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Trenitalia: Toscana, nuovo contratto di servizio

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Qualità crescente, offerta adeguata e penali nel caso in cui non vengano rispettati e raggiunti standard di qualità come quelli relativi alla pulizia, informazione, puntualità e livelli di affollamento sui convogli. Sono questi, in estrema sintesi, alcuni dei punti chiave del nuovo contratto di servizio che Trenitalia ha firmato con la Regione Toscana al fine di far aumentare sul territorio il numero di cittadini che ogni giorno scegli il treno per i propri spostamenti; il contratto ha una durata pari a ben sei anni con la possibilità di prorogarlo per altri sei.

La durata del contratto, abbastanza lunga, secondo quanto afferma Trenitalia, sarà tale da permettere una adeguata implementazione dei piani di sviluppo e di investimenti sulla rete del trasporto ferroviario toscano. A tal fine, infatti, Trenitalia, gradualmente, si impegnerà ad immettere in servizio per il trasporto oltre 20 nuovi convogli a doppio piano.

Dal punto di vista prettamente finanziario, il contratto di servizio Trenitalia – Toscana, dal 2009 e fino all’anno 2014, prevede da parte della Regione l’erogazione di un corrispettivo su base annua pari a 237,7 milioni di euro comprensivo delle risorse statali, mentre per altri 111 milioni di euro la copertura sarà assicurata dalla vendita dei titoli di viaggio. Saranno oltre 900 i treni che ogni giorno percorreranno la rete del trasporto ferroviario in Toscana a fronte, in termini di traffico, di quasi 23 milioni di treni-km all’anno.

Fonte: www.vostrisoldi.it

Ministero dell’Economia: emessi BOT per 11.000 milioni di euro

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Il MEF ha disposto un’emissione, con regolamento 15 gennaio 2010, da effettuarsi tramite asta il giorno 12 gennaio 2010, di 11.000 milioni di euro di BOT così ripartiti:

                             Importo (in mln. di euro)                        Scadenza                      Giorni
Trimestrali                          3.500                                         15.04.2010                      90
Annuali                                 7.500                                         14.01.2011                     364

È da tener presente che il 15 gennaio 2010 vengono a scadere BOT per 7.500 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale.
I BOT sono posti all’asta con il sistema di collocamento dell’asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento.
I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di BOT, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato.
I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei BOT, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione del rendimento. L’importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€).
Il collocamento dei BOT verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione.
In attuazione di quanto disposto nella Sez.II – Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei BOT sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori.
Le richieste di acquisto – con un massimo di tre per ciascuna tranche – dovranno pervenire alla Banca d’Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 gennaio 2010, con l’osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax.
Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto .
Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione.
Gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei BOT annuali, previsto in via automatica per il giorno 13 gennaio 2010.
L’offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell’ammontare nominale offerto nell’asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l’importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell’asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo.
Gli “Specialisti” che non hanno partecipato all’asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L’assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell’asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 13 gennaio 2010.
La circolazione dei BOT al 4 gennaio 2010 era pari a 150.095,638 milioni di euro, di cui 61.798,043 milioni di euro semestrali e 88.297,595 milioni di euro annuali.

Fonte: www.mef.gov.it

RYANAIR: rimane il problema della trasparenza dei costi

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Scongiurata la sospensione dei voli grazie all’intervento dell’Enac

Adiconsum: “Il problema non è il riconoscimento dei documenti d’identità, quanto la mancata trasparenza dei costi
e la parziale informazione fornita dalle compagnie low-cost ai passeggeri”

Adiconsum chiede a UE e Enac
interventi sulla chiarezza delle offerte dei voli low-cost

Adiconsum chiede a Matteoli invece degli aumenti delle tariffe aeroportuali previsti nel decreto, l’istituzione di un Fondo bilaterale per il risarcimento delle vessazioni subite dai passeggeri

Adiconsum esprime soddisfazione per il ripristino della legalità da parte di Ryanair – dichiara Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum – che nei giorni scorsi aveva annunciato la sospensione dei voli dagli aeroporti italiani facendo quasi intendere che ci fossero problemi di sicurezza nei nostri scali.

L’accordo è stato raggiunto grazie all’intervento dell’Enac che si pone come interlocutore autorevole e al quale ad avviso di Adiconsum dovrebbe essere riconosciuto il ruolo di vera Authority del settore con poteri quindi anche sanzionatori.

Adiconsum – continua Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum – pur difendendo la liberalizzazione del mercato del trasporto aereo afferma che i diritti individuali dei consumatori trovano soddisfazione soltanto nelle regole generali che richiedono anche alle compagnie low-cost trasparenza nei costi e nei servizi offerti.

Troppo spesso dietro a biglietti di pochi euro si nascondono tariffe aggiuntive non riscontrabili esplicitamente sui siti internet delle compagnie low-cost.

Adiconsum chiederà nei prossimi giorni al Commissario europeo e all’Enac un intervento sulla chiarezza delle offerte a basso prezzo dei voli low-cost presenti sui siti internet.

Al ministro Matteoli, Adiconsum – continua Giordano – ribadisce la richiesta di non scaricare ancora una volta sui passeggeri gli aumenti delle tariffe aeroportuali così come ipotizzate in un suo decreto ancora non in vigore, ma di prevedere una precisa normativa di legge che istituisca un Fondo bilaterale alimentato economicamente dalle compagnie aeree e dalle aziende aeroportuali capaci di intervenire con rapidità risarcendo i passeggeri vessati da: perdita dei bagagli, overbooking, vacanze rovinate, ritardi e cancellazioni di aerei.

Fonte: Adiconsum – ufficio stampa
www.adiconsum.it

Consumi giovani: nuovo portale Federconsumatori

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“Se pensate che i problemi dei consumatori riguardino solo madri di famiglia e pensionati annoiati vi sbagliate di grosso!“. Si presenta così Federconsumatori Giovani, www.federconsumatorigiovani.it, il nuovo Portale dell’Associazione dedicato ai giovani al fine di acquisire informazioni e consigli utili su come ci si deve comportare, e quali precauzioni prendere, in materia di trasporti, Internet, tempo libero, risparmio, casa, telecomunicazioni, Rc auto e libri scolastici. Alcune sezioni del Portale, proprio perché è “giovane”, sono ancora in costruzione, ma già il sito presenta alcuni contenuti interessanti.

Ad esempio, nella sezione “Internet e privacy” è presente un glossario sulla Rete e sui suoi termini più astrusi unitamente ad una guida per gli acquisti sul Web. Nell’area “Telecomunicazioni” ci sono i consigli per evitare le truffe dei dialer e delle numerazioni a sovrapprezzo unitamente alle suonerie ed alla possibilità, risparmiando, di poter effettuare chiamate telefoniche con il VoIP utilizzando il computer.

Nella sezione Rc auto, molto importante per i giovani visti i prezzi che “riservano” a loro le compagnie di assicurazioni, viene spiegato come ricercare la polizza più conveniente unitamente ai consigli per evitare i comportamenti più a rischio quando si è alla guida. I giovani, inoltre, possono interagire con il portale attraverso l’apposita sezione “Dillo a Noi” con la possibilità, tra l’altro, di poter contribuire inviando degli allegati.

Fonte: www.vostrisoldi.it