Home Blog Page 2408

Il dipendente non può avvalersi della sua condizione di invalido, o dell’appartenenza al sindacato, per non rispettare i suoi doveri

0
Con ricorso al Tribunale di Roma in data 7.4.2006 la dipendente della societa’  srl, avente la gestione di una struttura alberghiera di prima categoria, chiedeva dichiararsi la nullita’/illegittimita’/inefficacia dell’ordine di servizio del 17.2.2005, con il quale veniva assegnata in via esclusiva al turno serale ed ordinarsi alla societa’ datrice di lavoro di inserirla nei turni orari a scorrimento.Il giudice del lavoro,con sentenza del 25.3.2010- 26.9.2011 (nr. 5379/2011), accoglieva le domande.La Corte di appello di Roma, con sentenza del 10.10.2013-12.2.2014 (nr. 8393/2013), accoglieva l’appello della societa’  e in riforma della sentenza impugnata, dichiarava la legittimita’ del licenziamento e per l’effetto il difetto di interesse della lavoratrice alla pronunzia di impugnazione dell’ordine di servizio.
La Corte territoriale rilevava che alla lavoratrice nella lettera di contestazione disciplinare erano stati addebitati quattro episodi, tutti riscontrati dalla istruttoria svolta:
– il primo, consistente nell’essersi rifiutata di adempiere all’ordine del superiore gerarchico, la governante, di recarsi a lavorare al quarto piano per il rassetto delle camere prenotate dai clienti, ritardando l’inizio della prestazione del turno di almeno trenta minuti;
– il secondo, in data, consistito nel rifiuto ad eseguire l’ordine della governante di rassettare celermente due camere al quarto piano nonche’ nell’invitare il collega a lavorare con minor diligenza ed impedire ad altre colleghe di passare l’aspirapolvere per non disturbare una sua conversazione telefonica;
– il terzo, allorquando dopo avere chiesto ai colleghi addetti al ricevimento dei clienti,di parlare con il direttore, avendo appreso che doveva interloquire con il caporeparto si mostrava alterata in presenza dei clienti; nella stessa giornata  recandosi al sesto piano aveva trovato la lavoratrice seduta in una stanza con le porte di varie camere aperte e gli apparecchi televisivi all’interno sintonizzati su stazioni radio a volume alto ed ancora seduta in una stanza due ore dopo;
– il quarto, consistito nella affissione nella bacheca aziendale di una comunicazione con toni altamente polemici nei confronti della governante  in violazione di espressa disposizione aziendale, comunicato che dopo essere stato rimosso per ben due volte era stato affisso in varie copie sul muro sottostante la bacheca e negli spogliatoi del personale.
Il giudice dell’appello, valutata la gravita’ delle condotte, le considerava idonee a legittimare la misura espulsiva.Riteneva invece assente il motivo ritorsivo per ragioni sindacali; osservava che la lavoratrice  era stata oggetto di doglianze scritte dei colleghi, spesso parte di litigi con questi ultimi, sovente destinataria di contestazioni disciplinari per rifiuto di adempiere a disposizioni di servizio ed insubordinazione. Ne risultava il quadro di una persona che cercava di farsi forte del suo stato di invalidita’ parziale e della appartenenza ad una associazione sindacale per imporre ai colleghi ed all’impresa le sue personali regole di convivenza e di lavoro.
La Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro con la sentenza del 20 febbraio 2017, n. 4315   dichiara inammissibile il ricorso ed  ha sancito che è legittimo il licenziamento del dipendente che cerca di farsi forte del suo stato di invalidità parziale e dell’appartenenza al sindacato per imporre ai colleghi e all’impresa le sue personali regole di convivenza e di lavoro.
Alfredo Magnifico

Pronte le regole per la trasmissione delle Comunicazioni dei dati delle fatture e delle liquidazioni periodiche Iva

0

Pubblicate sul sito delle Entrate le regole e i termini per la trasmissione telematica dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle relative variazioni e dei dati delle liquidazioni periodiche Iva. Con il provvedimento firmato oggi dal Direttore dell’Agenzia, le Entrate stabiliscono un termine unico valido sia per la trasmissione telematica opzionale dei dati delle fatture (Dlgs n. 125/2015) sia per la trasmissione dei dati delle fatture prevista dal Dl n. 78/2010 modificato dal Dl n. 193/2016. Per semplificare il più possibile gli adempimenti, pertanto, l’invio dei dati delle fatture previsto dal Dlgs n. 127/2015 può essere effettuato entro il 16 settembre 2017, per il primo semestre dell’anno in corso, ed entro il mese di febbraio 2018 per il secondo semestre. Il provvedimento del Direttore dell’Agenzia di oggi, inoltre, stabilisce che i dati acquisiti verranno messi tempestivamente a disposizione dei contribuenti che li hanno inviati nell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”. In questo modo sarà possibile instaurare un dialogo tra l’Agenzia e i contribuenti prima dell’invio della dichiarazione, nel caso emergano, dall’analisi dei dati trasmessi, potenziali incoerenze tra i dati delle fatture e quelli delle liquidazioni Iva. Dati fattura, termine unico per entrambi gli invii – Il provvedimento stabilisce quali dati vanno trasmessi all’Agenzia delle entrate per quanto riguarda le fatture emesse, le fatture ricevute e registrate, le bollette doganali e le relative note di variazione. Le Entrate specificano che i dati da inviare, le modalità nonché i termini per la trasmissione sono identici, sia nel caso in cui i contribuenti esercitino l’opzione per l’invio telematico dei dati delle fatture (di cui all’art. 1, comma 3 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127) sia nel caso di invio della “Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute” di cui agli articoli 21 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. La consultazione dei dati aiuta la compliance – I dati acquisiti dall’Agenzia saranno messi tempestivamente a disposizione dei contribuenti che li hanno inviati nella sezione Consultazione dell’area autenticata dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi” consentendo di instaurare un processo di dialogo pre-dichiarativo tra l’Agenzia e i contribuenti per i quali emergano, dall’analisi dei dati trasmessi, potenziali incoerenze tra i dati delle fatture e quelli delle liquidazioni Iva. Le informazioni sulle incoerenze tra i versamenti dell’imposta effettuati rispetto all’importo da versare indicato nelle comunicazioni potranno essere consultate dai contribuenti nel Cassetto fiscale e nella sezione Consultazione dell’area autenticata dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”, nel sito internet dell’Agenzia delle entrate. I nuovi termini – Il Provvedimento ha uniformato, per il primo anno di applicazione, i termini per l’invio opzionale dei dati delle fatture (di cui all’art. 1, comma 3 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127) con i nuovi termini per la “Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute” (di cui agli articoli 21 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78) stabiliti dal decreto “milleproroghe” (decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244 convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 19). In sintesi: Tipo di comunicazione 1° anno di applicazione (2017) A regime Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (art. 21 Dl n. 78/2010) 1° semestre entro il 16 settembre 2017 2° semestre entro febbraio 2018 1° trimestre entro il 31 maggio 2° trimestre entro il 16 settembre 3° trimestre entro il 30 novembre 4° trimestre entro febbraio Comunicazione opzionale dei dati delle fatture (art. 1, comma 4, Dlgs. n. 127/2016) 1° semestre entro il 16 settembre 2017 2° semestre entro febbraio 2018 1° trimestre entro il 31 maggio 2° trimestre entro il 16 settembre 3° trimestre entro il 30 novembre 4° trimestre entro febbraio Comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva (art. 21-bis Dl n. 78/2010) 1° trimestre entro il 31 maggio 2° trimestre entro il 16 settembre 3° trimestre entro il 30 novembre 4° trimestre entro febbraio 1° trimestre entro il 31 maggio 2° trimestre entro il 16 settembre 3° trimestre entro il 30 novembre 4° trimestre entro febbraio

Beni in uscita dai depositi Iva Pronto il modello di dichiarazione per attestare i requisiti di affidabilità

0

Online il modello definitivo di dichiarazione sostitutiva che gli operatori dovranno utilizzare dal prossimo 1° aprile per estrarre beni dai depositi Iva emettendo fattura senza addebito d’imposta ed evitare l’obbligo di prestare la garanzia. Il modello, approvato oggi con un provvedimento del direttore dell’Agenzia, consente alla ditta individuale o società che estrae i beni di attestare la sussistenza dei requisiti di affidabilità fissati dal Dm 23 febbraio 2017 e va consegnato al gestore del deposito Iva all’atto della prima estrazione. Quest’ultimo provvederà poi a trasmetterlo, tramite posta elettronica certificata, alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate o alle Direzioni provinciali di Trento e Bolzano territorialmente competenti sulla base del proprio domicilio fiscale. Gli indirizzi Pec a cui trasmettere le dichiarazioni sono indicati nelle istruzioni, disponibili online insieme al modello. La certificazione è valida per l’intero anno solare. Chi autocertifica non presenta garanzia – La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà consente a chi estrae i beni dal deposito Iva di emettere fattura senza addebito di imposta (ai sensi dell’articolo 17 del Dpr n. 633/1972), evitando tuttavia di dover presentare la garanzia prevista (articolo 50-bis comma 6 del Dl 331/1993). In particolare, il contribuente dovrà autocertificare quattro requisiti di affidabilità: – aver presentato, se d’obbligo, la dichiarazione annuale Iva nei tre periodi d’imposta antecedenti l’operazione di estrazione; – aver effettuato i versamenti Iva dovuti in base alle ultime tre dichiarazioni annuali presentate alla data dell’operazione di estrazione; – non aver ricevuto notifica, nel periodo d’imposta in corso ovvero nei tre antecedenti l’operazione, di avvisi di rettifica o di accertamento definitivi per i quali non è stato eseguito il pagamento delle somme dovute, per violazioni relative all’emissione o all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti; – non essere formalmente a conoscenza dell’inizio di procedimenti penali o di condanne o di applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell’articolo 444 del codice di procedura penale, a carico del legale rappresentante o del titolare della ditta individuale, per uno dei delitti previsti dagli articoli 2, 3, 5, 8, 10, 10-ter, 10-quater e 11 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, e dall’articolo 216 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. Cosa sono i depositi Iva – Dal punto di vista fiscale, i depositi Iva agevolano gli scambi di beni in ambito intracomunitario, rendendo possibile trasferire la merce da un Paese membro all’altro evitando di assoggettare ad imposta i singoli passaggi. In particolare il sistema del deposito Iva consente per determinate operazioni che l’imposta, se dovuta, sia assolta dall’acquirente finale solo al momento dell’estrazione dei beni dal deposito.

Stop al lavoro nei campi per 50mila studenti e pensionati

0
Dura presa di posizione della Coldiretti sull’abolizione dei Voucher,il presidente Roberto Moncalvo afferma  che la sospensione immediata della vendita dei voucher fa perdere un’opportunità di lavoro a 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati nelle attività stagionali in campagna dove con l’arrivo della primavera iniziano i lavori.
Moncalvo nel denunciare gli effetti della decisione del consiglio dei Ministri di cancellare i voucher anche in agricoltura dove erano stati per la prima volta introdotti nel 2008 in occasione della vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro, definisce la fase transitoria una farsa.
Senza individuare prima una valida alternativa non è possibile cancellare uno strumento che ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con la domanda di lavoro di giovani studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta.
In agricoltura sono stati venduti nell’ultimo anno circa 2 milioni di voucher, più o meno gli stessi di 5 anni fa, per un totale di 350mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori. Un ripensamento sarebbe interpretato come segno di intelligenza.
Alfredo Magnifico

Aeronautica Militare: reclutamento di cinque orchestrali

0

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di cinque orchestrali presso la banda musicale dell’Aeronautica Militare.

BANDO

Concorso per 16 professori universitari 2^ fascia presso UNIVERSITA’ DI BARI

0

Procedure valutative di chiamata per posti di professore universitario di prima e seconda fascia indette ai sensi dell’articolo 24, comma 6, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

BANDO

Concorso Infermieri: Bando per lavorare in Ospedale a tempo indeterminato

0

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino ha indetto una selezione pubblica per l’assunzione di quattro risorse da inserire nell’organico nel ruolo di Infermiere, con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Di seguito scopriamo i requisiti per la partecipazione, dove inviare la domanda e quali sono le prove d’esame.

BANDO

Niente Spesometro per la Pubblica Amministrazione Per commercianti al dettaglio e tour operator nessun obbligo sotto i 3mila euro senza Iva

0

È in corso di emanazione un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che esclude, anche per il 2016, le Amministrazioni pubbliche e quelle autonome dall’invio dello Spesometro. Il provvedimento recepirà anche le richieste di commercianti al dettaglio e tour operator, limitando, anche per quest’anno, l’obbligo di comunicazione delle operazioni Iva per questi soggetti. Ok anche alla trasmissione unica – In un’ottica di semplificazione degli adempimenti di natura tributaria, inoltre, i contribuenti che hanno già trasmesso i dati al sistema Tessera sanitaria, compresi gli iscritti agli albi professionali degli psicologi, degli infermieri e ostetriche/i e dei tecnici sanitari, possono non indicare nel Modello polivalente dello Spesometro i medesimi dati. Tuttavia, qualora risulti più agevole dal punto di vista informatico, è possibile comunque inviare, oltre ai dati previsti dal Dl 78/2010 (art. 21, comma 1), anche i dati già trasmessi al sistema Tessera sanitaria. Operazioni con Paesi black list e Comunicazione Polivalente 2017 – Il Dl 193/2016 ha eliminato l’obbligo della comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e ricevute nei confronti di operatori economici aventi sede in Paesi cosiddetti black list a partire dall’anno di imposta 2016. Le operazioni con questi Paesi non devono essere più incluse, quindi, nella Comunicazione Polivalente 2017 ma, qualora sia più agevole per il contribuente continuare a trasmetterle per ragioni di carattere informatico, le medesime possono ancora essere inserite nel quadro BL o, in alternativa, nei quadri FN e SE. Commercianti al dettaglio e tour operator, resta il tetto dei 3mila euro – Anche quest’anno i soggetti che operano al dettaglio (art. 22 del Dpr n. 633/1972) non devono comunicare le operazioni attive di importo unitario inferiore a 3mila euro, al netto dell’Iva, effettuate nel 2016 mentre i tour operator (art. 74-ter del Dpr n. 633/1972) non devono comunicare le operazioni attive di importo unitario inferiore a 3.600 euro, al lordo dell’Iva

ASL Napoli 3 Sud: concorso per Avvocati

0

La ASL Napoli 3 Sud, con sede in provincia di Napoli, avvia le procedure di selezione per la costituzione di una short list di avvocati esterni di fiducia, divisa in 6 sezioni, per il conferimento di incarichi di rappresentanza in giudizio e consulenza legale.

BANDO

Inail/ Ricerca e politiche mirate per vincere la sfida dell’invecchiamento della popolazione

0

FIRENZE – L’invecchiamento caratterizza la società a livello globale con un impatto rilevante sulla popolazione generale, che entro il 2060 si prevede sarà composta per oltre il 25% da persone con più di 60 anni in Europa, Nord America e larga parte dell’Asia e del Sud America. Al di là degli effetti sui sistemi sociali e sanitari dei singoli Paesi, questo fenomeno è destinato ad avere conseguenze importanti anche nel mondo del lavoro, per la necessità di garantire soluzioni adeguate per lo sviluppo di una vita lavorativa sostenibile e di un invecchiamento attivo e in buona salute, nel contesto dei cambiamenti organizzativi del lavoro e dello sviluppo tecnologico.

L’evento ospitato nel Salone dei Cinquecento. Di qui la scelta dell’Inail e dell’International Commission on Occupational Health (Icoh) di organizzare una conferenza, in collaborazione con il Comune di Firenze, per riflettere insieme ai rappresentanti di importanti enti nazionali e internazionali sulle attività già messe in atto su questo fronte a livello continentale e sul contributo che la ricerca può offrire per lo sviluppo di politiche mirate. L’evento, che si è svolto martedì mattina nella suggestiva cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, ha visto la partecipazione di circa 350 iscritti, fra cui 70 esperti internazionali provenienti da oltre 20 Paesi, e si inserisce nel piano di attività della ricerca dell’Istituto, sviluppato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (Dimeila).

I lavori aperti dall’intervento del sindaco Nardella. A intervenire per primo – nella sessione di apertura della conferenza moderata da Edoardo Gambacciani, direttore centrale Ricerca dell’Inail – è stato il sindaco Dario Nardella, che dopo avere dato il benvenuto ai partecipanti ha ricordato come il Comune di Firenze collabori attivamente con l’Istituto su tematiche come la scuola e lo sport, auspicando un allargamento di queste sinergie alle tematiche che riguardano l’invecchiamento della società, anche in considerazione del fatto che i dati socio-demografici evidenziano come il capoluogo toscano sia una delle città italiane con la più alta aspettativa di vita.

De Felice: l’impegno dell’Istituto dalla riabilitazione al reinserimento. Sono seguiti gli interventi del presidente dell’Inail, Massimo De Felice, e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. De Felice, in particolare, ha presentato le attività dell’Istituto e il suo coinvolgimento in molte attività relative alle tematiche dell’invecchiamento attivo, dalla riabilitazione alle misure di supporto per il reinserimento lavorativo, sottolineando il valore aggiunto della integrazione degli aspetti assicurativi con quelli di ricerca, sviluppata all’interno dell’Inail per l’analisi dei cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e la proposta di soluzioni efficaci per il prolungamento della vita lavorativa in salute.

Poletti: il tema nell’agenda del prossimo G7. Anche Poletti ha insistito sull’importanza dei cambiamenti demografici e del tema dell’invecchiamento attivo, sottolineando la necessità di spostare l’attenzione da una gestione meramente previdenziale dell’invecchiamento della società a una prospettiva di effettivo ed efficace supporto al prolungamento in salute della vita lavorativa. Il ministro ha anche precisato che la tematica dell’invecchiamento attivo sarà inserita nell’agenda politica del prossimo G7, in programma il 26 e 27 maggio a Taormina.

Servoz (Commissione Ue): in 10 anni l’aspettativa di vita è cresciuta di due. La prima sessione si è conclusa con la lectio magistralis di Michel Servoz, direttore generale per l’Occupazione, gli Affari sociali e l’Inclusione della Commissione europea, che ha spiegato come l’Europa stia assistendo a un rapido innalzamento dell’aspettativa di vita, che negli ultimi 10 anni è aumentata in media di ben due anni, anche se con differenze rilevanti fra gli Stati membri. Servoz ha aggiunto che il lavoro può rappresentare una soluzione a molti dei problemi di natura economica, previdenziale e sociale sollevati dall’invecchiamento della popolazione e ha illustrato le misure e gli interventi già messi in atto, o ancora in fase di studio, a livello europeo per promuovere l’invecchiamento attivo e il lavoro sostenibile.

La campagna Eu-Osha dedicata alla promozione di una vita lavorativa sostenibile. La seconda sessione, moderata da Clas-Håkan Nygård, chair del Comitato scientifico Ageing and Work dell’Icoh, e da Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Inail, si è articolata in una serie di relazioni aperta da Christa Sedlatschek, direttore dell’Agenzia europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (Eu-Osha), che ha presentato le attività e le campagne condotte dall’Agenzia per la promozione dell’invecchiamento attivo e la creazione di luoghi di lavoro in grado di favorire il prolungamento della vita lavorativa in salute. Alla promozione di una vita lavorativa sostenibile è dedicata anche la campagna biennale Eu-Osha 2016/2017, che promuove l’importanza della prevenzione nel corso di tutta la vita lavorativa e il sostegno a imprese e lavoratori – in particolare quelli occupati nelle micro, piccole e medie imprese – agevolando lo scambio delle buone pratiche e fornendo loro le informazioni e gli strumenti adeguati per la gestione della sicurezza in un contesto caratterizzato dal progressivo invecchiamento della forza lavoro.

L’approccio olistico del Niosh e le opportunità dell’innovazione tecnologica. La sessione è proseguita con il contributo di Paul Schulte, direttore del Dipartimento educazione e informazione del National Institute for Occupational Safety and Health (Niosh) degli Stati Uniti, che ha illustrato le determinanti dell’invecchiamento e gli interventi sviluppati dal Niosh per un approccio olistico alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori durante tutto il corso della loro vita lavorativa. Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT), si è soffermato invece sulle sfide e le opportunità proposte dall’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alle soluzioni in grado di favorire il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità, come gli esoscheletri o i robot collaborativi.

In una tavola rotonda il confronto sullo sviluppo di politiche sempre più efficaci. La terza e ultima sessione ha ospitato una tavola rotonda, moderata dal presidente dell’Icoh,  Jukka Takala, a cui hanno preso parte insieme a Christa Sedlatschek anche il segretario generale dell’Associazione internazionale di sicurezza sociale (Issa), Hans-Horst Konkolewsky, il presidente emerito dell’Icoh, Jorma Rantanen, il direttore del Dimeila dell’Inail, Sergio Iavicoli, il segretario confederale della European Trade Unions Confederation (Etuc), Esther Lynch, e il coordinatore del gruppo di lavoro Salute e Sicurezza della Union of Industrial and Employers Confederations of Europe (Business Europe), Kris De Meester. I partecipanti alla tavola rotonda hanno illustrato, in particolare, il punto di vista delle organizzazioni che rappresentano, le misure già in atto e le loro proposte per contribuire alla definizione e allo sviluppo di politiche sempre più efficaci per il prolungamento della vita lavorativa e in salute.

Le conclusioni affidate al direttore generale Lucibello. Il compito di trarre le conclusioni della conferenza è toccato al direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, che ha ripercorso i contenuti trattati nel corso della giornata, sottolineando la disponibilità di conoscenze, strumenti e tecnologie in grado di ridurre i rischi per i lavoratori, di prolungare la vita lavorativa di quelli anziani, e di favorire il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, a favore delle quali l’Istituto ha messo in campo percorsi personalizzati realizzati in azienda, progettati da equipe multidisciplinari di esperti e finanziati fino a un massimo di 150mila euro.