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AMACI ha nominato Greta Gelmini nuovo Segretario Generale

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Il Consiglio Direttivo di AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ha nominato Greta Gelmini nuovo Segretario Generale dell’Associazione, in carica per il prossimo triennio (2019-2021).

Nata a Bergamo nel 1987, laureata in Storia e Critica dell’Arte all’Università degli Studi di Milano, Greta Gelmini è attualmente Responsabile degli Affari Generali presso la GAMeC di Bergamo, dopo aver ricoperto il ruolo di Project Manager di AMACI dal 2011 al 2018.

Greta Gelmini subentra al Segretario Generale uscente, Cristian Valsecchi, che ricopriva questo incarico da 16 anni.

Il Presidente Gianfranco Maraniello e i Direttori dei musei AMACI ringraziano Cristian Valsecchi per il costante e infaticabile impegno profuso nei confronti dell’Associazione, che ha seguito ininterrottamente fin dalla sua costituzione nel 2003.

AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani è un’associazione non profit che riunisce 24 tra i più importanti musei d’arte contemporanea del nostro Paese.
Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere l’arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità AMACI si propone di consolidare ogni anno di più il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per la diffusione dello studio e della ricerca artistica contemporanea in Italia e all’estero.

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Musei associati ad AMACI

Castel Sant’Elmo, Polo museale della Campania (Napoli)
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli – TO)
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Fondazione per le Arti  Contemporanee in Toscana, Prato
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli
Fondazione Musei Civici di Venezia – Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Fondazione Museion. Museo di arte moderna e contemporanea, Bolzano
Fondazione Torino Musei – GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Fondazione Modena Arti Visive – Galleria Civica
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
ICG – Istituto Centrale per la Grafica, Roma
Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Kunst Meran Merano Arte
MA*GA – Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, (Gallarate – VA)
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
Museo del Novecento, Milano
Museo Marino Marini, Firenze
MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano
Palazzo Fabroni – Arti Visive Contemporanee, Comune di Pistoia
Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, Azienda Speciale Palaexpo, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma

GIO’ BOSCO & WORLD SPIRIT ORCHESTRA (CORO EQUO E SOLIDALE)

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La canzone d’autore genovese incontra il ritmo e l’armonia del Brasile in una simpatia di cadenze idiomatiche, ironia e melanconia. E’ questa l’essenza dello spettacolo Genova Para Nós che la cantante Gio’ Bosco e il suo trio, insieme a Mario Donatone e al loro grande coro World Spirit Orchestra (Coro Equo e Solidale), metteranno in scena presso i Pinispettinati domenica 9 giugno 2019. Un concerto che porta sul palcoscenico tutta la bellezza e la poesia delle canzoni scritte dai grandi cantautori genovesi e brasiliani che dialogando con ritmi di samba, choro e bossanova, acquistano una luce nuova ed originale. Genova Para Nós è infatti un gioco di parole che riprende il celebre brano di Paolo Conte Genova Per Noi, per creare un ponte internazionale tra questi due mondi così vicini tra loro. Non a caso queste due tradizioni, entrate in contatto già dai tempi di Cristoforo Colombo, hanno molto in comune a partire dal mare, fonte di ispirazione di tante canzoni nostalgiche che raccontano anche storie legate all’emigrazione per i genovesi, e alla deportazione per i brasiliani.            

Artisticamente Genova incontra la cultura brasiliana più volte a partire da Fabrizio de André in Anime Salve, lavoro composto con Ivano Fossati. In questo disco il grande cantautore canta la canzone Princesa che, grazie anche alla presenza di un coro brasiliano sul finale, racconta la storia del transessuale brasiliano Fernanda de Albunquerque, divenuto famoso per aver scritto in carcere insieme ad un brigatista rosso, un libro testimonianza sulla sua condizione discriminatoria. Non è casuale, inoltre, che siano stati proprio i genovesi a diffondere in parte la cultura brasiliana in Italia. Per fare un esempio Giorgio Calabrese, oltre ad aver scritto brani indimenticabili come E se Domani, ha tradotto in italiano alcune canzoni famosissime quali La ragazza di Ipanema o Acqua di marzo interpretate da Mina, Gino Paoli e Ornella Vanoni. Gianfranco Reverberi, poi, grande autore, musicista e produttore genovese, ha avuto sia il pregio di promuovere i grandi talenti della musica genovese quali Bindi, De André, Tenco, Lauzi, Paoli, Piero Ciampi (che seppur livornese è considerato della stessa scuola) che quello di “giocare” con la musica genovese/brasiliana e l’assonanza delle due  lingue, realizzando molte bosse/samba in genovese come il samba del Frigideiro insieme al grande Bruno Lauzi ,  Ario’ e altre.

Anche il Brasile, però, sbarca nel porto di Genova, basti pensare a Gilberto Gil che ha interpretato il famoso b​rano di Luigi Tenco Lontano Lontano, alternando strofe in italiano e in portoghese; Chico Buarque, invece, come altri suoi colleghi è stato esiliato durante la dittatura e qui in Italia ha collaborato con vari artisti nostrani, il brano Roda Viva è stato tradotto in Rotativa e cantato dalla grande Mia Martini  e fa parte anch’esso di questo spettacolo con brani di  Joao Bosco, Ivan Lins, Noel Rosa, Djavan, JobimGiovanna Bosco, in arte Gio Bosco, cantante jazz genovese di nascita e amante anch’essa della tradizione Brasiliana, avendo tra l’altro collaborato con i maestri Lauzi e Reverberi, ha raccolto questa storia musicale e ne ha fatto un vivace racconto grazie anche al talento e ad abili arrangiamenti dei maestri Gianni Di Crescenzo al pianoforte e Massimo Aureli alla chitarra acustica, entrambi di grande esperienza nel jazz e nello stile brasiliano, e alla ritmica di Milo Silvestro, percussionista eclettico  di grande talento. Mario Donatone e la World Spirit Orchestra della quale anche Gio’ è codirettrice, contribuisce alla suggestione e a quei colori immancabili in questo genere.

World Spirit Orchestra Coro Equo e Solidale è un progetto unico nel suo genere. E’ un’orchestra di voci, un coro moderno nato alla Casa del Jazz di Roma nel 2011 e dedito a tutti gli stili della vocalità corale. Il suo repertorio infatti spazia dal gospel di varie epoche, al soul, jazz, world e pop d’autore e, grazie soprattutto all’esperienza del Maestro Mario Donatone e alla sua spiccata personalità artistica, ha alternato una ricca produzione di spettacoli musicali, ad importanti esperienze televisive e teatrali collaborando con personaggi come Harold Bradley, Linda Valori, Neri Marcorè, Mario Biondi, Hajnal Nemeth, Claudio Boccaccini eccetera. Si avvale per gli arrangiamenti, della collaborazione del maestro Riccardo Biseo, pianista e arrangiatore di grande prestigio del jazz italiano.

Associazione Culturale Pinispettinati

Via del Campo Barbarico 80

Inizio concerto ore 21:30

Contributo Soci 10 euro

Line-up

Gio’ Bosco, voce

Gianni Di Crescenzo, pianoforte

Massimo Aureli, chitarra acustica

Milo Silvestro, percussioni

World Spirit Orchestra – Coro Equo e solidale

Diretto da Mario Donatone

Operai forestali, al Ministero un tavolo per il rinnovo del contratto

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Si è svolto oggi, nella Sala Paola Clemente del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, un incontro tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e il sottosegretario Franco Manzato per indire un tavolo sul rinnovo del contratto nazionale degli operai forestali. Durante la riunione, in presenza dell’assessore Leonardo Di Gioia, coordinatore degli assessori all’agricoltura presso la Conferenza Stato Regioni, e di altre associazioni ed enti di categoria, i segretari generali di Fai, Flai e Uila, Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza, dopo aver ringraziato il sottosegretario Manzato per aver dato ascolto ai ripetuti appelli dei sindacati, hanno evidenziato il bisogno di realizzare un cronoprogramma per avviare quanto prima la negoziazione e ottenere il rinnovo contrattuale, atteso dal 2012.

I sindacati di categoria si augurano che questa prima riunione possa rappresentare una concreta svolta per una situazione di grave disattenzione verso gli oltre 65 mila lavoratori del comparto. La contrattazione, hanno affermato Rota, Mininni e Mantegazza durante i loro interventi, richiede il coinvolgimento delle regioni e una attenta valutazione, da parte di tutti i soggetti coinvolti, delle modalità da adottare per avviare nel modo migliore e più rapido possibile il negoziato. Pertanto, Fai Flai Uila si sono dichiarate favorevoli a riconoscere nell’Uncem l’interlocutore istituzionale con cui costruire il percorso.

“Con questa prima riunione – commentano Rota, Mininni e Mantegazza – contiamo di aver posto le premesse per aprire una nuova stagione contrattuale per i lavoratori e le loro famiglie. Deve essere chiaro che il rinnovo del contratto nazionale – hanno evidenziato Fai Flai e Uila – è una opportunità unica per dare risposte concrete ai lavoratori su salario, formazione, tutele, ma anche per mettere in ordine e rendere produttivo un settore strategico per lo sviluppo sostenibile, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la valorizzazione delle filiere ambientali e agroalimentari, e per cogliere le innovazioni previste nel T.U. forestale, di cui si auspica la veloce approvazione dei decreti attuativi”.

Ufficio stampa FAI-CISL

Reddito di cittadinanza, cos’è il ‘patto per il lavoro’

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Il ‘patto per il lavoro’ risponde all’esigenza di collocare o ricollocare i cittadini sul mercato del lavoro, e non solo sostenerli economicamente. La firma sancisce il rispetto degli obblighi previsti per coloro che ricevono l’assegno di integrazione al reddito: l’immediata disponibilità al lavoro e l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo o al completamento degli studi.

Entro 30 giorni a partire dal riconoscimento del sussidio, i beneficiari che possiedono i requisiti richiesti dalla legge vengono contattati dal Centro per l’Impiego di riferimento per firmare il patto per il lavoro: si attiva, così, un meccanismo che chiama in causa anche le nuove figure professionali dette Navigator , che fungono da raccordo tra i diversi attori in gioco.

Il ‘patto per il lavoro’ è “un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e prevede la redazione del bilancio delle competenze e attività finalizzate alla ricerca attiva di lavoro e alla formazione o riqualificazione professionale. Il Patto prevede anche attività di servizio alla comunità e l’obbligo di accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue (una in caso di rinnovo)”.

Lavoro/ Assegni di maternità e malattia: i nuovi importi

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Ci sono novità dall’Inps sugli assegni di maternità, malattia e tubercolosi. Sono stati pubblicati i nuovi importi in incremento, aggiornati al 2019, relativi ai salari medi convenzionali e alle retribuzioni minime. L’aumento è dettato dalla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, stimata dall’Istat.

Queste le variazioni:

– Per i lavoratori agricoli con contratto a tempo indeterminato la retribuzione di base per la liquidazione delle prestazioni non può essere inferiore a 43,35 euro.

  • Coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali: 43,35 euro,
  • Artigiani: 48,74 euro,
  • Commercianti: 48,74 euro,
  • Pescatori: 27,07 euro,

Lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari

Ai fini del calcolo dell’indennità per congedo di maternità/paternità con inizio nel 2019, devono essere utilizzate le seguenti retribuzioni convenzionali orarie:

  • 7,13 euro per le retribuzioni orarie effettive fino a 8,06 euro;
  • 8,06 euro per le retribuzioni orarie effettive superiori a 8,06 euro e fino a 9,81 euro;
  • 9,81 euro per le retribuzioni orarie effettive superiori a 9,81 euro;
  • 5,19 euro per i rapporti di lavoro con orario superiore a 24 ore settimanali.

Altri

  • lavoratori iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi: 340,32 euro per i liberi professionisti per i quali si applica l’aliquota del 25,72%, 446,17 euro per i collaboratori e altre figure assimilate per i quali si applica l’aliquota al 33,72%, 452,92 euro per i collaboratori e altre figure assimilate per i quali si applica l’aliquota al 34,23%;
  • assegno di maternità: 346,39 euro mensili per complessivi 1.731,95 euro;
  • assegno di maternità per lavori atipici e discontinui: 2.132,39 euro;
  • limiti di reddito ai fini dell’indennità del congedo parentale: il valore provvisorio dell’importo annuo del trattamento minimo pensionistico per il 2019 è pari a 6.669,13 euro;
  • indennità economica e accredito figurativo per i periodi di congedo riconosciuti in favore dei familiari di disabili in situazione di gravità: importo complessivo annuo di 48.495,36 euro, importo massimo annuo indennità di 36.463,00 euro, importo massimo giornaliero indennità di 99,90 euro

Economia/ Procedura d’infrazione: cosa può succedere?

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Resta il debito pubblico il problema dell’Italia: nel 2018 è stato pari al 132,2%, rispetto al 131,4% del 2017 e nel 2019 si attesterà al 133,7% .

E’ il fulcro della contesa tra Roma e Bruxelles che va avanti ormai da mesi; la Commissione UE si appresta a “raccomandare” ai ministri una procedura nei confronti del nostro Paese per disavanzo eccessivo causato dal mancato mancato rispetto della regola del debito. Nel mirino comunitario soprattutto Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, che “avrebbero fallito l’obiettivo mettendo a rischio la tenuta dei mercati italiani ed europei”.

Questi i passaggi: la Commissione Ue chiede ai governi europei di dire la loro su una possibile procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, poi sarà chiamato ad esprimersi il Comitato economico e finanziario, l’organismo tecnico i direttori generali dei rispettivi ministeri delle Finanze, ancora dopo l’Eurogruppo a Lussemburgo, che investirà della questione l’Ecofin del 9 luglio chiamato al “verdetto”: avvio formale della procedura oppure rinvio o infine sospensione in presenza di eventuali impegni aggiuntivi prospettati dal governo.

La Commissione potrebbe consigliare una manovra aggiuntiva da 3,6 miliardi di euro per evitare una procedura di infrazione che finora non è mai stata applicata per nessun paese europeo e che farebbe scattare confronti del nostro paese una sorveglianza rafforzata, che prevede un monitoraggio costante per verificare se le azioni correttive richieste  siano effettivamente poste in essere, che tradotto in pillole significherebbe aumenti delle tasse e tagli alle spese e ai servizi sociali.

Giornata mondiale dell’Ambiente / Slow Food: “Non c’è più tempo, dobbiamo fare subito qualcosa”

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Race against Time

L’appello di Slow Food dalla Groenlandia: «Non c’è più tempo, dobbiamo fare subito qualcosa per l’ambiente, riprendiamoci il potere di scegliere oggi: a partire dal cibo che acquistiamo»

«La cosa più impressionante che sto toccando con mano in questi giorni va ben oltre i peggiori allarmi degli scienziati: non solo perdiamo 428 chilometri cubi di ghiaccio l’anno, ma quello che ancora resiste è gravemente malato, indebolito dal calore che penetra nelle fessure e che si insinua in profondità. Sapevo che la situazione fosse critica, ma certo non mi aspettavo un tale disastro». Da tre giorni Olivero Alotto, attivista Slow Food, corre, in un percorso lungo oltre 200 km, sulle quelle terre di Groenlandia fino a poco tempo fa coperte dai ghiacciai. Una sfida che ha voluto cogliere per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi climatica che investe tutte le latitudini e raccogliere fondi per un progetto Slow Food che in Africa educa, forma nuovi leader aiuta nella conquista della sovranità alimentare: gli Orti comunitari e nelle scuole a cui tutti possiamo contribuire con una piccola donazione.

Perché se ai Poli si sciolgono i ghiacciai, in Africa la desertificazione dei terreni non conosce soste con un costo altissimo in termini di vite umane e una emorragia migratoria inarrestabile. Eppure, i popoli africani sono responsabili di appena il 4% delle emissioni di gas clima alteranti totali. Una situazione che oggi possiamo definire drammatica nonostante fosse il 5 giugno 1972 quando l’Onu istituì la Giornata mondiale dell’Ambiente in occasione del varo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. In questi, ormai, cinquant’anni i moniti degli scienziati sono rimasti inascoltati, mentre continuiamo a depredare e inquinare le risorse del pianeta.

«Il tempo è davvero scaduto» ribatte Alotto dalla Groenlandia, la sua Race against Time è proprio in simbolo della corsa contro il tempo in cui tutti dovremmo impegnarci per ridurre inquinamento ed emissioni: «Tutti dobbiamo fare la nostra parte, e possiamo iniziare da una scelta quotidiana: il cibo».

La sfida di Alotto è infatti solo l’ultima delle iniziative che Slow Food porta avanti per informare ed esortare tutti ad agire per proteggere il nostro ambiente proprio a partire dalla consapevolezza che cambiando le nostre abitudini alimentari possiamo dare un enorme contributo: la produzione industriale di cibo determina il 21% delle emissioni clima alteranti, in particolare gas serra, NH3 e particolato. L’agricoltura è il principale settore responsabile dell’inquinamento da ammoniaca e delle emissioni di altri composti azotati, che inquinano l’aria e riducono la resa delle colture. Intanto la politica latita e non va oltre alla logica del tutto subito, nega l’evidenza, intrappolata in sterili conti elettorali. Non adeguiamoci: prendiamo esempio dai giovani, dal movimento Fridays for Future, iniziamo dalle nostre scelte quotidiane.

Quando andiamo a fare la spesa, usiamo la testa non limitiamoci a un gesto passivo che ha come unico criterio di scelta il 3×2. Da oggi, Giornata mondiale dell’Ambiente, sentiamoci protagonisti: indirizziamo le nostre scelte, influenziamo il sistema produttivo, perché un prodotto che paghiamo poco ha in realtà costi ambientali e sociali altissimi che stiamo pagando tutti: è la chimica impiegata per combattere gli infestanti e aumentare la produzione, sono gli additivi e conservanti, gli ingombranti packaging in plastica, è il sistema distributivo che fa viaggiare gli alimenti in tutto il mondo. E quindi che prodotto abbiamo comprato alla fine? Una bomba per l’ambiente e la salute. Allora impariamo a scegliere perché questo semplice gesto può essere determinante per indirizzare la produzione. Il consumatore ha un forte potere: è giunto il tempo di farlo valere per il nostro ambiente.

Ufficio stampa Slow Food

Costituzione di rendita vitalizia: regolamento e precisazioni

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La costituzione della rendita vitalizia è finalizzata a riscattare i periodi di omissione contributiva caduti in prescrizione. Può essere richiesta dal datore di lavoro, dal lavoratore, anche nel caso in cui abbia già ottenuto la pensione, e dai superstiti del lavoratore.

La facoltà di riscatto, precedentemente applicata ai rapporti di lavoro subordinato, è stata poi estesa:

  • ai familiari coadiuvanti e coadiutori dei titolari di imprese artigiane e commerciali;
  • ai collaboratori del nucleo diretto coltivatore diversi dal titolare e ai collaboratori dei nuclei colonici e mezzadrili; 
  • a tutti coloro che, essendo soggetti al regime di assicurazione obbligatoria nella Gestione Separata, non siano però obbligati al versamento diretto dei contributi, essendo la propria quota trattenuta dal committente/associante e versata direttamente da quest’ultimo;
  • agli iscritti alla Cassa per le pensioni degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, dal 1° gennaio 2020.

La circolare INPS 29 maggio 2019, n. 78 fornisce chiarimenti sul regolamento della costituzione di rendita vitalizia. Si ricorda, in particolare, che per richiedere il riscatto dei contributi omessi e caduti in prescrizione è necessario provare l’esistenza del rapporto di lavoro e la retribuzione percepita dal lavoratore.

Carabinieri NAS Catania: controlli nelle aziende zootecniche, sequestrati 548 capi di bestiame non regolamentare

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A conclusione di attività info-investigativa finalizzata al contrasto del commercio abusivo di prodotti caseari, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania, unitamente alla locale Stazione Carabinieri, ha eseguito ispezioni igienico-sanitarie presso due aziende zootecniche della provincia catanese.
Nella prima struttura è stato operato il sequestro di 350 kg. di prodotti caseari di provenienza incerta rinvenuti in fase di stagionatura all’interno di un laboratorio di caseificazione abusivo di cui è stata disposta l’immediata chiusura, con la collaborazione di personale medico del Dipartimento veterinario della competente Asp intervenuto sul posto.
Nella seconda azienda, è stato rilevato che i titolari, arbitrariamente, disattendevano le ordinanze sanitarie relative al divieto di movimentazione di bestiame e di abbattimento dei capi infetti da encefalopatie spongiformi trasmissibili. Per tale motivo è stato operato il sequestro sanitario dell’intero insediamento ovi-caprino composto da complessivi n. 548 capi potenzialmente infetti, di cui n. 110 non identificabili e n. 107 provenienti da altri allevamenti per i quali sono in corso accertamenti, con la collaborazione di personale medico del Dipartimento Veterinario.

Fondazione nazionale dei commercialisti/“La rilevanza giuridica delle unioni para coniugali nella partecipazione all’impresa familiare”

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Comunicato Stampa
Il documento “La rilevanza giuridica delle unioni paraconiugali nella partecipazione all’impresa familiare” pubblicato sul sito della Fondazione analizza la regolamentazione delle collaborazioni familiari introdotta dalla legge Cirinnà. Approfondimento sulla disciplina dettata dall’art. 230-ter c.c. per le prestazioni di lavoro rese dai conviventi more uxorio
Compatibilità della iscrizione del convivente che collabora nell’impresa familiare alla gestione separata INPS al fine di ristabilire le condizioni minime di protezione sociale necessitate dall’ordinamento. Questo uno dei temi al centro del documento “La rilevanza giuridica delle unioni paraconiugali nella partecipazione all’impresa familiare” pubblicato oggi, 4 giugno 2019, dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Il contributo analizza la regolamentazione delle collaborazioni familiari introdotta dalla legge Cirinnà, soffermandosi in particolare sulla disciplina dettata dall’art. 230-ter c.c. per le prestazioni di lavoro rese dai conviventi more uxorio. Tre le sezioni dello studio: nella prima si esaminano i modelli di famiglia e lavoro familiare, nella parte centrale, la valorizzazione giuridica delle convivenze more uxorio ed infine sotto la lente, il diritto all’assicurazione sociale del collaboratore dell’imprenditore convivente.
Nel documento si evidenziano i presupposti applicativi della nuova fattispecie e le incertezze interpretative relative alla corretta qualificazione del rapporto di collaborazione, proponendo una soluzione esegetica per l’inquadramento previdenziale e fiscale dell’attività di lavoro del convivente nell’impresa familiare. A tale proposito, il contributo stigmatizza il “cortocircuito” della prassi amministrativa dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate, formatasi su una disciplina legale già di per sé lacunosa. Nella legge Cirinnà, infatti, non si rinviene alcuna previsione circa la disciplina delle assicurazioni sociali dei conviventi more uxorio, differentemente dalla fattispecie delle unioni civili per le quali il problema è risolto alla radice attraverso la disposizione di cui all’art. 1, co. 20, l. n. 76/2016, che equipara l’unito civilmente al coniuge con l’immediata estensione al primo delle tutele sociali del secondo.
Ad oggi, la lacuna normativa non è stata colmata neanche sul piano interpretativo dall’INPS che, alla luce dei requisiti soggettivi per l’iscrizione alla gestione commercianti e artigiani, attraverso la circolare esplicativa n. 66 del 31 marzo 2017, ha preso atto che il convivente di fatto non è contemplato dalle leggi istitutive delle gestioni autonome e ha reputato che le relative prestazioni di lavoro non siano soggette ad obbligo assicurativo. Negando l’iscrizione alla gestione artigiani e commercianti, però, l’INPS non ha chiarito come vada valutato il convivente rispetto al sistema di assicurazione sociale, ingenerando una situazione di grave incertezza nella gestione dei rapporti di collaborazione familiare. Al momento la copertura previdenziale sembra di fatto impedita così come è dubbio l’assoggettamento a contribuzione obbligatoria delle quote di utile, ingenerando difficoltà anche sul piano amministrativo. L’Agenzia delle entrate, d’altra parte, con Risoluzione n. 134 del 26 ottobre 2017, ha esteso in via interpretativa la disciplina fiscale della partecipazione all’impresa familiare di cui all’art. 230-bis anche ai collaboratori conviventi, con argomentazioni apparentemente incompatibili con quelle formulate dall’INPS in relazione alla impossibilità di iscrizione alla gestione commercianti e artigiani.
In ossequio al principio universalistico che informa il sistema di tutela previdenziale, però, ai collaboratori dell’imprenditore convivente non può essere negata protezione sociale, vieppiù perché, al di là del titolo giuridico in base al quale l’attività viene prestata, l’ordinamento è ormai proiettato verso «l’estensione degli ambiti soggettivi di riferimento della tutela previdenziale a tutti i produttori di reddito da lavoro, genericamente considerati». Stante questa ineludibile necessità, il documento indaga la compatibilità della iscrizione del convivente che collabora nell’impresa familiare alla gestione separata INPS al fine di ristabilire le condizioni minime di protezione sociale necessitate dall’ordinamento. Sul piano operativo, la tesi proposta necessita di riscontro da parte dell’INPS che, qualora avalli la soluzione interpretativa, dovrà fornire le istruzioni operative utili per l’iscrizione del collaboratore, per il calcolo della contribuzione e per il suo versamento.
Il documento completo è disponibile online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Info: Ufficio Stampa Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Sabino Cirulli