega. La ricercatrice ci offrirà un insolito scorcio sulla vita del maestro centese ai margini delle biografie ufficiali, tracciando inconsueti tratti della sua personalità.

Revenge porn, spunta un caso dove la vittima è un calciatore di serie A

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Oramai pubblicare video a luci rosse contro il consenso degli interessati sembra essere diventata una brutta abitudine, pericolosa ed anche illegale; ma non sempre il revenge porn vede la donna nel ruolo della vittima e l’uomo in quello del carnefice. Qesta volta è accaduto il contrario.
È il caso di un calciatore di Serie A, ex giocatore del Sassuolo che ora gioca con altra casacca, che sarebbe stato vittima di un ricatto tramite la diffusione di immagini e video intimi via web: sotto accusa c’è una ragazza di 25 anni, che rischia di affrontare un processo con questa ipotesi di reato prevista dal cosiddetto Codice Rosso. La donna attualmente vive all’estero e una volta rientrata in Italia è stata denunciata.

Cronaca nazionale/ Picchia i figli e getta il cane dalla finestra, separato dalla famiglia e denunciato dai carabinieri

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FOTO DI REPERTORIO

Ennesimo caso di assurda violenza domestica. Un uomo ubriaco ha iniziato a picchiare due dei tre figli, tutti minorenni, e in preda all’ira ha scagliato il cane di famiglia dalla finestra del terzo piano. La bestiola, precipitata dal terzo piano dell’appartamento, è morta sul colpo per il violento impatto sul terreno sottostante.
I carabinieri della stazione di Udine sono intervenuti in casa di un trentottenne a Feletto Umberto, frazione di Tavagnacco, dove era in corso una violenta lite.
I carabinieri hanno provato a calmare l’uomo, ubriaco, che è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e uccisione di animali.
La compagna e i tre figli sono stati portati in ospedale per essere medicati e successivamente portati al sicuro in un centro antiviolenza.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Ha un malore durante la Dad, morta una 15enne

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Un’intera comunità unita dal dolore e dallo sconforto. Tragedia a Uggiano Montefusco, piccola frazione di Manduria in Puglia, dove una quindicenne ha avuto un malore fatale durante una lezione di didattica a distanza.
La ragazza ha avuto un mancamento dal quale non si è più ripresa. Quado i genitori hanno aperto la porta hanno trovato la figlia esanime per terra.
Purtroppo si sono rivelati inutili i tentativi di rianimarla da parte del personale del 118.

foto di repertorio

Napoli/ Sequestrati dai baschi verdi farmaci ‘anti-Covid’

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FOTO DI REPERTORIO

Il commercio di farmaci non autorizzato è un gesto pericoloso, punito anche severamente. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sottoposto a sequestro, 144 confezioni di farmaci provenienti dalla Cina «spacciati» come cura anti-Covid.
I finanzieri hanno rinvenuto nel negozio di un parrucchiere di origine cinese le 144 confezioni contenenti complessivamente 3.456 pillole commercializzate senza alcuna autorizzazione e con istruzioni e scritte esclusivamente in lingua cinese.

foto di repertorio

Il film della settimana/ “Un uomo tranquillo” di Hans Petter Molland (Usa)

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Pietro Colagiovanni*

E’ il rifacimento, in chiave americana e con qualche variante, del film “In ordine di sparizione” grande successo del cinema norvegese del 2014 diretto sempre da Hans Petter Molland, regista norvegese. E’ la storia della vendetta di un padre di famiglia Nelson (interpretato da Liam Neeson), un operatore del servizio neve in uno sperduto paesino di montagna del Colorado al quale viene ammazzato il figlio da una banda di narcotrafficanti. All’inizio l’uomo, non sapendo il perché sta per suicidarsi.

Poi l’amico del figlio, Dante che è riuscito a sfuggire agli assassini, gli narra la verità. Gli confessa che era stato lui ad aver trafugato, nell’aereoporto in cui entrambi lavoravano un chilo di cocaina ai narcotrafficanti. La banda, guidata da uno spietato boss Trevor Calcote detto il Vichingo, non sapendo chi avesse rubato la droga decide di ammazzarli entrambi. Kyle, il figlio di Nelson, era però all’oscuro di tutto. Da qui Nelson decide, implacabile, di vendicarsi. Inizia una sequenza infinita di morti, con complicazioni ed ulteriori spargimenti di sangue. Viene infatti coinvolta una banda di trafficanti nativi americani, sospettata dal Vichingo di essere lei la vera responsabile delle sparizioni dei suoi uomini. Non facciamo spoiler ma basti dire che i morti in questo action movie intriso di humor nero i defunti sono oltre trenta.

L’originale di Molland era pervaso da una vena di dark comedy in salsa celtico-gotica, profonda e lunare come la lunga notte norvegese che la riedizione a stelle e strisce non ghermisce appieno. Il film è certamente la storia di una vendetta ma ne è anche una sua grandguignolesca parodia. Il cognome di Nelson è Cockman (essenzialmente uomoc…o) e Liam Neeson interpreta, in buona sostanza, un uomo duro come una roccia, implacabile, un uomo, verrebbe da dire, che non deve chiedere mai. Tutti i protagonisti hanno dei soprannomi, riportati nei frequenti epitaffi, abbastanza risibili se non ridicoli: Speedo, Limbo, Santa, Appoggio, il già citato Vichingo, Eschimese eccetera. I dialoghi sono assertivi e spesso sopra le righe, e pur non toccando le vette di un Quentin Tarantino, risultano surreali, grotteschi e di impatto.

I veri punti di forza del film sono la fotografia, curata dal norvegese Philipp Ogaard, assolutamente spettacolare (la scena della banda di nativi americani sulla pista di sci è memorabile ed in generale l’ambientazione sulle montagne è da applausi) e poi il gruppo di attori. Liam Neeson interpreta un ruolo che sembra più adatto a Chuck Norris ma è pur sempre Liam Neeson, quello di Schindler’s List, e questo fa la differenza nemmeno piccola. Il suo deuterantagonista il Vichingo, interpretato da Robert Bateman è anch’esso molto bravo, immerso in un allucinato e surreale personaggio privo di empatia, di qualsiasi morale ma poi attentissimo alla dieta del figlio. Si tratta di una scelta indovinata che pesca nella inesauribile fucina di talenti del teatro inglese (Bateman è stato scoperto ed ha interpretato film di Kenneth Branagh). Poi ci sono diversi punti deboli di un’opera non pienamente riuscita. La sceneggiatura a volte raffazzonata e/o sconclusionata è tra le principali pecche. Soprattutto perché sacrifica un cast di attrici di ottimo livello che sono ridotte al ruolo di comparse.

Laura Dern (pluripremiata attrice statunitense) interpreta la moglie di Nelson, appare per circa 20 minuti e poi sparisce. La poliziotta Emmy Rossum (Mystic River, The Day after tomorrow tra i suoi tanti film) ha più spazio ma il suo ruolo è sostanzialmente svuotato di peso narrativo. Anche la moglie del vichingo, Julia Jones (Twilight) potrebbe avere un impatto notevole rispetto al marito psicopatico ma viene limitata a fare la bella statuina. Un cast notevolissimo,quindi con una sceneggiatura non centrata ( anzi, non affatto centrata).

Questo porta ad un film di buon intrattenimento ma con una resa di gran lunga inferiore alle possibilità offerte dagli attori e dagli ingenti mezzi messi a disposizione dalla produzione (il budget è stato di 60 milioni di dollari con un incasso di 76 milioni).

Voto 3/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

per commenti, recensioni o sollecitazioni e suggestioni cinematografiche potete contattarmi a colagiov@virgilio .it

Coronavirus/ Italia quasi tutta in zona gialla

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FOTO DI REPERTORIO

Migliora la situazione del contagio da coronavirus e quasi tutta l’Italia si tinge di giallo. Con l’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, prossima alla firma è quasi ufficiale: da domenica 13 dicembre anche Lombardia, Piemonte, Calabria e Basilicata entrano in zona gialla, mentre l’Abruzzo passa in zona arancione, rimanendo in zona rossa ancora per un giorno, a chiusura di polemiche e toni alti tra il Governo e il presidente Marsilio.
Restano arancioni la Campania e la Toscana, che sembravano destinate a passare in zona gialla. Non ci saranno zone rosse per il momento.
Gli ultimi dati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità dicono che l’indice Rt misurato sui casi di Covid-19 sintomatici è sceso fino a 0,82 e per questo motivo la decisione del ministro.

Danza/ Zaira e Dario e il tango, successo e sacrifici (il video)

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C’è un video, tutto molisano, che sulle note dell’indimenticato maestro Ezio Bosso vede impegnati i maestri di tango argentino, Zaira Raucci e Dario di Nunno e che sta creando interesse e visualizzazioni, non solo ad parte dei tanti appassionati di questo ballo coinvolgente. I due artisti hanno voluto realizzare questa dimostrazione di talento e passione per l’Associazione Talenti e Artisti Molisani; naturalmente, viste le restrizioni imposte dalle norme di sicurezza anti-Covid è stato realizzato in ambiente casalingo ed in assenza di pubblico e visitatori. Lo spunto è utile per parlare dei due maestri di ballo, che hanno esportato le qualità del Molise e dell’Italia nel mondo, partecipando a gare internazionali fino ai mondiali. Solo per sintetizzare i titoli e gli accrediti: sono tecnici FIDS, Diplomati MIDAS di I e II livello e insegnanti di ballo con esperienza ventennale nella danza sportiva. Hanno organizzato il ‘Molise Tango Festival’, evento che ha portato nella nostra Regione ballerini provenienti da tutta Italia e dall’estero e partecipato a diversi Festival come insegnanti e/o Miloghe per esibizioni. E ancora: nel 2013 primi classificati al Campionato Italiano FIDA, nel 2019 finalisti al Campionato di Tango a Palermo – Preliminare per il Mondiale di Buenos Aires, al quale hanno partecipato nello stesso anno.

L’insegnamento è svolto presso l’A.s.d. New Look Dance di Campobasso (che al momento è ferma anche per lo stop imposto dalle norme contro la pandemia). Dal 2019 sono ballerini della compagnia “Tango Cabaret” di Napoli. In coppia fissa, nelle competizioni, da almeno 12 anni, ma, come detto, ancor prima nell’impegno in questa bella danza, fanno coppia fissa anche nella vita. Vantano la partecipazione a diverse esibizioni per beneficenza. Due i video realizzati in collaborazione con l’Associazione Talenti e Artisti Molisani: il 25 novembre 2020 (Giornata contro la violenza sulle donne) ed uno, in pieno lockdown, come messaggio di speranza in un momento certamente difficle. Inoltre hanno ricevuto un Riconoscimento del Presidente del Consiglio delle Regione Molise per le attività svolte nazionali ed internazionali. In un’intervista telefonica abbiamo cercato di sapere qualcosa di più della loro lunga attività, ma anche della vita e delle emozioni che vivono ballando il tango.

“Quella del 2019 per noi è stata la prima esperienza ad un mondiale- dice Dario- è stata una bella emozione, ci siamo posizionati a metà classifica e siamo contenti”.

Il mondiale di tango è organizzato dal governo argentino e raccoglie coppie mondiali attraverso il preliminare che nel caso del nostro Paese prevede la partecipazione di Italia, Grecia e Malta; il professionista s’iscrive a Palermo a questo triangolare e un rappresentante argentino, con altri giudici con una gestione prettamente argentina ne decretano l’esito; alla fine l’Italia ha mandato sei coppie ai mondiali dello scorso anno e i nostri hanno rappresentato l’Italia ed il Molise nel mondo. Dario, in verità, è pugliese, della provincia di Bari, ma è stato ‘adottato’ dal Molise, visto che vive e lavora dal 2002 nella nostra regione. Zaira è di Vinchiaturo e a lei abbiamo chiesto che significa lavorare per far affermare questa disciplina dalle nostre parti.
“Il tango in Molise è arrivato tardi e siamo certamente contenti di come poi sia stato compreso – dice – certo adesso si vive la difficoltà del momento e noi ce la mettiamo tutta, da anni, per far affermare questa danza dalle nostre parti. Il tango richiede tecnica, ma anche attenzione alla musica; più che al singolo passo si guarda alla coppia e certo non è affatto facile ballarlo. Ci vuole talento, lavoro, impegno, rispetto, socializzazione e sintonia. Adesso l’attività è limitata agli allenamenti casalinghi e non è facile stare senza vedere gli allievi; siamo certamente preoccupati per la fase difficile che tutti stiamo vivendo”.
“Il tango fa bene a tutti- dice Dario – genera voglia di integrarsi; bisogna studiarne la storia, conoscere la musica, dialogare con l’orchestra ed avere grande rispetto per la donna, avere un codice etico importante. Non essendo un ballo di gruppo, ma intimo, c’è certamente preoccupazione che ci siano delle difficoltà. Noi in Molise abbiamo realizzato un evento importante, il Molise Tango Festival, che ha coinvolto 300 persone; operiamo per il Molise ma siamo molto conosciuti in tutta Italia e lavoriamo molto anche al Nord. Noi vogliamo essere ottimisti per la ripresa”.

Voi siete coppia nella vita e anche nella danza: è più facile ballare il tango quando vi è anche un’unione sentimentale?
“Bisogna dividere i due aspetti- dice ancora Dario: quello agonistico probabilmente è favorito, essendo più facile lavorare nel tango curando l’aspetto spettacolare quando c’è maggiore confidenza, mentre per quanto riguarda la socializzazione non v’è alcuna differenza e non è importante essere uniti anche nella vita. Anche le coppie costruite solo per la danza, tra persone che non condividono scelte di vita, possono praticarlo tranquillamente, perché il tango è patrimonio di tutti non un’espressione di ballo a livello solo affettivo. Dico di più: durante le lezioni a volte si separano le coppie costituite, per alimentare il confronto tra tutti i ballerini. Il tango è fatto di abbracci: entri nella ‘milonga’ e abbracci senza problemi anche chi non conosci e questa è la particolarità di questo ballo che lo distingue dagli altri. Ma non è un ballo solo di una coppia, richiede la collaborazione di tutti, tante persone da sole si avvicinano al tango e formano coppia di ballo all’interno di un gruppo”.
Come fate a conciliare l’impegno del tango, anche a livello agonistico, con il lavoro?
“Ci alleniamo anche a tarda ora- dice Dario- quando gli altri vanno a dormire; non è raro per noi allenarci anche alle 2 o 3 di notte!”. Aggiunge Zaira: “Il ballo è studio continuo, in casa e fuori. Lavoriamo tanto sul ballo e ci aggiorniamo continuamente, quando è reso possibile, anche fuori dall’Italia”.
“Generalmente chi è ‘competitore’ non insegna; noi insegniamo tanto, a Campobasso ed anche ad Isernia- continua Dario- e dobbiamo trovare il tempo per insegnare e per le competizioni, ci vuole tanto spirito di sacrificio”.
Noi da oggi tifiamo per loro e per il loro successo, quando l’incubo pandemico sarà finito per ridarci una vita ‘normale’.
Stefano Manocchio

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Filiera del Tabacco: nessun contributo a nessuna multinazionale da parte del Mipaaf

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“Stupiscono le dichiarazioni del Senatore Saverio De Bonis in merito alle intese pubbliche sugli acquisti di tabacco tra Mipaaf e Philip Morris. 
Le informazioni rese dal Senatore nella sua intervista ad organi di stampa sono destituite di ogni fondamento. 
In particolare il Senatore nell’intento di “informare i cittadini” inventa un fantomatico contributo da parte del Ministero alla Philip Morris sulla filiera del tabacco. Si confida che l’errore del Senatore sia in buona fede e abbia male interpretato le notizie relative a tali accordi. Giusto quindi ribadire la realtà per una piena informazione dei cittadini. Non esiste nessun contributo del Mipaaf a nessuna multinazionale del tabacco. Da anni il Mipaaf, al fine di tutelare i tabacchicoltori e una filiera che occupa migliaia di persone, sottoscrive intese a titolo gratuito con i trasformatori di tabacco, compreso Philip Morris, per impegnarli ad acquistare tabacco in Italia. Gli 80 milioni di euro citati dal Senatore De Bonis non sono quindi un contributo del Ministero a Philip Morris, ma quanto la stessa Philip Morris investe in Italia per acquisti di materia prima dagli agricoltori nazionali”.
Così l’ufficio stampa del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Coronavirus/ Curva stabile, ancora alto il numero di deceduti

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Sono stati 18.727 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 oreper un totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria di 1.805.873 contagiati. È quanto emerge dal bollettino di oggi, diffuso dal Ministero della Salute, sulla situazione epidemica nel nostro Paese. N

ell’ultima giornata i decessi covid sono stati 761, per un totale di 63.387 vittime dall’inizio dell’epidemia.

I guariti in totale sono invece 1.052.163 (+24.169). I casi attualmente positivi sono 690.323. Di questi, 28.562 sono i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi e 3.265 quelli in terapia intensiva.