Il rialzo del prezzo del petrolio, con il Brent che si sta riavvicinando alla soglia dei 100 dollari al barile, “pone gia’ dei rischi concreti per l’economia mondiale” e costituisce un “fattore di profonda preoccupazione sia per i produttori che per i consumatori”. Lo si legge nel bollettino mensile dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie). Secondo le stime dell’agenzia un barile a 100 dollari avrebbe un peso sul Pil globale stimabile intorno al 5%.
Il rialzo delle quotazioni del barile, spiega l’Aie, e’ legato non tanto alle temperature particolarmente rigide registrate lo scorso anno quanto al forte aumento della domanda, che nel 2010 e’ cresciuta del 3,2%, ovvero di 2,7 milioni di barili al giorno. Un incremento che ha tra le sue radici la forte crescita della domanda cinese, che ha superato per la prima volta la soglia dei 10 milioni di barili al giorno.
Sulla base delle stime che prevedono un rallentamento della ripresa globale nel 2011, l’Aie calcola per il 2011 una domanda globale in rialzo dell’1,6%, ovvero di 1,4 milioni di barili al giorno.
Fonte: Agi
