UE su rispetto regole mercato interno

0
242

L’Unione Europea fa il punto sul rispetto delle regole del mercato interno e quindi sul recepimento delle direttive in tal senso. Secondo la valutazione da parte della Commissione europea gli Stati membri sono ben al disotto dell’obiettivo dell’1,0%, da raggiungere entro il 2009, concordato dai capi di Stato.
E’ dello 0,7% il deficit medio di recepimento (ossia la percentuale di direttive sul mercato interno non recepite nell’ordinamento interno nei termini previsti) dei 27 Stati membri. È comunque la prima volta che gli Stati membri hanno superato l’obiettivo entro i termini convenuti.
Gli Stati membri impiegano un tempo relativamente lungo – in media quasi 18 mesi – per conformarsi alle sentenze della Corte di giustizia, nonostante l’obbligo di adottare misure immediate. I maggiori ritardi riguardano Austria e Spagna, che impiegano in media circa 25 mesi per conformarsi alle sentenze.
Il commissario europeo per il mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: “Incoraggio i sette Stati membri che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo a raddoppiare gli sforzi. Ma la qualità dell’attuazione e dell’esecuzione pratica delle regole sul terreno resta un grave problema, che incide sull’efficienza e mina la fiducia nel mercato interno. Il mancato rispetto delle sentenze della Corte è semplicemente inaccettabile. È mia intenzione sfruttare appieno la possibilità offerta dal nuovo trattato di applicare queste sentenze più rapidamente. Voglio creare un vero partenariato con gli Stati membri per comprendere meglio ed evitare tali problemi. Sono sicuro che insieme possiamo rimettere i cittadini e le imprese al cuore del mercato interno.”
Il numero di Stati membri che hanno raggiunto l’obiettivo è passato da 18 a 20. Gli Stati membri che non si sono ancora conformati all’obiettivo dell’1% sono: Austria, Portogallo, Repubblica ceca, Polonia, Italia, Lussemburgo e Grecia. Detto questo, ad eccezione dell’Austria, tutti i 7 Stati membri sono riusciti a ridurre considerevolmente il proprio deficit.
“Tenuto conto del volume della legislazione che dovrà essere attuata nei prossimi 6 mesi, Repubblica ceca, Grecia, Italia, Lussemburgo e Polonia dovranno adottare azioni drastiche per raggiungere l’obiettivo la prossima volta”.
Il numero globale di procedimenti di infrazione è leggermente diminuito (-1,2%) rispetto a sei mesi fa. Come negli anni precedenti, il maggior numero di infrazioni si registra nei settori “imposizione e unione doganale” e “ambiente”.
La maggior parte dei casi di infrazione aperti riguarda l’Italia, seguita da Grecia e Spagna.
È aumentato il tempo medio necessario per risolvere tali casi. Rispetto al dicembre 2007, è passato da 25 a 28 mesi per l’UE-15 e da 12 a 16 mesi per l’UE-12.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-02&newsletter_numero=1528#art1#art1