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Coronavirus, il virologo Silvestri: “la seconda ondata arriverà prima del vaccino”

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Sono tanti i vaccini anti-Covid in preparazione, ma Guido Silvestri, il virologo di origine italiana, oggi capo dipartimento di Patologia all’Università Emory di Atlanta dice: “non credo potremo contare su di loro per contrastare una eventuale seconda ondata di Coronavirus nel dicembre/gennaio 2020-2021″.

Per questo, bisogna puntare “sugli anticorpi monoclonali capaci di neutralizzare Sars-CoV-2 e sul plasma dei soggetti convalescenti”. Secondo Silvestri, “la situazione in Italia rimane buona” e sui motivi: “Stagionalità, distanziamento sociale, interventi di prevenzione mirata, immunità naturale, ma sarà importante continuare ad analizzare e capire cosa sta succedendo, perché se la R0, l’indice di trasmissione per Sars-CoV-2 in Italia (ed in Europa) rimane inferiore a 1 senza lockdown è una notizia bella ed importante per tutti”.

Coronavirus, torna a scendere la curva del contagio

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Dopo alcuni giorni torna a scendere la curva del contagio da coronavirus in Italia.

Sono 192 i nuovi casi, con il totale che sale a 241.611, compresi guariti e deceduti dall’inizio.

È quanto emerge dai numeri comunicati dal Ministero della Salute.  Sono 7 i pazienti morti in Italia nelle ultime 24 ore; il totale dall’inizio dell’emergenza ammonta a 34.861. I decessi si sono verificati soltanto in due Regioni: 6 in Lombardia e uno in Emilia Romagna. In Italia sono 74 i posti occupati in terapia intensiva da pazienti affetti da Covid-19 ( + 3).

I ricoverati con sintomi sono 945 ( + 5). Sono, invece, 13.623 gli italiani positivi al coronavirus in isolamento domiciliare. Sono 164 in più in 24 ore i nostri connazionali contagiati dal coronavirus che sono guariti.

Il totale dall’inizio dell’emergenza tocca quota 192.108. 

Lutto/ Muore suicida Byron ‘Reckful’ Bernstein, star dei videogiochi

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Seppur giovanissimo era una star. Era conosciuto tra gli appassionati di videogiochi, era una sorta di star sulla piattaforma Twitch. Byron ‘Reckful’ Bernstein è morto suicida, a soli 31 anni.

La notizia gira da ormai quasi due giorni e riguarda uno dei più famosi ‘streamer’ negli Stati Uniti. Prima ha iniziato a circolare sui siti specializzati, poi anche sui social.

Coronavirus, nuovi focolai in macelli e salumifici

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FOTO DI REPERTORIO

Coronavirus, si aprono nuovi focolai.

Dopo Germania e Brasile anche in Italia, nel mantovano, si sono registrati alcuni focolai di Covid in alcuni macelli e salumifici.

L’ultimo ha riguardato un salumificio di Viadana e così al momento sono cinque le attività produttive in cui si è sviluppato il contagio (considerando anche una nella vicina Dosolo), che contano un totale di 68 dipendenti positivi. (foto di repertorio)

Coronavirus, il ministro Speranza: “Circola ancora, bisogna ricondurre i focolai alla normalità”

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

Anche se i numeri sono ‘buoni’ non bisogna abbassare la guardia nei confronti della pandemia.

a) “Il virus circola ancora: dobbiamo essere veloci, incisivi e determinati per poter ricondurre i focolai alla normalità”, afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza;

b)Nuovo record di contagi giornalieri nel mondo: sono oltre 212mila, riferisce l’OMS;

c) Con 30.366 vittime, il Messico diventa il quinto Paese al mondo per numero di decessi legati al coronavirus

Ocean Viking , domani il trasferimento dei migranti sulla nave-quarantena

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FOTO DI REPERTORIO

Gli sbarchi di migranti, in periodo di coronavirus, sono caratterizzati da una logistica più complicata del normale.
Tamponi per tutti i passeggeri, poi da domani il trasferimento sulla nave Moby Zaza, quella cioè noleggiata per permettere la quarantena ai migranti in arrivo sulle coste italiane.
È quanto trapela da fonti del Viminale in merito alla vicenda della Ocean Viking che da ieri è ferma a 16 miglia dalle coste della Sicilia, dopo che il comandante ha dichiarato lo stato di emergenza. L’imbarcazione è stata bloccata in acque internazionali per quasi una settimana con a bordo 180 migranti recuperati in diversi salvataggi, e che da giorni chiede un porto sicuro.
Sulla nave della Ong Sos Méditerranée è salito un team medico italiano, un dottore e un mediatore culturale, per verificare le “precarie condizioni delle persone salvate” denunciate dall’Ong.

Musica/ Targhe Tenco 2020, i vincitori

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Brunori Sas, Tosca, Paolo Jannacci, Nuova Compagnia di Canto Popolare e i progetti Note di Viaggio – Capitolo 1: venite avanti in ex aequo con Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero sono i vincitori delle Targhe Tenco 2020, il riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno trascorso. Gli artisti e i progetti discografici sono stati votati dalla più ampia giuria in Italia composta da giornalisti e critici musicali.
Il cantautore BRUNORI SAS con l’album Cip! (Island Records, Universal Music Italia) si aggiudica la Targa Tenco per il Miglior Album in assoluto con 56 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, erano: Paolo Benvegnù /Dell’odio dell’innocenza (48 voti); Diodato / Che vita meravigliosa (45 voti); Perturbazione /(dis)amore (24 voti); Luca Madonia / La Piramide (21 voti).
“Ho amato tutto” cantata da TOSCA e scritta da Pietro Cantarelli (Leave Music/Officina teatrale distr. Sony Music Italy) ha ottenuto maggior numero di voti (52) aggiudicandosi la Targa per la Miglior Canzone, che, ricordiamo, va agli autori dei brani e non agli interpreti. A contendersi il primo posto: Diodato / Che vita meravigliosa (51 voti); Rancore / Eden (40 voti); Giacomo Lariccia / Limiti (25 voti); Beppe Gambetta / Dove Tia O Vento (24 voti).
TOSCA con Morabeza (Leave Music/Officina Teatrale distr. Sony Music Italy) è risultata la più apprezzata per la categoria Interpreti di canzoni non proprie (93 voti). Tra i finalisti: The Niro / The Complete Jeff Buckley & Gary Lucas Songbook (57 voti); Peppe Fonte / Le canzoni di Piero Ciampi e Pino Pavone (19 voti); Beppe Dettori / (In)canto rituale – Omaggio a Maria Carta (12 voti); Maria Mazzotta / Amore Amaro (12 voti).
Per la sezione Opera Prima la vittoria è andata a PAOLO JANNACCI con Canterò (Ala Bianca Group) con 68 preferenze. Facevano parte delle nomination: Buva / Quarantena (32 voti); Liana Marino / Partenze (28 voti); Lelio Morra / Esagerato (27 voti); Réclame / Voci di corridoio (26 voti).
Per la targa Miglior album in dialetto, l’opera più apprezzata è stata quella della NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE (con 61 voti), Napoli 1534. Tra moresche e villanelle (Squilibri editore). Gli altri candidati erano: Alfio Antico / Trema la terra (41 voti); Daniele Sepe / Le nuove avventure di Capitan Capitone (36 voti); Eleonora Bordonaro / Moviti Ferma (31 voti); Sara Marini / Torrendeadomo (18 voti).
Per la Targa Tenco Album collettivo a progetto hanno ottenuto ex aequo maggiori consensi (51 voti): Note di viaggio – Capitolo 1: Venite avanti… (BMG Rights Management, distr. Universal Music Italia) e Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero (Squilibri editore). Gli altri progetti finalisti erano: 20 x 22 (Voci per la libertà) (29 voti); Calendario Civile (21 voti); Animantiga (19 voti).
Tutte le informazioni sulle Targhe Tenco si possono trovare all’indirizzo: www.clubtenco.it
Nel rispetto rigoroso dello stato di emergenza sanitaria e delle disposizioni governative per il contenimento del Covid-19, ma guardando con speranza al futuro, le Targhe verranno consegnate nell’edizione 2020 della Rassegna della Canzone d’autore (Premio Tenco), in programma al Teatro Ariston di Sanremo a novembre.

Per Club Tenco Ufficio Stampa (Erika Barbacelli)

Turismo/ Caorle, dal mare alla tavola

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Tradizione, passione e qualità. Sono le parole chiave di un viaggio “dal mare alla tavola” che vede protagonista Caorle, storico borgo marinaro dell’Alto Adriatico. Qui la pesca rappresenta da sempre una delle principali attività economiche nonché il fiore all’occhiello dell’offerta enogastronomica locale. Un settore che dopo un periodo di stop legato al lockdown ritorna ad offrire il meglio del pescato, garantendo freschezza, alta qualità e sicurezza, dai pescherecci ai ristoranti. Ne parla Diego Marchesan, pescatore e vicepresidente della Cooperativa Pescatori Livenza, testimone di un mestiere che da generazioni contraddistingue questa meta turistica del Nordest tutta da scoprire. Antico villaggio di pescatori, il borgo di Caorle è ancora fortemente legato all’attività della pesca e la sua flotta di imbarcazioni è quotidianamente attiva per offrire un prodotto freschissimo e di alta qualità. Un settore che come altri ha vissuto un periodo di difficoltà durante il lockdown, dovuto soprattutto allo stop della ristorazione. Come sta vivendo la ripresa in questo momento? “Dal mese di giugno, con l’apertura della stagione estiva, si scorgono i primi segnali positivi. La richiesta di pescato sta leggermente aumentando ed usciamo in mare 4 giorni su 5. La nostra attività è fortemente legata alla ristorazione: speriamo che siano numerosi i turisti italiani e stranieri che sceglieranno Caorle come meta della propria vacanza per andare incontro ad un mese di luglio ricco e produttivo, prima di fermarci per il fermo pesca”.
Oggi più che mai la parola d’ordine è sicurezza: come vivete l’attività della pesca in questo periodo? “Ci siamo adeguati alle nuove normative, adottando tutte le misure necessarie a bordo come in porto e nella zona del Mercato Ittico Comunale: dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, alla sanificazione degli ambienti più volte al giorno oltre naturalmente al distanziamento. Continuiamo a garantire un prodotto fresco, sicuro e di alta qualità: un prezioso biglietto da visita per Caorle e la sua proposta enogastronomica che ci contraddistingue da sempre. Un lavoro che portiamo avanti quotidianamente con passione e rispetto per il mare.

” Quello della pesca è un mondo che a Caorle si può scoprire in prima persona, dal mare alla tavola di un ristorante, compiendo un viaggio sensoriale attraverso le tradizioni e la degustazione di specialità culinarie locali. E sono tante le occasioni per vivere un’esperienza di scoperta che coinvolge scorci inattesi, storia e tradizioni custodite in un patrimonio culturale che affonda radici nel passato. Da non perdere, su prenotazione, il tour del Mercato Ittico: adiacente al pittoresco Porto Peschereccio del Rio Interno, permette di assistere alla particolare “asta ad orecchio”, un rituale che regala anche ai non addetti ai lavori uno spettacolo quasi teatrale. Ogni cassetta di pesce viene venduta all’asta, ma i prezzi non vengono dichiarati ad alta voce, bensì sussurrati all’orecchio dell’astatore che aggiudicherà il pescato al miglior offerente (a causa dell’emergenza sanitaria, tale modalità è stata momentaneamente sospesa: in questo periodo all’statore viene mostrato un bigliettino con scritto il prezzo proposto). In vendita prodotti del pescato come il moscardino, le vongole bio e il tipico canestrello bianco caorlotto che diventano anche ingredienti di piatti da provare poi nelle caratteristiche osterie del borgo: strutture consigliate dall’iniziativa Gusta Caorle, una guida che invita a conoscere i sapori e i saperi locali, presentando prodotti a km zero, specialità tipiche, ristoranti e appuntamenti culinari.
Ufficio Stampa & PR: (smstudio srl | stefania mafalda)

Economia/ Per il comparto ‘food’, la ripresa inizierà dal prossimo anno

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L’anno in corso per il comparto food a causa del coronavirus sarà un anno con un calo nella crescita del 5%, quindi minore rispetto al calo stimato del Pil; ma il 2021 sarà già anno di ripresa, con previsione di un +7,7%, con le esportazioni che nel biennio 2020-2021 cresceranno dell’11%.
A dirlo, i dati del Food Industry Monitor dell’Osservatorio realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche, in collaborazione con Ceresio Investors.
Dallo studio emerge anche che consumatori chiedono sempre più salubrità, sicurezza e sostenibilità, secondo le tendenze di mercato, analizzate su oltre 900 media specializzati nel periodo 2015-2019.

Salute/ il ‘nuovo’ coronavirus infetta di più

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Ora c’è un ‘nuovo’ coronavirus. Il ceppo di Covid prevalente oggi nel mondo, diverso da quello apparso nella città cinese di Wuhan, infetta di più le persone, ma non sembra aggravarne le condizioni di salute.

E’ quanto è emerso dallo studio condotto da un team internazionale di ricerca, pubblicato sul giornale Cell.
I ricercatori hanno chiamato la nuova mutazione G614 e hanno dimostrato che ha quasi completamente sostituito la prima versione diffusa in Europa e negli Stati Uniti, chiamata D614.