Una decisione non facile vista la delicatezza dell’argomento. Allargare la raccomandazione per la vaccinazione contro l’influenza stagionale a tutti i bambini da 0 a 6 anni, e non solo a quelli con specifiche indicazioni, e agli anziani a partire dai 60 anni, oltre che agli operatori sanitari delle Rsa.
E’ l’ipotesi in valutazione e che, secondo quanto apprende l’Ansa, potrà essere prevista dalla circolare del Ministero della Salute sulle vaccinazioni per l’influenza stagionale alla quale si sta lavorando e che è attesa a breve.
Salute/ Vaccinazione antinfluenzale per bambini ed ultrasessantenni
Francia/ Il 28 giugno turno di ballottaggio ‘con mascherina obbligatoria’
Una decisione sicuramente contestata. Per il 2/o turno delle elezioni dei sindaci che scatenarono feroci polemiche il 15 marzo – per la decisione di Emmanuel Macron di farle svolgere comunque a sole 48 ore dal lockdown – la Francia ha deciso di andare alle urne il 28 giugno, con “mascherina obbligatoria”.
Edouard Philippe, che ha superato l’opposizione di buona parte delle forze politiche che avrebbe preferito un rinvio a gennaio 2021, ha dichiarato che la decisione è “reversibile” nel caso di peggioramento dell’epidemia.
Coronavirus, Crisanti: “Meno casi gravi grazie all’uso di mascherine”
La raccomandazioni delle autorità sanitarie stanno dando risultati importanti; determinante, quindi, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
La curva dei contagi in Italia, nell’ultimo periodo, è diminuita ma il coronavirus non è diventato meno aggressivo.
“Se oggi si vedono meno casi gravi è in gran parte dovuto all’uso di mascherine”, dal momento che riducono la quantità di virus che viene trasmesso. A sottolinearlo è il professor Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova, durante un intervento nella trasmissione televisiva “Agorà” su Rai Tre.
“Chi si infetta con molti virus, infatti, ha una malattia con un’evoluzione completamente diversa rispetto a chi si infetta con pochi”, ha poi aggiunto il virologo.
Coronavirus/ Il vaccino anglo-italiano passa già nella fase 2/3
La sperimentazione contro il coronavirus continua a passo serrato. Il vaccino candidato contro il SARS-CoV-2 sviluppato dallo Jenner Institute dell’Università di Oxford University in collaborazione con l’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia (provincia di Roma) verrà presto testato anche su bambini e anziani.
La preparazione, una delle 8 su 118 già entrate nella fase clinica della sperimentazione, cioè già testate sull’uomo, dalla fine di aprile è stata somministrata a un gruppo selezionato di adulti in salute con un’età inferiore ai 55 anni.
Gli scienziati hanno deciso di fare un “salto di qualità” nella sperimentazione, passando a trail clinici di fase 2/3 e testandolo anche su altre fasce della popolazione.
ll Ministro Costa «Bene la Strategia Eu per la Biodiversità e “Farm to work”»
«Bene la Commissione europea che, con l’approvazione della nuova Strategia sulla biodiversità e della Strategia “Farm to work”, continua sul cammino del Green New Deal.
Oggi, l’Unione europea ha segnato un passaggio storico nel mondo post-Covid. Quella nuova normalità verde sulla quale noi stiamo già lavorando come Ministero e che vede nelle diverse azioni delle due Strategie della Commissione Von Der Leyen appena approvate una fortissima assonanza.
Le due strategie si tengono perfettamente insieme perché, conservazione della natura e agricoltura sono un binomio indissolubile.
L’Europa ha dato prova di aver superato l’età dei vincoli e di aver ritrovato nel proprio capitale naturale una fonte di opportunità che definiscono con chiarezza gli obiettivi verso i quali i cittadini europei potranno muoversi nei prossimi anni, con le modalità e gli strumenti che i singoli Stati sapranno declinare nel rispetto della natura.
A dimostrazione che si può creare un nuovo paradigma economico di benessere collettivo conservando e anzi valorizzando la biodiversità».
Coronavirus, il quadro va stabilizzandosi
La situazione della pandemia da coronavirus, con riferimento all’Italia, mostra un quadro stabile. I dati forniti dalla Protezione civile sembrano andare in tal senso. I casi totali sono 228.658, compresi guariti e deceduti, (652 casi in più). I guariti sono complessivamente 136.720, con un aumento di 2.160 persone rispetto a 24 ore fa. I ricoverati con sintomi sono in tutto 8.957 ( – 312 unità). Nelle terapie intensive ci sono 45 ricoverati in meno rispetto a ieri, in totale sono 595 ad oggi. In isolamento domiciliare, senza sintomi o con sintomi lievi, ci sono 49.770 contagiati.
In totale i pazienti attualmente positivi sono 59.322 (-1.638 nell’ultima giornata). Le vittime sono 130 nelle ultime 24 ore (il totale dall’inizio della pandemia sale a 32.616).
Pakistan/ Aereo precipita su una zona residenziale
Disastro dei cieli con alto bilancio di vittime. Un aereo pachistano è precipitato poco prima del suo atterraggio all’aeroporto di Karachi. L’aereo proveniva da Lahore e aveva 107 persone a bordo tra passeggeri e membri dell’equipaggio: lo ha reso noto il ministero dell’Aviazione pachistano, secondo quanto riporta la Cnn.
Media locali riportano inoltre che il velivolo è caduto in una zona residenziale.
Secondo alcuni media sarebbero state colpite anche “numerose” abitazioni
Traffico di rifiuti, blitz dei carabinieri e baschi verdi, 6 arresti
“Complimenti alle forze dell’ordine e alla DDA di Trieste per l’operazione che ha bloccato un’organizzazione criminale dedita al traffico di rifiuti da sud a nord del Paese. Un risultato che ha preso piede dalla scoperta di un magazzino colmo di rifiuti plastici in provincia di Gorizia, segno che la lotta al fenomeno dei roghi dei deposti abusivi di rifiuti resta una priorità”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato l’operazione che dalle prime ore dell’alba, ha visto i Carabinieri e Guardia di Finanza eseguire in alcune località nelle province di Gorizia, Napoli e Belluno, sei misure di custodia cautelare personale disposte dal G.I.P. di Trieste, su richiesta dal Dott. Antonio Miggiani della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di aver preso parte ad un’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti a carattere transnazionale.
Le indagini, avviate con il sequestro di un capannone industriale stracolmo di rifiuti da parte dell’Arma di Gorizia e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale del capoluogo isontino, unitamente a personale del ROS ed ai Finanzieri del GICO di Trieste e dello SCICO di Roma, consentivano di dare riscontro all’ipotesi investigativa, documentando come i sei destinatari dei provvedimenti cautelari, avevano smaltito illecitamente circa 4.500 tonnellate di rifiuti speciali, costituiti da “balle reggiate”, di un metro cubo l’una, di rifiuti plastici provenienti da un impianto di recupero di una società del bellunese (BL) e da un’area dismessa ubicata in Borovnica (Slo), abbandonandoli all’interno di un capannone industriale, ubicato a Mossa (GO), di proprietà di due società con sede a Napoli e Gorizia, adattato con un varco d’accesso laterale ricavato appositamente per effettuare gli scarichi abusivi in piena tranquillità, al riparo da sguardi indiscreti.
Il trasporto a Mossa dei rifiuti avveniva utilizzando i camion messi a disposizione da alcune compiacenti aziende di trasporto slovene.
L’attività investigativa è stata condotta anche con l’ausilio di un drone, che ha consentito di monitorare numerosi scarichi di rifiuti da parte degli indagati, per lo più nelle prime ore dell’alba e che, allo scopo di sottrarsi allo sguardo indiscreto di curiosi o ai controlli delle Forze dell’Ordine, avvenivano da un ingresso del capannone ricavato in un’area caratterizzata da folta vegetazione, dunque di difficile individuazione. Nonostante le difficoltà, l’attività di osservazione realizzata ha permesso di seguire ogni movimento degli automezzi, dal loro ingresso in Italia sino al sito di smaltimento finale dei rifiuti.
Particolare risalto assume il contestuale sequestro preventivo di beni nella disponibilità degli indagati, per un valore pari a circa un milione di euro, profitto del reato, individuato quale danno ambientale arrecato dagli indagati al Comune di Mossa con l’abbandono dei rifiuti.
Nel corso delle indagini gli investigatori hanno documentato inoltre la ricerca da parte degli indagati, una volta sequestrato il capannone di Mossa (GO), di siti alternativi sul territorio friulano ove continuare la lucrosa attività illecita.
Sono in corso numerose perquisizioni in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Campania, al fine di recuperare la documentazione necessaria a ricostruire l’esatta provenienza dei rifiuti e le tappe intermedie toccate dagli automezzi prima di giungere al sito di destinazione finale.
Il G.I.P., nel motivare le esigenze cautelari, ha, inoltre, ricollegato la vicenda al diffuso fenomeno delle eco-mafie, sottolineando il fumus della presenza della criminalità organizzata ed il particolare livello di pericolosità, emersi nel corso delle indagini, per le evidenti affinità dell’accaduto con dinamiche criminali tipiche dell’area napoletana.
Zootecnia, il futuro del comparto italiano alla luce del Covid 19
Etica, sostenibilità, benessere. La sensibilità del consumatore è sempre più indirizzata verso questi concetti e il mondo produttivo deve tenerne conto offrendo prodotti adeguati a tali richieste. Arrigo Milanesi, esperto del settore dei bovini da latte, non ha dubbi: “Il mondo che ci aspetta dopo Covid19 dovrà tenere in considerazione questi nuovi argomenti. Una cospicua fetta di consumatori, quelli oggettivamente più sensibili alla sostenibilità ambientale, al benessere animale, alla corretta gestione del farmaco in allevamento, alla salubrità che deriva dal rispetto di questi requisiti, diventerà sempre più esigente e si orienterà verso prodotti che attraverso un marchio specifico certificheranno il loro processo produttivo”. Il tema legato al futuro del comparto zootecnico italiano a seguito dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando sarà il pilastro su cui ruoterà la prossima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte in programma a Cremona dal 28 al 31 ottobre 2020. L’organizzazione del più importante evento nazionale del settore, riconosciuto come uno dei più prestigiosi a livello internazionale, procede a pieno ritmo e numerosi saranno gli spunti su cui si sta lavorando per un approfondimento che permetterà a uno dei volani più importanti dell’economia nazionale di sfruttare le più interessanti opportunità e favorire la miglior gestione di un processo ineludibile: quello della competitività a livello globale.
“Il polo fieristico di Cremona- commenta Massimo De Bellis, Direttore di CremonaFiere- è il punto di riferimento della community produttiva, della prima parte della filiera, e la nostra fiera è caratterizzata dalla completezza e dall’eccellenza degli attori coinvolti (allevatori, operatori, aziende, istituzioni, università e ricerca). L’unione di questi soggetti permette di dare una visione sul settore, questo è il ruolo di una fiera B2b come la nostra, soprattutto in un momento di cambiamenti di scenario così importanti”.
Secondo Milanesi è giusto, in quest’ottica, parlare di comunicazione, informazione corretta e puntuale realizzata attraverso lo sviluppo di un dialogo che impatti prima di tutto sull’aspetto emotivo di chi acquista in cui il comparto produttivo, anziché avvitarsi in una logica un po’ vittimistica dettata dalle conseguenze di alcune trasmissioni televisive che puntano il dito contro gli allevamenti intensivi, si ponga come obiettivo il rafforzamento dei suoi punti deboli.
“È corretto perseguire questo indirizzo- conclude De Bellis – Ed è proprio così che faremo: tutto si baserà sulle eccellenze uniche che abbiamo attorno a noi che ci permetteranno di dare informazioni tecniche utili e concrete per le soluzioni delle principali questioni relative all’allevamento, che è da anni al centro di un lavoro di cambiamento verso la sostenibilità. Allo stesso tempo quelle informazioni saranno strumentali al raggiungimento dell’interlocutore per eccellenza: il consumatore. Un processo sviluppato sulla linea dell’alta qualità e trasmesso al consumatore è frutto di un lavoro che coinvolge tutta la filiera, passando dagli allevatori, ai trasformatori, colmando il gap di conoscenza delle caratteristiche intangibili del prodotto”.
Alessia Testori
Roma/ Presentato “Salvamamme: famiglie in emergenza” e “Sicurezza con amore”
Nello spazio antistante il Family Support centre di C.R.I. e Salvamamme è stato presentato il progetto “Salvamamme: famiglie in emergenza” finanziato dalla Regione Lazio. Il progetto prevede che, oltre alla distribuzione di generi di prima necessità, compresi prodotti per l’igiene e per l’infanzia, vengano reimmessi fondi nell’ambito della comunità regionale secondo il principio dell’economia circolare. I prodotti distribuiti saranno infatti acquistati da filiere regionali, grazie ad un accordo con Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), e da filiere nazionali presenti nelle grandi distribuzioni. “Coniugare aiuti e sicurezza è la strada da seguire sia per continuare a sostenere chi ha bisogno sia per sensibilizzare tutti anche attraverso il volontariato ad avere comportamenti responsabili. Grazie ancora una volta a Salvamamme per l’esempio di solidarietà che rappresenta ormai da tempo e che vede questa realtà insieme alla Croce Rossa molto presente sul nostro territorio” ha dichiarato Federico Bonadonna, Direttore della Croce Rossa Italiana Roma e Area Metropolitana nel portare i suoi saluti ai presenti, seguito da Alessandra Sartore, Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio Regione Lazio, che ha affermato: “sono stati 249 in totale le associazioni che hanno risposto all’avviso pubblico della Regione e siamo riusciti a soddisfare tutte le domande con un finanziamento complessivo di 4,57 mln di euro. Un contributo, per un massimo di 200 mila euro a progetto, per dare respiro agli enti del terzo settore che quotidianamente si occupano di assistenza alle persone, alla distribuzione di beni di prima necessità e di prodotti per l’infanzia per le famiglie più bisognose”. Antonio Rosati, Presidente Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), ha poi dichiarato che si tratta di: “un’iniziativa a cui partecipiamo con gioia e con l’idea di supportare l’economia di prossimità che oggi più che mai diventa una strada da perseguire per una produzione ed un consumo più sostenibile. Insieme a Salvamamme creiamo una rete indispensabile perchè nessuno resti solo”, gli ha fatto ecoPaolo Masini, referente del Progetto, che ha sottolineato: “i prodotti distribuiti saranno acquistati da Filiere regionali grazie ad un protocollo d’intesa con Arsial e da filiere normali presenti nelle grandi distribuzioni” mentre Marta Bonafoni, delegata dell’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali ha rilevato che: “ancora una volta, l’alleanza tra società civile e regione si dimostra la carta vincente per combattere l’aumento delle disuguaglianze che questa pandemia ci ha fatto conoscere in tutta la sua durissima realtà. Salvamamme rappresenta in questo una grande risorsa ed una eccellenza per la nostra regione”. Grande novità è stata la presentazione di “Salvamamme sicurezza con amore” un originale, articolato ed innovativo servizio mobile di distribuzione degli aiuti con “infection control”, nato dal cuore dell’Associazione e pensato con la finalità di garantire la consegna degli aiuti senza alcuna preoccupazione di ordine sanitario, “si tratta di un artigianale fortino “anti-covid” dove servire in sicurezza le nostre famiglie, un ufficio mobile pieno dei cuori di Salvamamme ad esprimere, al di là degli abbracci vietati, la nostra vicinanza ed il nostro affetto – spiega Grazia Passeri, Presidente di Salvamamme, che, relativamente al progetto “Famiglie in emergenza”, aggiunge – “noi vogliamo condividere con tante realtà vicine, pubbliche e private, il privilegio di poter acquistare alimenti, prodotti per l’igiene e altri mezzi di aiuto per tante persone. Per massima trasparenza pubblicherò ogni quindici giorni le fatture di quanto acquistato”. “Si tratta di un aiuto rivolto per vari mesi per mille utenti valutabile in circa duecento euro a persona e comprensivo di una logistica complessa e pesante che raggiungerà tutti i capoluoghi della Regione” – sottolinea – “come sempre cercheremo di implementare sia il numero dei destinatari che l’entità dei beni consegnati”. “In questo particolare momento per la nostra Nazione determinato dalla diffusione del Covid 19 ci siamo sentiti coinvolti in primis come poliziotti e poi come appartenenti alla società italiana, e quindi abbiamo aderito con grande entusiasmo al progetto dell’associazione per portare assistenza alle persone ed alle famiglie in grave difficoltà socio economica fedeli, come sempre, al mandato della nostra Amministrazione di vicinanza alla cittadinanza” ha affermato Massimo Maurotto, commissario coordinatore Fiamme Oro Rugby della Polizia di Stato, che da diversi anni sostiene i progetti di Salvamamme, che, affiancato da Massimiliano Bizzozero, responsabile dei progetti sociali, ha concluso il suo intervento con la lettura di un commovente messaggio di Roberto, un papà al quale avevano consegnato degli aiuti: “è incredibile questa Italia… Mi trovo a dover elogiare dei rappresentanti delle forze dell’ordine Polizia di Stato che, facendo ben oltre il loro lavoro, mi consegnano un pacco con ben di dio oltre le mie aspettative… Il tutto in una maniera veramente anonima. Sono imbarazzato dal comportamento di questa coppia di meravigliosi tutori dell’ordine…. Non ho niente da aggiungere, soltanto una stima ancor più forte nei confronti di questi tutori che si mettono a disposizione di noi che in questo momento siamo fortemente a disagio. Grazie! Che Dio vi renda merito di ciò che in questo momento stare facendo per me”.
Grazie al supporto di Prontotaxi 6645 e l’Associazione HP Bikers Team “Angeli in moto” anche in questa fase continuerà la consegna a domicilio per le persone non autosufficienti, per famiglie con bambini fragili e particolarmente a rischio di contagio, per le donne partorienti o che hanno appena avuto un bambino.
Donatella Gimigliano – Responsabile Comunicazione Salvamamme











