Home Blog Page 3257

I punti fermi da tenere d’occhio per compilare un F24 da 10 e lode

0

Il modello di pagamento, se ben predisposto e senza errori, mette il contribuente al riparo dallo “scarto”
Come compilare il modello F24 in caso di compensazioni Iva e non solo. L’Agenzia delle Entrate torna sull’argomento con la circolare n. 29/E del 3 giugno e chiarisce, con la formula domanda/risposta, alcuni dei dubbi relativi alla predisposizione della delega di pagamento.
La prima parte del documento dà istruzioni per procedere correttamente all’indicazione dei dati nei casi particolari di compensazione dell’Iva, come nell’ipotesi di adesione al regime di tassazione di gruppo o in presenza di operazioni straordinarie; la seconda parte affronta, invece, ulteriori problematiche.
Per accedere alle compensazioni è necessario presentare un F24 senza errori e, quindi, è fondamentale seguire passo passo, con attenzione, le regole illustrate dall’Agenzia.

Controllo delle compensazioni Iva
Diverse le precisazioni in merito alle novità, introdotte dal Dl 78/2009, sulle compensazioni di crediti Iva:
ai fini del raggiungimento dei limiti di 10mila e 15mila euro (come già chiarito con la circolare 1/2010) non si tiene conto delle compensazioni interne se la loro esposizione nel modello F24 è solo una modalità alternativa per esercitare la detrazione, evidenziabile nella dichiarazione annuale. Pertanto, rilevano nel computo le compensazioni in cui il credito utilizzato è relativo a un periodo successivo a quello del debito, per le quali non c’è la possibilità di indicazione nella dichiarazione
il codice identificativo “62” (“soggetto diverso dal fruitore del credito”) va utilizzato soltanto nelle ipotesi in cui il credito utilizzato non risulti dalla dichiarazione dell’utilizzatore. Non rientrano pertanto in tale casistica, ad esempio, l’utilizzo, da parte della controllante in regime di liquidazione Iva di gruppo, del credito maturato dalle controllate (la circostanza risulta, infatti, nel quadro VY della dichiarazione annuale) e l’utilizzo, da parte del soggetto partecipante, del credito ricevuto per trasparenza dalla partecipata ed evidenziato nel quadro RU di Unico
il codice identificativo “61” (“soggetto aderente al consolidato”) va indicato anche quando il credito utilizzato dalla consolidante proviene (esclusivamente o prevalentemente) dalla posizione individuale della stessa consolidante; il suo codice fiscale, pertanto, andrà riportato sia nel campo “codice fiscale”, in quanto utilizzatrice del credito, sia nel campo “codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare”, in quanto cedente unica o della maggior parte del credito.
Inoltre, la precisazione già fornita con la risoluzione 286/2009, secondo cui, se il credito d’imposta della stessa natura è stato ceduto da più soggetti, deve essere indicato il codice fiscale di chi ha ceduto l’importo più elevato del credito, viene confermata anche per le ipotesi di crediti diversi
i codici identificativi “61” e “62” vanno utilizzati dalla data di istituzione (22 dicembre 2009), indipendentemente dall’anno di riferimento dei crediti compensati
nei casi in cui sia necessario indicare nell’F24 due diversi codici identificativi (possibilità non ammessa), andrà riportato quello più rilevante, tenendo presente che, per le compensazioni di crediti Iva, l’assenza dei codici “61” o “62” può determinare lo scarto della delega di pagamento.

Ulteriori dubbi
Sciolte anche le altre incertezze sulla predisposizione del modello, ed ecco che:
il codice identificativo “60” (“garante/terzo datore”) va utilizzato esclusivamente per il pagamento, da parte del garante, dell’importo richiesto a seguito della decadenza dalla rateazione per insufficiente, omesso o tardivo pagamento anche di una sola rata
dal 18 maggio 2010 (risoluzione n. 40/E), in caso di versamento rateizzato dell’Iva dovuta per adeguamento agli studi di settore (codice tributo 6494), deve essere compilato il campo “rateazione”, indicando il numero della rata in pagamento e quello complessivo delle rate
i contribuenti che, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, applicano l’imposta sostitutiva alle somme percepite per premi di produttività, possono effettuarne il versamento utilizzando, anche per i periodi d’imposta 2009 e 2010, il codice tributo “1816”, già istituito per i compensi ricevuti, nel secondo semestre del 2008, a titolo di lavoro straordinario, supplementare e per incrementi di produttività
le società e associazioni che utilizzano in compensazione il credito derivante dalla riattribuzione delle ritenute che residuano dopo lo scomputo dall’Irpef dovuta dai singoli soci o associati devono indicare, nel modello F24, in corrispondenza del codice tributo “6830” (“credito Irpef derivante dalle ritenute residue riattribuite dai soci ai soggetti di cui all’articolo 5 del Tuir”), quale anno di riferimento, l’anno d’imposta relativo alla dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge. Ad esempio, per le ritenute subite nel 2009, la società espone il credito nel rigo RX19 di Unico SP 2010, relativo al periodo d’imposta 2009; nell’F24 in cui si utilizza il credito va riportato, quale anno di riferimento, il 2009.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/i-punti-fermi-da-tenere-docchio-compilare-un-f24-da-10-e-lode

Brevetti, nuovo sistema operativo per l’accesso alle informazioni

0

Il nuovo progetto PLUTO (“Patent language translations online”) che migliorerà l’accesso alle biblioteche digitali multilingue dei brevetti, avviato il 1° aprile 2010 riceverà nei prossimi tre anni un totale di 2,18 milioni di euro di finanziamenti nell’ambito del programma di sostegno alle politiche per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT-PSP). Al fine di superare le barriere linguistiche che impediscono lo svilupparsi di una società più innovativa, i partner hanno in programma di creare un servizio rapido ed efficiente di traduzione online. Il sistema sarà configurato su misura per le esigenze degli inventori alla ricerca di informazioni sui brevetti esistenti e su altre questioni legate alla proprietà intellettuale (PI). L’ innovativo sistema operativo consentirà agli inventori e le piccole e medie imprese (PMI) che si avventurano in un nuovo mercato di evitare il necessario, lungo e costoso processo di indagine sui brevetti esistenti, reso difficile dalle barriere linguistiche, dalla distribuzione delle fonti di informazione attraverso una molteplicità di mezzi diversi e, infine, dalle competenze tecniche e giuridiche necessarie. Tale strumento si avvarrà di contenuti web esistenti e dei più nuovi strumenti di traduzione automatica. Grazie alla sua specificità, lo strumento sarà più affidabile delle macchine di traduzione automatica di uso generale, pur mantenendo il vantaggio di velocità rispetto alle traduzioni manuali. Infine, coprirà tutte le 23 lingue ufficiali dell’UE. I partner accademici e industriali del progetto, provenienti da Belgio, Irlanda, Austria, Paesi Bassi e Svezia apportano il patrimonio ne… na macch ina ad alte prestazioni per la traduzione automatica, un ambiente software di traduzione completo e una metodologia per la valutazione delle traduzioni automatiche, nonché il reperimento di informazioni e di competenze nel campo dei brevetti. Il gruppo sarà anche in stretta collaborazione con l’Ufficio europeo dei brevetti (UEB).
Fonte: osecoweb.org

Ortofrutta Made in Italy, sana al 99%

0

Coldiretti e Ministero della salute hanno pubblicato il «Rapporto sulle abitudini alimentari e sull’agricoltura in Italia». Le analisi mostrano come il 99% degli italiani ha un’alimentazione sana e consuma prodotti agricoli privi di pesticidi dannosi. Dopo la bocciatura delle acque italiane, per presenza massiccia di sostanze nocive, le buone notizie arrivano almeno dal settore ortofrutticolo. La Coldiretti ha reso noto che l’ortofrutta italiana è sana grazie all’altissima percentuale di controlli regolari (98-99%) cui viene sottoposta. La presenza di frutta e verdura irregola ri sul mercato italiano è, invece, sempre in calo. Coldiretti ha reso noto che secondo recenti studi l’ortofrutta arriva a ridurre del 13% l’incidenza di Parkinson e Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistare finora il record di longevità, con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea. Il crollo del 20% nei consumi familiari di frutta e verdura, però, avvenuto negli ultimi cinque anni, con una tendenza all’abbandono dei principi della dieta mediterranea, soprattutto nei giovani (un bambino su quattro non consuma ortofrutta a tavola almeno una volta al giorno), stanno mettendo tutto un po’a rischio.
Fonte:osecoweb.org

Indice del valore delle vendite del commercio fisso e al dettaglio

0

L’Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di marzo 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio ha registrato un incremento dello 0,5 per cento rispetto a febbraio 2010; nel confronto con il mese di marzo 2009 l’indice grezzo ha registrato un aumento del 2,9 per cento.

In termini congiunturali (al netto della stagionalità), le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dell’1,1 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari sono cresciute dello 0,2 per cento. Rispetto a marzo 2009 le vendite di prodotti alimentari e quelle di prodotti non alimentari hanno registrato aumenti, rispettivamente, del 3,7 e del 2,7 per cento.
Fonte: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/commdett/20100525_00/

Dipendenti imprenditori? L’azienda resiste meglio

0

di Alessandro Vinciarelli

Non tutte le aziende hanno saputo rispondere alla crisi con la necessaria flessibilit e lungimiranza. Tuttavia, secondo una ricerca realizzata dalla Cass Business School di Londra a di mostrare maggiore resilienza (ovvero miglior capacità di adattamento al mutare delle condizioni di mercato) sono state e continuano ad essere quelle in cui la gestione è affidata a imprenditori – dipendenti.
In particolare, le imprese di proprietà dei dipendenti stessi, che risultano più resistenti alle difficili condizioni economiche e di lavoro determinate dalla crisi economica.
Questo particolare modello, molto diffuso tra le piccole e medie imprese, sembra inoltre essere maggiormente capace di creare rapidamente posti di lavoro non appena si intravede una nuova possibilità di business. Inoltre tali aziende riescono a valorizzare in modo migliore il capitale umano e di informazioni, registrando performance superiori alla concorrenza.
Il Professor Joe Lampel, autore della ricerca intitolata Model Growth: Do employee-owned businesses deliver sustainable performance?, sottolinea che tali caratteristiche sono più spiccate nel caso in cui nel contesto lavorativo siano necessarie molte competenze specifiche e alta professionalità.
Tuttavia, esiste il rovescio della medaglia: la difficoltà di accedere ai finanziamenti ed anche un più ostico approccio agli aspetti normativi e di governance.
Fonte: http://www.pmi.it/lavoro-e-imprenditoria/news/7164/dipendenti-imprenditori-lazienda-resiste.html

Manovra economica, autogoal per le Rinnovabili

0

di Alessandro Vinciarelli

Le misure previste dall’art.45 della manovra economica e finanziaria messa a punto dal Governo e appena entrata in vigore compromette l’equità di mercato per il business delle energie rinnovabili, con una serie di incredibili provvedimenti che danneggiano il settore produttivo dell’energia da fonti alternative: è la posizione delle associazioni di settore APER, ANEV, ANAB, FEDERPERN, FIPER, Greenpeace Italia, ISES Italia, Legambiente e Kyoto Club. Un incredibile autogoal, afferma Legambiente, riferendosi alla misura con carattere retroattivo che altera il meccanismo dei Certificati Verdi.
Tale strumento garantiva un corretto equilibrio fra domanda e offerta, evitando possibili speculazioni derivanti dall’oscillazione dei prezzi degli stessi certificati. La manovra, invece, congela il ritiro da parte del Gestore dei Servizi Elettrici dei CV in eccesso sul mercato.
Tale provvedimento, insieme ad altri contenuti, minerebbe sia i progetti in esercizio che le attività ancora non avviate, soprattutto a causa della possibilità di un crollo dei prezzi istantaneo e della conseguente ricaduta sui ROI delle aziende che hanno investito nelle rinnovabili.
Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, definisce la manovra come «un errore incredibile» capace di colpire «la credibilità delle scelte italiane rispetto alla prospettiva di diffusione delle rinnovabili al 2020 obbligatoria per tutti i Paesi UE», soprattutto in assenza del piano di sviluppo delle rinnovabili che l’Italia dovrà presentare a Bruxelles entro il 30 giugno.
Fonte: http://www.pmi.it/green-economy/news/7166/manovra-autogoal-per-le-rinnovabili.html

Studi di Settore: online Gerico 2010 con i correttivi

0

di Noemi Ricci

È online il software Gerico 2010, dopo l’approvazione – con provvedimento del 28 maggio – delle specifiche tecniche per il calcolo dei redditi aziendali in base ai 206 Studi di settore in vigore per il periodo d’imposta 2009 e rivisti alla luce dei correttivi 2010.
L’invio telematico dei modelli di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore deve essere parte integrante della dichiarazione dei redditi da presentare con il modello Unico 2010.
A tale scopo possono essere utilizzati i canali offerti dall’Agenzia, Entratel o Fisconline, ma ci si può anche avvalere di un intermediario abilitato.
Gerico 2010 integra i quattro correttivi derivanti dalla situazione di crisi finanziaria e di cui si terrà conto nella dichiarazione dei redditi che imprese e lavoratori autonomi devono presentare quest’anno:
relativi all’analisi di normalità economica per chi presenti una contrazione dei ricavi/compensi;
che tengono conto del possibile aumento degli acconti sul totale dei compensi (per i professionisti che operano a prestazioni), della contrazione del risparmio gestito (per i promotori finanziari) e della vendita di medicinali non soggetti a prescrizione medica (per le farmacie);
correttivi congiunturali di settore per i soggetti non congrui, con un fattore di correzione che tiene conto della contrazione dei margini e del minor utilizzo degli impianti per le imprese;
correttivi congiunturali individuali, studiati per cogliere il grado di crisi specifico del soggetto in base alla riduzione dei ricavi/compensi dichiarati.

UE: approvata l’Agenda digitale, focus su banda larga

0

di Tullio Matteo Fanti

Il Consiglio europeo dei ministri delle Telecomunicazioni ha approvato la strategia di intervento contenuta all’interno dell’Agenda digitale presentata dalla Commissione UE lo scorso 19 maggio. Per una vera innovazione e una crescita concreta dell’economia, i riflettori sono puntati sulla banda larga.

Il Consiglio concorda quindi sul fatto che l’Europa non debba rimanere indietro nello sviluppo del settore digitale ma che anzi debbano essere fatti importanti investimenti sulle risorse necessarie allo sviluppo di un mercato unico digitale.
Anche secondo i ministri, il settore dell’Ict resta uno degli elementi chiave nella crescita dell’economia europea, garantendo il 40% della produttività; per ogni milione di euro investito, vengono assicurati circa 33.000 posti di lavoro.
Al fine di aumentarne potenzialità e produttività, si dovrebbe trattare di un mercato basato su Internet veloce e super-veloce e su applicazioni interoperabili; ciò garantirebbe una generale crescita economica, con la possibilità di attrarre investimenti, creare posti di lavoro e rafforzare la sua influenza a livello mondiale.
Sarà necessario attuare misure efficaci per promuovere investimenti favorevoli alla concorrenza nel settore della banda larga per tutti. Via libera quindi al principale obiettivo dell’Agenda digitale, ovvero garantire a tutti i cittadini europei un accesso un accesso Internet a 30Mbps entro il 2020.
La sfida più ardua resta comunque quella di garantire adozione e attuazione in tempi brevi delle misure necessarie per raggiungere i diversi obiettivi proposti dalla Commissione ma, con l’approvazione da parte del Consiglio europeo dei ministri delle Telecomunicazioni, l’Agenda ha già compiuto un grosso passo in avanti.
Fonte: http://www.pmi.it/networking/news/7167/ue-approvata-lagenda-digitale.html

Finanziaria: le nuove pensioni da lavoro

0

di Noemi Ricci

Tra i temi caldi della manovra economica e finanziaria ci sono anche le novità introdotte per le pensioni da lavoro,allungamento della vita lavorativa e sistema di uscita con un’unica finestra a scorrimento già dal prossimo anno.

Riguarda sia i trattamenti di anzianità sia quelli di vecchiaia, tanto per i dipendenti privati e pubblici quanto per gli autonomi.
I lavoratori dipendenti che matureranno i requisiti per la pensione di anzianità a partire dal gennaio 2011 in poi, dovranno attendere il 13esimo mese successivo a quello di maturazione per la decorrenza effettiva della pensione, anche in caso di soggetti con 40 anni di contributi. Gli autonomi, invece, dovranno aspettare il primo giorno del 19esimo mese.
Sono esclusi i lavoratori che matureranno il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2010 e quelli che al 30 giugno 2010 hanno in corso il periodo di preavviso e maturano i requisiti di età anagrafica e di contribuzione entro la data di cessazione del rapporto di lavoro.
Valgono inoltre le finestre attuali per i lavoratori in mobilità che maturino i requisiti prima della scadenza della mobilità e quelli in mobilità lunga, in base agli accordi sindacali precedenti al 30 aprile 2010 e validi per 10mila lavoratori: dopo il raggiungimento di questo limite, l’INPS bloccherà le richieste.
Non viene invece toccato il requisito di età per la pensione di vecchiaia, che rimane di 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne (61 per le dipendenti nel settore pubblico). Ricordiamo che, in caso di raggiungimento di 40 anni di contributi, questi sono sufficienti a permettere al lavoratore di andare pensione anche se non si è raggiunta l’età pensionabile.
Per quanto riguarda la rateizzazione della liquidazione, questa non si applica in caso di importi sotto i 90mila euro al lordo delle ritenute fiscali, che quindi verranno erogati in un’unica soluzione.
Per le liquidazioni tra i 90mila e i 150mila euro al lordo delle ritenute fiscali, invece, sono previste due rate: una di 90mila euro e, dopo un anno, una con l’ammontare residuo.
Per importi superiori sono previste tre rate: da 90mila subito, 60mila euro dopo un anno e l’ammontare residuo dopo un ulteriore anno.
Fonte: http://www.pmi.it/leggi-e-norme/news/7168/finanziaria-le-nuove-pensioni-da-lavoro.html

On line i pacchetti informatici per inviare Intra 12 e Intra 13

0

Le nuove applicazioni sono scaricabili gratuitamente e consentono anche il controllo formale dei dati inseriti
Disponibili, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, i software di compilazione e di controllo dei nuovi modelli Intra 12 e Intra 13, utilizzati per dichiarare e versare l’Iva sugli acquisti effettuati all’interno della Comunità europea. Data di partenza per l’invio, 1° giugno. Modalità di trasmissione, esclusivamente telematica.
In particolare, il software di compilazione crea anche il relativo file da trasmettere, mentre, le procedure di controllo, segnalano eventuali anomalie o incongruenze riscontrate tra i dati contenuti nel modello e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e dalla circolare dei controlli.
Il modello Intra 12 deve essere inviato dagli enti non soggetti Iva e dagli agricoltori esonerati, tenuti alla presentazione della dichiarazione mensile per gli acquisti intracomunitari di beni e servizi.

A compilare e trasmettere Intra 13, invece, sono gli enti, le associazioni e le organizzazioni non passivi d’imposta, per dichiarare all’ufficio competente, prima di ogni acquisto intracomunitario, l’ammontare della singola operazione e quello degli acquisti complessivamente effettuati nell’anno, nel caso in cui non abbiano optato per l’applicazione dell’Iva in Italia.

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/line-i-pacchetti-informatici-compilare-intra-12-e-intra-13