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Licenziamento per giusta causa e tipizzazioni del CCNL di riferimento

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La CORTE DI CASSAZIONE con la Sentenza del 23 maggio 2019, n. 14063 affronta il problema dell’Utilizzo della card dipendenti a favore di un familiare.Il caso specifico; alla commessa di una profumeria si imputava di aver usato la card riservata ai dipendenti per l’acquisto di prodotti per la propria madre e di avere consentito a quest’ultima la partecipazione ad un concorso riservato ai clienti, tale condotta a giudizio aziendale comportava il venir meno del rapporto di fiducia.

Il tribunale di Roma, respingeva il reclamo proposto dalla lavoratrice, rilevando che l’utilizzo della card dipendenti a favore di un familiare, espressamente vietato dal regolamento aziendale e la conseguente applicazione di uno sconto indebito, nonché l’utilizzo dello scontrino per la partecipazione ad un concorso riservato ai clienti integravano una condotta che violava gravemente i doveri di correttezza della lavoratrice, suscettibile di ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario.

Nel giudizio emergeva che la Violazione del regolamento aziendale e conseguente Lesione del vincolo fiduciario, ed affermava che “le tipizzazioni delle fattispecie previste dal contratto collettivo nell’individuazione delle condotte costituenti giusta causa di recesso non sono vincolanti per il giudice, ma la scala valoriale formulata dalle parti sociali deve costituire uno dei parametri cui occorre fare riferimento per riempire di contenuto la clausola generale dell’articolo 2119 Cc”.

In sostanza, il giudice se da una parte deve tenere conto delle tipizzazioni di giusta causa e giustificato motivo previste dal contratto collettivo di riferimento, dall’altra queste ipotesi non sono vincolanti e la scala di valori formulata dalle parti sociali deve essere utilizzata come un mero parametro di riferimento al fine della valutazione della specifica fattispecie oggetto in giudizio.

La Corte di Cassazione ha stabilito che non è possibile licenziare il dipendente per giusta causa ove il contratto collettivo di riferimento prevede il recesso esclusivamente in caso di comportamenti di maggiore gravità, inerenti ad ipotesi di reato.

Alfredo Magnifico

Fortinet : il Threat Landscape Report per il Q1 2019

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Fortinet® (NASDAQ: FTNT), leader mondiale nelle soluzioni di cyber sicurezza integrate e automatizzate,ha presentato il nuovo Threat Landscape Report per il primo trimestre 2019, risultato delle ricerche dei FortiGuard Labs.

“Constatiamo giorno dopo giorno come la community dei cybercriminali replichi le strategie e le metodologie di Stati, device e network in continua evoluzione. Le organizzazioni devono ripensare i loro piani per affrontare al meglio le sfide future e gestire i rischi in ambito cyber security”, commenta Phil Quade, Chief Information Security Officer di Fortinet “Un primo passo importante è pensare alla sicurezza informatica come a una scienza facendo leva su velocità e connettività del cyberspazio per difendersi. Adottare un approccio fabric alla sicurezza, una segmentazione micro e macro, sfruttare il machine learning e l’automazione come elementi costitutivi dell’intelligenza artificiale, può rappresentare un’enorme opportunità per tenere lontani i criminali informatici.”

In particolare, il report ha evidenziato quanto segue:

Traffico di rete pre e post attacco: valutare se i cybercriminali mettano in atto gli attacchi in diversi giorni della settimana è un punto importante per capire come siano sempre alla ricerca di nuove modalità e opportunità. Quando si confronta il volume del web filtering per due fasi della cyber kill chain durante i giorni feriali e nel fine settimana, ne emerge come l'attività di pre-compromise sia circa tre volte più probabile durante la settimana lavorativa, mentre il traffico post-compromise mostra una minore differenziazione. Ciò è principalmente dovuto al fatto che l'attività di diffusione di un exploit spesso richiede a qualcuno di intraprendere un'azione come, ad esempio, quella di fare clic su un messaggio di phishing. Differentemente, l'attività di controllo e comando (C2) non ha questo requisito e, pertanto, può verificarsi in qualsiasi momento. I criminali informatici lavorano per massimizzare le opportunità durante la settimana, quando l’attività sul web è più elevata. Differenziare tra le pratiche di web filtering nei giorni feriali e nei fine settimana è importante per comprendere appieno la kill chain dei singoli attacchi. 
La maggior parte delle minacce condividono un’infrastruttura: il grado di condivisione delle infrastrutture delle diverse minacce mostra alcuni trend particolarmente rilevanti. Alcune minacce infatti fanno leva sull’utilizzo di un’infrastruttura comune rispetto a una unica o dedicata. Quasi il 60% delle minacce ha come denominatore comune almeno un dominio, il che indica che la maggior parte delle botnet sfrutta un’infrastruttura consolidata. IcedID è un esempio di questo comportamento, che si può riassumere con la domanda "perché compri quando puoi prendere in prestito?". Inoltre, quando le minacce condividono l'infrastruttura, tendono a farlo nella stessa fase della kill chain. Da qui si comprende come l'infrastruttura giochi un ruolo fondamentale quando viene utilizzata per mettere in atto la diffusione di particolari minacce informatiche. Capire quali di esse condividono l'infrastruttura e in quali punti è un vantaggio competitivo per le aziende, per prevedere le potenziali evoluzioni future di malware e botnet.
Il Content Management deve essere sempre controllato e gestito: gli hacker tendono ad adottare comportamenti che permettano loro di massimizzare le opportunità, come passare da una minaccia all'altra in cluster, mirando alle vulnerabilità. Un esempio di nuove tecnologie nel mirino dei criminali informatici sono le piattaforme web che rendono più facile la presenza online di utenti e  imprese; continuano infatti a essere prese di mira, anche quando sono associate a plugin di terze parti. Questo conferma l’importanza di applicare immediatamente le patch e essere consapevoli che il mondo degli exploit è in continua evoluzione.

Il ransomware è tutto tranne che scomparso: in generale, il numero elevato di ransomware è stato sostituito da attacchi più mirati, ma questo tipo di minaccia è ben lungi dall’essere scomparsa dai radar. Al contrario, gli attacchi multipli dimostrano come siano stati personalizzati per raggiungere target particolarmente importanti e per fornire agli hacker un accesso privilegiato alla rete. LockerGoga è un esempio di attacco multi-stage mirato. LockerGoga si distingue per pochi aspetti dagli altri ransomware in termini di sofisticazione funzionale. In questo caso l’attacco era mirato e c’era una precisa volontà di rendere il malware difficilmente individuabile.

Prendendo invece in esame Anatova ne emerge che, come per la maggior parte degli altri ransomware, l’obiettivo principale sia crittografare il maggior numero di file possibili presenti nel sistema di chi ne viene colpito. In questo caso, però, il ransomware evita di crittografare gli elementi che possono influire sulla stabilità del sistema che sta infettando. Entrambe queste varianti di ransomware dimostrano l’importanza per i responsabili della sicurezza di rimanere concentrati su come mettere in atto strategie di applicazione patch e backup per agire contro i ransomware. Tuttavia le minacce mirate richiedono difese più personalizzate per garantire una protezione da metodologie sofisticate di attacco.

Strumenti e tattiche per il “Living off the Land”: poiché gli hacker per massimizzare i propri sforzi operano utilizzando gli stessi modelli di business delle loro ‘vittime’, i metodi di attacco spesso continuano a svilupparsi anche dopo il primo accesso. Per raggiungere questo obiettivo, nel perpetrare un attacco, i cyber criminali utilizzano sempre più strumenti dual-use oppure che siano già preinstallati sui sistemi. Questa tattica di “Living off the Land” (LoTL) consente loro di nascondere le loro attività all’interno di processi legittimi e rende più difficile rilevarli. Tali tool rendono inoltre anche l’attribuzione degli attacchi molto più difficile. Sfortunatamente, gli hacker possono usare una vasta gamma di strumenti legittimi per raggiungere il proprio obiettivo e mascherarsi.

Il bisogno di una Threat Intelligence dinamica e proattiva: migliorare la capacità di un’organizzazione non solo di difendersi adeguatamente dalle minacce, ma anche di prepararsi all’evoluzione e all’automazione degli attacchi richiede un’intelligence delle minacce dinamica, proattiva e disponibile su tutta la rete distribuita. Tale approccio può essere utile per identificare le tendenze, evidenziando l’evoluzione dei metodi di attacco, e per individuare le priorità di cyber hygiene in base agli obiettivi degli hacker. La capacità di intervenire sulla gestione delle minacce si riduce significativamente se non può essere attuabile in tempo reale su ogni dispositivo. Solo una security fabric ampia, integrata e automatizzata può fornire protezione per l’intero ambiente di rete

Fortinet (NASDAQ: FTNT) protegge le principali aziende, service provider ed organizzazioni governative di tutto il mondo, offrendo ai clienti una protezione avanzata e continua rispetto a superfici d’attacco sempre più vaste, oltre alla potenza necessaria per soddisfare i requisiti prestazionali in continuo aumento generati dalle reti borderless – oggi e in futuro. Solo l’architettura Security Fabric di Fortinet può fornire sicurezza senza compromessi per rispondere alle più delicate sfide di security, in ambienti di rete, applicativi, cloud o mobile. Fortinet si classifica al primo posto tra i sistemi di sicurezza forniti a livello mondiale e oltre 400.000 clienti si affidano all’azienda per proteggere la propria attività. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.fortinet.com, sul Fortinet Blog o sui FortiGuard Labs.

Carabinieri NAS: Arrestate 3 persone per importazione e cessione di sostanze stupefacenti

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FOTO DI REPERTORIO

Nell’ ambito  di  indagini  coordinate  dalla  Procura  della  Repubblica  di Napoli Nord, il Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato da oltre 100 militari dell’Arma dei Carabinieri in Napoli e Provincia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 3 persone di anni 46, 31 e 19 residenti rispettivamente a Melito di Napoli (Na), Napoli e Giugliano in Campania (Na) per importazione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.
II provvedimento cautelare ha avuto origine da una complessa attività d’indagine sviluppatasi attraverso il monitoraggio delle spedizioni dirette in Italia dalla Spagna che ha consentito di ricondurre al medesimo destinatario decine di tipici trolley da viaggio contenenti marijuana diretti e gestiti presso un centro di smistamento ubicato in Casoria (Na). Le spedizioni giungevano in Italia attraverso diversi paesi europei accompagnate da lettere di vettore recanti come destinatario nomi di fantasia e ritirate presso il centro di Casoria con l’ausilio di personale interno.
In particolare, attraverso Ie intercettazioni di conversazioni, telefoniche e telematiche, nonché con ulteriori attività di acquisizione di dati informativi, é stato individuato il reale destinatario dei numerosi plichi spediti con il medesimo modus operandi, alcuni sequestrati all’estero in Spagna e in Germania, altri effettivamente consegnati, altri ancora sequestrati in Italia proprio a Casoria, risultato reso possibile per la preziosa collaborazione info-investigativa ottenuta a Iivello europeo con I’attivazione della Cooperazione internazionale di polizia giudiziaria. Nel corso delle indagini é stata altresì individuata la persona che forniva sostegno logistico presso il centro di Casoria per il ritiro dei plichi.
I sequestri operati a Casoria e le successive analisi chimico tossicologiche effettuate sulla sostanze rinvenute, effettuate presso i laboratori dei Carabinieri delle investigazioni Scientifiche di Roma (RIS), hanno consentito di accertare che si trattava di sostanza stupefacente di particolare pregio e valore economico per l’aIto contenuto di principio attivo.
I  sequestri  eseguiti   nel   corso   dell’attività   investigativa   hanno   consentito   di   sottrarre dal commercio illecito circa 35 kg e di ricostruire l’importazione illecita di oltre 120 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un valore complessivo stimato ammontante a circa un milione di euro.

Geo_MATERA2019: Ambiente, Territorio e Recupero del Costruito 12-13-14 Giugno 2019

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Dal 12 al 14 giugno 2019 si svolgerà in Basilicata il Convegno Itinerante Geo_Matera_2019: Ambiente, Territorio e Recupero del Costruito, distribuito su tre aree geografiche della Regione Basilicata.

12 Giugno 2019: IDROGEOLOGIA E ACQUE MINERALI con inizio dei lavori presso il Castello Federiciano di Melfi;

13 Giugno 2019: SISMICITÀ E AMBIENTE con inizio dei lavori presso l’Università degli Studi della Basilicata;

14 Giugno 2019: GEOLOGIA URBANA E RECUPERO DEL COSTRUITO con inizio dei lavori presso la Casa Cava di Matera e visita alla Citta dei Sassi, capitale della Cultura Europea 2019.

Il Convegno è patrocinato dalla Fondazione Matera 2019 ed è organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi e da tutti gli Ordini Regionali dei Geologi d’Italia. La scelta degli argomenti assume un significato simbolico per rilanciare temi come la conoscenza e la difesa del territorio intesa come un insieme di azioni finalizzate al riconoscimento del ruolo strategico delle geologia nella predisposizione di elementi conoscitivi e di mitigazione del rischio. L’evento intende far conoscere a fondo lo stato di salute del territorio nazionale e tracciare la via verso un nuovo sviluppo ispirato alla sostenibilità, prendendo come riferimento anche le esperienze fatte in altri contesti nazionali ed europei.

Slow Food lancia #RunningForClimate in Groenlandia: un’impresa estrema dell’attivista Oliviero Alotto

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Un’impresa estrema di Slow Food con l’attivista Oliviero Alotto 
per raccontare come i cambiamenti climatici 
incidono sull’ambiente, gli animali e le comunità locali
Oltre 200 km di corsa e in canoa dal 3 al 6 giugno

Dalla Groenlandia agli Orti in Africa con Slow Food: ecco perchè!


– Secondo l’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), entro la fine del secolo, in mancanza di limitazioni delle emissioni di gas serra, la temperatura media sul Pianeta è destinata ad aumentare di 4°C e oltre, ma già con un aumento di 2°C si prevedono gravissime conseguenze ambientali e sociali.

– I ghiacciai, che coprono il 10% della superficie terrestre, stanno rapidamente scomparendo: dal 1994 a oggi abbiamo perso circa 400 milioni di tonnellate di ghiacciai all’anno.


– In Groenlandia nel 2003 scomparivano ogni anno 111 chilometri cubi di ghiaccio. Dieci anni più tardi, la cifra è quasi quattro volte più elevata: 428 chilometri cubi (Istituto danese Dtu Space Lab, 2019) con una crescita molto più veloce del previsto.

– In Italia oggi rimane circa un terzo dei ghiacciai alpini rispetto a due secoli fa.

– A livello globale la sola produzione di cibo è responsabile di un quinto delle emissioni di gas serra, 21% (Ar5 Ipcc 2014; The state of food and agriculture by FAO 2015).
– Sempre secondo la Fao, nel 2012, le emissioni generate dall’utilizzo di fertilizzanti sintetici hanno rappresentato il 14% del totale di quelle agricole. Si tratta della fonte di emissioni del settore primario a più rapida crescita: dal 2001 è aumentata del 45% circa (Fao 2015, Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources). 
– Nel periodo 1990-2005, il 71% della deforestazione in Argentina, Colombia, Bolivia, Brasile, Paraguay, Perù e Venezuela è stato causato dalla crescente domanda di pascoli (FAO 2012, Livestock and Landscape).

– Il continente africano è responsabile solo del 4% delle emissioni di gas serra (Commissione dell’Unione Africana).
– Circa i due terzi delle popolazioni dell’Africa subsahariana sono soggette agli effetti del cambiamento climatico perché sono dipendenti dall’agricoltura di sussistenza.

Il progetto

Una corsa in solitaria, un’impresa estrema per denunciare le conseguenze dei cambiamenti climatici e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di fare ognuno la propria parte, a cominciare da poche semplici azioni da compiere nella propria vita quotidiana. È Race against Time, l’iniziativa che Slow Food lancia insieme a uno dei suoi leader e attivisti, il torinese Oliviero Alotto che dal 3 al 6 giugno percorrerà oltre 200 km raccogliendo fondi per il progetto 10 mila Orti in Africa.

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L’impresa infatti toccherà gli spazi lasciati liberi dal ritiro dei ghiacciai sulla più grande isola del Pianeta, per unirli idealmente con un altro luogo che, pur privo di responsabilità, oggi sta già pagando pesantemente gli effetti dei cambiamenti climatici: il continente africano.

Race against Time è infatti l’occasione per rilanciare uno dei progetti più importanti del movimento: la campagna di raccolta fondi a favore degli Orti in Africa di Slow Food.

Ogni chilometro di corsa sarà trasformato in un gesto concreto per il Pianeta e contribuirà alla creazione di un orto in Uganda, per permettere ai bambini della scuola di Kachwamba e alla comunità di quella zona rurale l’accesso a un cibo adeguato, sostenibile per la natura e l’ambiente.

Il percorso

Il percorso si snoda attraverso antiche valli glaciali per oltre 200 km nella regione sud-ovest della Groenlandia, dove sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico, e toccherà le località di Kangerlussuaq (sede dell’aeroporto), Kelly Ville, Ice Cap, Sisimiut (la seconda città per popolazione).

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L’alimentazione durante la preparazione

Fondamentale per questo tipo di imprese, la dieta dell’atleta è seguita dalla biologa e nutrizionista Felicina Biorci. Nella fase di allenamento si procede con un digiuno intermittente, che prevede 2-3 pasti al giorno al più tardi entro le 16, così da raggiungere 12-16 ore di digiuno prima della colazione del giorno successivo. Digiuno che, stando agli ultimi studi, favorirebbe l’autofagia, responsabile del ricambio cellulare che preserva un corretto funzionamento dell’organismo, la riduzione dei marcatori di infiammazione e il miglioramento del microbioma intestinale. Quindi per tenere alti i livelli di ematocrito, grazie ai quali l’ossigeno arriva abbondante nei tessuti, non mancano le barbabietole mentre legumi e canapa forniscono il giusto apporto proteico. Teff, frumenti antichi, riso, grano saraceno e miglio forniscono i carboidrati, mentre il cacao è fondamentale per contrastare i danni da carichi di lavoro eccessivi. Ovviamente ci sono 700 ml di acqua mattina e pomeriggio

L’alimentazione durante la corsa

Per riuscire a coprire i fabbisogni di circa 40-60 km di corsa giornaliera alle temperature artiche non devono mancare i carboidrati. Vista la scelta di un’alimentazione sostenibile, sono escluse proteine animali, compensate da frutta disidratata, castagne, riso, datteri, canapa.

La preparazione atletica

Alotto si prepara costantemente a imprese del genere, correndo e allenandosi ogni giorno, seguendo una precisa tabella studiata insieme a un preparatore atletico. Nel caso specifico ha corso due gare di oltre 100 km nell’arco di 3 settimane e due da 50 km. Corre almeno 100 km ogni settimana, a cui aggiunge un allenamento in bici.

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Chi è Oliviero Alotto?

Responsabile di Slow Food a Torino, per anni ha guidato l’associazione Terra del Fuoco. Da sempre è impegnato nella sensibilizzazione verso la salvaguardia dell’ambiente e del Pianeta. È appassionato di montagna, corsa, trail running, ma anche di vino e cibo. Per lui la corsa è un elemento di unione tra i popoli e di riscoperta della natura nella sua più profonda essenza.

A credere in Oliviero Alotto e alla sua impresa anche un team di aziende che ha contribuito all’organizzazione di Race against Time #RunningForClimate in Groenlandia:

– Ferrino: www.ferrino.it

– Mara dei Boschi: www.maradeiboschi.com

– LIFE: www.lifeitalia.com

– Masseria Olimpo: http://masseriaolimpo.it

– Riso Gli Aironi: www.gliaironi.it

– Ledlenser: www.ledlenser.com/it

– Pastificio Reale: www.pastificioreale.com

– Finestra sul Cielo: http://lafinestrasulcielo.it

– SOLGAR: www.solgar.it

– Garmin: www.garmin.com

– Masters: www.masters.it

Il decalogo “amico del clima” di Slow Food
Ogni giorno tutti noi possiamo contribuire a mitigare il cambiamento climatico. Ecco qualche suggerimento.
– Il cambiamento inizia dalla lista della spesa: scrivi ciò che ti serve
– Varia i tuoi acquisti e non basarti su criteri estetici
– Cerca cibo di stagione
– Acquista prodotti di prossimità e sostenibili
– Meglio cibo sfuso o imballato con materiali riciclabili
– Controlla le date di scadenza di ciò che hai in frigo e conserva bene gli alimenti
– Libero sfogo alla fantasia: sì alle ricette e no ai cibi pronti
– Rispetta ogni goccia d’acqua
– Mangia meno carne e di migliore qualità
– Evita pesce e carne provenienti da allevamenti intensivi

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Ufficio stampa Slow Food

Valter Musso [email protected] 335 742 2962

ASL Avellino : concorso pubblico per 9 posti da Assistente Amministrativo

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L’Azienda Sanitaria Locale Avellino ha indetto un concorso pubblico per la selezione di 9 risorse da impiegare nel ruolo di Assistente Amministrativo. Le assunzioni avverranno con contratto di lavoro a tempo indeterminato in categoria C1. Il bando scade il 6 Giugno

REQUISITI

  • cittadinanza italiana o cittadinanza di uno dei paesi dell’Unione Europea;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non aver subito condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti che impediscano la costituzione di rapporti di pubblico impiego.

Inoltre si richiedono i seguenti requisiti specifici:

  • diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale;
  • conoscenza informatica di base e conoscenza della lingua inglese.

Prove d’esame

I partecipanti al concorso della ASL Avellino dovranno superare le seguenti prove d’esame:

  • Prova preselettiva (eventuale): in caso di un elevato numero di domande, ai concorrenti sarà somministrato un test di 30 domande a risposta multipla sugli argomenti di Diritto Sanitario, Diritto Amministrativo, Normativa in materia di Anticorruzione e Trasparenza. Verrà ammesso a sostenere le prove concorsuali un numero di candidati pari a 5 volte di quello dei posti da ricoprire.
  • Prova scritta: svolgimento di un tema o soluzione di quesiti a risposta sintetica sugli argomenti di Diritto Amministrativo, Legislazione sanitaria nazionale e regionale, Normativa in materia di Anticorruzione e Trasparenza.
  • Prova pratica: predisposizione di atti connessi alla qualificazione professionale di Assistente Amministrativo.
  • Prova orale: colloquio sulle materie oggetto della prova scritta; verifica degli elementi di informatica e del livello iniziale di conoscenza della lingua inglese.
  • BANDO

L’auto dei sogni: da Nord a Sud come cambiano i desideri degli italiani

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I sogni son desideri” e spesso quando si sogna ad occhi aperti ci si immagina al volante di una Ferrari Testarossa con finiture di lusso e optional all’avanguardia.

Automobile.it, ha condotto una ricerca su un campione di 1000 italiani indagando desideri, preferenze e curiosità a tema “auto dei sogni”.

La pole position tra le preferenze degli italiani quanto ad auto dei sogni viene conquistata da un mito incontrastato di sempre, la Ferrari Testarossa, seguita a sorpresa da due modelli sicuramente più accessibili: la Fiat 500 e la Fiat Panda. Analizzando le risposte degli uomini e quelle delle donne si vede che nel primo caso (con il 12% delle preferenze) la Ferrari Testarossa si conferma al primo posto mentre la maggioranza delle donne (8%) sogna di poter parcheggiare in garage una BMW Serie 4 Gran Coupè.

Infine non manca uno spaccato sulle diverse realtà geografiche con dati relativi ai capoluoghi italiani: da Torino, dove il brand più amato è Toyota, a Palermo dove invece le preferenze sono per Audi. A Milano le capolista sono BMW, Ferrari e Mercedes a pari merito mentre a Napoli spicca BMW. A Roma e Firenze si riscontrano invece due ex aequo: Audi e BMW per la Capitale e Ferrari e Ford per il capoluogo toscano.

La Ferrari, con il 15% dei voti, conquista non solo la medaglia di auto più desiderata dagli italiani ma anche quella di “auto più bella di sempre” seguita al secondo posto dalla Mercedes SLK e dalla Fiat 500 (entrambe con il 3% delle preferenze).

Ma perché si sogna di possedere proprio quel modello di auto? Le ragioni sono tante ma su tutte vince il “Design” con il 39% delle preferenze, segue la “Tecnologia” con il 17% e il “Motore” con il 10%

La survey ha inoltre indagato su quale fosse il brand di auto più amato in assoluto: Fiat, la casa automobilistica italiana per eccellenza – quantomeno nell’immaginario collettivo – porta a casa il primo posto, seguito da Audi e Ford.

La ricerca ha dedicato spazio anche a qualche curiosità: l’auto protagonista di film o serie tv entrati nella storia più desiderata è nuovamente una Ferrari, questa volta la 308 di Magnum P.I, seguita dalla Aston Martin DB5 di James Bond e dalla Batmobile di Batman.

Quali sono invece le auto storiche più amate dagli italiani? Sul podio svetta la Porsche 911 e in rapida successione il Maggiolino Volkswagen e la Fiat 500 (vecchio modello).

Ma i sogni devono pur sempre fare i conti con la realtà e più della metà degli intervistati (il 55%) ha dichiarato che non rinuncerebbe a nulla pur di conquistare la tanto ambita auto desiderata. Solo il 12% del campione, ad esempio, sarebbe disposto a rinunciare a parte dello stipendio per richiedere un finanziamento al fine di acquistare l’auto dei propri sogni.

La survey ha inoltre indagato anche le abitudini degli italiani in tema di reperimento informazioni sul mondo automotive e il mondo dell’online è risultato essere il principale bacino a cui attingere (siti/blog/magazine) con il 40% delle preferenze.

LA “NUOVA” CRUISE ROMA PRESENTATA A BARCELLONA

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Il Gruppo Grimaldi ha presentato la “nuova” Cruise Roma, la prima nave del Mediterraneo con zero emissioni in porto. Il cruise ferry è stato recentemente sottoposto a lavori di allungamento e restyling presso il cantiere Fincantieri di Palermo, a conclusione dei quali è tornato operativo sulla linea Civitavecchia-Porto Torres-Barcellona.

La breve cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità civili e marittime, clienti e partner del Gruppo Grimaldi. In particolare, presenti erano Mercé Conesa i Pagès, Presidente dell’Autorità Portuale di Barcellona, Leandro Melgar Casillas, Director de Explotación de Puertos del Estado, Francesco Maria di Majo, Presidente AdSP Civitavecchia, Gaia Danese, Console Generale Italiano a Barcellona. Gli onori di casa sono stati fatti da Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director del Gruppo partenopeo.

Già prima dei lavori di allungamento, la Cruise Roma, ammiraglia del Gruppo Grimaldi, era tra i traghetti più grandi al mondo per il trasporto di merci e passeggeri. Grazie all’inserimento di un troncone di 29 metri, adesso l’unità misura 254 metri e ha una stazza lorda di circa 63.000 tonnellate.

A disposizione dei 3.500 passeggeri che la nave è ora in grado di ospitare vi sono 499 cabine (per un totale di 1.994 posti letto) e 600 comode poltrone reclinabili. Inoltre, i tre ristoranti della Cruise Roma sono in grado di accogliere 850 persone, 280 in più rispetto a prima, grazie all’aggiunta di un ristorante “Family self-service”. Infine, per quanto riguarda i veicoli, il ponte auto di 3.000 m2 ha una capacità di 271 automobili, mentre oltre 3.700 metri lineari sono destinati a circa 210 mezzi pesanti.

Sotto il profilo tecnologico, sono state adottate soluzioni d’avanguardia volte alla riduzione dell’impatto ambientale e al risparmio energetico. In particolare, sono stati installati quattro scrubber per la depurazione dei gas di scarico al fine di abbattere le emissioni di zolfo fino allo 0,1% in massa – pari a 5 volte meglio di quanto sarà previsto dalla nuova normativa dell’IMO a partire dal 2020 – e di ridurre il particolato dell’80%. È stato inoltre installato un impianto di mega batterie a litio della capacità di oltre 5 MWh per alimentare la nave durante le soste nei porti senza la necessità di mettere in funzione i diesel-generatori, raggiungendo così l’obiettivo promosso dal Gruppo Grimaldi delle zero emissioni in porto.

La Cruise Roma rappresenta lo scenario ideale per mostrare in che modo siamo riusciti a realizzare i nostri obiettivi in tema di mobilità e sostenibilità ambientale”, ha dichiarato durante la cerimonia di presentazione Guido Grimaldi. “Siamo convinti che il futuro sia ‘Green’ e assicuriamo che il Gruppo Grimaldi garantirà il massimo sforzo affinché i trasporti e la logistica siano sempre più all’avanguardia nella sostenibilità ambientale, nell’innovazione tecnologica e nella sicurezza”.

Nella foto del taglio del nastro, da sinistra verso destra: Leandro Melgar Casillas, Director de Explotaciòn di Puertos del Estado; Mercè Conesa i Pagès, Presidente dell’Autorità Portuale di Barcellona; Gaia Danese, Console Generale d’Italia a Barcellona; Guido Grimaldi, armatore e Corporate Short Sea Shipping Commercial Director del Gruppo Grimaldi; Francesco Maria di Majo, Presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale.

Per ulteriori informazioni:

Grimaldi Group – External Relations: Paul Kyprianou Ph: 0039 081/496246; Mob: 0039 3204076539; Email: [email protected]

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Il Gruppo Grimaldi ha sede a Napoli e controlla una flotta di oltre 120 navi ed impiega circa 15.000 persone. Facente capo alla famiglia Grimaldi, il Gruppo è una multinazionale operante nella logistica, specializzata nelle operazioni di navi roll-on/roll-off, car carrier e traghetti. Comprende sei compagnie marittime, ovvero: Grimaldi Deep Sea, operante nel trasporto merci rotabili e container sulle rotte atlantiche e tra il Mediterraneo e l’Africa Occidentale; Grimaldi Euromed, specializzata nel trasporto merci rotabili in Europa e nelle Autostrade del Mare e nel trasporto passeggeri nel Mediterraneo con il brand Grimaldi Lines; Atlantic Container Line, che gestisce collegamenti container e rotabili tra Nord America e Nord Europa; Malta Motorways of the Sea, società armatoriale; Minoan Lines, gestisce servizi di cabotaggio greco per merci e passeggeri;Finnlines, operante nel trasporto merci e passeggeri nel Mar Baltico e del Nord.

I collegamenti marittimi sono il fulcro di una catena logistica molto più avanzata, di cui fanno parte numerosi terminal portuali e società di trasporto su strada. I 21 terminal portuali di proprietà/gestiti dal Gruppo Grimaldi sono dislocati in 11 paesi nel mondo: Italia (Salerno, Monfalcone, Civitavecchia, Catania, Gioia Tauro, Savona, Palermo e Livorno), Spagna (Barcellona, Valencia e Sagunto), Germania (Amburgo), Svezia (Wallhamn), Finlandia (Turku ed Helsinki), Danimarca (Esbjerg), Irlanda (Cork), Belgio (Anversa), Camerun (Douala), Nigeria (Lagos), Benin (Cotonou). Alcuni di questi terminal sono attrezzati con capannoni e centri P.D.I. (Pre-Delivery Inspection centre) ed officine per il trattamento delle auto nuove prima della loro consegna ai concessionari.

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UFFICIO STUDI E RELAZIONI ESTERNE

Via Marchese Campodisola, 13 | 80133 Naples Italy

[email protected]

www.grimaldi.napoli.it 

Comune di Riva Ligure/ Bando per Agenti di Polizia Locale

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Il Comune di Riva Ligure, in provincia di Imperia, ha pubblicato un concorso per assumereagenti di polizia locale – Cat. C, posizione economica C1.

Requisiti

Possono partecipare al concorso per agenti di polizia locale i candidati in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o cittadinanza europea;
  • godimento dei diritti di elettorato politico attivo;
  • idoneità fisica alle funzioni da ricoprire;
  • posizione regolare nei confronti degli obblighi di leva per i candidati di sesso maschile;
  • per i candidati ammessi al servizio civile come obiettori: essere collocati in congedo da almeno 5 anni e aver rinunciato definitivamente allo status di obiettore di coscienza;
  • diploma di scuola media superiore di durata quinquennale;
  • essere in possesso della patente di abilitazione alla guida di autoveicoli e motoveicoli cat. B o superiore, se conseguita prima del 26/04/1988. Se la patente B o superiore è stata conseguita dopo tale data si dovrà essere in possesso oltre che della patente B, anche della patente A o A2;
  • non aver riportato condanne penali e non essere stati interdetti o sottoposti a misure che escludano dalla nomina agli impieghi presso gli enti locali;
  • non essere stati destituiti dall’impiego presso una pubblica amministrazione.
  • bando

Sicurezza/ La truffa telefonica del trading online

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Una nuova truffa viaggia sul telefono: si tratta di call center del Regno Unito, che chiamano utenti italiani convincendoli a investire nel trading online.
Molti utenti hanno segnalato sulle piattaforma social di aver ricevuto delle telefonate da numeri telefonici del Regno Unito (con il prefisso +44) in cui gli viene proposto di aprire un conto corrente per fare trading online. I soldi investiti dagli utenti, però, finiscono nelle mani dei falsi broker ed è impossibile recuperarli. L’idea di un facile guadagno può costare caro: in pochi minuti i falsi broker riescono a guadagnare centinaia di euro lasciando gli utenti telefonici sul lastrico.
Ma Come difendersi dalla truffa del trading online?
Innanzitutto è consigliabile non rispondere a chiamate provenienti dal Regno Unito. Per riconoscerle basta vedere il prefisso telefonico internazionale +44. Inoltre, se ricevete delle telefonate in cui vi propongono di aprire un conto corrente per il trading online, diffidate sempre Infine, installate sullo smartphone un’applicazione in grado di bloccare in automatico le chiamate provenienti dai call center.