Home Blog Page 2419

La Terra è casa nostra: fermiamo la crisi climatica ORA

0

Abbiamo creato un problema nel posto in cui viviamo. Siccome la Terra è la nostra casa dobbiamo risolverlo. E dobbiamo farlo ORA. Ve ne stiamo parliamo noi perché siamo gli adulti di domani e vorremmo essere parte attiva del cambiamento, sin da ora.  Questa è una CRISI CLIMATICA. Nessuno ne è escluso. Tutti ne siamo responsabili, tutti siamo coinvolti. Tutti dobbiamo prendere la nostra parte di responsabilità.

Abbiamo una vita fatta di scorciatoie e tutte queste portano all’inquinamento. Siamo viziati, non diamo valore al cibo; ci siamo impigriti e usiamo l’auto anche per brevi tratti; usiamo risorse limitate come non lo fossero buttando la maggior parte di ciò che produciamo. Le offerte guidano i nostri acquisti e mettiamo sempre prima il risparmio individuale rispetto al benessere collettivo e del pianeta; compriamo senza preoccuparci del viaggio che i prodotti hanno fatto.
Tutto ciò ha già creato una CRISI CLIMATICA e se non agiamo ORA diventerà ingestibile. Perché uno sbaglio non diventa un errore finché ti rifiuti di correggerlo. Vi siete chiesti come mai nelle ultime estati fa così caldo? I nostri agricoltori subiscono già eventi meteorologici insoliti e lo scioglimento dei ghiacciai creerà problemi con l’acqua e potrebbe mancare anche quella potabile; il mare si sta innalzando e tra un po’ andare in spiaggia potrebbe essere solo un ricordo; il clima che conosciamo sta cambiando velocemente; la CRISI è Già ADESSO. È in corso la sesta estinzione di massa: ogni anno spariscono 27000 specie animali e vegetali.

Vogliamo davvero questo per noi e per i nostri figli? Vogliamo davvero questo il futuro che stiamo creando?
Le soluzioni ci sono e siamo noi che possiamo metterle in pratica. Ogni gesto quotidiano deve avere l’obiettivo di non inquinare e non sprecare.

Basta bottigliette di plastica! L’acqua del rubinetto è ottima.

Basta usa e getta! Compriamo di meno ma meglio, se possibile oggetti che siano riparabili.Possiamo mangiare meno carne ma di qualità, prodotti alimentari locali e di stagione; leggiamo le etichette per cercare prodotti a km-zero, abbassiamo il riscaldamento e mettiamo una felpa; usiamo mezzi pubblici o le biciclette; spegniamo le luci se non necessarie; evitiamo brevi vacanze in aereo. La raccolta differenziata deve essere la normalità, come qui a Bra. Ricordiamoci che siamo consum-attori: quello che compriamo sarà quello che le industrie produrranno. Siamo noi a decidere!

S osteniamoci a vicenda in questa sfida! Applichiamo queste soluzioni oppure altre che insieme troveremo. Siamo in tanti sul pianeta anche se molti pensano ancora di essere soli. Se vogliamo salvare la nostra casa dobbiamo farlo insieme, ora, senza aspettare, perché la verità è questa e non si può più negare! Apriamo insieme gli occhi! Il futuro è nelle nostre mani!

La classe 3B
Scuola secondaria di I grado Dalla Chiesa – IC Bra 2

Ministero della Difesa: concorso per il reclutamento di 2.200 volantari nella Marina Militare

0
FOTO DI REPERTORIO

ll Ministero della Difesa ha indetto un concorso pubblico per il reclutamento di 2.200 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) nella Marina Militare. Sarà possibile inoltrare la domanda di ammissione al bando 2020 fino al 27 settembre 2019 per il primo blocco di reclutamento ed entro il 5 febbraio 2020 per il secondo blocco.

2200 posti disponibili saranno così suddivisi:

a) 1400 per il Corpo Equipaggi Militari Marittimi (CEMM), così distribuiti nei relativi settori d’impiego:

  • 1090 impiego navale;
  • 120 anfibi;
  • 60 incursori;
  • 30 palombari;
  • 40 sommergibilisti;
  • 60 componente aeromobili;

b) 800 per il Corpo delle Capitanerie di Porto (CP), nello specifico:

  • 794 per le varie categorie, specialità, abilitazioni;
  • 6 per il settore d’impiego componente aeromobili.

Il reclutamento è effettuato in due blocchi di domande e distinti incorporamenti, così suddivisi:

I BLOCCO

  • 1° incorporamento, previsto a marzo 2020, per i primi 600 classificati nella graduatoria di merito, di cui 400 posti per il CEMM (destinati al settore d’impiego navale) e 200 per le CP;
  • 2° incorporamento, previsto a maggio 2020, per i successivi 440 classificati nella graduatoria di merito, di cui 240 posti per il CEMM (destinati al settore d’impiego navale) e 200 per le CP. Inoltre, con il 2° incorporamento saranno immessi i primi 60 classificati nella graduatoria di merito CEMM «anfibi»; 
  • 3° incorporamento, previsto a settembre 2020, per 196 concorrenti, di cui 130 posti per il CEMM (destinati ai seguenti settori d’impiego anfibi, incursori, palombari, sommergibilisti) e 66 per le CP (di cui 60 per componente aeromobili e 6 destinati a CP);
  • 4° incorporamento, previsto a novembre 2020, per i successivi 60 classificati nella graduatoria di merito per il CEMM (destinati al settore anfibi).

Le candidature per il primo blocco devono pervenire entro il 27 settembre 2019.

II BLOCCO

  • 1° incorporamento, previsto a settembre 2020 per i primi 354 classificati nella graduatoria di merito generale del 2° blocco, di cui 160 posti per il CEMM e 194 per le CP;
  • 2° incorporamento, previsto nel mese di novembre 2020, (stessa data del 4° incorporamento del 1° blocco) per i successivi 490 classificati nella graduatoria di merito generale del 2° blocco, di cui 290 posti per il CEMM e 200 per le CP. 

La domanda di ammissione per il secondo blocco deve essere inoltrata entro il 5 febbraio 2020.

Requisiti

Possono partecipare concorso della Marina Militare tutti i candidati in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • aver compiuto i 18 anni e non aver superato il giorno del compimento del 25° anno di età;
  • non essere stati condannati per delitti non colposi , anche con sentenza di applicazione della pena su richiesta, a pena condizionalmente sospesa o con decreto penale di condanna, oppure non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;
  • non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una Pubblica Amministrazione, licenziati dal lavoro alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni a seguito di procedimento disciplinare, oppure prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze Armate o di Polizia, a esclusione dei proscioglimenti a domanda e per inidoneità psico-fisica;
  • licenza media;
  • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;
  • aver tenuto condotta incensurabile;
  • non aver tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni di sicurezza dello Stato;
  • idoneità psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate in qualità di volontario in servizio permanente;
  • esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso di sostanze stupefacenti nonché per l’utilizzo di sostanze psicotrope a scopo non terapeutico;
  • non essere in servizio quali volontari nelle Forze Armate.

Coloro che vogliono candidarsi per uno dei settori d’impiego delle Forze speciali e Componenti specialistiche devono essere, inoltre, in possesso dell’idoneità psico-fisica e attitudinale specifica prevista dalla pubblicazione SMM/IS/150 dello Stato maggiore della Marina e dal decreto del Ministro della difesa 16 settembre 2003 e dei seguenti ulteriori requisiti

  • CEMM incursori: solo di sesso maschile; 
  • CEMM sommergibilisti e componente aeromobili: possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado valido per l’iscrizione all’Università.
  • bando

Ministra Bellanova: “Incontro a breve con la filiera lattiero-casearia per azioni strategiche”

0

Una filiera di straordinaria importanza del valore di circa 15 miliardi di euro con quasi 3 miliardi di esportazioni, e che rappresenta uno degli assi fondamentali del made in Italy agroalimentare. Ai cui esponenti, pur non essendo fisicamente presente, la Ministra Teresa Bellanova ha voluto inviare il suo saluto oggi a Milano in occasione del Dairy Summit, l’appuntamento dedicato agli stati generali del settore.
Una filiera che testimonia quanto il made in Italy significhi impegno, passione, storia di imprese di produzione, trasformazione, distribuzione, e spesso anche integrazione ben riuscita.
Non a caso il saluto della Ministra ha preso le mosse dalla recente tragedia nell’azienda agricola di Arena Po’ per un pensiero ai familiari “delle quattro persone morte sul lavoro. Una pagina di integrazione riuscita si è trasformata in una tragedia che doveva essere assolutamente evitata. Dobbiamo garantire effettivamente un diritto inalienabile come quello alla sicurezza sul lavoro. Il mio impegno su questo fronte sarà assoluto e credo che per raggiungere il risultato servano investimenti seri sulla formazione e un’alleanza di tutta la filiera”.

“Attendo con interesse”, ha proseguito la Ministra Bellanova, “di ricevere gli impegni della Carta del latte. E anticipo già fin d’ora l’intenzione di convocare a breve la filiera lattiero-casearia al Ministero per un momento di condivisione di obiettivi e azioni operative.
Penso alla necessità di rafforzare i rapporti tra allevatori e trasformatori, anche attraverso lo strumento degli accordi e dei contratti di filiera. Al lavoro da fare sulla catena del valore, anche attraverso il contrasto alle pratiche sleali con l’attuazione della direttiva europea che ha visto come protagonista fondamentale Paolo De Castro, con il quale ho avuto modo di confrontarmi su questo tema. All’opportunità annunciata dal Commissario Hogan di un sistema europeo di trasparenza sui prezzi. Al tema rilevantissimo della tracciabilità e dell’etichettatura d’origine che ha visto il settore lattiero italiano avanguardia nella trasparenza. Più informazioni si danno al consumatore, più si rende forte il rapporto con il produttore e su questa strada dobbiamo fare passi in avanti a livello europeo. Usando l’etichetta per avvicinare i consumatori, fornire loro elementi utili e non distorti come nel caso delle etichette a semaforo”.

Quindi, le urgenze sul fronte internazionale. “Abbiamo bisogno”, ha rimarcato la Ministra Bellanova in conclusione, “di affrontare i mercati consapevoli dei nostri valori e con gli strumenti giusti per difenderli. Dobbiamo battere il falso e la contraffazione. I nostri formaggi sono tra i più imitati al mondo e ogni confezione di Parmesan, mozzarilla o cambozola venduta è un furto di identità all’Italia. E’ necessario aumentare le nostre esportazioni per vedere riconosciuta la qualità delle produzioni autentiche Made in Italy”. E quelle sul piano interno “per affrontare il calo dei consumi con un lavoro di sistema. Investire sull’innovazione, sulla ricerca, sul benessere animale, sulla sostenibilità delle produzioni. E comunicarlo di più e meglio. Chi mi conosce”, ha concluso la Ministra, “sa del mio personale impegno contro le fake news e credo che anche nel settore del latte ci sia bisogno di chiarezza. Momenti come quello odierno aiutano anche in questa direzione”.

Ambiente/ Assarmatori: “Dal Decreto Clima e dall’Inps misure insostenibili per l’industria del mare”

0

“Difendere l’ambiente e l’occupazione sono obiettivi in testa alle priorità degli armatori italiani, ma le ricette politiche che si stanno delineando in questi giorni vanno proprio nella direzione contraria”. È quanto sostenuto da Stefano Messina, Presidente di ASSARMATORI, con riferimento sia alla bozza del Decreto Clima circolata nei giorni scorsi, sia a una recente circolare diffusa dall’INPS, che rischia di far lievitare progressivamente il costo del lavoro marittimo sino a livelli insostenibili.

Nel Decreto Clima, come è noto, si propone il taglio lineare del 10% di tutti i sussidi considerati ambientalmente dannosi e tra questi sono stati inseriti alcuni degli aiuti che hanno permesso al cluster marittimo italiano di superare una pesante crisi, rilanciare l’occupazione e tornare ad essere competitivo con la concorrenza internazionale, mentre limitarli ora significherebbe colpire solo le imprese italiane, senza peraltro aiutare l’ambiente, visto che la maggioranza dei traffici nel Paese è operato da imprese che non sarebbero soggette a questa misura.

In aperta contraddizione con i provvedimenti che si vorrebbero varare, lo stesso Ministero dell’Ambiente riconosce che il trasporto marittimo è “la modalità energeticamente più efficiente e con minori costi esterni ambientali” rispetto a tutte le altre, ma ciò non è sufficiente per mettere al sicuro gli aiuti erogati al cluster; genericamente si afferma che per mantenerli dovranno essere raggiunti imprecisati “obiettivi di miglioramento ambientale nella gestione della nave”; quando proprio lo shipping, forse in modo più marcato rispetto a qualsiasi altra modalità di trasporto, ha compiuto incontestabili passi in avanti sul tema compatibilità ambientale ed è attualmente impegnato in uno sforzo enorme che vedrà ridurre di ben 7 volte, in un unico step, la quantità di zolfo contenuto nei combustibili; dal 1 Gennaio 2020, infatti, il massimo tenore di zolfo ammesso nei fuel navali passerà dal 3,5% allo 0,5%. I costi per questo passaggio sono ingentissimi e sono integralmente sostenuti dall’armamento, senza alcun onere per lo Stato.

Ma per l’armamento si profila anche un’altra palese prova di totale non conoscenza dell’economia del mare: l’INPS, con una circolare del 6 settembre 2019 ha modificato la precedente interpretazione del cosiddetto Decreto Dignità, stabilendo che il contributo addizionale NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) che scatta ad ogni rinnovo di un contratto di lavoro a tempo determinato si applica anche al settore marittimo. La misura, pensata per disincentivare le assunzioni a termine a favore di quelle a tempo indeterminato, prevede un aumento dello 0,5% del contributo addizionale, pari all’1,4% della retribuzione, che il datore di lavoro paga a conclusione di un contratto a tempo determinato e che serve a finanziare la NASpI.

Peccato, però, che il lavoro marittimo sia per sua natura temporaneo o stagionale e i marittimi in regime di “continuità di rapporto di lavoro”, ovvero impiegati sempre dallo stesso unico armatore rappresentino una quota minima, mentre la stragrande maggioranza degli addetti è iscritta al cosiddetto “Turno Particolare” o al “Turno Generale”, una speciale lista presso gli uffici di Collocamento della Gente di Mare presso le Capitanerie di Porto, da cui obbligatoriamente gli armatori devono attingere per formare l’equipaggio delle proprie navi. E ogni contratto cessa all’atto dello sbarco del marittimo. Se ad ogni nuova chiamata il contribuito NASpI dovesse aumentare dello 0,5% (non è previsto alcun limite all’incremento) è facile comprendere come, in tempi brevissimi, i costi diventerebbero insostenibili per qualsiasi armatore, con il risultato finale di generare un’enorme sacca di disoccupazione alimentata da migliaia di marittimi senza lavoro, in conseguenza di una crisi strutturale dell’intero comparto, “alla faccia del riconoscimento della sua strategicità per l’economia nazionale”.

“ASSARMATORI – commenta il Presidente Stefano Messina – è convinta che non esista una reale volontà di innescare queste conseguenze, ma è altrettanto certa dell’esistenza di un rischio cogente per misure assunte con troppa leggerezza senza valutare sia gli effetti, sia le condizioni del settore in cui andrebbero a incidere”. A questo fine, anche per spiegare le dinamiche dell’industria del mare, ASSARMATORI è pronta da subito, insieme alle altre Associazioni di categoria e alle forze sociali, a confrontarsi con tutte le Istituzioni interessate per trovare le soluzioni più coerenti ed efficaci per migliorare l’ambiente e sostenere l’occupazione, senza mettere in pericolo il settore marittimo e tutta l’economia nazionale.

Per ulteriori informazioni: Star comunicazione in movimento (Barbara Gazzale)

Concorso di Comieco per giovani cineasti: “Le 7 vite della carta”

0

Un minuto per raccontare il concetto di rinascita implicito nel processo di riciclo di carta e cartone: è questa la sfida lanciata da Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – ai giovani talenti, diplomati e diplomandi, della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Sessanta secondi per dare forma, secondo la propria sensibilità e creatività, alle 7 vite della carta e contribuire così a veicolare l’importanza di una corretta raccolta differenziata: il primo passo di un circolo virtuoso che coinvolge tutti, dai singoli cittadini alle amministrazioni comunali. Il linguaggio del cinema entra nel ciclo del riciclo di carta e cartone e il riciclo di carta e cartone va al cinema: i vincitori verranno infatti svelati mercoledì 9 ottobre presso The Space Cinema Odeon nell’ambito della programmazione del Milano Film Festival.
I venti lavori in concorso sono già stati votati da una giuria popolare che in queste settimane ha espresso le proprie preferenzesul sito di Comieco; a questa si aggiunge la valutazione di una giuria tecnica composta da Comieco, dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, da Milano Film Festival e da Carlo A. Sigon, regista e docente della Civica. Poetici, ironici, documentaristici, riflessivi, metaforici, irriverenti: sono numerosi gli approcci e le idee messe in campo dai giovani talenti. A valorizzare i loro lavori contribuiscono le tecniche di ripresa e montaggio: dall’utilizzo della soggettiva e dello stop motion per spingere lo spettatore ad immedesimarsi e ad essere protagonista diretto del processo di riciclo, alla rumoristica realizzata tramite l’uso della carta. Filo conduttore di tutte le opere è la grande versatilità della carta e del cartone, che tornano a nuova vita con forme e scopi sempre diversi.
“Siamo orgogliosi di promuovere e dare visibilità – in occasione del Milano Film Festival – ai giovani talenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti che hanno saputo interpretare con grande creatività il concetto di rinascita della carta grazie al ciclo del riciclo”, ha dichiarato Amelio Cecchini, Presidente di Comieco. “Nonostante l’Italia stia raggiungendo ottimi risultati sul fronte della raccolta differenziata di carta e cartone, collocandosi ai primi posti in Europa, il bisogno di informazione sul tema è ancora molto forte. Le opere in gara contribuiscono a veicolare la cultura della sostenibilità, fondamentale per la salvaguardia del nostro pianeta”.
“E’ questa un’iniziativa a cui la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti ha da subito aderito con grande convinzione ed entusiasmo,” aggiunge Laura Zagordi, Direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. “È stata infatti l’occasione per nostri diplomandi e diplomati di mettersi alla prova sul tema, attualissimo, della sostenibilità e di misurarsi al contempo col mondo del lavoro, coniugando creatività e professionalità. Una scuola Civica ha il dovere di veicolare messaggi utili alla crescita della sensibilità ambientale dei futuri cittadini del mondo.”
“Milano Film Festival si pone da sempre l’obiettivo di essere un luogo di ricerca e promozione per il cinema internazionale di qualità con un’attenzione specifica verso i registi più giovani. Una piattaforma aperta nel panorama cinematografico internazionale per l’incontro e lo scambio dove gli autori ai loro esordi possono trovare uno spazio di confronto e visibilità.” – afferma Natalia Larovere, Responsabile Marketing Milano Film Festival. “Per questa ragione siamo orgogliosi di poter ospitare la premiazione del Concorso Le 7 vite della carta promosso da Comieco e La Scuola Civica Luchino Visconti che hanno dato la possibilità a chi sta per iniziare una carriera nel cinema di confrontarsi con un tema urgentissimo come la sostenibilità e il riciclo della carta”
Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Comieco
Andrea Pascale – Tatiana Marchisio

MAT Museo dell’Alto Tavoliere: spettacolo musicale “Historia de un amor” del Sabrina Gasparini Trio

0

Venerdì 27 settembre, alle ore 19.15 (inizio ore 19.45), presso l’Auditorium del MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, si svolgerà lo spettacolo musicale “Historia de un amor” del Sabrina Gasparini Trio.
Il concerto, rientrante nella 50ª Stagione Concertistica, è organizzato dell’Associazione Amici della Musica di San Severo, con il patrocinio della Città di San Severo, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo Roma, la Regione Puglia – Assessorato dall’Industria Turistica e Culturale, FSC 2014-2020, Piiil Cultura Puglia e con l’Unione Europea.
Il trio è composto da Sabrina Gasparini alla voce, Gentjan Llukaci al violino e Claudio Ughetti alla fisarmonica.
Sabrina Gasparini è da oltre trent’anni un’apprezzata interprete di musica d’autore nazionale e internazionale, nella quale ha dimostrato la sua anima interpretativa in cui si distingue. Vanta collaborazioni con svariati musicisti, partecipando con Ensemble d’Autore in duo, trio e quartetto alle migliori rassegne musicali.
Gentjan Llukaci, laureato in violino presso l’Accademia di Belle Arti di Tirana con il massimo dei voti, ha svolto in Albania un’intensa attività concertistica, sia come solista che in varie formazioni. Nel 1992 si stabilisce in Italia ed inizia l’attività didattica presso l’Istituto Musicale di Riccione. Vanta numerose collaborazioni e concerti in tutto il mondo.
Claudio Ughetti, fisarmonicista e compositore, da sempre impegnato in spettacoli musicali, letterari e teatrali collaborando con importanti artisti del panorama italiano, come Pierangelo Bertoli. Dal 2008 inizia una importante collaborazione con la vocalist Sabrina Gasparini con cui partecipa ad importanti rassegne musicali in Italia e all’estero.

Per info e prenotazioni: 348.6628775 (Associazione Amici della Musica)

MAT Museo dell’Alto Tavoliere
Piazza san Francesco, 48
San Severo (FG)

Salute/ Slow Food apre nuove prospettive per il futuro del cibo verso Cheese 2021

0

Dura solo quattro giorni ma per organizzare le proposte e condividere i contenuti con i produttori che ormai da dodici edizioni concorrono a decretarne il successo, insieme a Slow Food e alla Città di Bra, ci vogliono due anni. Ventiquattro mesi di stagionatura durante i quali prende forma una nuova edizione di Cheese, dettaglio dopo dettaglio: i temi emergono durante l’edizione precedente e dal confronto che Slow Food conduce costantemente con pastori, casari, affinatori, ma anche accademici e tecnici, italiani e stranieri. È quello che trova il pubblico in arrivo a Bra per la quattro giorni internazionale più importante dedicata ai formaggi a latte crudo.
Una manifestazione corale quindi che si costruisce grazie al contributo della rete e che ormai è diventata bene comune degli stessi protagonisti. Ed è a loro che diamo voce in questa giornata finale per tirare le fila di quanto fatto in questa dodicesima edizione, per tracciare la strada dei temi e delle azioni che tutti insieme dobbiamo cominciare a percorrere a partire da domani e che vedremo a Cheese 2021.
Partiamo dalla sfida più grande: accendere i riflettori sulla proposta di naturale secondo Slow Food, che riguarda caci, salumi e pani. Non si tratta di un’idea nostalgica, ma innovativa e strategica per il futuro del cibo, per riconsegnare alla natura ciò che le appartiene, usando tutte le tecnologie che si sono affermate in questi anni, senza però ricorrere a iper-lavorazioni che alterano i processi produttivi.
Naturale è possibile: ce lo hanno detto in questi giorni i casari e gli affinatori che hanno dibattuto le proprie visioni durante gli incontri e hanno risposto alle domande dei moltissimi visitatori, raccontando cosa vuol dire, assaggio alla mano, allevare gli animali al pascolo, produrre formaggi a latte crudo, non ricorrere a fermenti selezionati: «Quando assaggio un formaggio voglio sentire le caratteristiche uniche provenienti da quel singolo caseificio, da quegli animali, da quel pascolo» sostiene Bronwen Percival, direttrice tecnica di Neal’s Yard Dairy, una dei tanti grandi esperti del settore che non perdono mai un’edizione di Cheese. «Oggi tutti possiamo aggiungere fermenti fabbricati a migliaia di chilometri di distanza, che però uccidono i sapori e li rendono tutti uguali. No, grazie, a me non interessano quei formaggi».
Protagonisti d’eccezione dell’edizione 2019 e portatori proprio di questi messaggi sono stati i produttori fermier che hanno animato e reso unica l’area Piccoli&Naturali. «Finalmente è arrivato a Cheese uno spazio tutto per noi» commenta Daniela Saglietti, della Robiola di Roccaverano, Presidio Slow Food, «in cui dare voce a chi trasforma solo il latte dei propri animali e spesso non ha la possibilità e le quantità di prodotto necessarie per partecipare a eventi come questo». E altri produttori fermier sottolineano che «sarebbe importante per noi l’aiuto di Slow Food per ampliare ulteriormente la nostra capacità di distribuzione, rivalutando le botteghe locali e sperimentando nuove prospettive di mercato».
Il dibattito sul naturale, ultima evoluzione della ormai ventennale battaglia sul latte crudo, ha aperto quindi nuove prospettive per il futuro e ambiti da approfondire, grazie anche al contributo dato da ricercatori, studiosi, agronomi, veterinari, nutrizionisti. Pascoli ben curati e brucati dagli erbivori (che per l’appunto dovrebbero nutrirsi di erba e non di insilati) hanno la capacità di immagazzinare più CO2 di un bosco, ed è ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento per fronteggiare la crisi climatica. E poi permettono di conservare il paesaggio; rafforzano la biodiversità della flora e della fauna; rendono le zone montane fruibili e rappresentano una risposta alla crisi della montagna dovuta al suo spopolamento; contribuiscono a generare una proposta turistica in armonia con il territorio; consentono di ricostituire comunità e nuove opportunità di lavoro nelle aree interne.
Per far sì che il pensiero elaborato da Slow Food e diffuso nel mondo grazie a Cheese e alla sua rete si diffonda quanto più possibile, l’Università di Scienze Gastronomiche ha presentato il primo master internazionale annuale in Raw Milk and Cheese, che da gennaio 2021 ospiterà nell’ateneo di Pollenzo decine di studenti da tutto il mondo per imparare l’arte della caseificazione naturale. La proposta del master è stata accolta con entusiasmo dalla rete degli affinatori presenti a Cheese, che saranno tra i partner più attivi dei corsi: «È molto importante per l’avvenire del nostro mestiere e del nostro settore poter trasferire il nostro savoir faire e far acquisire competenze a una generazione a volte incerta sulla propria identità e sul futuro, dando loro la possibilità di realizzarsi in un mestiere. La vita ha un senso quando abbiamo uno scopo e il lavoro è sovente ciò che ci permette di esistere e di vivere» ha commentato Hervé Mons, il più grande affinatore francese, espositore di Cheese fin dalle prime edizioni.
L’idea del naturale e della qualità dei formaggi contagia non solo ambiente, salute ed educazione, ma anche la politica. Con la ricerca Le denominazioni europee tra valori identitari e mercato, Slow Food ha sottoposto a esponenti italiani ed europei un tema delicato e particolarmente urgente: serve riprendere in mano la normativa che regola le denominazioni per rendere il regolamento più rigoroso e garantire un’autentica qualità e identità alle produzioni tradizionali. Tema questo affrontato anche dalla neo eletta Presidente della Commissione europea Von der Leyen e ripreso a Bra nelle parole del vice capo dell’Unità Indicazioni Geografiche della DG Agri, Branka Tome, che intervenendo a Cheese sottolinea come «Slow Food ha avuto il coraggio di esaminare a fondo tutti i 236 disciplinari dei formaggi europei a denominazione di origine, mettendone in evidenza le distorsioni. La prima cosa che faremo adesso sarà creare una identity card per ogni prodotto in modo che sia possibile avere informazioni dettagliate per i consumatori». Il lavoro della Chiocciola ovviamente non si ferma qui: dopo l’analisi dei disciplinari del settore caseario adesso i riflettori sono puntati sui salumi, approfondendo temi come salute dei consumatori, benessere animale e qualità dei prodotti. Insomma, in questi quattro giorni in cui Cheese ha come sempre contagiato tutti con la sua atmosfera di festa, si sono lanciate mille sfide, stretto alleanze e promesse di collaborazione, piantato semi che sicuramente porteranno a lavorare con entusiasmo alla prossima edizione, per un mondo ancora più naturale.
Il successo di Cheese 2019 è il merito del contributo di moltissimi soggetti, dalle istituzioni ai sostenitori, dagli espositori allo staff, dai volontari ai visitatori. Grazie di cuore a tutti!
Appuntamento a Cheese 2021!
Cheese è organizzata con il sostegno di Regione Piemonte, il contributo dell’Unione Europea, di Fondazione CRT e Fondazione CRC e gli Official Partner: Agugiaro&Figna Molini, BBBell, Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e Consorzio della Ricotta di Bufala Campana Dop, CR Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua.
Ufficio Stampa Cheese Slow Food

Nuova aggressione ad autista bus a Roma

0
FOTO DI REPERTORIO

Altra aggressione a un conducente di un autobus a Roma. E’ accaduto ieri sera in via Appia Nuova. Secondo le ricostruzioni della polizia, il conducente del bus si era fermato ed era sceso dal mezzo per controllare se riusciva a passare a causa di un’auto ferma in doppia fila quando l’automobilista che si trovava dietro il bus prima l’ha insultato e poi spintonato, dandosi alla fuga. Il conducente del bus è stato portato in ospedale per accertamenti. Sul posto è intervenuta la polizia.

Padova/ Body builder muore in albergo dopo una competizione

0
FOTO DI REPERTORIO

E’ mistero sulla morte di un body builder. Nella mattinata di ieri una donna ha trovato morto nella sua stanza il fidanzato body builder che aveva partecipato a una competizione in Fiera a Padova. E’ stata disposta l’autopsia sul corpo del giovane.
Dai primi rilievi non risulterebbe la presenza di droghe in camera.
Sul posto i carabinieri del Norm di Padova. (foto di repertorio)

Milano/ Donna precipita con la figlia di 2 anni dall’ottavo piano e muore

0
FOTO DI REPERTORIO

Una tragedia ha colpito una famiglia nel centro di Milano. Una donna con la sua bambina di due anni è precipitata dall’ottavo piano nella tromba delle scale di un palazzo, in centro nel capoluogo lombardo. La donna è morta mentre la piccola è stata trasportata in ospedale in condizioni gravissime all’ospedale Niguarda di Milano.

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri. Le indagini sono affidate alla polizia ed è stato informato anche il pm di turno: si stanno ricostruendo la fasi della tragedia che potrebbe essere attribuita a un incidente o a un gesto volontario della donna, che avrebbe lasciato un messaggio d’addio sui social. (foto di repertorio)