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Roma/ Incidente in un cantiere edile, due morti

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Tragedia nella capitale. Due operai sono morti in un cantiere edile a Roma dopo una caduta di oltre 20 metri. Si tratta di due cittadini italiani di 29 e 53 anni.
Secondo una prima ricostruzione, sembra che stessero tagliando una trave situata all’ottavo piano dell’edificio in costruzione quando sono precipitati. L’incidente è accaduto nella zona di Vigna Murata.
Immediato l’arrivo dei soccorsi, ma per i due non c’è stato nulla da fare.

Coronavirus, calano i ricoveri in terapia intensiva

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Notizie in breve sul contagio da Covid.
a) Situazione stabile, con numeri bassi, ma che deve essere monitorata continuamente per scongiurare il rischio del diffondersi di nuovi focolai. Questa la sintesi dei dati sull’epidemia da coronavirus in Italia.
Sono meno di 50 i pazienti positivi al virus ricoverati in terapia intensiva, come riporta il Ministero della Salute. Nell’ultimo giorno nessun nuovo caso in 4 Regioni italiane: Marche, Umbria, Valle d’Aosta e Molise;
b) Preoccupa la situazione in Asia. In India registrato un nuovo record giornaliero di contagi: sono 40.425.

Presentato il I° Rapporto sul valore dell’agricoltura per l’economia e la società italiana post Covid

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È stato presentato sul Canale YouTube Ital TV – https://www.youtube.com/watch?v=FK1HobxYmi4 – l’Osservatorio sul mondo agricolo ENPAIA-Censis con il Primo Rapporto dal titolo “Il valore dell’agricoltura per l’economia e la società italiana post Covid-19”. Obiettivo della ricerca è quello di raccontare il valore economico e sociale dell’agricoltura nelle sfide complesse del post Covid-19 e capire se questo settore può rappresentare uno dei motori di crescita nel Paese e favorire il rilancio dell’occupazione.

 Un mondo agricolo dinamico e vitale

 Dal Rapporto dell’Osservatorio, avviato prima dell’emergenza sanitaria, emerge la convinzione da parte degli italiani che l’agricoltura non è più il mondo residuale che l’ha caratterizzata in passato e all’arrivo della pandemia si dimostra in buona salute, dinamica e vitale, strategica per l’economia italiana, il turismo e lo sviluppo occupazionale tra i giovani. Un mondo di 732 mila imprese attive, quasi 900 mila addetti, 44 miliardi di euro di export con +26,2% reale nel 2014-2019 (+15,9% del totale economia). In particolare, il 96,1% degli italiani reputa l’agricoltura importante per l’economia italiana, l’86,5% la considera fonte essenziale di posti di lavoro e il 90,9% la ritiene utile per la promozione e l’attrattività turistica dei territori.

 Dall’agricoltura nuova occupazione giovanile

 L’elevata social reputation dell’agricoltura tra gli italiani li porta ad avere alte aspettative sul suo ruolo nel dopo Covid-19.  Infatti, secondo l’89,2% degli italiani si tratta di un settore produttivo che, grazie all’attività di imprese e agriturismi, offre ampi margini di crescita e ripresa economica. Basti pensare al ruolo attivo ed essenziale avuto nel periodo di lockdown nel garantire i rifornimenti alimentari agli italiani costretti a rimanere chiusi in casa. Buone prospettive, poi, anche sul fronte della creazione di nuova occupazione: per l’87,9% degli italiani nel post Covid-19 l’agricoltura sarà motore per la creazione di nuovi posti di lavoro e di opportunità di fare impresa, anche per i giovani. La pensano così l’87,5% dei residenti nel Nord-Ovest, l’88,2% nel Nord-Est, l’85,6% nel Centro e l’89,5% nel Sud-Isole.

 Con il lockdown crollo dei consumi

 La pandemia ha generato una crisi sociale senza precedenti e con il lockdown gli italiani hanno dovuto far fronte a una disponibilità economica che si è gravemente ridimensionata. Ad oggi, il 45% di loro dispone di cash per restare a galla solo per tre mesi, acquistando prodotti essenziali e pagando debiti ineludibili. Sono 7,5 milioni le persone che nell’emergenza sanitaria hanno chiesto e ottenuto aiuto economico da familiari o amici. Inoltre, 1 milione di italiani ha subito un calo del 50% dei propri redditi e pensa di ritrovarsi con zero risorse entro un anno. Il blocco delle attività di somministrazione durante il periodo di permanenza forzata a casa, rileva l’Osservatorio, ha prodotto il crollo della spesa per alberghi, ristorazione, esercizi pubblici, con un -34 miliardi di spesa stimati a fine anno (-40% reale su base annua), parzialmente ammortizzati dall’incremento atteso di circa 10 miliardi di euro (-6 % reale) della spesa per consumi domestici. Il saldo negativo finale è comunque un colossale -24 miliardi a fine anno (-10% reale).

 Ritorno al risparmio e rilancio del ‘made in Italy’

 Il post Covid-19 ha così creato nuove abitudini nel rapporto con il cibo e i consumi alimentari. Gli italiani hanno cominciato a risparmiare di più, ricorrendo ai discount (+18%) e agli ipermercati (+3%) ed è cresciuta l’attenzione sociale al cibo, con il 25% degli italiani (41,8% tra i 25-34enni) che ha dedicato più tempo a colazione, pranzo e cena, ed il 32% che vi ha dedicato più tempo del solito, con quote analoghe tra maschi e femmine. Di particolare interesse, l’incremento di attenzione sociale per cibo e cucina dei millennial, inclusi i maschi. In questa situazione di emergenza, secondo l’Osservatorio, nel post Covid emerge un nuovo importante ruolo dei prodotti ‘made in Italy’: il 91% è pronto ad acquistare più alimenti di produzione italiana, dal vino ai formaggi, per la qualità, per la sicurezza e per solidarietà ai nostri agricoltori. Rivalutata, inoltre, anche la necessità di una maggiore trasparenza: l’89% degli italiani punterà su alimenti la cui etichetta rende evidente origine, ingredienti, lavorazione, cioè prodotti con una tracciabilità trasparente. Lo faranno di più millennial (86,7%), laureati (86,3%) e bassi redditi (94,6%), e in ogni caso la tracciabilità si imporrà sempre più come criterio regolatore generale dei nuovi consumi alimentari.

 Secondo Giuseppe De Rita, Presidente del Censis: “Il Covid-19 è stato un importante stress test anche per l’agricoltura, che veniva da un lungo periodo positivo di rigenerazione in cui si è imposta come traino della filiera del cibo. Anche nel clima di paura e incertezza del post Covid, l’agricoltura resta strategica per creare nuove imprese e occupazione aggiuntiva. Dovrà però fare i conti con consumatori molto cauti nella spesa, che non transigono su qualità e sicurezza dei prodotti”.

 Per il presidente di ENPAIA, Giorgio Piazza: “L’Osservatorio ENPAIA-Censis si pone come riferimento della filiera del cibo e vuole rendere evidente a tutti il valore dell’agricoltura e dei suoi protagonisti. I dati emersi rafforzano una tendenza positiva del comparto agricolo che è un settore fondamentale e strategico del nostro sistema-Paese. L’agricoltura italiana, infatti, ha un valore aggiunto molto alto, il secondo in Europa con 34,6 miliardi di euro, ed esprime una classe imprenditoriale capace di fare investimenti e produrre cibo di qualità”.

Coronavirus, Massimo Galli: “Identificare i ‘super-diffusori‘ del virus”

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Muta il quadro della catena di contagio del coronavirus. I rischi maggiori adesso derivano dalla nascita di nuovi focolai sul territorio e la priorità deve essere “l’identificazione immediata dei nuovi cluster ed il loro contenimento”. A mettere in guardia è stato Massimo Galli, direttore del reparto Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, che in un’intervista all’Ansa ha avvertito: “La massima attenzione va anche rivolta all’identificazione dei soggetti cosiddetti ‘super-diffusori‘ del virus”.
Dice ancora l’esperto: “su 100 persone infettate da SarsCov2, 90 hanno una limitata capacità di trasmettere l’infezione mentre gli altri 10 infettano e tra loro ci sono dei veri e propri super-diffusori. Saranno proprio questi ultimi i responsabili dell’80-90% delle nuove infezioni“.
A questo fine è assolutamente necessario il potenziamento della medicina territoriale e della capacità di identificare e circoscrivere rapidamente i focolai risalendo la catena di contatti”.

Cronaca nazionale/ Operazione ‘Dioniso’, decine di perquisizioni per reati di riduzione in schiavitù

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L’accusa, se confermata, sarebbe su un reato assolutamente grave. Circuivano ragazze per indurle a prestazioni sessuali. L’operazione di smantellamento, ribattezzata “Dioniso”, è scattata all’alba, quando i poliziotti novaresi hanno eseguito 26 perquisizioni personali e 21 perquisizioni domiciliari nelle province di Novara, Milano, Genova e Pavia. Le accuse sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e la commissione di una serie di gravi reati sessuali, anche ai danni di ragazze minorenni.
Obiettivo dell’organizzazione segreta probabilmente quello di commettere reati sessuali, anche su minorenni, attraverso il lavaggio del cervello e il supporto di figure legate al mondo della psicologia.

Fisco/ L’Agenzia delle Entrate propone il prelievo fiscale mensile

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Il meccanismo, all’apparenza semplice, ha una sua motivazione.
Dall’Agenzia delle entrate arriva una proposta rivoluzionaria per risolvere il problema della selva oscura fiscale: nel peggiore dei casi, un prelievo al mese, nel migliore uno trimestrale in cui il fisco calcola e chiede e il contribuente autorizza.
Punta a semplificare le scadenza, in media una al mese, in cui si radunano tutti gli adempimenti in una sola rata. il fisco calcola le tasse, chiede al contribuente un ok al prelievo del dovuto, con compensazioni già fatte, e incassa.
Gli appuntamenti con il fisco sarebbero al massimo uno al mese.

Il sistema dei prelievi mensili, sostituendo saldi e acconti, servirebbe a evitare mancanza di liquidità.

Gruppo Terminus e Nicola Vizzarri insieme per la formazione di qualità nel settore enogastronomico molisano

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Tra le scelte professionali del momento, l’attività in cucina è sicuramente una di quelle con maggiori sbocchi lavorativi, visto il grande successo, anche mediatico, che cuochi e chef riscuotono verso il grande pubblico; a ciò aggiungiamo che tutte le ipotesi di ripresa economica per il Paese prevedono il ritorno della gente nei ristoranti e in tutti i luoghi dediti alla cucina e all’alimentazione, perché grande è la voglia di riprendere le abitudini precedenti al periodo del lockdown.

Con un occhio sempre rivolto verso il lavoro e la formazione professionale, il Gruppo Terminus, attraverso Terminus Formazione, ente accreditato dalla Regione Molise, ha organizzato il I° Corso di qualifica Aiuto Cuoco che partirà mercoledì mattina alle ore 9 presso la sede di Termoli di Terminus in via Asia 3/v nei pressi della piscina comunale . 18 studenti sono stati selezionati per poter partecipare a questa importante esperienza formativa al termine della quale, dopo il superamento dell’esame finale, sarà rilasciata la corrispondente qualifica professionale. L’idea è nata dall’incontro tra l’azienda molisana e il noto chef Nicola Vizzarri, che si è immediatamente reso disponibile per l’organizzazione e la programmazione del corso, curandone la struttura fin nei minimi particolari e mettendo a disposizione la sua alta professionalità, riconosciuta anche a livello internazionale.

Il corso Aiuto Cuoco, attraverso un percorso teorico e pratico, si rivolge a coloro che intendono intraprendere una carriera professionale, per svolgere un’attività lavorativa che garantisce ampi margini di crescita e buone opportunità occupazionali e che fornirà loro le basi per inserirsi con successo all’interno di qualificate strutture ristorative. Ci saranno lezioni in aula e molte ore di pratica, sotto l’occhio vigile dello chef Vizzarri per arrivare ad avere una preparazione completa di tutti gli aspetti, teorici e pratici, di questa bella professione.

Il progetto ha incontrato anche il gradimento della Regione Molise ed è stato finanziato nell’ambito del nuovo catalogo di offerta formativa regionale. Un plauso in questo senso va all’assessore alla formazione professionale Roberto Di Baggio e al presidente Donato Toma che sono riusciti a sbloccare, dopo quasi un decennio di assoluta inerzia, la formazione finanziata della Regione Molise selezionando corsi il più possibile utili per l’avvio di concreti percorsi lavorativi.

Il corso per aiuto cuoco non sarà l’unica iniziativa di settore per il Gruppo Terrminus, ma vuole essere la base di partenza per la creazione di una scuola di formazione di qualità nel settore dell’enogastronomia, nella certezza di poter creare una filiera del bello e del buono in grado di assicurare qualità della vita e lavoro ai molisani.

Coronavirus, Rezza:”L’aria condizionata non trasmette il Covid19 ma può funzionare da vento per le goccioline”

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Giovanni Rezza, a capo del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità: «L’aria condizionata non trasmette il Covid19 ma può funzionare da vento per le goccioline». Il problema sarebbe dunque il cosiddetto “effetto vento”.
Un report dell’Istituto superiore di Sanità, dedicato agli impianti di ventilazione e climatizzazione in luoghi chiusi (esclusi gli ospedali), parla di «velocità superiori a 2 metri al secondo che determinano il trascinamento di gocce, aumentando in modo significativo il rischio di sospensione di carica virale». Ma aggiunge anche che molto dipende da come si gestiscono impianti e ambienti.
L’immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni, riducendo la carica virale media e quindi la probabilità di contagio, mentre il ricircolo può diventare fonte di rischio. «Qualora la ripresa dell’aria non avvenga nello stesso ambiente di immissione in modo bilanciato, può comportare la diffusione dei patogeni verso gli ambienti adiacenti».
La ventilazione è dunque uno dei criteri di utilizzo più efficace per evitare eventuali contagi. Sostituire cioè l’aria interna, eventualmente contaminata, con quella che arriva dall’esterno.

Brescia/ Bambino si tuffa in piscina e muore

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Gli Spedali Civili di Brescia

Una notizia terribile. Una giornata di svago che si è trasformata in tragedia.
Un bambino è annegato nella piscina comunale di Brescia; si sarebbe sentito male dopo essersi tuffato in acqua.

Sarebbero subito accorsi i bagnini, per provare a rianimarlo.
Inutile la corsa al pronto soccorso degli Spedali civili dove il bambino, 7 anni di origini straniere, è deceduto.

Lutto/ E’ morta Giulia Maria Crespi

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Gli ambientalisti di tutto il mondo a lutto.

E’ morta all’età di 97 anni a Milano Giulia Maria Crespi, imprenditrice e fondatrice del Fai – Fondo Ambiente Italiano.
 Si occupò del Corriere della Sera negli anni ’60, uscendo dal cda nel 1974. Poi l’impegno con Italia Nostra e nell’ambientalismo.

Nel 1975 fondò il Fondo per l’ambiente italiano, del quale era presidente onoraria.