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Festa patronale San Giovanni 2019, nel quartiere S. Janni (CZ) da Piero Procopio a Marco Morandi

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l quartiere si prepara sempre con grande passione e trepidazione a questo appuntamento e certamente non mancano eventi per tutti i gusti, proprio per consentire a piccoli e grandi di rivivere una tradizione che si ripete nel tempo, in modo particolare, l’attrazione più conosciuta in Calabria, delle famiglie Marsico, allietera tutte le serate ai piccoli ma anche ai più grandi e
È iniziato anche quest’anno il conto alla rovescia per la tanto attesa festa patronale di Santo Janni, tradizionale momento del quartiere catanzarese che ha da poco superato brillantemente i suoi 22 anni di attività: 22anni fatti di gioia, spiritualità, tradizioni, musica e allegria.

I festeggiamenti si collocano al termine del mese di giugno, ed esattamente il 29, nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa quale giorno indicato dalla Chiesa per la memoria liturgica di San Giovanni Battista (il patrono) e dunque si accingono ad inaugurare la stagione estiva, solitamente portatrice di grandi eventi e feste di ogni genere. Una importante responsabilità, pertanto, quella affidata all’associazione organizzatrice della festa guidata dal presidente Vincenzo Carrabetta: ha il compito di aprire le porte all’estate ed al suo carico di spensieratezza e relax che ogni bambino, ragazzo o adulto che sia, attente intrepidamente per tutto il corso dell’anno.

A coadiuvare il presidente nella realizzazione degli eventi, prezioso il contributo del suo vice Romolo Fera, il tutto senza dimenticare l’immancabile sostegno del consigliere Luigi Levato, che anche quest’anno ha consentito di poter attuare un programma encomiabile che attrarrà sicuramente tanti appassionati della giovane musica, come anche di quella più tradizionale.

Per quanto attiene al programma troviamo, nel giorno di sabato 29 giugno, nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa don Alessandro Carioti celebrazione la Santissima Messa seguita dalla processione per le vie cittadine con inizio alle ore 18:00 e con l’accompagnamento musicale della banda della città di Pentone (CZ); seguirà poi alle ore 21:30 la  fantastica  commedia “Cicciu e Pacciu” commedia in due atti di Maria Pia Battaglia Teatro Hercules  

Nella giornata di domenica 30  invece la S. Messa si terrà alle ore 11:00. La sera  verso la conclusione dei festeggiamenti, alle 21:30, un tuffo nelle bellissime canzoni di Marco Morandi Un grande talento, ecco un po’ di lui Figlio del cantante e attore Gianni Morandi e dell’attrice Laura Efrikian, fratello minore di Marianna Morandi, Marco studia violino dai 5 ai 15 anni. Nel 1997, con alcuni compagni di classe, Marco fonda i Percentonetto che partecipano con successo a Sanremo Giovani e accedono alle serate finali del Festival di Sanremo 1998 con il brano Come il sole. Nel 1999 affianca il padre Gianni nelle quattro puntate di C’era un ragazzo, trasmesse su Raiuno. Nel 2000 affianca Enrico Silvestrin alla conduzione del programma musicale televisivo Taratata. Nel 2001 partecipa al film Liberate i pesci diretto da Cristina Comencini e interpretato da Michele Placido, Laura Morante, Emilio Solfrizzi, Francesco Paolantoni. Nel 2002 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Che ne so e incide l’album Io nuoto a farfalla che prende il titolo dalla canzone omonima inedita di Rino Gaetano. Dal 2004 al 2006 fa parte con la compagnia dell’Artistica del cast del musical Gianburrasca Il Musical, vestendo i panni del protagonista Giannino Stoppani. Nel 2009 ha lavorato sul canale Pokeritalia 24 come conduttore di poker on-line. Dal 2008 canta Rino Gaetano, sua grande passione, in giro per l’Italia. Nel 2012 produce e scrive, insieme ad Augusto Fornari e Toni Fornari, lo spettacolo: “Nel nome del padre storia di un figlio di…” in scena dal 2013.
L’8 ottobre 2013 all’Arena di Verona canta insieme al padre in occasione del Gianni Morandi – Live in Arena.
È sposato dal 28 settembre 2012 con Sabrina Laganà e ha tre figli.

L’infortunio stradale in ambito Inail: dalla prevenzione alla rivalsa, una strada impervia

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 “L’infortunio stradale in ambito Inail: dalla prevenzione alla rivalsa, una strada impervia”. Questo il titolo del convegno promosso dalla Direzione regionale Inail della Lombardia, con il patrocinio dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) e della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (Simla), che si è svolto mercoledì 12 giugno a Milano, presso il Centro congressi Fast. I lavori, moderati dal direttore centrale Pianificazione e Comunicazione dell’Inail, Giovanni Paura, e dal dirigente medico della Sovrintendenza sanitaria centrale dell’Istituto, Marta Clemente, si sono aperti con i saluti del direttore regionale della Lombardia, Antonio Traficante, e del sovrintendente sanitario regionale, Carlo Ottaviani, e hanno coinvolto alte professionalità dell’Istituto e autorevoli rappresentanti di altri enti e istituzioni, che hanno portato la propria esperienza con approfondimenti scientifici e giuridici.

I lavori articolati in tre sessioni. Le tre sessioni previste nell’arco della giornata hanno affrontato i diversi ambiti in cui si articola il complesso tema della sicurezza e degli infortuni su strada, dall’analisi dell’andamento infortunistico alle novità legislative e giurisprudenziali in materia di valutazione del danno differenziale nelle azioni di regresso e surroga, dai quadri traumatici più frequenti alla valutazione del danno e agli aspetti clinico-riabilitativi, fino alla valutazione medico-legale dei postumi permanenti, affrontando gli aspetti medico-legali e gli aspetti giuridici legati al contenzioso e al risarcimento.

Più di una morte su due è legata al rischio strada. Come è emerso dalla presentazione dei risultati dell’analisi condotta dalla Consulenza statistico attuariale Inail, nel 2017 gli infortuni sul lavoro accertati “con mezzo di trasporto” sono stati circa 65mila, pari al 15% del totale. Concentrando l’attenzione sui casi mortali, però, la stessa percentuale sale al 57%. Gli infortuni con esito mortale con mezzo di trasporto, infatti, sono stati 373 su un totale di 660. Nel 73% dei casi gli infortuni stradali avvengono in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, ma quelli mortali sono più frequenti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, con una percentuale del 56% (208 su 373). La strada e il tragitto casa-lavoro rappresentano un rischio più incisivo per le donne rispetto agli uomini, sui quali pesa la maggiore presenza in attività fisicamente gravose. Il 67% degli infortuni delle lavoratrici con esito mortale, infatti, è legato al rischio strada.   

Una rete per l’elaborazione di linee guida e buone prassi. Oltre a rappresentare un importante momento di aggiornamento professionale, con l’erogazione di crediti formativi per i medici chirurghi di tutte le specializzazioni, il convegno è stato anche un’utile occasione di confronto tra enti e istituzioni coinvolti sul tema dell’infortunistica stradale come la Polizia stradale e l’Università degli studi di Milano, già impegnati sul territorio, anche insieme all’Istituto, in diverse iniziative per diversi destinatari. La nutrita presenza di medici legali, di specializzandi e di professionisti della sicurezza ha confermato l’interesse per un tema trasversale che coinvolge l’Inail nello sviluppo di attività di prevenzione, in rete con ministeri, regioni, enti e parti sociali, per contribuire a elaborare linee guida e buone prassi contro il fenomeno infortunistico.

Fondamentale creare sinergie con altri attori istituzionali. È forte, in particolare, la consapevolezza di quanto sia fondamentale creare sinergie con altri attori istituzionali per rendere fruibili conoscenze, soluzioni, strumenti e metodologie, focalizzando l’attenzione sui temi più complessi e importanti come è quello degli infortuni stradali che, nel piano quinquennale della Regione Lombardia, assume una valenza centrale e un ruolo strategico per conseguire l’obiettivo prefissato di ridurre del 25%, nell’arco di un quinquennio, il numero degli infortuni.

L’avvocato risponde/ L’esercizio dello “ius variandi” da parte degli istituti di credito

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L’avvocato Lorenza Cuccaro tratterà in una rubrica specifica temi importanti e di stretta attualità e risponderà ai brevi quesiti che verranno eventualmente posti. I lettori potranno porre domande o sottoporre alla sua attenzione questioni di rilevanza pubblica inviando mail a: [email protected].

Nell’articolo precedente abbiamo trattato il tema della trasparenza nei rapporti bancari lasciando in sospeso quello dello ius variandi, che, come possiamo immaginare, incide molto, anch’esso sui contratti in corso con gli istituti di credito. Il tema è stato più volte oggetto di rivisitazione da parte del legislatore, allo scopo di offrire sempre una maggiore protezione alla clientela. Il cd. ius variandi è disciplinato dall’art.118 del T.U.B. (il d.lgs.385/1993) rubricato “Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali”,  che testualmente prevede, nei primi due commi:

1. Nei contratti a tempo indeterminato può essere convenuta, con clausola approvata specificamente dal cliente, la facoltà di modificare unilateralmente i tassi, i prezzi e le altre condizioni previste dal contratto qualora sussista un giustificato motivo. Negli altri contratti di durata la facoltà di modifica unilaterale può essere convenuta esclusivamente per le clausole non aventi ad oggetto i tassi di interesse, sempre che sussista un giustificato motivo.

2. Qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali deve essere comunicata espressamente al cliente secondo modalità contenenti in modo evidenziato la formula: “Proposta di modifica unilaterale del contratto”, con preavviso minimo di due mesi, in forma scritta o mediante altro supporto durevole preventivamente accettato dal cliente. Nei rapporti al portatore la comunicazione è effettuata secondo le modalità stabilite dal CICR. La modifica si intende approvata ove il cliente non receda, senza spese, dal contratto entro la data prevista per la sua applicazione. In tale caso, in sede di liquidazione del rapporto, il cliente ha diritto all’applicazione delle condizioni precedentemente praticate.

Dal testo della norma si comprende sia che lo ius variandi non opera di diritto, ma deve essere espressamente convenuto tra le parti, sia la ratio della disposizione in oggetto che risiede nella tutela del cliente di fronte ad eventuali modifiche peggiorative del rapporto negoziale, con esclusione di quelle migliorative cui è inapplicabile la richiamata disciplina. Ciò che il testo dell’art.118, più volte modificato, richiede è l’indicazione di un “giustificato motivo” a supporto della proposta di modifica, così coordinandosi con la relativa disciplina prevista a tutela del consumatore dal Codice del Consumo (in particolare dall’art.33, comma 2 lett.m) del d.lgs. 206/2005). Il giustificato motivo, quindi, costituisce un vero e proprio limite all’esercizio del diritto potestativo di modifica unilaterale del rapporto contrattuale da parte degli istituti di credito che, in caso di mancata menzione, “sconteranno” tale mancanza con l’inefficacia della relativa clausola inserita nella comunicazione inviata al correntista. Dobbiamo tenere presente che il mero riferimento alla crisi congiunturale di periodo, agli effetti prodotti dalla attuale crisi economico-finanziaria, alla variazione delle condizioni di mercato, non costituiscono elementi idonei a soddisfare la nozione di giustificato motivo con conseguente illegittimità delle clausole a tale titolo introdotte e, dunque, ripetibilità delle somme versate.

La comunicazione, ove deve essere evidenziata la formula “Proposta di modifica unilaterale” e che deve avere il preavviso di almeno due mesi, deve essere effettuata in forma scritta, tenendo bene a mente che l’estratto conto non soddisfa il precetto dell’art.118.

Nel concreto, la giurisprudenza anche dell’ABF (l’Arbitro bancario Finanziario che abbiamo più volte citato), ritiene che lo ius variandi non sia applicabile al contratto di mutuo, né può essere utilizzato per introdurre clausole che stravolgono la causa negoziale del contratto, come nel caso di modifica nel corso del rapporto dello spread, nè possono essere introdotte clausole nulle o comunque contrarie alla legge.

Anche questo è un tema che richiederebbe molteplici approfondimenti…

Nel ringraziare con affetto i lettori della rubrica, auguro buone vacanze a tutti…ci “rivediamo” a settembre…

Avv. Lorenza Cuccaro

Granfondo Intenazionale Torino, domenica 28 luglio la gara regina

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Quest’anno la Granfondo Internazionale Torino si fa in tre: il cambio di data, dagli inizi di settembre alla fine di luglio, è infatti coinciso con l’ingresso della gara all’interno degli European Master Games, che si terranno nel capoluogo piemontese dal 26 luglio al 4 agosto. Il ciclismo, chiaramente, rivestirà un ruolo fondamentale all’interno degli EMG, con il GS Alpi che organizzerà le tre prove per le prove su strada. 

Le gare in questione sono le seguenti: 

– 26 luglio, Prova a Cronometro; 
– 28 luglio, Granfondo Internazionale Torino; 
– 1 agosto, Criterium.

Tutte e tre le gare avranno come quartier generale il Parco del Valentino, nel pieno centro storico di Torino. Senza dubbio, la gara di domenica 28 luglio è la più affascinante, e anche la più impegnativa, visto il chilometraggio e il dislivello complessivo. L’arrivo in cima alla salita di Superga, luogo suggestivo per la presenza della Basilica e del monumento alle vittime del Grande Torino, richiama senza dubbio tante corse professionistiche, come la Milano-Torino e le varie edizioni dei campionati italiani che si sono svolte su questa salita impegnativa.

Saranno due i percorsi a disposizione di chi affronterà la Granfondo Internazionale Torino di domenica 28 luglio: ci sarà un tracciato medio di 90 km per 1950 metri di dislivello e un tracciato lungo di 120 km per 2380 metri di dislivello. La partenza è prevista all’interno del Parco del Valentino, all’altezza del Borgo Medievale, alle ore 8 del mattino.

Due tracciati impegnativi e suggestivi, quindi, al termine dei quali tutti potranno alzare le braccia al cielo sotto uno dei monumenti più importanti di Torino, la Basilica di Superga, e subito dopo il traguardo sarà possibile rifocillarsi osservando tutto il capoluogo piemontese dall’alto, con la Mole Antonelliana in evidenza lungo la linea dell’orizzonte. 


E’ possibile iscriversi alla Granfondo Internazionale Torino oppure fare un’iscrizione cumulativa alle tre gare, che insieme formano il Turin Cycling Festival organizzato dal GS Alpi per gli EMG. L’iscrizione cumulativa ha un costo di 73 euro. I primi 3 classificati della prova a cronometro per ogni categoria, potranno prendere parte a Granfondo Torino dalla griglia d’onore. 

Per ulteriori informazioni è possibile visitare www.granfondotorino.it

Bennet: SELEZIONA PERSONALE

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L’azienda operante nel settore della grande distribuzione organizzata offre nuovi posti di lavoro e seleziona personale, soprattutto giovani, per i propri punti vendita

POSIZIONI APERTE

  • addetti vendita per vari reparti (bricolage, elettrodomestico/hi-fi, tessile, accessori auto, bazar e casalinghi);
  • cassieri: opportunità di lavoro anche per risorse alla prima esperienza;
  • allievi/e Direttori di Punto Vendita: offerta rivolta a candidati con cultura medio-superiore, che saranno avviati alla carriera di Direttore Punto Vendita. Dopo un addestramento pratico per i primi mesi di lavoro, nei quali acquisiranno esperienza nelle attività sia manuali che organizzative nei reparti del settore food, andranno a ricoprire la funzione di responsabile, occupandosi di gestione organizzativa commerciale e delle risorse umane. E’ un ruolo ad alto coinvolgimento che richiede dinamismo e motivazione alla crescita professionale. L’azienda richiede capacità di apprendimento, serietà e disponibilità a lavorare su turni e nel week-end, ed offre opportunità di carriera, formazione e competenza;
  • addetti pulizie: è richiesta capacità di apprendimento, serietà e disponibilità a lavorare su turni e nel week-end;
  • farmacisti per il reparto interno dedicato: la ricerca è rivolta a laureati in Farmacia, iscritti all’albo dei farmacisti. Si richiede disponibilità a turni di lavoro su sei giorni lavorativi settimanali;
  • weekendisti: personale disponibile a lavorare il sabato e la domenica su giornate di 8 ore ciascuna, in cassa e/o nei reparti come addetti/e alla vendita;
  • manutentore per i punti vendita della provincia di Brescia (Gavardo , Brescia e Verolanuova): si cerca una risorsa con precedenti esperienze, anche minime, nell’ambito della manutenzione generale con competenze su impianti ventilazione e climatizzazione e fondamenti di refrigerazione.
  • CANDIDATURA

DROGA: Basta avvelenare i nostri figli. Chiediamo immediata chiusura dei cannabis shop, ed inasprire le pene contro i puscher

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La droga è un veleno e  rappresenta un’emergenza nazionale che dobbiamo affrontare tutti insieme in modo concreto ed efficace educando i nostri figli ad una vita sana lontana da tutte le dipendenze”. E’ questo il messaggio che in occasione della Giornata internazionale contro le droghe vogliamo rivolgere ai genitori, ai ragazzi, alle autorità di Governo, alle Comunità, agli educatori e a tutti coloro che quotidianamente entrano in contatto con i nostri figli. 

È inaccettabile che fuori dal cancello delle scuole o addirittura sotto casa, i nostri figli possano trovare uno spacciatore pronto a vendere qualsiasi tipo di sostanza; ed è allo stesso tempo incredibile che un adulto venda ai minori la cosiddetta “Cannabis light” anche all’interno degli shop presenti nelle strade delle nostre città.

In una nostra recente indagine (Venduti ai minori, consultabile su www.moige.it) abbiamo rilevato quanto sia facile per il minore accedere alla “Cannabis light”, basti pensare che nel 72,2% dei casi i ragazzi dicono che non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto della sostanza; e che nel 68% dei casi il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni’’. 

Inoltre, nel 30% dei casi non risultano presenti cartelli di divieto di vendita ai minorenni e il 35% dei minori dichiara di non averci fatto caso (quindi non esposti in luogo visibile). Solo il 21% degli intervistati li ha visti in alcuni negozi e il 14% dichiara di averli visti sempre. Inoltre: il 69,6% degli intervistati dichiara l’assenza di cartelli per spiegare il corretto utilizzo della sostanza; solo il 3,1% di loro dice di averli visti sempre”.

La presenza di negozi aperti alla vendita di droga, inoltre, rappresenta un messaggio devastante per i nostri ragazzi, e vanifica decenni di attività di prevenzione contro la droga. Anche per questo siamo molto preoccupati e chiediamo al Governo di agire immediatamente per la chiusura dei cannabis shop, inasprire le pene contro gli spacciatori e convocare la Conferenza nazionale sulle droghe.

Ha dichiarato Antonio Affinita, Direttore Generale Moige – Movimento Italiano Genitori

‘Caso’ Sea Watch , Salvini: “La soluzione? Metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino”

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Caustico e perentorio il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul ‘caso’ Sea Watch 3.
“L’Unione Europea vuole risolvere il problema Sea Watch? Facile. Nave olandese, ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto”.
Intanto la Commissione Ue fa appello agli Stati membri per ‘trovare una soluzione’.

“Pur apprezzando il fatto che l’Italia abbia proceduto all’evacuazione di un numero di persone dalla Sea Watch 3 per ragioni mediche”, la Commissione Ue fa appello “agli Stati membri” per trovare “una soluzione per le persone che sono rimaste a bordo”.

Sempre più italiani decidono di trascorrere le vacanze fuori dai confini nazionali soprattutto in un Paese europeo

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Sempre più italiani decidonodi trascorrere le vacanze fuori dai confini nazionali soprattutto in un Paese europeo, così come scelgono meno le località di mare a beneficio di città d’arte e viaggi itineranti. Questa è la fotografia scattata dal nuovo Osservatorio mensile di Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa, da cui emerge anche che per questa estate il 65% degli intervistati ha programmato una vacanza mentre il 15% dovrà rinunciare soprattutto per problemi economici (53%). L’80% di coloro che partiranno non si concederà più di due settimane di ferie.


GLI ITALIANI SEMPRE MENO “STANZIALI”. Secondo lo studio della società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas negli ultimi tre anni è diminuito progressivamente il numero di italiani che scelgono di trascorrere le agognate ferie lungo la penisola: erano il 58% nel 2017 e quest’anno sono il 50%. Tutto a vantaggio dei Paesi UE graditi ormai da quasi un quarto degli italiani (23%). Le vacanze degli italiani sono sempre meno stanziali: il mare pur rimanendo la meta preferita, vede calare le preferenze dal 65% dell’anno scorso al 59%. Parallelamente chi sceglie un viaggio itinerante aumenta dal 10% del 2017 al 14% di quest’anno, mentre le città d’arte sfiorano il 10% dei consensi. Invariata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che non hanno ancora deciso la meta della propria vacanza (16%).


PER LA MAGGIORANZA SPESA MEDIA NON OLTRE 1.000 EURO A PERSONA. L’80% del campione non può concedersi più di due settimane di vacanza e la metà di questi non va oltre una settimana (39% degli intervistati). In compenso cresce la quota di italiani che trascorrerà un periodo di villeggiatura superiore ai 15 giorni: quasi un italiano su cinque (19,5%) rispetto al 16% dello scorso anno.
La sensazione prevalente degli intervistati è che si spenderà tanto quanto l’anno precedente (53%). E se il 14% è convinto di abbassare la propria soglia di spesa (nel 2018 quanti pensavano di spendere meno erano il 19%), più di un quarto dei vacanzieri italiani (26,5%) prevede, invece, di spendere più dell’anno passato. Tra questi, quasi il 70% si dichiara pronto a spendere dal 10% (24,4% delle risposte) al 30% (45,3% dei rispondenti) in più rispetto al 2018. Il 16,4% è disposto ad alzare il budget fino al 50%. C’è, infine, un 9% del campione che mette in preventivo per le vacanze un esborso tra il 70% e il 100% superiore a quello dell’anno scorso.
La maggioranza (63%) di chi si concederà una vacanza non riesce a sostenere una spesa superiore ai 1.000 euro a persona e una buona metà di essi non supera i 500 (33%). Il 17,3% spenderà, invece, fino a 1.500€, mentre solo il 13,6% si spingerà oltre la soglia dei 2.000€.


CRESCONO ANCORA LE PRENOTAZIONI ONLINE. L’Osservatorio Findomestic rileva anche quest’anno un trend in costante ascesa. Ormai sette italiani su dieci si affidano a Internet per prenotare: il 42% lo fa attraverso siti dedicati come Booking, Tripadvisor e AirBnB, sempre più numerosi quelli che lo fanno attraverso il sito della struttura (dal 13% del 2018 al 17% di quest’anno) mentre risultano in calo le agenzie di viaggio online (dal 13 al 10% di quest’anno). Scendono al 19% (dal 22% del 2018) gli italiani che preferiscono contattare la struttura telefonicamente e il 9% vuole ancora recarsi in agenzia di viaggio.


L’HOTEL SI CONFERMA LA SOLUZIONE PREDILETTA. Anche quest’anno gli italiani dichiarano di prediligere la sistemazione in hotel: la percentuale di chi opta per questa soluzione sale al 34% dal 31% del 2018. Uno su cinque (19%) affitterà una casa, il 10% soggiornerà in un villaggio turistico (erano il 12% lo scorso anno) e oltre il 12% sceglierà un B&B, un ostello o una pensione. Sette su cento sfrutteranno la seconda casa, un ulteriore 7% alloggerà presso l’abitazione di amici e parenti mentre il 4% preferisce il campeggio o il camper.


ANCORA POCO DIFFUSO L’ACQUISTO RATEIZZATO DELLE VACANZE. La rateizzazione del costo di una vacanza rimane una pratica poco diffusa: solo il 4,1% degli italiani ha già acquistato a rate una vacanza e il 2,4% ha intenzione di farlo in futuro, dato in linea con quanto rilevato a partire dal 2014. Il 21% degli intervistati dichiara di non aver mai pensato alla possibilità di acquistare a rate una vacanza.


ITALIANI A CACCIA DI SCONTI SULLE PRENOTAZIONI (IN ANTICIPO O LAST MINUTE). Quando si tratta di prenotare una vacanza, gli italiani cercano le occasioni. Particolarmente apprezzati gli sconti sulle prenotazioni (il 38% cerca gli sconti per prenotazioni anticipate e il 23% per quelle «last minute») e i servizi extra inclusi nel prezzo (30,6%). Da segnalare come le donne, più degli uomini, valutino positivamente la presenza di transfer dalla stazione/aeroporto all’albergo: 17% contro il 11% degli uomini. Infine, chi ha figli è ovviamente interessato a sconti/riduzioni per il loro soggiorno (14% del totale campione) o per il viaggio (7%).

Migranti/ La Sea Watch 3 forza il blocco ed è ferma a Lampedusa

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Il comandante della nave Carola Rakete l’aveva detto e l’ha fatto: la nave  Sea Watch 3 ha forzato il blocco navale italiano e dirige verso Lampedusa, dove ad attenderla c’è uno schieramento dei Carabinieri. 

Dopo aver forzato il blocco navale, la nave Sea Watch 3 è ormai arrivata davanti all’isola di Lampedusa e dovrebbe attraccare al porto dopo le 20.30 di stasera, appena sarà partito il traghetto diretto a Porto Empedocle.

L’unico approdo possibile, considerate le  dimensioni dell’imbarcazione, sembra essere il molo commerciale.

Probabilmente i 42 migranti a bordo verranno trasferiti prima dell’arrivo, trasportati a terra grazie alle motovedette della Capitaneria. (foto di repretorio)

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“Mettiamoci in sicurezza” al via la campagna su legalità e Sicurezza Stradale promossa da IPS

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Sono circa 3 milioni i veicoli circolanti in Italia senza assicurazione, pari al 6,3% del parco auto italiano, con punte di oltre il 10% al Sud. Quelle non revisionate sono almeno il 16% a cui si aggiungono quelle rubate (oltre 147 mila l’anno). Questa è l’allarmante fotografia presentata da ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative.


Per contrastare questa autentica piaga sociale, è stata lanciata la campagna “Mettiamoci in Sicurezza” (www.mettiamociinsicurezza.it), promossa da IPS – I Professionisti della Sicurezza (www.iprofessionistidellasicurezza.it), associazione senza scopo di lucro che dal 2016 è impegnata su questi temi con l’obiettivo di incoraggiare le buone pratiche, la legalità e la Sicurezza Stradale.

In particolare, la campagna sociale “Mettiamoci in Sicurezza” renderà disponibili gratuitamente 10 kit di Street Control per 2 mesi, grazie alla partnership tecnologica con Viasat, alle Polizie Locali Municipali dei Comuni che ne faranno richiesta. Si tratta di un sistema che, ra ie a na tele amera a alta en ibilit in grado di leggere fino a 100 targhe al secondo, elaborando le immagini rilevate e interrogando le banche dati per individuare i veicoli sprovvisti di assicurazione o soggetti ad altre irregolarità potenzialmente pericolose per i cittadini.


“Che non si faccia mai abbastanza per la sicurezza è innegabile, lette anche tutte le tati ti he” spiega la Dott.ssa Monica Di Sante, Criminologa e Presidente di IPS – I Professionisti della Sicurezza. “In continuità con le attività che svolgiamo da anni, abbiamo deciso di lanciare questa campagna con l’obiettivo di intervenire, in particolare, su quelle province maggiormente a rischio di incidenti stradali che possano vedere coinvolti veicoli senza copertura assicurativa, ovvero in quei territori a maggior tasso di sinistrosità, secondo il regolamento IVASS n. 37/2018, e in quelle aree in cui è stimata una maggior presenza di veicoli circolanti senza la copertura assicurativa e revisione”.


I risultati di questa campagna saranno diffusi tramite:
 eventi formativi e informativi gratuiti, riservati agli operatori di Polizia Locale e agli Amministratori dei Comuni, in quanto intenzionati ad esplorare il fenomeno e a collaborare per rendere sicuri anche i loro territori sapendo che tali comportamenti rappresentano un danno all’e onomia delle loro città anche in termini di minore sicurezza percepita;
 l’i tit ione di un “Premio per la Prevenzione e l’Educazione alla Sicurezza Stradale” assegnato a quelle Amministrazioni Comunali/Comandi di Polizia che avranno messo in campo e ottenuto risultati concreti nella diffusione della cultura della legalità, migliorando la sicurezza stradale.
Inutile ricordare come i veicoli non assicurati contribuiscano al tragico fenomeno della pirateria stradale (chi causa un incidente spesso fugge per evitare di pagarne le conseguenze, soprattutto in assenza di una copertura assicurativa), tant’è che si stimano oltre 1.000 gli incidenti con feriti che hanno visto scappare il responsabile. Autentiche mine vaganti che possono provocare seri danni ai cittadini onesti, in quanto il danneggiamento ell’a to a seguito di un incidente stradale con un mezzo “fanta ma” difficilmente viene risarcito. Un costo sociale estremamente elevato, rappresentato anche dalla dotazione del fondo per il risarcimento delle vittime che pesa sulle tasche di tutti gli automobilisti onesti.
La campagna avrà la durata di 2 anni per consentire un’analisi accurata e una validazione dei risultati ottenuti.
Per maggiori info: www.mettiamociinsicurezza.it