(askanews) – Riattivare il tessuto economico, sociale e culturale dalla città, partendo da una visione strategica che metta sempre al centro il servizio pubblico.
Su questa base si è sviluppato il proficuo confronto tra la Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, l’Assessore al Personale Antonio De Santis e il segretario di Confintesa Roma Capitale Alfredo Magnifico.
Lo fa sapere il Campidoglio in una nota.
È stato condiviso come la Pubblica Amministrazione rappresenti il cuore pulsante da cui derivano le attività strutturali e più determinanti della città. Nelle prossime settimane si terranno nuovi incontri per entrare nel merito di specifici temi e contenuti.
da: askanews.it
Roma/ Servizio pubblico, la sindaca Raggi incontra Confintesa
Bergamo/ Bimbo rimane incastrato in un cassonetto e muore
Una tragedia orribile, che vede come vittima un bambino. Il piccolo, di 10 anni, è rimasto incastrato in un cassonetto per la raccolta di indumenti ed è morto nella serata di ieri all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov’era stato trasferito in ambulanza in condizioni purtroppo disperate.
L’incidente aveva richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, che avevano potuto estrarlo dal cassonetto degli abiti usati dove era rimasto incastrato, solo dopo averlo smontato.
Milano/ Triennale Decameron: storie in streaming con Paolo Sorrentino
Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con il regista Paolo Sorrentino e il Vice Direttore di “Vanity Fair” Malcom Pagani, mercoledì 20 maggio.
A cura del Comitato scientifico di Triennale Milano: Umberto Angelini, Lorenza Baroncelli, Lorenza Bravetta, Joseph Grima. Da un’idea di Joseph Grima Mercoledì 20 maggio, ore 16.30
Paolo Sorrentino, regista, Malcom Pagani, Vice Direttore “Vanity Fair”
Nell’ambito di Triennale Decameron, Paolo Sorrentino e Malcom Pagani dialogheranno con Lorenza Baroncelli, Direttore Artistico di Triennale Milano, su cinema ed editoria nel post COVID-19 a partire dalla collaborazione con “Vanity Fair” di Sorrentino che firma la direzione artistica di uno speciale numero in uscita mercoledì 20 maggio.
Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto delDecamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.
Tutte le “novelle” di Triennale Decameron sono trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. I Partner Istituzionali Eni e Lavazza e il Partner Tecnico ATM sostengono Triennale Milano anche per il progetto Triennale Decameron.
Triennale Milano Comunicazione
Coronavirus, il vaccino anglo-italiano funziona: i volontari stanno bene
Buone notizie per la battaglia contro il coronavirus. Si è conclusa “positivamente” la prima fase di sperimentazione su 510 volontari del candidato vaccino anti-Covid messo a punto dallo Jenner Institute della Oxford University con la partnership dell’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia.
I volontari, dicono i vertici della Irbm, “stanno bene” e “partirà a giorni la fase successiva, l’ultima, su tremila volontari, che finirà a settembre”.
A dicembre potrebbero essere disponibili le prime dosi.
COVID-19: l’ impatto sull’agroalimentare secondo uno studio CREA E le politiche da seguire per favorire la ripresa
Per far ripartire al meglio e nella giusta direzione il nostro agroalimentare è essenziale prima conoscere l’impatto sul settore delle misure di contenimento della pandemia da covid19.
Ed è proprio questo l’intento dello studio “Valutazione dell’impatto sul settore agroalimentare
delle misure di contenimento COVID-19” pubblicato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA.
Lo studio, coordinato da Annalisa Zezza e realizzato da Roberto Solazzo e Federica Demaria, riporta le simulazioni sul medio periodo dell’andamento del settore, effettuate con AGMEMOD e CAPRI, due modelli econometrici ben consolidati nell’analisi dei trend dell’agroalimentare. In particolare, AGMEMOD (del cui network CREA Politiche e Bioeconomia fa parte) è utilizzato dalla Commissione Europea e consente, quindi di avere risultati comparabili con quelli degli uffici di analisi della Commissione e con quelli di altri Stati membri.
Nei modelli sono stati ipotizzati scenari alternativi di riduzione del PIL, compresi in una forbice che va da -1,5 a -5 punti percentuali, sulla base delle indicazioni inizialmente fornite dai diversi studi internazionali. Di fatto, tale riduzione risulta oggi sottostimata, per cui gli effetti potrebbero essere amplificati in una misura variabile dalla durata del lockdown. All’interno dei modelli, il calo della domanda dell’Horeca (Hotellerie-Restaurant-café) è catturato dalla contrazione del PIL. Laddove, come prevedibile, il calo del valore aggiunto nella ristorazione fosse maggiore rispetto alla variazione del PIL, considerato il suo peso sugli acquisti totali di prodotti agroalimentari, i riflessi in termini di domanda e di reddito sull’agroalimentare sarebbero amplificati.
I risultati dei modelli e il raffronto con le evidenze degli altri studi, mostrano come l’ agroalimentare non sia tra i più colpiti dal calo del PIL, sebbene per alcuni comparti (in particolare, zootecnici) vi siano criticità anche rilevanti. Non vi dovrebbe essere una riduzione significativa della produzione, quindi, considerato anche il livello delle scorte mondiali, la sicurezza alimentare non sarà un problema. Anche la domanda interna si dovrebbe mantenere su livelli sostanzialmente stabili.
Scenario AGMEMOD : in calo fino al 2023, rispetto alle previsioni pre-COVID, soprattutto i consumi di mele e di latte; quelli di carni, formaggi, cereali e derivati risulterebbero in linea, o in lieve diminuzione, rispetto alle precedenti stime. La bassa elasticità della domanda dei prodotti agroalimentari, come nella crisi del 2008-09, permette al comparto di rispondere meglio alle crisi economiche rispetto ad altri settori produttivi. Questo avviene anche per gli scambi internazionali, dove , però,ciononostante, si prevedono in calo sia le esportazioni che le importazioni. Quest’ultimo dato, considerato la natura “trasformatrice” del nostro agroalimentare, potrebbe determinare situazioni di difficoltà in alcune filiere. I prodotti più interessati da una riduzione delle importazioni, rispetto alle stime pre-COVID, sarebbero le carni di pollo e di maiale. Rimarrebbero, invece, sostanzialmente in linea con le previsioni, gli acquisti dall’estero di cereali e formaggi. Per il comparto avicolo si evidenzia anche un rallentamento della crescita delle esportazioni, che sono, invece, in ulteriore miglioramento per le mele. Riguardo ai prezzi, una flessione rispetto alle stime pre-crisi riguarderebbe carne di pollo, grano duro e derivati e formaggi. Per questi ultimi si tratterebbe di un’attenuazione della crescita prevista dalle stime precedenti.
Scenario CAPRI mostra una riduzione consistente del reddito agricolo (per ettaro) e zootecnico (per capo allevato), in entrambi i casi superiore all’ipotizzata variazione del PIL. Il comparto zootecnico sarebbe maggiormente colpito dal calo di redditività. In confronto agli altri paesi europei, il settore agricolo italiano sembra, comunque, meglio sopportare lo shock pandemico, probabilmente per il peso rivestito dall’ortofrutta che risentirebbe in misura minore di altri comparti della crisi di reddito. Tale effetto potrebbe essere imputato, almeno in parte, alla maggiore diffusione sul territorio nazionale delle filiere agroalimentari (nazionali e locali).
Indicazioni conclusive sulle politiche da attuare emerse dallo studio
- Evitare che una carenza di manodopera (non considerata nei modelli utilizzati per lo studio) si traduca in una crisi dell’offerta e quindi facilitare l’accesso delle imprese al lavoro sia degli immigrati che della forza lavoro disponibile da altri settori, garantendo la sicurezza delle condizioni di lavoro;
- Facilitare il trasporto e la logistica dei prodotti deperibili (latte fresco, ortofrutticoli) ,che sono quelli a maggiore rischio;
- Riconoscere come “essenziali” tutte le parti della filiera, a monte e a valle, comprese ad esempio mangimistica e packaging, al fine di non intaccare la catena produttiva;
- Garantire l’integrità della filiera attraverso misure che rafforzino la tracciabilità, in modo da evitare ingiustificate crisi di fiducia sulla food safety e, al tempo stesso, rafforzare i controlli anche alle frontiere;
- Nelle relazioni commerciali, vigilare su eventuali barriere sanitarie e fitosanitarie (SPS) non giustificate e collaborare con il settore privato per individuare eventuali problematiche che dovessero manifestarsi;
- Garantire liquidità alle imprese, evitando restrizioni del credito, introducendo misure come i sussidi salariali, la sospensione dei pagamenti delle imposte sulle società e l’applicazione del regolamento dei minimis, opportunamente rivisto, che possono alleviare le tensioni finanziarie e aiutare le aziende;
- Evitare ogni forma di speculazione che potrebbe avere un impatto negativo sui consumatori attraverso ingiustificati aumenti dei prezzi;
- Garantire l’accesso al cibo alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Coronavirus, per l’editoria digitale due interventi di sostegno dal Governo
Due interventi ormai di prossima attuazione per il sostegno ai piccoli editori digitali, ma anche un pacchetto più esteso chiamato “Editoria 5.0”, oltre a strumenti di tutela della professione giornalistica. Sono questi i principali contenuti del confronto che gli editori digitali associati ad ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online – hanno avuto con il sottosegretario ala Presidente del Consiglio con delega al Dipartimento per l’informazione e l’editoria Andrea Martella. «L’emergenza determinata dalla pandemia non ha risparmiato l’editoria digitale, un comparto fatto da tante piccole imprese che spesso rappresenta l’ossatura dell’informazione locale, ma che ha risentito pesantemente della situazione attuale», osserva Marco Giovannelli, presidente di ANSO. «Il dialogo con il sottosegretario ha aperto nuovi scenari, un quadro importante per il sostegno ai piccoli editori digitali che non hanno mai smesso di lavorare – anche a ritmi più intensi – senza però compensare questo sforzo con risultati economici. Le misure annunciate sono certamente un primo passo per dare una prospettiva all’informazione locale digitale».
Nello spettro più ampio dei provvedimenti relativi all’editoria, due riguardano più da vicino quella digitale. «Il primo è un incentivo nato con l’intento di sostenere gli investimenti pubblicitari in questa fase di difficoltà: in quest’ottica il beneficio fiscale per le imprese che investono in pubblicità è stato portato dal 30% al 50% e il tetto massimo alzato a 60 milioni», annuncia il sottosegretario Martella. «Il secondo è un credito d’imposta per i servizi digitali che intende accompagnare i processi di trasformazione digitale. Per le imprese, con almeno un dipendente a tempo indeterminato, tale contributo sarà esigibile su spese sostenute per server, hosting, banda larga ecc.».
Ma il Governo ha in cantiere altri provvedimento per il settore dell’informazione digitale. Prosegue Martella: «Queste e altre misure di intervento che sono state realizzate anche con il contributo di ANSO rappresentano una novità importante che vogliamo sviluppare in interventi più strutturati. Mi riferisco ad un provvedimento piu organico che si chiamerà “Editoria 5.0” la cui presentazione è stata rallentata da questa emergenza e che rappresenta in nuovo paradigma d’intervento che orienti stabilmente ed efficacemente le politiche di settore per settore per i prossimi anni».
Il pacchetto “Editoria 5.0” mira ad arrivare dopo 40 anni ad «una riforma organica del settore che preveda forme di sostegno dirette e indirette a garanzia del pluralismo. Ma anche per sostenere processi di innovazione anche sul digitale. Alcune cose importanti le abbiamo fatte in questi mesi. Ora con il Dl “Rilancio” abbiamo per la prima volta anche un credito di imposta per il digitale. Proseguiremo questo confronto con gli operatori del settore», spiega il sottosegretario. «Noi stiamo costruendo la proposta attorno ad alcuni cardini: il sostegno al digitale, la lettura dei prodotti editoriali nelle scuole, la tutela della professione giornalistica, il tema della revisione degli investimenti sulla pubblicità, la legge sul copyright, solo per citare le parti essenziali». Nello specifico sulla normativa sul copyright, il cui Ddl di recepimento della direttiva è al Senato, «sono in corso una serie di audizioni. L’auspicio è che si possa approvarlo in tempi ragionevolmente rapidi. Ci sono alcune sensibilità, come quella che rappresenta ANSO, credo vi siano margini per un confronto equilibrato in vista dei decreti attuativi che il Governo dovrà adottare».
L’azione annunciata dall’onorevole Martella interesserà anche i diritti di tutela alla professione giornalistica. Come anticipa il sottosegretario: «Nei lavori parlamentari non siamo lontani da una legge che preveda l’abolizione del carcere per i giornalisti nell’ambito dei reati per diffamazione e un intervento per bloccare le querele temerarie che spesso costituiscono un bavaglio alla stampa».
Coronavirus, risale leggermente la curva del contagio ma diminuiscono i ricoveri
Coronavirus, oggi torna a salire leggermente la curva epidemica in Italia. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Protezione Civile. Il totale delle persone che hanno contratto il virus in Italia, compresi guariti e deceduti, è di 226.699, con un incremento rispetto a ieri di 813 nuovi casi (ieri erano stati 451). Il numero totale di attualmente positivi è di 65.129 ( – 1.424). Tra gli attualmente positivi, 716 sono in cura presso le terapie intensive, ( – 33), 9.991 persone sono ricoverate con sintomi ( – 216). 54.422 persone sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 162 e portano il totale a 32.169. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 129.401, con un incremento di 2.075 persone rispetto a ieri.
Report Efsa sul multiresiduo
Le scorse settimane è stato pubblicato un rapporto di EFSA (l’agenzia europea che si occupa della sicurezza alimentare) dal titolo “Cumulative dietary risk characterisation of pesticides that have chronic effects on the thyroid”.
Il report, riguardante i risultati di due studi pilota retrospettivi su rischi per la salute umana da esposizione cumulativa a multiresiduo di pesticidi per via alimentare, è giunto alla rassicurante conclusione che da tale esposizione non vi sarebbero conseguenze negative per alcuni effetti cronici sulla tiroide e per due effetti acuti sul Sistema Nervoso Centrale (gli unici indagati).
Lo studio affronta un problema di cruciale importanza per la salute pubblica, data la presenza di residui di uno o più pesticidi nel 40.6% degli alimenti, come riportato da EFSA in un report del 2018, in cui però non si faceva distinzione fra multiresiduo e singolo residuo. Dagli ultimi controlli eseguiti in Italia il multiresiduo è in aumento, sono presenti più di un pesticida nel 40% dei campioni di frutta e nel 15% delle verdure, con un massimo di 9 diversi pesticidi nelle fragole e 6 nell’uva da tavola.
Franco Bettoni: “Nei Documenti tecnici non linee guida per le imprese ma raccomandazioni per le valutazioni delle autorità”
Alcune precisazioni sulla responsabilità del datore di lavoro per i contagi da Covid-19 da parte dei lavoratori, ma anche una riflessione sull’efficacia non vincolante, ma di mera raccomandazione, delle indicazioni contenute nei documenti tecnici, elaborati da Inail e Istituto superiore di sanità e approvati dal Comitato tecnico scientifico ai fini delle valutazioni delle autorità politiche e delle parti sociali nella gestione della fase 2 dell’emergenza sanitaria. Questi gli aspetti principali del dibattito in corso toccati dall’intervista rilasciata al quotidiano “Il Mattino” dal presidente dell’Istituto, Franco Bettoni.
“La denuncia di infortunio da infezione di nuovo coronavirus non determina alcun automatismo nel riconoscimento da parte dell’Inail”. Con riferimento alla disposizione del decreto legge Cura Italia che qualifica come infortunio sul lavoro “i casi accertati di infezione da coronavirus in occasione di lavoro”, il Presidente ha tenuto a precisare che “la denuncia di infortunio da infezione di nuovo coronavirus non determina alcun automatismo nel riconoscimento da parte dell’Inail. L’Istituto, ai fini della tutela infortunistica, deve comunque valutare le circostanze e le modalità dell’attività lavorativa, da cui sia possibile trarre elementi gravi per giungere ad una diagnosi di alta probabilità, se non di certezza, dell’origine lavorativa della infezione”.
“Non si possono confondere i presupposti per l’erogazione di un indennizzo Inail con quelli per la responsabilità penale e civile”. In merito ai profili della responsabilità civile o penale del datore di lavoro, Franco Bettoni ha precisato che “il riconoscimento come infortunio sul lavoro dell’evento del contagio per motivi professionali non costituisce presupposto per l’accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro”, sottolineando che “non si possono confondere i presupposti per l’erogazione di un indennizzo Inail con quelli per la responsabilità penale e civile, che devono essere rigorosamente accertate con criteri diversi da quelli previsti per il riconoscimento del diritto alle prestazioni assicurative”.
“I documenti tecnici dell’Inail e dell’Iss contengono raccomandazioni non vincolanti”. Nella sua riflessione, il presidente dell’Inail, con riferimento al dibattito in corso, ha sottolineato come i documenti tecnici elaborati dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità e approvati dal Comitato tecnico scientifico presso la Protezione civile ai fini delle valutazioni delle autorità politiche o delle parti sociali, non debbano essere viste dalle imprese come norme precettive, ma come “mere raccomandazioni sulle misure da adottare per il contenimento del virus”. Quindi non regole vincolanti, non linee guida impartite alle imprese, che né Inail né l’Iss sono titolati ad emanare. “Saranno le autorità politiche – spiega Bettoni – e le parti sociali a operare la sintesi tra i vari interessi in gioco per fare in modo che le attività produttive ripartano nel rispetto della salute dei lavoratori e della popolazione tutta”.
Coronavirus, in Russia i contagiati sfiorano i 300mila
Sono alti i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Russia. Si sono registrati 9.263 nuovi casi nelle ultime 24 ore, scendendo per il quarto giorno consecutivo sotto quota 10mila. Lo riporta la task force contro il coronavirus.
Buona anche la dinamica di Mosca, epicentro dell’epidemia, dove i nuovi contagi sono nuovamente scesi sotto i 4mila. Il numero totale dei casi sale però a 299.941, a un soffio dai 300mila










