E’ notizia di questi giorni l’ennesimo ingiustificato allarme
riguardante lo sbarco di grano duro proveniente dal Canada presso il porto di
Pozzallo. Nel frattempo, e ancora prima degli esiti delle analisi ufficiali, è
già circolata la ‘fake news’ della presunta contaminazione del carico e dei conseguenti
rischi per la salute del consumatore.
ITALMOPA – Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a
Federalimentare e Confindustria, in rappresentanza del settore molitorio
nazionale si vede costretta a sottolineare ancora una volta che queste affermazioni,
tese unicamente a screditare in maniera strumentale l’import, hanno effetti negativi innanzitutto per il
consumatore, che continua così ad avere una percezione distorta della
realtà a causa della disinformazione di cui è inconsapevolmente vittima.
Non ci stancheremo mai di ribadire un dato indiscutibile, ossia che le importazioni di materia prima frumento
sono necessarie per ovviare al deficit quantitativo del raccolto nazionale
rispetto al fabbisogno dell’industria.
Ma le importazioni sono indispensabili anche
per motivi qualitativi: una parte della produzione italiana di frumento,
infatti, anche per questioni climatiche, non sempre presenta le caratteristiche
necessarie per la produzione di farine e
semole rispondenti ai parametri di legge. E qui interviene la preziosa
esperienza del mugnaio italiano che, attraverso la miscelazione dei frumenti nazionali
con i migliori frumenti importati, mantiene inalterata la qualità di farine e
semole per rispondere alle esigenze
dell’Industria e degli stessi consumatori.
Sottolineiamo, inoltre, che l’industria molitoria non ha alcun
interesse economico nell’importare grano dall’estero. Con particolare
riferimento al grano duro, ad esempio, in considerazione delle elevate
caratteristiche qualitative del prodotto importato, le importazioni risultano
particolarmente onerose (mediamente tra il 20% e il 30% in più rispetto al
prezzo del frumento duro italiano).
Il grano che arriva dall’estero, inoltre, è soggetto ad un costante e severo
controllo sia da parte delle Autorità pubbliche di vigilanza e controllo,
sia da parte delle stesse Aziende molitorie utilizzatrici, nell’ambito dei
rispettivi piani di autocontrollo, secondo i principi dell’HACCP.
Ribadiamo quindi che
la sicurezza alimentare costituisce una
priorità assoluta per l’Industria molitoria e che il frumento importato rispetta pienamente la normativa comunitaria.
E’ pertanto falso e irresponsabile veicolare il messaggio della possibile
contaminazione dei frumenti di importazione.
“Il settore molitorio italiano è una garanzia per tutti i
consumatori grazie alla capacità unica dei nostri mugnai di selezionare
e miscelare le migliori varietà di frumento del mondo, per la produzione di sfarinati
destinati a prodotti che hanno contribuito a rendere grande il ‘Made in Italy’ alimentare