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Coronavirus, negli USA epidemia fuori controllo

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Il fronte americano continua a destare preoccupazione da parte degli esperti in materia di pandemia. Negli Stati Uniti l’epidemia di coronavirus è ancora fuori controllo e il numero dei decessi potrebbe raddoppiare nei prossimi due mesi rispetto all’attuale livello cumulativo. È quanto emerge da uno studio sulla diffusione del virus nel Paese realizzato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra.
Intanto i dati aggiornati dell’università americana Johns Hopkins indicano che negli Usa sono morte finora 94.702 a causa del virus su un totale di 1.577.287 casi confermati: secondo lo studio questi dati corrispondono a solo il 4% degli americani che ha contratto finora il coronavirus, sottolineando come anche negli Stati più colpiti solo il 25% della popolazione si è ammalato di Covid-19. Ad esempio, nello Stato di New York circa il 16,6% della popolazione ha contratto il virus, rispetto a circa l’1% della California e meno dell’1% del Maine.

Vino/ La ‘cartolarizzazione’, della cantina

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Può essere definita la cartolarizzazione del vino in cantina. Usare il magazzino, lo stock di vino per trasformarlo in liquidità, senza aprire linee di credito. È il servizio di “Inventory Monetisation” lanciato da Supply@me (quotata a Londra con una capitalizzazione di 227,5 milioni di sterline).
La cantina vende il vino a Supply@me, che lo lascia nella disponibilità del produttore, che acquisisce così liquidità. E, intanto, lo può vendere al cliente finale, ricomprandolo in quel momento.
“Noi, in piani che sono di minimo tre anni, guadagniamo con la cartolarizzazione degli stock”, spiega a WineNews l’ad Alessandro Zamboni: “possiamo anche spostare lo stock in altre strutture, se serve spazio in cantina”.

Sanità/ Dalla Regione Campania 7 milioni per progetto su Covid-19 del Tigem di Pozzuoli – Cotugno Napoli e Izs

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Anche l’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli mette le proprie competenze a disposizione della gestione dell’emergenza COVID19: è infatti uno dei progetti finanziati complessivamente con 7 milioni di euro dalla Regione Campania. L’obiettivo del progetto è studiare, partendo dal materiale dei tamponi effettuati su pazienti nell’area di Napoli, l’evoluzione del genoma virale e la risposta delle cellule respiratorie dei pazienti all’infezione da Covid-19. Allo studio parteciperanno anche l’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale”, l’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Domenico Cotugno e l’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) del Mezzogiorno.

A partire dall’inizio del 2020, il coronavirus SARS-CoV-2 si è rapidamente diffuso in tutto il mondo: ad oggi sono oltre 5 milioni i casi confermati, di cui quasi 230mila in Italia. La conferma diagnostica viene effettuata tramite tampone faringeo, ovvero un prelievo tramite un bastoncino cotonato di materiale biologico (mucosa) presente nelle prime vie respiratorie. Il campione viene successivamente analizzato tramite PCR, una tecnica comunemente usata in laboratorio per amplificare specifiche sequenze di acidi nucleici (Dna o Rna), che in questo caso consente di determinare la presenza e la quantità dell’Rna che costituisce il genoma del virus.

Nel corso degli anni il Tigem ha messo a punto delle specifiche tecnologie per l’analisi degli acidi nucleici, tramite approcci di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing, o NGS). Soltanto nel biennio 2018-2019 l’istituto ha analizzato più di 5000 campioni di RNA per scopi di ricerca biomedica, mentre nel 2019 proprio sulla base di queste competenze nel campo dell’analisi dell’Rna la Fondazione Telethon ha costituito a Pozzuoli la società Next Generation Diagnostic srl, per tradurre tale esperienza in strumenti diagnostici per malattie genetiche e oncologiche.

Nell’ambito del progetto promosso dalla Regione Campania, per il quale riceveranno un finanziamento di 500mila euro, Tigem e NGD analizzeranno il materiale genetico estratto dai tamponi nasali o faringei di pazienti positivi al virus SARS-CoV-2: il valore aggiunto sarà rappresentato dalla possibilità di analizzare in modo rapido, economico e simultaneo l’RNA non solo di origine virale ma anche quello delle cellule dell’epitelio respiratorio dei pazienti e di eventuali altri microbi presenti (ad esempio  altri virus). Questo permetterà di ottenere diverse informazioni aggiuntive, in particolare:

 grazie al sequenziamento dell’RNA virale, si potrà identificare lo specifico sottogruppo di SARS-CoV-2 presente nel campione e ricostruire “l’albero genealogico del virus” sulla base delle mutazioni acquisite nel periodo di diffusione;

  • grazie al sequenziamento dell’RNA delle cellule dei pazienti si potranno comprendere meglio i meccanismi molecolari innescati dal nuovo coronavirus nelle cellule infettate e di studiare la risposta dell’ospite all’infezione ai diversi stadi della malattia. L’obiettivo è di utilizzare tali informazioni per prevedere il decorso della malattia e la risposta a vari tipi di terapie. Inoltre, questo approccio sperimentale consentirà di individuare l’eventuale presenza di cellule specifiche del sistema immunitario attivate o richiamate in loco dall’infezione;
  • grazie al sequenziamento dell’RNA di altre specie microbiologiche presenti nel tampone si potranno identificare altri fattori di comorbidità che potrebbero correlare con la gravità della sintomatologia osservata nei pazienti.

 «Il nostro istituto, il Tigem, nasce per dare una risposta ai pazienti con malattie genetiche rare, malattie terribili che spesso vengono trascurate dai grandi programmi strategici di ricerca nazionali e internazionali» ha commentato Andrea Ballabio. «Tuttavia, in un momento di emergenza come questo è giusto che i nostri ricercatori scendano in campo con le loro competenze di genetica, genomica e biologia cellulare per unirsi agli sforzi che stanno facendo tutti gli altri ricercatori di altri settori. Nuove idee su come sconfiggere il virus, o come bloccarne la pericolosità, possono venire solo da uno sforzo comune fatto da ricercatori di esperienze diverse che possono quindi “aggredire” il problema partendo da diversi angoli. Insieme ce la faremo!»

 Fondazione Telethon

Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca oltre 528 milioni di euro, ha finanziato oltre 2.630 progetti con oltre 1.600 ricercatori coinvolti e più di 570 malattie studiate. Ad oggi grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con l’industria farmaceutica e Ospedale San Raffaele. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. La terapia genica è in fase avanzata di sperimentazione anche per la leucodistrofia metacromatica (una grave malattia neurodegenerativa), la sindrome di Wiskott-Aldrich (un’immunodeficienza), la beta talassemia, e due malattie metaboliche dell’infanzia (rispettivamente, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1). Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.

Per maggiori informazioni: Ufficio stampa – HAVAS PR Milan

Fisco/ Commercialisti: le misure sul lavoro nel Decreto “Rilancio” ai raggi X

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Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Le misure sul lavoro contenute nei decreti sull’emergenza da Covid-19”. Lo studio passa in rassegna il pacchetto di misure a sostegno del lavoro e di contrasto all’emergenza occupazionale messo in campo dal Governo per fare fronte alla contingente emergenza epidemiologica da COVID-19 con il Decreto “Cura Italia” n. 18/2020, come modificato in sede di conversione in legge e ulteriormente modificato dal Decreto “Liquidità” n. 23/2020 e dal recentissimo Decreto “Rilancio” n. 34/2020.

Sei  le sezioni del documento. Dopo una introduzione sulle iniziative volte a favorire la conservazione della potenzialità produttiva delle imprese nel periodo dell’emergenza, si analizzano l’estensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale e le norme speciali in materia di riduzione dell’orario di lavoro  e di sostegno ai lavoratori.  Spazio poi alle disposizioni in materia di sospensione e proroga dei termini di presentazione delle domande di trattamenti previdenziali ed assistenziali e alle altre misure urgenti in materia di lavoro e politiche sociali del decreto “Rilancio”.

Lo studio si conclude con gli schemi riepilogativi dei principali interventi per il sostegno al lavoro.

Info Ufficio Stampa FNC – Sabino Cirulli

Muisca/ Orchestra “ A.Magliano” di Larino: giovani studenti in controvento nel Covid-19

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Sarebbe stato il mese di maggio 2020 lo scenario della XIX Edizione del Festival Musicale dei Gruppi Scolastici organizzato dall’istituto Omnicomprensivo di Larino, e la pandemia ne voleva bloccare lo svolgimento. Tuttavia, gli alunni dell’Istituto scolastico più grande del Molise diretto dal preside prof. Antonio Vesce, hanno continuato a tener fede alla forza che soltanto le buone pratiche promosse dai docenti, possono sviluppare: speranza, positività e coraggio. Viene pubblicato, così, in un momento davvero difficile, un video che tiene a battesimo, tra le altre cose, il nuovo sito scolastico www.omnicomprensivolarino.edu.it Protagonisti sempre i giovani studenti frentani, che riescono a stupire per energia e semplicità. Ancora una volta si riconferma l’Orchestra “A. Magliano” , che non smentisce i suoi “ blasoni”: già “Gruppo di Interesse Nazionale” a firma del Ministro dei Beni e Attività Culturali e quello di “ Orgoglio della Città di Larino” su Delibera di Consiglio Comunale, oltre tutte le vittorie conseguite a Festival e Concorsi.

Una grande squadra per un omaggio all’ Artista Lucio Dalla, con il brano “Se io fossi un angelo”: le musiche arrangiate dal Maestro Manuel Petti, dirette e montate dal prof. Oreste Sbarra con la collaborazione di Antonio Vizzarri ( Audio Intro Outro) e ancora, il prof. Antonio Varanese per classe di Violino, la prof.ssa Loredana Vaccaro per la classe di clarinetto, il prof. Pino De Vivo per la classe di sassofono e il prof. Roberto Di Carlo (coordinatore delle classi di strumento musicale) per la classe di tromba. Un primo, proficuo, risultato di una novella Didattica a Distanza, tanto discussa nei giorni del cosiddetto lock-down. Un passaggio epocale, al quale i ragazzi certamente si sono fatti trovare pronti per lasciare il loro segno : ribadendo che con la Musica puoi esprimere il messaggio di un sogno.

Questi i protagonisti :

Violini: Scardera Marianna; Mancini Giusi; Vizzarri Doriana; Iacurti Eleonora; Silvestro Francesca; Salvato Giorgia; Rossi Simona

Clarinetti :Di Paolo Noemi; Spina Angelica; Di Santo Grazia; Pizzi Concetta; D’Addona Alessia Pietrolà Paolo; D’Astolfo Alessandro; Colella Andrea; Marini Rossana; Del Zoppo Andrei; Pizzi Lorenzo; Izzi Luis; Milanese Andrea

Trombe: Mancinelli Francesco; Nuonno Gabriella; Malorni Lucrezia; Carafa Vincenzo Verì Anthony; Di Lena Piera; D’Onofrio Antonio; Mancini Luigi; Izzo Pierpaolo; Fiore Samuel; Pilla Angela; Spina Marco: Boffa Raffaele; Franceschiello Luca

Sax: Di Carlo Giovanni Manuel;T opolino Roberto; Bavota Andrea; Cesaride Vera; Astolfo Giulia; D’Alete Giada

Percussioni:Pietrantonio Francesca; Di Girolamo Benedetta; Iacobelli Vanessa; Sabetta Dario; Spina Paolo

Voce cori: Fancesco Cascitelli; Giusy Perugini

Cori:Greta Battista

Chitarre: Alessandro Marchetta; Vincenzo Silvano

Batteria: Paolo Spina

Il Video è stato presentato in concorso per la Settimana nazionale della Musica a Scuola bandita dal Miur che si terrà dal 25 al 30 maggio 2020 nella XXXI RASSEGNA NAZIONALE delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado,” La musica unisce la scuola”.

Il film della settimana/ “The Orphanage” di Shahrbanoo Sadat (Afg)

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Pietro Colagiovanni *

Seconda opera di una potenziale pentalogia sulla vita in Afghanistan questo film della regista Shahrbanoo Sadat è stato presentato al festival di Cannes 2019. The Orphanage narra, attraverso gli occhi di un quindicenne Qodrat (interpretato da Quodratollah Qadri, già protagonista del primo episodio ambientato in un villaggio rurale afghano “Wolf and Sheep”) la vita in un orfanotrofio afgano in un momento storico molto particolare: la fine della occupazione sovietica e l’avvento del regime islamista talebano.

Ma la storia è situata sullo sfondo della narrazione quotidiana della vita nell’istituto, tra bulli che impongono le loro regole ai nuovi arrivati a episodi anche dolorosi di vita quotidiana a innamoramenti e invaghimenti, a gite nell’Unione Sovietica per conoscere la cultura del paese occupante (la visita alla tomba di Lenin dei ragazzini aggiunge un tocco storico quasi surreale alla narrazione). Ma la storia c’è in tutta la sua importanza ed esploderà in tutte le sue contraddizioni al termine del film. Durante si manifesta nell’abbigliamento (la T-shirt con Rambo, la maglia di calcio con impresso il nome di Maradona) nella Tv che parla del presidente filosovietico Najibullah in visita a Mosca nella scena di carro armato sovietico che salta su una mina nei pressi dell’orfanotrofio. La storia c’è ma la si percepisce solo di riflesso.

Un’altra caratteristica dell’opera sono le frequenti incursioni, ben caratterizzate, nel cinema indiano, con canti e balli e scazzottate in perfetto stile Bollywood. Si tratta dell’evasione da una realtà spesso dura, dello scioglimento di crudi nodi della vita quotidiana nella grande illusione del cinema. La delicata regia di Sadat ci induce, in un film particolarmente curato dal punto di vista etnografico e storico, in modo confortevole alla conoscenza della società afghana, della sua storia, della sua società, della sua cultura. Lo scopo, dichiarato dalla stessa regista, è quello di superare i tanti clichè negativi che accompagnano l’immagine di questo martoriato paese. L’orfanotrofio, statale, è gestito con competenza e il protagonista non vive male l’esperienza al suo interno.

Il responsabile della vita quotidiana dei giovani è una persona attenta e giusta, i ragazzi studiano e viene offerto loro un percorso di affrancamento dalla ignoranza e dalla miseria. E tutto questo grazie all’occupante sovietico. Mentre l’avvento degli islamisti è visto, dalla regista, come la fine della cultura e della sua gentilezza con i libri che vengono bruciati in via precauzionale appena si sa della vittoria talebana. In questo probabilmente il film rivela tutta la sua connotazione politica perchè alla fine si tratta di un film politico, benchè avvolto in una veste documentaristica. L’occupazione sovietica non era poi così male ed era fonte di un ordine sociale alla fine positivo, questo l’assunto della Sadat.

E come tutti gli assunti politici è discutibile, accoglibile, contestabile o rigettabile. Personalmente credo che l’Afghanistan sia una terra di antica civiltà e di raffinate tradizioni sociali e culturali. Ma nel contempo credo che l’essere sempre stato, negli ultimi secoli, una mera pedina nel gioco internazionale delle grandi potenze ne abbia fortemente indebolito la capacità di gestire autonomamente la propria vita e la propria società. Ed abbia portato a reazioni profonde e forse disperate come i talebani prima e il terrorismo internazionale di Osama Bin Laden poi.

L’Unione Sovietica portava un certo ordine, frutto anche di una burocrazia esasperata come anche un certo ordine è stato poi portato dagli Stati Uniti e dai loro alleati (Italia inclusa). Ma alla fine questo ordine apparente non ha sanato il problema di fondo dell’Afghanistan: essere stato negli ultimi secoli sempre strumentalizzato e sfruttato per fini politici internazionali, minando così in profondità la sua ricca storia, la sua vivace società, la sua profonda e raffinata cultura.

Voto 3,25/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

per commenti, recensioni o sollecitazioni e suggestioni cinematografiche potete contattarmi a colagiov@virgilio.it

23 Maggio/ Il sen. Di Piazza: “Falcone, l’uomo che aveva compreso che il modello è studiare il fenomeno”

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Riceviamo e pubblichiamo

“Il 23 maggio per me, come per la maggioranza dei palermitani, è un giorno importante. Mi fermo a ricordare. La memoria di un uomo che affrontò tutto con “spirito di servizio”. In Giovanni Falcone comportamento e atteggiamento coincidevano, come nella migliore delle manifestazioni dell’etica della virtù. Un uomo che aveva ben compreso che anche nel più oscuro dei mali il modello è studiare il fenomeno partendo dalla corruzione delle coscienze. Ma, cosa ben più arguta, aveva ideato un metodo che tracciava gli scenari economico finanziari mondiali. Una intuizione che cambiava il concetto di lotta alla mafia. Non più solo lo studio di dinamiche fra cosche che combattevano per il dominio sui territori ma indagini bancarie che conducevano a complesse architetture societarie e patrimoniali. E fa eco nella mia mente quel “follow the money”. Segui il denaro era, come si dice oggi, il paradigma per arrivare alla visione di ogni corruzione di persone e territori. Un approccio evoluto e per questo temuto e contrastato fino alla privazione della vita.

Mi fermo a pensare e, scosso dalla crisi che attraversa il mondo intero, mi chiedo perché il denaro prenda ancora il posto dell’uomo. Niente e nessuno sembra godere di piena autonomia e libertà. Ho quasi paura a scrivere una parola: profitto. Quanto il mondo intero è ancora disposto a perdere ossessionato da logiche di economia malata e finanza speculativa spinta. Braccati da interessi di pochi ancora ci muoviamo a fatica per affermare il diritto di ciascuno a cure adeguate, a condizioni di vita dignitose, alla felicità del vivere. Mi fermo a pensare adesso che sento i giovani parlare della salvezza della Terra e mi dico che ora più che mai voglio continuare a credere in un’economia buona che non sacrifichi il futuro delle nuove generazioni. Giovanni Falcone questa nobile eredità ci lasciava ventotto anni fa: salvare e proteggere invisibili, scarti, persone asservite a un impero impazzito. Mi fermo a pensare che ci vuole metodo, buone pratiche, perseveranza e capacità di visione e, soprattutto, il coraggio di azione dopo azione nella coerenza del perseguimento del bene comune.”

Lo scrive, su Facebook, il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sen. Steni Di Piazza, eletto a Palermo.

Ufficio Stampa Sottosegretario Di Piazza

Roma/ Primavalle, spara alla moglie e al figlio e si suicida

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Le indagini sono in corso, per stabilire le cause del grave fatto di cronaca a Roma nella zona di Primavalle, dove una lite familiare ha avuto epilogo drammatico. Ad esplodere i colpi di pistola un pensionato che avrebbe puntato prima un coltello contro la moglie, ferendola, per poi sparare contro la donna.
In difesa della madre sarebbe intervenuto il figlio che avrebbe provato a disarmare il padre, che però ha reagito sparando e ferendo il 44enne. Quindi si è puntato la pistola alla tempia ed ha tentato il suicidio.
Sul posto si sono precipitate volanti della Polizia e ambulanze.
I tre sono stati portati in condizioni disperate al Policlinico Gemelli. La donna è però giunta al Gemelli cadavere e poco dopo anche il pensionato è stato dichiarato morto.

Attualmente il figlio è in prognosi riservata e, secondo quanto si apprende, lotta tra la vita e la morte.

(foto di repertorio)

Lutto nel mondo del calcio, è morto Gigi Simoni

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La battaglia per la salute è stata lunga e purtroppo alla fine non ce l’ha fatta.
Il mondo del calcio è in lutto: è morto Luigi Simoni. L’allenatore aveva accusato un ictus il 22 giugno scorso nella sua abitazione di San Piero a Grado (Pisa) e da lì ha continuato a lottare per mesi, senza però riuscire a riprendersi.
A marzo era stato riportato a casa dalla clinica che l’aveva in cura per ragioni di sicurezza, vista la pandemia di coronavirus. Nelle ultime ore, però, un deciso peggioramento delle sue condizioni aveva reso necessario l’immediato ricovero all’ospedale di Pisa, dove è arrivato ieri senza più speranze di riprendersi.
Accanto a lui fino all’ultimo, come sempre, la moglie Monica. I funerali si terranno domenica alle 16 nella basilica di San Piero a Grado.

Salute/ Vaccinazione antinfluenzale per bambini ed ultrasessantenni

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Una decisione non facile vista la delicatezza dell’argomento. Allargare la raccomandazione per la vaccinazione contro l’influenza stagionale a tutti i bambini da 0 a 6 anni, e non solo a quelli con specifiche indicazioni, e agli anziani a partire dai 60 anni, oltre che agli operatori sanitari delle Rsa.
E’ l’ipotesi in valutazione e che, secondo quanto apprende l’Ansa, potrà essere prevista dalla circolare del Ministero della Salute sulle vaccinazioni per l’influenza stagionale alla quale si sta lavorando e che è attesa a breve.