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G20: in pillole il piano d’azione

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Ecco in pillole il «piano d’azione di Seul» messo a punto dai leader del G20 nelle conclusioni del summit.
CAMBI. Vigilare sugli eccessi di volatilità, no alle svalutazioni competitive, flessibilità dei tassi di cambi che devono riflettere i fondamentali economici.
SQUILIBRI COMMERCIALI. No ai protezionismi e ridurre gli eccessi nelle partite correnti «a livelli sostenibili». Entro metà 2011 linee guida indicative da presentare ai ministri delle finanze e ai governatori centrali.
REGOLE FINANZA. Via libera a nuovi requisiti di capitale per le banche e a nuove regole per le istituzioni finanziarie ‘too big to fail’. I cittadini non dovranno più pagare per i fallimenti bancari.
FMI. Sì alla riforma delle quote e della governance, per dotare il Fondo di «maggiore legittimità, credibilità ed efficacia», garantendo maggiore rappresentanza ai Paesi emergenti.
CRESCITA. La ripresa c’è ma i «rischi di inversione» restano. Bisogna fare di più, producendo «un piano con gli impegni politici di ciascun Paese» e puntando a una crescita «forte sostenibile ed equilibrata».
OCCUPAZIONE. La situazione preoccupa e la creazione di nuovi posti di lavoro deve essere «al centro della ripresa», assicurando «protezione sociale, lavoro dignitoso e crescita accelerata nei Paesi a basso reddito» .
BILANCI. Il risanamento resta una priorità assoluta per garantire la crescita, anche se può pesare sulla ripresa, con i Paesi chiamati ad attuare «piani a medio termine chiari, credibili, ambiziosi e differenziati a seconda delle condizioni di ciascun Paese».
CLIMA. Resta una priorità assoluta, con l’impegno di «adottare misure forti e orientate a risultati e a dedicarsi completamente ai negoziati delle Nazioni Unite».
VOLATILITÀ PREZZI COMBUSTIBILI. Si riconosce l’importanza di un mercato petrolifero «trasparente e ben funzionante per la crescita economica mondiale». In 2011 rapporto su misure specifiche da adottare.

Fonte: Ansa

G20: chiuso il vertice, compromessi al ribasso senza rotture. Berlusoni punta alla lotta alla speculazione

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Riprendendo l’impostazione emersa nel precedente summit del giugno scorso a Toronto, l’attenzione del G20 sembra pertanto essere quella di capire come impedire il ripetersi di crisi come quella del 2008. Non a caso, come ha spiegato il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che è anche presidente del Financial Stability Board, «la parte finanziaria è l’area dove c’è stato maggior progresso nei mesi passati: il G20 ha affrontato dei temi molto complicati come quello degli squilibri globali. Il fatto che non si siano ancora visti risultati non significa che questi risultati non verranno». Si tratta, ha concluso Draghi, di «un percorso su una materia straordinariamente difficile, ma vitale per l’economia mondiale». In questo processo una nuova responsabilità graverà sulle organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale, alle quali viene chiesto di definire «linee guida indicative» per identificare gli squilibri da correggere. Un compito che, secondo il direttore generale dell’Fmi Dominique Strauss-Kahn, sarà possibile grazie all’aggiornamento del mandato e degli strumenti di controllo del Fondo. In particolare, ha aggiunto, l’Fmi cercherà di definire «il quadro globale» degli interventi «necessari per affrontare gli choc di natura sistemica». Ma è un processo lungo. Tanto da spingere Nicolas Sarkozy, padrone di casa del prossimo meeting, che terrà a Cannes nel novembre 2011, a mettere le mani avanti: «Sul tavolo c’è molto, non si può fare tutto in un anno». Ma, al di là dei comunicati e delle prese di posizione, l’immagine che il G20 di Seul si lascerà dietro è, ancora una volta, legata a Barack Obama: incapace di ‘piegarè la resistenza dei cinesi sul cambio dello yuan, non è riuscito neppure a spingere l’alleato coreano a firmare un accordo di libero scambio. Un risultato quest’ultimo – ha osservato il ‘Washington Post’ – che «rivela nettamente i limiti della sua influenza oltreoceano, dopo le devastanti elezioni di midterm» in cui «davanti a un mercato del lavoro agonizzante, gli elettori hanno voltato le spalle al Partito Democratico». Insomma, ha infierito il quotidiano di Washington, «un presidente indebolito politicamente non è riuscito a portare a casa un accordo che avrebbe avuto importanti effetti sull’economia Usa». Un presidente in cui sembra specchiarsi un’America che – suo malgrado – torna da Seul più ‘piccolà di quando era partita. Intanto, il presidente cinese Hu Jintao ha presentato al G20 un piano in quattro punti per realizzare una crescita solida, sostenibile e bilanciata a livello globale. Il programma, riferisce l’agenzia Nuova Cina, punta al miglioramento della crescita complessiva attraverso il libero commercio, la promozione di politiche di sviluppo coordinate, la riforma del sistema finanziario e la riduzione degli squilibri sul fronte dello sviluppo. Tra gli argomenti trattati non poteva non rientrare anche il caso della situazione finanziaria irlandese. «Nessun contatto nelle ultime settimane con l’Irlanda». Lo ha detto il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI), Dominique Strauss-Kahn, ricordando che «conosciamo tutti il problema dell’Irlanda, abbiamo visto tutti la reazione dei mercati». Nel pomeriggio, i ministri delle Finanze di cinque paesi europei (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) hanno approvato e diffuso una dichiarazione congiunta, riaffermando l’ esistenza di una rete di protezione, per provare a ripristinare la fiducia dei mercati, preoccupati per la situazione politica e finanziaria dell’Irlanda che ha fatto salire gli spread dei titoli di Stato in diversi Paesi di Eurolandia. Per quanto riguarda l’Italia, in base a quanto dichiarato dal Premier, l’attenzione andrebbe puntata sulla lotta alla speculazione. «Le attività speculative – ha detto Berlusconi – minacciano la crescita globale e producono un forte impatto negativo sulla vita delle persone. Le materie prime alimentari – ha proseguito – dall’inizio di giugno sono aumentate del 56 per cento. Le materie prime industriali sono aumentate del 27 per cento». «Negli ultimi 10 anni si è assistito ad un massiccio ingresso di operatori finanziari sul mercato delle materie prime», ha sottolinea il premier. «Nel mercato dei futures petroliferi il numero di contratti si è triplicato ed è scesa dal 75 al 54% la quota di tali contratti riconducibile agli operatori commerciali, teoricamente non animati da intenti speculativi». Ecco perchè, ha proseguito, l’introduzione di regole «comuni» costituisce una «priorità». «Ripeto – ha ribadito – la lotta contro la speculazione richiede una regolamentazione di questi mercati ancora non regolati. I leader dovrebbero almeno affermare il loro impegno a definire linee guida per la redazione di regole comuni, con l’obiettivo di avere mercati regolamentati trasparenti e che non offrano scappatoie agli speculatori nel settore delle materie prime dell’energia». «Ritengo quindi – ha concluso Berlusconi – che dovremmo dare pieno mandato allo Iosco (Organizzazione Internazionale delle Autorità di controllo dei mercati finanziari, ndr), di definire, insieme agli altri soggetti nazionali e internazionali, le necessarie regole comuni per questi mercati da presentarci per l’approvazione al prossimo vertice sotto presidenza francese».

Ittierre: I vertici del gruppo Albisetti Spa presentati alla stampa

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Si è tenuta nella mattinata di oggi, presso la sala riunioni di Giunta Regionale di Campobasso, la conferenza stampa per la presentazione dei vertici del gruppo Albisetti, azienda di Como nuova proprietaria della Ittierre di Pettoranello. In presenza del Governatore Iorio e degli Assessori regionali, Vitagliano, Fusco e Marinelli sono stati presentati il dott. Antonio Bianchi, Amministratore Delegato del Gruppo Albisetti, con i due figli e l’avvocato fìducia. ” Finalmente oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo – introduce la conferenza stampa il Presidente Iorio – dopo un periodo di criticità e problematiche che hanno interessato l’azienda Ittierre di Pettoranello. Il lavoro fatto dai Commissari è stato lodevole ed insieme al sostegno del Ministero per lo Sviluppo Economico oggi possiamo dare una buona notizia al Molise. Il rilancio della Ittierre è indispensabile per il rilancio stesso della regione e della economia. La proposta dell’Azienda Albisetti ci è sembrata quella ottimale per poter rilanciare l’azienda molisana. Ci sarà bisogno di un confronto sindacale, che mi auguro sia proficuo, soprattutto perchè tutti vogliamo arrivare all’obiettivo di mantener ei posti di lavoro”. La aprola passa ad Antonio Bianchi : ” Io sono un imprenditore, l’azienda Albisetti è un’azienda familiare o meglio dinastica, i quanto mio padre la fondò nel 1947, per cui intendo fare l’imprenditore anche in Molise. L’Ittierre è un’azienda impegnativa, sia a livello industriale che sociale. Confermo la volontà di un colloquio con le associazioni sindacali, e solo dopo verrà apposta la firma per la stipula di vendita vera e propria. Il passaggio da Como al Molise mi ha disorientato ma sono stato affiancato dal Governatore Iorio, il fine comune è quello di rilanciare l’Ittierre e riuscire a mantenere tutti i posti di lavoro, riuscendo a reintegrare tutti i dipendenti della Ittierre”. Il dottor Bianchi ha precisato che seguirà personalmente la Ittierre, trasferendosi in Molise, e di non aver intenzione di lanciare in Borsa l’azienda molisana ma di investirvi di persona con l’appoggio di alcune banche come l’Unicredit e Banca Intesa.

Tlc: il Ministero dello sviluppo firma l’accordo per banda ultralarga

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Il “Tavolo Governo – Operatori per l’implementazione di reti di nuova generazione nel Paese” presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e composto dagli amministratori delegati delle principali aziende italiane di tlc, ha sottoscritto oggi un Memorandum of Understanding in cui è stata decisa la costituzione di un veicolo societario – secondo le modalità della partnership pubblico-privata – per la realizzazione di un’infrastruttura passiva per lo sviluppo di reti a banda ultralarga, con l’obiettivo di coinvolgere le Regioni, gli Enti locali e le Istituzioni finanziarie pubbliche e private.
Il veicolo societario effettuerà gli investimenti necessari per implementare tale infrastruttura (opere civili di posa, cavi in fibra spenta, canalizzazioni verticali negli edifici e locali per la terminazione delle fibre ottiche) con caratteristiche di neutralità, apertura, economicità, efficienza ed espandibilità.
E’ il secondo decisivo passo per l’attuazione del piano “Italia digitale”, dopo quello che il Governo sta operando con successo insieme alle Regioni per il superamento del digital divide nel nostro Paese (oltre 2 milioni di italiani già usciti dal digital divide da inizio legislatura e risorse stanziate e cantieri in apertura per fare uscire dal dd altri 1,2 milioni di italiani entro la metà del 2011). L’Italia segna in questo modo un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale europea, affinché – entro il 2020 – il 50 per cento degli italiani possa abbonarsi a servizi con velocità superiore a 100 Mbps.
Il MOU prevede l’immediata istituzione di un Comitato Esecutivo – presieduto dal Ministero e al quale parteciperanno un rappresentante per ciascuno degli operatori firmatari – che dovrà definire, entro tre mesi, un piano esecutivo del nuovo veicolo societario completo di tutti gli aspetti tecnici, economici ed operativi, il modello di governance e il business plan, anche in funzione del quadro regolamentare per l’accesso alle infrastrutture e alle reti che sarà definito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Il veicolo opererà rispetto agli investimenti delle singole aziende secondo il principio di sussidiarietà, al fine di ottimizzare gli interventi ed evitare duplicazioni delle infrastrutture. La base di discussione sarà il documento definito dal gruppo tecnico approvato il 17 settembre scorso.
Il MOU sarà presentato anche agli operatori medi e piccoli – che convocheremo la prossima settimana – i quali hanno già condiviso il documento tecnico preliminare e chiedono di partecipare a pieno titolo al progetto “Italia digitale”.

Fisco: nuovo sistema dinamico per le statistiche sulle dichiarazioni

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Nuova modalità di diffusione delle statistiche sulle dichiarazioni fiscali accessibili on line sul sito del Dipartimento delle Finanze: è stata presentata oggi in occasione del workshop, organizzato dal Dipartimento sulla ‘Navigazione dinamica delle statistiche sulle dichiarazioni fiscalì’. Il nuovo sistema di navigazione dinamica punta a rendere i dati statistici delle dichiarazioni fiscali più fruibili a tutti gli interessati, permettendone una migliore analisi. L’obiettivo è anche quello di limitare la possibilità di interpretazioni non corrette dei dati amministrativi. “Con il nuovo sistema – è stato ricordato nel workshop, aperto dal direttore generale delle Finanze Fabrizia Lapecorella – migliora notevolmente anche la tempestività delle informazioni, permettendo di diffondere i dati più importanti nello stesso anno di presentazione della dichiarazione”.

Per visualizzare le tabelle delle annualità precedenti visitare il sito:
http://www.finanze.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisco/studi_statistiche/dichiarazioni.html

Tecnologie solari, integrazione del fotovoltaico in architettura

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Un Premio per promuovere l’integrazione del fotovoltaico in architettura e un Concorso di idee per sostenere la ricerca e la progettazione dell’integrazione architettonica delle tecnologie per le energie rinnovabili.

Una struttura ricettiva a San Martino in Badia, un’abitazione privata a Pordenone e la Cittadella delle imprese sede della Camera di commercio di Taranto, sono i tre progetti vincitori del Premio “Tecnologie solari e qualità del progetto: l’integrazione del fotovoltaico in architettura”, promosso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee (PABAAC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, proclamati oggi all’Auditorium del MAXXI di Roma.
La premiazione si è svolta nell’ambito di un convegno dedicato al tema della integrazione architettonica delle tecnologie per le energie rinnovabili, con particolare attenzione alla compatibilità con l’architettura, con il contesto storico e con il paesaggio. I responsabili e i tecnici del GSE, della Direzione Generale PABAAC e del MAXXI hanno illustrato gli accordi istituzionali che li vedono impegnati in un comune programma di ricerca e promozione nel settore ed hanno affrontato in una tavola rotonda le prospettive e gli scenari futuri.
Il Premio – alla sua prima edizione – si inserisce nell’ambito di un Protocollo d’intesa siglato nel giugno 2010 tra il GSE e la Direzione Generale PABAAC con lo scopo di promuovere la ricerca e la progettazione per l’integrazione architettonica e paesaggistica delle tecnologie rinnovabili. E’ stato attivato con l’obiettivo di individuare e valorizzare le migliori soluzioni progettuali tra tutti gli impianti fotovoltaici realizzati tra marzo 2007 e aprile 2010 e finanziati nell’ambito del secondo Conto Energia, il programma nazionale di incentivazione dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici, gestito dal GSE.
Gli interventi sono stati valutati in base alla qualita’ complessiva dell’integrazione architettonica e alle modalità di installazione del fotovoltaico, privilegiando i casi che hanno conseguito i migliori risultati qualitativi attraverso una maggiore ricerca progettuale e una più attenta selezione dei prodotti industriali disponibili sul mercato.
La commissione di giuria, formata da rappresentanti degli Enti promotori e presieduta da un docente universitario esperto del settore, ha selezionato le migliori realizzazioni assegnando tre premi in denaro e sei menzioni.
Questi gli interventi premiati :
1° Premio – Struttura ricettiva a S. Martino in Badia (Bolzano)
Ottima e armoniosa integrazione dell’impianto FTV alla caratterizzante geometria a spirale del progetto. Estrema cura dei dettagli e delle soluzioni costruttive con l’introduzione di moduli speciali, fabbricati ad hoc per soddisfare la complessa configurazione dell’edificio. Gradevole inserimento paesaggistico.
2° Premio – Abitazione privata a Pordenone
Piccola potenza d’impianto ma significativo ed elegante inserimento nel disegno nella moderna interpretazione di un pergolato per abitazione civile. Perfetta armonia fra la forma curva dei supporti dell’impianto e la geometria dei moduli.
3° Premio – Uffici della Camera di Commercio a Taranto
Un sistema di pannelli fotovoltaici inseriti nell’ambito dell’intervento di completamento della zona a sud della Cittadella delle imprese, sede della Camera di commercio di Taranto. L’impianto FTV è l’elemento che caratterizza la volumetria dell’edificio, ampliando così la potenzialità espressiva del FTV. I moduli sono particolarmente ben integrati al disegno e al materiale dell’involucro edilizio.
Al fine di contribuire ulteriormente alla qualità della ricerca progettuale e delle tecnologie solari fotovoltaiche il GSE, la Direzione generale PABAAC e la Fondazione MAXXI, hanno annunciato il prossimo lancio di un Concorso di idee 2011 per la progettazione e la successiva produzione di nuovi componenti integrati. Il concorso intende sollecitare i professionisti, le Università, le strutture di ricerca e l’industria di settore a investire nuovamente nella ricerca progettuale e tecnologica al fine di promuovere l’innovazione migliorando la qualità tecnica ed estetica dei componenti fotovoltaici e la compatibilità con il contesto storico e paesaggistico. Tra le finalità anche quella di migliorare l’efficienza energetica della componentistica fotovoltaica ampliandone le potenzialità applicative ed espressive per innescare una proficua competitività industriale e progettuale volta al raggiungimento di una sempre maggiore qualità tecnica e formale.

Equitalia, aumenta le proprie competenze per la riscossione di crediti

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Per dovere di cronaca, Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” ritiene opportuno comunicare le nuove competenze riconosciute alla società concessionaria di riscossione Equitalia che da un anno a questa parte ha ampliato in virtù di specifiche disposizioni di legge o amministrative il novero dei crediti per i quali può procedere alla riscossione e tra queste in particolare vanno segnalate quelle in materia di contestazioni delle irregolarità di viaggio e relative sanzioni per conto di Trenitalia Spa (Decreto MFE 16/1/2009).
Peraltro, secondo quanto individuato nel bilancio consolidato di gruppo redatto dalla stessa società di riscossione al 31.12.2009, tra le nuove competenze dell’Ente sono previsti anche i provvedimenti di revoca di agevolazioni disposte dai ministeri dell’industria delle attività produttive e dello sviluppo economico (Legge n. 99 del 23/07/2009 art. n.3); la riscossione coattiva di contributi dovuti per la iscrizione all’albo dei consulenti finanziari (dlgs n. 101 del 17/07/2009); la riscossione di sanzioni iscritte a ruolo dall’ISVAP( Decreto del 19./06.2009 n.94); la riscossione spontanea a mezzo ruolo delle spese di giustizia (Legge n. 69/2009 art. 67 comma 3) nonché la riscossione di alcune tipologie di crediti INPS per i quali non si procede ad iscrizione a ruolo( Decreto legge n. 5 /2010 art. 7 quater, comma 6).

Giochi d’azzardo: Italia prima in Europa con 1900 euro a testa

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“L’Italia ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata al tavolo, una media quasi 1.900 euro che vengono sottratti, all’economia reale, minorenni inclusi, il cui numero è passato da 860 mila unità a 2,1 milioni. L’Erario si preoccupa più di fare cassa che di sensibilizzare sulle tematiche di dipendenza da gioco.” Lo afferma Vittorio Carlomagno, presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani alla presentazione dello speciale “Gioco d’azzardo: il business dello Stato” edito in esclusiva con il periodico mensile “Contribuenti.it” da domani distribuito anche on line sul sito www.contribuenti.it.
Nei primi dieci mesi del 2010 si è registrato un aumento delle perdite legate alla dipendenza da giochi e scommesse del 14,1%. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono stati lasciati sul tavolo da gioco circa 640 mln in più.
In Italia, il solo gioco legalizzato coinvolge circa 29,3 MLN di persone, di cui 7,1 MLN con frequenza settimanale, e sviluppa un fatturato di circa 54,5 MLD di euro. Anche il coinvolgimento dei minorenni è aumentato passando da 860 mila unità a 2,1 milioni.
Secondo l’indagine pubblicata sul mensile Contribuenti.it, nel nostro Paese, il consumo e l’abuso di alcol e droghe viene visto come un problema sociale per la collettività e di salute per il singolo, mentre la dipendenza da gioco non viene riconosciuta dallo Stato, e chissà perché, come una malattia sebbene a livello psichiatrico, invece, venga catalogata come una vera e propria patologia. E così, tra il Superenalotto che presenta un montepremi per il “6″ fuori da ogni logica razionale, ed il poker on line legalizzato, non mancano le tentazioni di chi, affetto in maniera latente dal vizio del gioco, rischia di entrare nel tunnel della dipendenza. Ai tempi della crisi, tra l’altro, il fatturato dei giochi di Stato anziché scendere aumenta a conferma di come gli italiani, sempre più disperati, sono alla ricerca di un full d’assi o di una sestina vincente per ottenere ciò che non gli è permesso nella vita reale.

FONTE: Contribuenti.it

770 mensile, adempimenti a rischio di onerosa moltiplicazione

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Nell’incontro del 9 novembre tra l’Agenzia delle Entrate e i Consulenti del lavoro è stato presentato il nuovo modello per il 770 mensile (legge 244/07).Oltre a una dichiarazione mensile, i sostituti d’imposta dovranno effettuare anche una denuncia annuale (quadri riepilogativi del 770) che avrà valore di «dichiarazione».
Il progetto sulla mensilizzazione dei dati fiscali dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1° gennaio. Nella denuncia mensile vengono richiesti tutti i dati relativi ai redditi di lavoro dipendente, equiparati e assimilati, le anagrafiche di tutti i dipendenti e i relativi dati fiscali.
Nella denuncia annuale vengono richiesti i dati relativi a redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, i versamenti e i crediti. I Consulenti del lavoro hanno evidenziato all’Agenzia il rischio di moltiplicazione per 12 dell’obbligo dichiarativo oggi annuale. Per evitare questo pericolo bisogna tenere conto di quello che accade sul versante contributivo. La “dichiarazione” va trasformata in una “comunicazione” di dati come quella che avviene con la procedura Uniemens all’Inps sui contributi. Il problema evidenziato dai Consulenti del lavoro è che i dati contributivi seguono il criterio di competenza, mentre quelli fiscali seguono il principio di cassa.
E’ indispensabile, quindi, trovare un sistema per far dialogare questi due criteri per non compromettere i presupposti che hanno determinato l’introduzione della trsmissione mensile.

Fonte: consulentidellavoro.it

Inps: le Autorità amministrative devono assicurare i propri dipendenti all’Inpdap

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Con la circolare n. 143 del 9 novembre 2010 vengono fornite istruzioni in merito al trattamento previdenziale del personale dipendente delle Autorità amministrative indipendenti, organismi con funzioni di indirizzo, regolamentazione e tutela di interessi pubblici caratterizzati da particolare rilevanza e delicatezza. In proposito, il Consiglio di Stato ha ritenuto di annoverare tali enti tra le amministrazioni pubbliche, per cui essi sono tenuti ad assicurare i propri dipendenti all’Inpdap. Pertanto, la contribuzione IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) versata presso l’Inps per il personale dipendente delle Autorità amministrative indipendenti sarà trasferita all’Inpdap, fatta eccezione per sola contribuzione contro la disoccupazione. Per maggiori dettagli sugli obblighi contributivi e sulle istanze di trasferimento dei contributi consultare la circolare 143.

Circolare 143:
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDOC.aspxbLight=true&sVirtualURL=/Circolari/Circolare%20numero%20143%20del%2009-11-2010.htm&iIDDalPortale=&sAltriParametri=iIDNews=TUTTI