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Costiera Amalfitana/ A Minori arrivano le ‘sentinelle della spiaggia’ 

“Abbiamo istituito a Minori i Covid Manager che coordineranno le sentinelle della sicurezza delle spiagge collaborando con le Forze dell’Ordine. Le sentinelle saranno cittadini di Minori che hanno avuto difficoltà lavorative per il Covid. Ben 24 di loro potranno beneficiare di una borsa lavoro di 600 euro e saranno impegnati in attività di accoglienza, di sicurezza, di mantenimento del distanziamento sociale sulle spiagge. L’operazione che stiamo mettendo in campo a Minori si chiama: “Andiamo Oltre Insieme…Vivi La Spiaggia In Sicurezza” è il progetto che partirà per garantire la fruibilità della spiaggia in piena sicurezza e offrire un’opportunità di lavoro a chi ha avuto difficoltà lavorative a causa dell’emergenza Covid 19. Sono soddisfatto per aver coniugato con questo bando due esigenze prioritarie in questo particolare momento storico: il lavoro e la sicurezza.  Grazie all’ avviso pubblico 24 cittadini di Minori avranno la possibilità di beneficiare di questa borsa lavoro di 600 euro”. Lo ha annunciato Andrea Reale, sindaco di Minori. E’ un progetto davvero innovativo.  

 “L’iniziativa ideata e promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali presieduto da Maria Citro e dall’Assessore all’Ambiente Sergio Bonito, vuole essere una misura sociale che non abbia come obiettivo il mero assistenzialismo ma promuova la cultura del lavoro e la promozione e tutela del territorio. Le borse lavoro sono una risposta dell’Amministrazione Comunale alle molte famiglie in difficoltà a causa del Covid 19, e rappresentano altresì un sostegno psicosociale per arginare la frustrazione dell’inattività e il senso di inadeguatezza derivante dal richiedere prestazioni assistenziali. L’obiettivo della misura è duplice: garantire misure di sostegno al reddito e un ritorno di utilità sociale per tutta la comunità. In tale logica le borse lavoro seppur rappresentano per il beneficiario un’esperienza transitoria  restituiranno alla nostra Minori una testimonianza di impegno e resilienza”. 

 La Costiera riapre: stuart sulle spiagge, eventi sul modello “San Gennaro” con ingressi contingentati, distanziamento e segnaletica in termoplastica, dopo i tamponi anche i test sierologici a chi lavora sul territorio. Per il New York Times la Costiera Amalfitana, indenne e senza vittime, è tra i 10 luoghi più sicuri al mondo ed ecco il perché:

“Stiamo lavorando con grande impegno sulla sicurezza. I dati ci dicono che tra la metà di Giugno e l’inizio di Luglio apriranno molte attività e con loro stiamo cercando di portare avanti un grande lavoro al fine di garantire come sempre qualità e sicurezza ai turisti. Le spiagge si stanno adeguando sia private che libere. Ci sarà una app che consentirà le prenotazioni. Avremo accessi contingentati e una massiccia vigilanza con stuart, collaboratori civici e Forze dell’Ordine. Il meccanismo sarà esteso a tutta la ripresa dell’attività turistica. Sul modello San Gennaro  – ha dichiarato Giovanni Di Martino, sindaco di Praiano e Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costiera Amalfitana, stiamo valutando la possibilità anche di eventi. Cosa è il modello San Gennaro? E’ quel modello innovativo che abbiamo messo in campo in questi giorni a Praiano in occasione della manifestazione religiosa dedicata a San Gennaro: ingressi controllati in piazza e contingentati su prenotazione, segnaletica in termoplastica per il distanziamento sociale, vigili urbani con termoscanner, panchine con distanziamento sociale garantito e posti a sedere sempre con distanziamento sociale. Si è trattato di un modello sperimentale forse adattato per la prima volta in Italia, che ha funzionato davvero bene e che potremmo replicare per lo svolgimento di altri eventi. Al riguardo però ci riserviamo una più attenta valutazione sulla base delle direttive del Governo. Puntiamo molto sulla sicurezza sanitaria e dunque dopo aver effettuato ben 2112 tamponi preventivi e tutti risultati negativi’, a Praiano e non solo faremo anche i test sierologici da far fare a tutti coloro i quali lavorano sul territorio. In questo modo andremo a mappare e tracciare chi è entrato eventualmente in contatto con il Coronavirus. Rafforzeremo la sicurezza sanitaria perché da noi la sicurezza non sarà slogan ma certezza in quanto i dati ci dicono che una delle località più frequentate del mondo, quale è la Costiera Amalfitana, con più presenze nazionali ed internazionali è uscita al momento indenne dall’emergenza sanitaria. Su queste basi crediamo di costruire la stagione turistica che non dovrà limitarsi all’Estate ma all’allargarsi anche all’Autunno ed all’Inverno”. A Conca dei Marini in campo giovani disoccupati sotto stretta vigilanza del Comando dei Vigili Urbani e turnazioni per la spiaggia.

 “I ristoranti sono aperti con il rispetto delle regole di sicurezza. A breve a Conca dei Marini aprirà la spiaggia con prenotazioni mediante  app. Il controllo sarà affidato a giovani disoccupati – ha affermato Gaetano Frate, sindaco di Conca dei Marini –  sotto la stretta vigilanza del Comando dei Vigili Urbani. Saranno previsti due turnazioni dalle 7 alle 12 e 30 e dalle 12 e 35 fino alle 18 con regolare sanificazione di tutto il necessario”. A Cetara le spiagge libere saranno governate dal Comune.

“Si parte con la balneazione anche a Cetara – ha affermato Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara – dove le spiagge libere saranno sotto il controllo del Comune, sistemati gli installi per il distanziamento sociale. Ora partiamo con la balneazione”.

Giuseppe Ragosta – addetto stampa del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana

Coronavirus, un’impresa su 3 teme la chiusura

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Voglia di ripartire, ma anche paura per come andrà a finire; è questo il quadro della situazione delle imprese italiane, adesso che le restrizioni per l’epidemia da Covd-19 si stanno allentando.
Delle quasi 800mila imprese del commercio e dei servizi che sono potute ripartire, l’82% ha riaperto l’attività.

E’ quanto emerge da un’indagine di Confcommercio in cui si evidenzia anche che il 18% delle imprese che potevano riaprire non l’ha ancora fatto e la percentuale sale tra bar e ristoranti.
Soprattutto, per quasi il 30% delle imprese che hanno riaperto, rimane elevato il rischio di chiudere a causa delle difficili condizioni di mercato.

Coronavirus, numeri bassi e quadro stabile nelle ultime 24 ore

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Quotidiano aggiornamento dei dati dell’epidemia da Covid, forniti dalla Protezione Civile. I contagiati totali da coronavirus sono ora 233.019, compresi malati e guariti, 355 più di ieri.

Ci sono 5 regioni che comunicano zero nuovi contagiati: Umbria, Sardegna, Molise, Calabria e Basilicata. Sono 75 le vittime delle ultime 24 ore, in calo rispetto alle 111 di ieri. I morti a livello nazionale salgono così a 33.415. Nessuna vittima in 9 regioni: Marche, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Sale a 157.507 il numero dei guariti e dei dimessi, con un incremento rispetto a ieri di 1.874. Sono 435 i pazienti ricoverati in terapia intensiva ( -15), i malati ricoverati con sintomi sono invece 6.387 (- 293), mentre quelli in isolamento domiciliare sono 35.253 (-1.308).

Roma/ Primo incontro in presenza del Papa con i fedeli a Piazza San Pietro dopo il lockdown

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Primo incontro in presenza del Papa con i fedeli, dopo la ‘chiusura’ per l’epidemia da coronavirus.

“Cari fratelli e sorelle, buon giorno! Oggi che la piazza è aperta possiamo tornare. E’ un piacere!”; questo il saluto del pontefice affacciandosi dalla finestra del Palazzo Apostolico per il Regina Caeli
I pellegrini presenti, distanziati e con mascherine, hanno salutato con un lungo applauso. Sono state le forze dell’ordine a garantire l’accesso in sicurezza avendo anche cura che le persone rispettassero la distanza interpersonale.

L’8 marzo il Pontefice, adeguandosi alle norme anti assembramento per la pandemia del coronavirus, si era spostato all’interno della Biblioteca del Palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus.

Cronaca nazionale/ Uccide la moglie e si suicida gettandosi nel lago

Omicidio suicidio nel Veronese. Sarebbero state le condizioni di salute della moglie, affetta da una grave malattia degenerativa, a far scaturire la tragedia famigliare, a Bardolino, dove una donna è stata uccisa dal marito di 78 anni che a sua volta si è tolto la vita.
Questa la ricostruzione definitiva secondo i carabinieri di quanto accaduto tra la serata di venerdì 29 e la mattinata di sabato 30 maggio, quando nelle acque del lago di Garda è stato rinvenuto il cadavere dell’uomo che si sarebbe gettato nel lago per farla finita dopo aver soffocato la consorte, probabilmente con un cuscino. (foto di repertorio)

Nettuno/ Aereo ultraleggero si schianta al suolo, due morti

Seconda tragedia nei cieli del Lazio in pochi giorni. Un ultraleggero partito da Nettuno, comune del litorale a sud di Roma, è precipitato questa mattina in zona Grugnole, al confine con il comune di Latina: due le vittime.
Il pilota ed il passeggero, infatti, non sono riusciti a salvarsi e sono morti sul colpo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con cinque mezzi, i carabinieri, la polizia ed il personale medico del 118. (foto di repertorio)

Coronavirus, la Grecia riapre le frontiere all’Italia

Alla fine la situazione si è ‘parzialmente’ risolta: gli italiani potranno andare in Grecia, con alcune prescrizioni. A partire dal 15 giugno i voli internazionali saranno ammessi negli aeroporti greci di Atene e Salonicco ma se l’aereo proviene da uno degli aeroporti dell’elenco delle aree “ad alto rischio” stilato dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea i passeggeri saranno sottoposti a un test all’arrivo.
Se negativo, il passeggero si metterà in auto-quarantena per 7 giorni. Se positivo, la quarantena sarà di 14 giorni.
Lo si legge sul sito dell’ambasciata greca.

Musica /Emanuele Aloia, in radio il singolo ‘Il bacio di Klimt

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È da venerdì 29 maggio, in rotazione radiofonica “Il bacio di Klimt” (Sunflower/Artist First), il singolo del cantautore torinese EMANUELE ALOIA che sta spopolando sul web. Il brano, già disponibile su tutti gli store digitali (https://emanuelealoia.lnk.to/IlBacioDiKlimt), ha raggiunto importanti risultati in termini di ascolti e classifiche: ha infatti totalizzato dieci milioni di streaming complessivi, raggiungendo su Spotify la vetta della classifica Top 50 Viral – Italia e classificandosi al #3 nella Top 50 – Italia e alla #28 della Viral 50 Globale, per un totale di oltre 900.000 ascoltatori mensili solo sulla piattaforma. Su Apple Music, invece, si è classificato 2° nella classifica Top 100: Italia. “Il bacio di Klimt” è, inoltre, il brano italiano più condiviso sulla piattaforma social del momento TikTok, con oltre 177.000 video realizzati sulle sue note. Inoltre, il singolo ha anche raggiunto la #12 della classifica FIMI dei singoli più venduti in IIalia.
“Il bacio di Klimt” è anche un video, girato a distanza nel corso dell’emergenza Covid-19, con il montaggio di Marco Mannini, che ha già superato 1 milione e mezzo di visualizzazioni. La protagonista del video, insieme ad Emanuele Aloia, è l’influencer Anna Ciati. Il videoclip è disponibile al seguente link: https://youtu.be/ZnL41hse2Ug. Scritto e composto dallo stesso Emanuele Aloia, con la produzione di Steve Tarta, “Il bacio di Klimt” è il racconto di un amore su un filo sottile che non riesce a stare in equilibrio ed è reso reale dall’accostamento all’arte e alla letteratura.
«”Il bacio di Klimt” affronta la tematica della solitudine: non sono dei casi le citazioni dei celebri ‘’Assenzio’’ di Edgar Degas e “I fiori del male’’ di Charles Baudelaire – spiega Emanuele Aloia – Il verso ‘’Per te giuro ho sceso forse un milione di scale’’ è un omaggio alla poesia di Eugenio Montale, “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”. Ho aggiunto quel “forse” perché l’amore di un ventenne non può essere l’amore che ha provato Montale per la moglie, è un riferimento sentito ad una delle più belle poesie italiane che però con quel dubbio rispetta la grandezza di quell’opera e di quell’amore così grande».
La peculiarità artistica di Emanuele Aloia è proprio quella di raccontare con semplicità i sentimenti dei giovani d’oggi, avvalendosi anche del bagaglio di conoscenze legate all’arte e alla letteratura, che sono le sue principali passioni, evocate appunto con frequenti citazioni e riferimenti nelle sue canzoni. Classe 1998, torinese, diplomato al Liceo Linguistico, Emanuele Aloia suona e compone dall’età di 13 anni. Il suo primo singolo, pubblicato nel 2018, si intitola “Trasparente”. Seguono “Ricomincerai a ridere”, “Esisti solo tu”, “Oui oui”, “Abbronzatinstagram” fino ad arrivare a “Girasoli”, brano con cui nel 2019 raggiunge ottimi risultati sul web: oltre 9 milioni di streaming complessivi, quasi 5 milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube e oltre 20.000 video su TikTok.

Ripartenza e innovazione/ Methodos: “Otto milioni di italiani lavorano da casa, è il momento di trasformarli in smart workers”

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La pandemia di Coronavirus cambierà per sempre il modo di lavorare. È con questa certezza che siamo entrati nella Fase 2: mentre le attività e i vari settori industriali riaprono progressivamente, molte aziende hanno deciso di continuare a far lavorare da casa i dipendenti le cui mansioni lo consentono. E così, dicono gli ultimi dati dell’Osservatorio Smartworking del Politecnico di Milano, gli italiani che lavorano da remoto sono passati dai 500 mila pre-Covid-19 agli 8 milioni di oggi e l’ampliamento delle policy di lavoro da remoto riguarda in questo momento il 93% delle aziende. «Da qui non si torna indietro» è il commento di Alessio Vaccarezza, CEO di Methodos Italia, società di consulenza specializzata nell’accompagnare le imprese nei processi di change management. «Non si tratta solo della necessità rispondere alle esigenze di distanziamento sociale dovute alla pandemia –continua Vaccarezza–. Ora sono i lavoratori per primi a volere lo smartworking: un sondaggio della CGIL ha evidenziato che il 60% vorrebbe proseguire anche dopo l’emergenza. E teniamo conto che l’80% dei rispondenti a quel sondaggio non aveva mai sperimentato il lavoro a distanza prima, e ci si è ritrovato catapultato in modo improvviso e fra grandi difficoltà. Trovando aspetti positivi in una misura inizialmente figlia dell’emergenza, gli italiani stanno dando prova di antifragilità: ora tocca alle aziende dimostrare la stessa capacità, ed è questo che farà la differenza per ripartire davvero».

L’antifragilità è la capacità di uscire dalle avversità più forti, perché cambiati. «Qualcuno intenderà la ripartenza come riprendere da dove ci si era fermati, facendo le stesse cose di prima, seppur a distanza, dando prova di quella che potremmo definire resilienza. L’antifragilità è invece un ulteriore passo avanti –spiega Vaccarezza–. Sono antifragili le aziende che reagiscono allo shock del Covid-19 creando una discontinuità in ottica di vantaggio competitivo, che hanno il coraggio di ripensarsi e migliorarsi. In una parola, che evolvono». Un caso su cui gli esperti di Methodos hanno lavorato è quello di Crédit Agricole, che in seguito alla crisi di questi mesi sta riprogettando completamente l’esperienza cliente, sviluppando competenze e costruendo un’organizzazione per servirlo anche meglio anche da remoto.

Ma quali sono le misure che le aziende possono mettere in pratica per far sì che la propria organizzazione e le proprie persone possano cogliere tutti i vantaggi del cambiamento, e in particolare dello smart working? Methodos ne ha individuati cinque.

  1. Focus su donne, giovani e lavoratori assunti da poco. Mentre secondo alcune ricerche sul comportamento di lavoratori e organizzazioni, i dipendenti meno giovani e le figure senior hanno mostrato di aver risentito meno della crisi degli ultimi mesi, a rischiare di farne maggiormente le spese sono le donne (che a casa, come rileva la CGIL, devono vedersela con un maggior carico di impegni familiari), i giovani e i dipendenti recentemente assunti e figure junior. «Far diventare lo smart working strutturale e non occasionale significa dare un supporto a queste tipologie di lavoratori –suggerisce Giuseppe Geneletti, Head Smart Working di Methodos–. Migliorando la conciliazione tra vita personale e lavorativa grazie allo smart working, le aziende potranno diventare bacini di attrazione dei talenti molto più ampi, diversi e inclusivi».
  2. Spiegare chiaramente al personale gli obiettivi di performance futura e gli adeguamenti strategici. Condividere i risultati aziendali e sviluppare un insieme di aspettative quanto più stabile possibile è importante per aumentare i livelli di resilienza e ridurre la depressione e l’ansia. «L’incertezza – sottolinea Geneletti– è la condizione peggiore di tutte per un lavoratore. Gli studi più recenti hanno rilevato che, durante la fase acuta dell’emergenza, coloro che non conoscevano l’andamento e la situazione finanziaria della propria azienda mostravano livelli molto bassi di resilienza psicologica e livelli più alti di depressione».
  3. Continuare a ottimizzare i metodi di collaborazione online. Più il lavoro da casa risulta efficiente, più i processi da remoto funzionano, più si riducono depressione e ansia. «Il digitale oggi ci permette modalità di comunicazione e lavoro in team che si avvicinano a quelle in presenza –commenta Geneletti–. Investire per dotare i dipendenti di strumenti efficaci ha un reale impatto sui processi, sulla produttività e sulla soddisfazione delle persone. Non a caso, il 57% dei rispondenti al sondaggio della CGIL ritiene che lo smartworking sia stimolante: lavorare da casa potrebbe quindi essere una leva per generare innovazione e creatività».

Promuovere l’attività fisica e le sane abitudini, anche per chi lavora a distanza. Rimanere fisicamente attivi aiuta anche sul piano psicologico quando ci si trova in condizioni di forte stress, come avvenuto durante il lockdown. Questa accortezza va mantenuta anche normalizzando il lavoro a distanza, così com’è importante aiutare i lavoratori a darsi delle regole e delle routine quotidiane. «Mentre si lavora da casa è facile distrarsi sui social o concedersi snack fuori pasto, provando poi senso di colpa e sensazione di non avere il controllo: di questo le aziende devono tenere conto nell’organizzazione del lavoro» spiega Geneletti. Inoltre le organizzazioni dovrebbero aiutare il proprio personale a coltivare relazioni positive e a favorire il dialogo, gli incontri e la socialità all’interno e all’esterno dell’organizzazione.

  1. Coltivare la coesione incoraggiando il sostegno reciproco e riconoscendo il valore delle persone. È un aspetto importante per riuscire a costruire la resilienza organizzativa. «Le persone oggi hanno il timore che lo smart working tolga occasioni di confronto e scambio trasparente con i colleghi –sottolinea Geneletti–. Per questo le aziende dovrebbero motivare i dipendenti a innescare la loro naturale spinta per l’assistenza e il sostegno reciproci. I dirigenti dell’azienda devono far sentire il personale apprezzato».

«Mentre ci stiamo lasciando alle spalle lo shock del periodo epidemico e stiamo entrando in una nuova fase ricca di incertezze – conclude Vaccarezza – la creazione di una cultura aziendale basata sulla cura, sulla comunicazione e sull’espressione attiva sarà determinante per costruire profondi legami emotivi tra il personale e l’azienda, in un contesto phygital, in una commistione studiata tra il fisico e il digitale. Solo così si potranno mettere le basi per una ripresa rapida e duratura».

Methodos Spa – Società di consulenza di direzione fondata nel 1979, e parte di Methodos Group SpA con sedi in Francia e Germania, è tra le più significative realtà internazionali nei processi di change management organizzativo e culturale a supporto delle trasformazioni (M&A; Digital Transformation, New Ways of Working, Integrated Thinking…), nei programmi di coinvolgimento e comunicazione con gli stakeholder, nello sviluppo di una leadership efficace. www.methodos.com

Ufficio stampa Methodos Spa: Eo Ipso Miriam Giudici

Vino ed e-commerce, binomio vincente

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L’e-commerceè stato per dievrso tempo un canale marginale nelle vendite della stragrande maggioranza delle aziende del vino, ma nel lungo periodo di lockdown è stato capace di ritagliarsi un ruolo importante. Non va considerato un fenomeno tranistorio: la verità è che tanti imprenditori studiavano da tempo lo sbarco online e la pandemia non ha fatto che accelerare il processo ed i tempi.

Nel complesso, in Italia, l’online, prima dell’emergenza, valeva tra l’1% ed il 2% delle vendite,ma come rilevato da Tannico, il giro di affari ha fatto segnare un +100% nel primo mese di lockdown, in continua ascesa nelle settimane successive.

Adesso il lockdown è quasi finito, si cerca di tornare, pur con tutte le precauzioni del caso, alla normalità, bar e ristoranti provano a riaprire. Sul lungo periodo, sarà però una normalità diversa, in cui l’e-commerce, uscito dalla nicchia, peserà almeno per il 5% dei fatturati delle grandi aziende del vino italiano; senza per questo entrare in competizione con l’Horeca, il canale di riferimento per la maggior parte delle griffe del vino del Belpaese, ma costruendo semmai un nuovo equilibrio.

Lo hanno raccontato a WineNews, attraverso le loro case history, gli imprenditori alla guida di alcune delle più importanti cantine del Belpaese. Quindi c’è da crederci.