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Proroga dei versamenti delle dichiarazioni. In una risoluzione i chiarimenti sul pagamento a rate

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Pronto il calendario per la rateizzazione dei versamenti per chi sceglie di avvalersi della proroga al 30 settembre 2019 dei termini per il pagamento delle imposte dirette, Irap ed Iva dovute dai soggetti per i quali sono stati approvati gli Isa, compresi i soggetti ai quali si applica il regime forfetario, il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità e per coloro che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfetari. La risoluzione n. 71/E di oggi si sofferma sulle scadenze dei versamenti e ricorda che nulla cambia per chi ha scelto di non fruire della proroga.

Il calendario delle rate per chi sceglie la proroga – La risoluzione riassume due possibili calendari per effettuare i versamenti per i contribuenti titolari o non titolari di partita Iva che hanno optato per la proroga sino a fine settembre. Nelle due tabelle di seguito sono indicate le scadenze, le maggiorazioni e gli interessi dovuti.

Titolari di partita Iva

N. rataScadenzaInteressi %Scadenza (*)Interessi di rateazione %
130 settembre030 ottobre0
216 ottobre0,1818 novembre0,18
318 novembre0,51

(*) Maggiorando l’importo da rateizzare dello 0,40% a titolo di interessi corrispettivi

Non titolari di partita Iva

N. rataScadenzaInteressi %Scadenza (*)Interessi di rateazione %
130 settembre030 ottobre0
231 ottobre0,3331 ottobre0
32 dicembre0,662 dicembre0,33

(*) Maggiorando l’importo da rateizzare dello 0,40% a titolo di interessi corrispettivi

Versamento in un’unica soluzione – Per tutti i soggetti che abbiano beneficiato della proroga (titolari o meno di partita Iva) e optino per il versamento in una unica soluzione, le date di scadenza sono il 30 settembre 2019, oppure, con una maggiorazione dello 0,40 per cento, il 30 ottobre 2019.

Nulla cambia per gli ordinari piani di rateazione – Il documento di prassi precisa, inoltre, che resta ferma la possibilità per chi sceglie di non fruire della proroga, di versare entro il 30 settembre le somme dovute in base agli ordinari piani di rateazione, al netto degli interessi e della maggiorazione dello 0,40 per cento.

L’angolo del fisioterapista- PUBALGIA : DIAGNOSI E TRATTAMENTO

La pubalgia è una mioentesite (un’infiammazione muscolo-tendinea) che interessa i punti di inserzione sull’osso pubico di diversi muscoli: adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali e trasversi addominali.

Se si generalizza il termine, intendendo come pubalgia una qualunque sindrome dolorosa interessante la regione addomino-pubo-crurale, è possibile, secondo Jarvinen, identificare ben 72 cause di pubalgia, non solo malattie tendinee, muscolari, ossee o articolari, ma anche patologie infettive, tumorali, borsiti, intrappolamenti nervosi ecc.

La pubalgia viene considerata dai vari autori una condizione non semplice da inquadrare, sia per la complessità della regione anatomica interessata sia per le frequenti sovrapposizioni, al quadro clinico, di altre condizioni patologiche. Comunque sia, alla base di tutte le teorie patogenetiche man mano proposte, vi è sempre il sovraccarico funzionale associato ai microtraumi ripetuti nel tempo (ricordiamo che con l’espressione sovraccarico funzionale si fa riferimento a una ripetizione esasperata e persistente nel tempo di alcuni gesti).

Inquadramento clinico

Per quanto concerne l’inquadramento clinico della pubalgia, una delle classificazioni maggiormente condivise dagli autori è quella secondo la quale la pubalgia farebbe riferimento alle tre sottostanti entità anatomo-cliniche che possono presentarsi sia singolarmente sia fra loro associate:

  • tendinopatia inserzionale degli adduttori
  • sindrome sinfisaria
  • sindrome della guaina del retto addominale.

La tendinopatia inserzionale degli adduttori della coscia (in particolar modo il muscolo adduttore lungo e il muscolo pettineo) è relativa all’azione di continui e ripetuti microtraumi a livello dell’inserzione scheletrica del bacino di muscoli adduttori. Il punto maggiormente critico di tali inserzioni muscolari è la sinfisi pubica, un’articolazione fibrocartilaginea che si trova al centro del bacino e che rappresenta, di fatto, la zona nella quale vanno a scaricarsi le forze ascendenti e discendenti dei muscoli coinvolti.

La sindrome sinfisaria (nota anche come osteo-artropatia della sinfisi pubica) è legata da ipersollecitazioni croniche dei muscoli adduttori sulla sinfisi pubica (ovvero l’articolazione fra le due ossa pubiche). Gli stiramenti continui a cui sono sottoposti i muscoli adduttori possono provocare, a lungo andare, un cedimento dell’articolazione in questione. Il risultato è un’instabilità di quest’ultima la cui conseguenza è un’alterazione dell’equilibrio del bacino. Spesso questa situazione di instabilità si viene a creare durante la cosiddetta “età dello sviluppo”, un periodo nel quale la sinfisi pubica è già di per sé stessa piuttosto debole.

La sindrome della guaina del retto addominale coinvolge diversi muscoli. Gli addominali, gli adduttori e/o alti muscoli del bacino. E’ caratterizzata da un dolore che raggiunge il suo apice quando si richiede un forte lavoro ai muscoli dell’addome

Fattori predisponenti

Secondo i vari autori esistono diversi fattori predisponenti l’insorgenza della pubalgia. Generalmente tali fattori vengono suddivisi in intrinseci ed estrinseci. Sono considerati fattori intrinseci le patologie che interessano l’anca oppure l’articolazione sacro-iliaca, una notevole asimmetria degli arti inferiori,

l’iperlordosi, gli squilibri funzionali tra muscoli addominali (deboli) e muscoli adduttori (forti e rigidi) e una muscolatura ischio-crurale scarsamente allungabile.

Tra i fattori estrinseci vengono invece citati i terreni di gioco sconnessi o comunque inadeguati all’attività sportiva, gli allenamenti qualitativamente e/o quantitativamente scorretti e l’inadeguatezza dei materiali utilizzati per la pratica sportiva (il tipico esempio è quello dei calciatori che utilizzano tacchetti eccessivamente lunghi sui terreni secchi o tacchetti troppo corti in caso di terreni allentati)

Segni e sintomi

I principali sintomi legati alla pubalgia sono il dolore e l’impotenza funzionale; quest’ultima è ovviamente legata all’intensità del dolore.

Il dolore colpisce la zona dell’inguine per estendersi alle zone circostanti e può portare all’interruzione dell’allenamento o della competizione. Nei casi più lievi della patologia, il dolore compare solitamente al risveglio e si manifesta quando si inizia l’attività fisica; tende poi a scomparire una volta che si è effettuato il riscaldamento. Diverso il caso delle forme più gravi; in questi casi il dolore si manifesta molte volte in modo improvviso ed è tale che spesso il soggetto è costretto a interrompere lo svolgimento dell’attività; in alcuni casi la dolenzia è così intensa che persino la semplice deambulazione è difficoltosa. In questi casi il dolore è continuo e si aggrava con il movimento.

Aspetti diagnostici

L’esame clinico si fonda solitamente su diversi test muscolari facilmente eseguibili basati sulla contrazione e sulla distensione passiva; fra questi ricordiamo il test per il muscolo ileopsoas, il test per il muscolo retto dell’addome, i test per i muscoli adduttori, il test per i muscoli obliqui dell’addome e il test per il muscolo otturatore esterno.

Classificazione

Grado 0: è un dolore leggero, spesso silente, che viene messo in evidenza alla palpazione, ma che non inficia minimamente la deambulazione

Grado 1: è una pubalgia, che il paziente avverte, solo quando prova a praticare lo sport, ma che passa dopo aver terminato. È il grado più sottovalutato, in quanto la maggior parte delle persone tendono a sottovalutare la sintomatologia, o ancor peggio tendono a “stringere i denti” sperando che passi da solo.

Grado 2: Il dolore persiste anche dopo la pratica sportiva, e il paziente lo avverte anche camminando normalmente. Parliamo qui di un grado importante di infiammazione che va curato immediatamente per evitare che peggiori e passi al grado successivo

Grado 3:(Tendinosi Cronica): in questo grado il paziente ha un dolore che gli impedisce anche solo di camminare. Il dolore è molto forte, e sopratutto, tende a non risolversi neanche con gli antinfiammatori. I tempi di recupero sono molto lunghi e non sempre le cure rispondono in maniera soddisfacente, limitando molto l’attività sportiva anche per mesi.

Diagnosi differenziale

Diverse alterazioni ptrebbero essere scambiate con una pubalgia sta al professionista sanitario escludere che non si trtatti di :

  • Osteite del pube,
  • Ernia inguinale,
  • Strappo muscolare dell’ adduttore o la rottura,
  • Fratture del pube,
  • Intrappolamento del nervo genitofemorale o Nervo ileoinguinale,
  • Artrosi dell’anca,
  • Neuropatia del nervo crurale,
  • Dolore riferito dalla schiena,
  • Malattie gastrointestinali e urinarie,
  • Prostatite,
  • Varicocele,
  • Linfonodi inguinali ingrossati.

TRATTAMENTO

Trattandosi di una patologia è necessario che la persona affetta da pubalgia si rivolga ad un professionista sanitario: Medico o Fisioterapista. Altre figure non sanitarie non possono intervenire sulle patologie.

Il RIPOSO è la prima accortezza da seguire. Per riposo si intende la TOTALE ASTENSIONE DA OGNI ATTIVITÀ SPORTIVA O AFFATICANTE fino alla scomparsa del dolore!!!

L’intervento del Fisioterapista dipenderà a questo punto dal grado di severità della patologia.

Nel grado 0, probabilmente basterà un riposo di circa una settimana, associato a impacchi di ghiaccio sulla zona dolente per circa 10-15 minuti, per 3 volte al giorno e fare esercizi di stretching almeno una volta al giorno.

Nel grado 1, essendo la situazione più complessa, andrà considerato il problema in maniera più completa. Infatti, va consultato immediatamente un medico Ortopedico, per la corretta diagnosi, e sopratutto, per affrontare al meglio l’iter curativo.

Mai sottovalutare i sintomi e far finta di niente . Se non verranno prese in considerazione le giuste precauzioni, si passerà facilmente al grado 2 o addirittura al grado 3, con tutti i problemi che ne conseguono.

Valgono ugualmente i consigli per il grado 0, ma devono essere associti trattamenti fisioterapici-Riabilitativi per guarire e risolvere la pubalgia con una cura efficace.

Sia il grado 2 che il grado 3, sono la normale evoluzione di una pubalgia iniziata in maniera semplice, ma degenerata fino a divenire un problema cronico.

Il medico e sopratutto il fisioterapista sono obbligati ad analizzare la problematica da varie angolazioni, e  scoprire la causa che ha generato il problema, in quanto SOLO ALLONTANADO E CORREGGENDO LA CAUSA SARÀ POSSIBILE UNA CURA COMPLETA MA SOPRATTUTTO DURATURA. 

I trattamenti più accreditati come cura della pubalgia sono:

Esercizi di allungamento muscolare (stretching) non appena il dolore si attenua

Massaggio fasciale

Onde d’Urto

Tecarterapia

Laserterapia

Mi preme dire che non esistono macchine miracolose per risolvere la pubalgia ma è fondamentale la competenza del Fisioterapista che stilerà un programma riabilitativo che preveda più l’ intervento più appropriato.

Dottore Fisioterapia

Domenico Coladangelo

Ambiente/ I rappresentanti di AIGAE saranno al Kemeri National Park di Latvia in Lettonia

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In Lettonia dal 24 al 27 Settembre Europarc 2019 la Federazione che raggruppa oltre 600 tra parchi ed aree protette di ben 28 Nazioni. Tutti insieme per affrontare l’emergenza ambientale.
“La natura nei nostri pensieri – comprenderne i valori” è questo il titolo della conferenz internazionale di Europarc federation, l’associazione che raggruppa oltre seicento organismi gestori di aree protette in ventotto paesi europei e di cui Federparchi rappresenta la sezione italiana. Il meeting si svolgerà in Lettonia, a Jurmala, presso il Kemeri National Park, con lo scopo di esplorare la presenza della “natura” nei diversi aspetti della nostra vita: politica, economia, società, creatività; con particolare attenzione a quanto concerne la salute umana.

La conferenza sarà articolata, oltre che nelle sedute plenarie, in quattordici workshop tematici e con diverse escursioni nelle aree protette limitrofe al fine di individuare delle linee guida “green” da poter sviluppare nei territori di appartenenza.

Cucina e dintorni/ Il franchising che invade tutto

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di Stefano Manocchio*
L’argomento è dibattuto in sedi importanti ma non limita il fenomeno; il franchising che ha oramai monopolizzato il commercio inizia a prendere piede e ad espandersi anche nella gastronomia. Fino anche solo a dieci anni fa sarebbe stato ritenuto impossibile, visto che la cucina viveva di realtà, piccole o grandi, caratterizzate da un singolo marchio ed ognuno era diverso dall’altro, con pochissime eccezioni, McDonald in testa.
Tutto cambia velocemente ed anche nella cucina le catene, locali, nazionali o globali, prendono piede ovunque, dal piccolo centro alla metropoli. Il destino sembra essere di vedere le stesse insegne ovunque, esattamente come è già avvenuto nel commercio al dettaglio; il vantaggio è il contenimento dei prezzi, lo svantaggio la perdita d’identità. Riusciranno cuochi, chef e imprenditori gastronomici a resistere alle sirene del guadagno casomai piccolo ma garantito? Con questo dubbio vi lasciamo alla RICETTA DELLA SETTIMANA.
Rigatoni con sugo di vitellone. In una pentola alta dorate uno spicchio d’aglio nell’olio e unite l’alloro, poi aggiungete tocchetti di carne di vitellone e fate sfumare il vino bianco, versate acqua sale e pepe e cuocete finché la carne non sarà ammorbidita poi tagliate a listarelle del peperone rosso e pulite i pomodorini aggiungete tutto in pentola continuando la cottura. Lessate la pasta e aggiungetela nella pentola con il condimento e amalgamate tutto per alcuni minuti prima di impiattare; alla fine aggiungete scaglie di pecorino e pepe macinato.
*giornalista appassionato di cucina

– CORSO DI AGGIORNAMENTO PER RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE – DATORE DI LAVORO IN ASSUNZIONE DIRETTA – RISCHIO ALTO (14 ore ) -on line

Sono aperte le iscrizioni al corso di aggiornamento on line per Datore di Lavoro rischio alto erogato grazie alla convenzione con OPN -CNL.

L`articolo 34, comma 3, del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. dispone che il datore di lavoro, che abbia assunto direttamente l`incarico di RSPP in aziende con rischio alto, debba obbligatoriamente frequentare corsi di aggiornamento quinquennali della durata di 14 ore, secondo modalita` e contenuti didattici specificati nell`accordo in Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 e pubblicato in G.U. l`11 gennaio 2012.

Il corso si pone come obiettivo l’ aggiornamento delle conoscenze necessarie per continuare a svolgere l`incarico di RSPP ai sensi dell`art.34 del D.Lgs.81/2008.

 Normativa

Ai sensi dell’art. 34, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e dell’ Accordo Stato Regione del 21.12.201

Cronaca/ Bambina investita sulle strisce pedonali, è in gravi condizioni

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Ancora notizie di pirati della strada. Drammatico incidente a Corsico, alla periferia di Milano, dove una bambina di 8 anni è stata travolta da una moto mentre attraversava. La piccola in compagnia della madre e del fratellino era sulle strisce pedonali quando un grosso scooter l’ha investita in pieno: la bimba è stata sbalzata sull’asfalto a diversi metri di distanza dal luogo dell’impatto dinanzi agli occhi della mamma.

L’uomo in sella allo scooter è scappato senza prestare soccorso allontanandosi sempre in sella alla moto dal luogo dell’impatto, mentre la piccola è stata soccorsa immediatamente dal personale sanitario del 118 accorso con un’ambulanza e un’automedica. A bordo di un elisoccorso la bambina investita è stata trasportata in codice rosso in ospedale al San Carlo e poi trasferita al San Raffaele.

Le sue condizioni sono apparse subito critiche, sarebbe stata anche sottoposta a un delicato intervento chirurgico.

Fiumicino/ Volano frammenti di un aereo sulle auto, spavento per i cittadini

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Tanta pura per i cittadini di Fiumicino, che tutto avrebbero immaginato, tranne quello che è accaduto.

Frammenti di un aereo della compagnia Norwegian, atterrato in emergenza al Leonardo da Vinci, sono caduti su tetti ed alcune auto nella zona di Fiumicino, subito dopo il decollo dall’aeroporto.

Non ci sono stati feriti ma alcune auto hanno subito leggeri danni ai vetri. Sul posto carabinieri, polizia, vigili urbani e protezione civile. (foto di repertorio)

Con la crisi di governo salta anche il DL sulla scuola

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Brutte notizie per l’Italia. La crisi di Governo si riflette anche sulla scuola.

Dopo la multa che arriverà dalla Commissione UE all’Italia per il continuo abuso dei contratti a termine, ci sarà un altro colpo sulle decisioni riguardanti il precariato nella scuola italiana: la legge del Presidente della VII Commissione del Senato faceva ben sperare, ma non è mai stata messa ai voti.

Quindi, in poche parole, grazie alla crisi del Governo salta anche il Decreto legge sulla scuola.

Estate romana, domani ‘Voci per un dizionario di jazz e letteratura’

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Il concerto consiste nella esecuzione dei brani (classici e composizioni originali) e in alcuni brevi raccordi verbali tra l’uno e l’altro in cui si commenta la “voce” del dizionario e si citano opere letterarie ad essa legate: Scott Fitzgerald, Langston Hughes, futuristi, Céline, Boris Vian, Fenoglio, Pavese, Kerouac, Ginzsberg, Cortazar… L’obiettivo è raccontare il jazz – genere fondato sulla libertà disciplinata dell’improvvisazione – da un punto di vista particolare, attraverso scrittori e poeti del secolo scorso che ne sono stati in qualche modo contagiati. Si tratta di un progetto nato qualche anno fa, anche se in forme lievemente diverse, ed è stato proposto due volte all’Auditorium di Roma, poi al Festival delle letterature di Salerno, al Festival di Letteratura di Civitanova Marche (Futurafestival), al Festival di Letteratura di Pescara (Fla), al Festival di Telese e in altre rassegne.
Line-up
Marcello Rosa, trombone e direzione musicale- Filippo La Porta, percussioni e voce narrante- Andrea Verlingieri, sax tenore- Stefano Lestini, piano- Steve Cantarano, contrabbasso- Luca Monaldi, batteria. FOTO DI REPERTORIO

Ambiente/ Galli: “Il nostro pianeta verso crisi inimmaginabili, anche idriche e alimentari”

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“L’urgenza e la priorità non possono che essere tutte le azioni improrogabili per rallentare e fermare il cambio climatico. Temi che dovrebbero essere ai primissimi posti nelle agende politiche di tutti i governi. Che persino nello spegnimento degli incendi, ad esempio, dovrebbero attivarsi inviando contingenti. Perché i disastri che stanno avvenendo e le loro conseguenze riguardano la comunità internazionale. E l’ecosistema tutto, nel suo insieme di correlazioni ed equilibri già fortemente compromessi”. Lo ha dichiarato poco fa Davide Galli, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche dell’AIGAE.
In Autunno ii Forum della Federazione Europea dei Parchi sarà sui cambiamenti climatici e l’emergenza ambientale.
“#AIGAE parteciperà in autunno ai forum e ai gruppi di lavoro alla conferenza internazionale di The Europarc Federation. Con centinaia di realtà, istituzioni, organizzazioni, parchi dell’Europa allargata della tutela della natura e dell’ambiente, superando i confini e unendosi ancora di più in nome dell’emergenza.
Le #GuideAmbientaliEscursionistiche devono essere testimoni – ha concluso Galli – e protagoniste attive nelle indispensabili battaglie. Anche portando con efficacia il necessario cambiamento culturale, attraverso la sensibilizzazione continua e la divulgazione. FOTO DI REPERTORIO