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Agenzia delle Entrate: zero impatto a zero costi

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Tris di vittorie per le Entrate che conquistano il Premio CompraVerde 2011. Per il terzo anno consecutivo l’Agenzia pubblica il Miglior Bando in materia di sostenibilità ambientale. Distributori automatici di snack, bevande e caffè obbligatoriamente a risparmio energetico, impiego di refrigeratori di acqua microfiltrata senza spese aggiuntive: questi i parametri del servizio richiesto. La consegna del riconoscimento a Cremona, in occasione del Forum Internazionale BuyGreen, appuntamento annuale destinato alle pubbliche amministrazioni che si distinguono per il loro contributo alla diffusione degli Acquisti Verdi quale strumento per ridurre gli impatti delle proprie attività sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.

In Agenzia il distributore si tinge di verd e – Macchinari di ultima generazione, ma anche distribuzione di contenitori per la raccolta differenziata, oltre che di prodotti provenienti da agricoltura biologica e dal commercio equo e solidale. Si tratta delle principali novità degli angoli di ristoro presenti in molti uffici dell’Agenzia su tutto il territorio nazionale. Il bando di gara premiato per il 2011, relativo al servizio di installazione e gestione di apparecchi per la distribuzione automatica di bevande calde, fredde e snack, trasforma quindi i punti di ristoro in un’opportunità di impegno a favore dell’ambiente. Gli accorgimenti adottati e le tecnologie impiegate consentono, infatti, di contenere i consumi energetici e, più in generale, di arginare l’impatto ambientale sulla scia della linea verde da anni intrapresa dall’Agenzia.

Entrate eco a costo zero – Il contenimento dell’impatto ambientale è garantito senza oneri a carico dell’Agenzia. L’introduzione e la manutenzione di refrigeratori di acqua microfiltrata e di macchine per il caffè a capsule, in sostituzione parziale dei distributori di bevande a più elevato consumo energetico, sono assicurate dall’aggiudicatario senza costi per l’Amministrazione.

Referendum: i cittadini chiedono di contare

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Più di un milione e duecentomila firme per chiedere l’abrogazione della legge elettorale Calderoli. Un risultato clamoroso e inaspettato. Che ci dice, però, quanto sia forte il desiderio di cambiamento dei cittadini, l’urgenza di voltare pagina. Con questi numeri, i benpensanti beneducati per i quali ogni occasione è buona per criticare l’ignavia e la mancanza di senso civico degli italiani sono serviti.
‘Se’ si andrà a votare per questo referendum nella prossima primavera i risultati saranno schiaccianti, forse ancora più di quelli per i referendum per la pubblicizzazione dell’acqua e contro il nucleare e il legittimo impedimento. Scriviamo ‘se si andrà a votare’ non a caso. Adesso, infatti, la parola passa alla Cassazione che, entro dicembre, verificherà la validità delle firme. Poi, in gennaio, la Corte Costituzionale esprimerà il suo parere di ammissibilità. Il voto si dovrebbe tenere tra il 15 aprile e il 15 giugno 2012.
Ma i partiti hanno ancora la possibilità di bloccare il referendum: o votando frettolosamente una nuova legge elettorale, con il rischio di metter su di nuovo un sistema approssimativo; oppure puntando allo scioglimento delle Camere e a nuove elezioni che, però, si svolgerebbero secondo le regole vigenti, con una probabilità molto alta, dunque, di insistere negli stessi difetti del presente.
Tutti, infatti, riconoscono che la Legge Calderoli, oggi vigente, è pessima (ma tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione, ne hanno approfittato). Si basa su un sistema proporzionale con liste bloccate: in questo modo gli elettori non possono scegliere i candidati e questi ultimi sono selezionati dalle segreterie dei partiti ed eletti secondo l’ordine di presentazione in base ai seggi ottenuti dalla singola lista. Alla Camera sono previste soglie di sbarramento su base nazionale che hanno l’obiettivo di semplificare il quadro politico e ridurre il numero di partiti minuscoli e del tutto privi di reale rappresentanza: ma in realtà questi sbarramenti sono facilmente aggirabili perché i partiti si uniscono per il voto e poi si rendono liberi di nuovo in Parlamento. Il sistema viene completato con un premio di maggioranza alla coalizione di liste più votata.
Da due legislature, a causa di questa legge elettorale e della classe dirigente che ha prodotto, il Paese è bloccato. Manca completamente un rapporto diretto con i cittadini: gli stessi rappresentanti eletti riconoscono di non sapere nemmeno qual è il loro elettorato di riferimento e, di conseguenza, non sentono mai l’esigenza di rispondere del loro operato. E’ un Parlamento di ‘nominati’ che non possono far altro che obbedire alle indicazioni dei leader ai quali devono la loro elezione, sperando che questi li riconfermino al prossimo giro. Tra le conseguenze di questo meccanismo c’è il progressivo peggioramento della qualità del ceto politico: quanti cortigiani del capo, votati all’obbedienza alle direttive di partito piuttosto che alla libera espressione di idee! Quante personalità prive di meriti, competenze e titoli sufficienti per rappresentare la popolazione! Il Parlamento, di fatto, è espropriato del suo ruolo.
Alla luce di queste considerazioni, Cittadinanzattiva ha aderito al referendum elettorale perché pare la via più concreta per tutelare l’effettività del diritto di voto dei cittadini, per reintrodurre un rapporto diretto tra le scelte degli elettori e i comportamenti degli eletti, per definire chiaramente le maggioranze di governo. Il referendum è uno strumento espressamente previsto dalla Costituzione con il quale i cittadini esercitano direttamente la propria volontà. Come tale va rispettato, dalle istituzioni e dalla politica. Il quesito in oggetto poi – in caso di successo – contiene un messaggio talmente chiaro da non lasciare spazio ad alcuna interpretazione di comodo. Toccherà vigilare parecchio, adesso, perché i cittadini possano recarsi alle urne e manifestare liberamente la propria sete di cambiamento. Sappiamo che lo faranno ed è questo che spaventa.

Vittorino Ferla, Responsabile relazioni istituzionali

Sigarette elettroniche: vietata vendita a minori 16 anni

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E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 232 del 5 ottobre 2011 l’Ordinanza del Ministero della Salute sul divieto di vendita di sigarette elettroniche contenenti nicotina, ai minori di 16 anni. La sostanza, contenuta nei filtri, seppur in minime quantità, potrebbe indurre l’adolescente al fumo, provocando un’assuefazione non consapevole.

Secondo il parere del Consiglio superiore di sanità, mancano oggi le conoscenze sulla maggior parte dei sistemi elettronici in questione, sugli effetti sulla salute dei composti organici e dei prodotti per la vaporizzazione in essi utilizzati; mancano inoltre studi che dimostrino l’effettiva efficacia e sicurezza dei dispositivi nel favorire la cessazione dell’abitudine al fumo.

L’ordinanza avrà quindi efficacia per 12 mesi dal giorno successivo alla sua pubblicazione in gazzetta, in attesa della definizione di una regolamentazione di questi dispositivi elettronici sulla base di nuove evidenze scientifiche.

Regolazione e competitività: convegno promosso dal DAGL

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Il Dipartimento affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio promuove un convegno sulla qualità della normazione come fattore di competitività e di innovazione nelle PA.

L’appuntamento è oggi a Roma, dalle ore 9.30 alle 17.00, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio in Via Santa Maria in Via, 37.

Il Convegno affronta il tema della regolazione come fattore di sviluppo e competitività per il Paese e l’economia territoriale con particolare riferimento alle Regioni del Mezzogiorno.

Rappresentanti delle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, delle parti sociali e del mondo accademico, esperti di diversi Paesi discuteranno del tema della qualità della regolazione e delle tecniche per il miglioramento della normazione, con particolare riferimento all’AIR e alla VIR, come strumenti chiave per accrescere l’efficacia, la trasparenza e la partecipazione alle politiche pubbliche per lo sviluppo. Un’occasione di confronto per l’Unione Europea, per le Amministrazioni nazionali e per le Regioni obiettivo convergenza sulle buone pratiche internazionali e nazionali in tema di Better Regulation.

Il Convegno s’inserisce nell’ambito del Programma Operativo di Assistenza Tecnica (POAT) per il rafforzamento della capacità e della qualità della regolamentazione nelle quattro Amministrazioni regionali dell’obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), realizzato dal Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DAGL) nel quadro del Programma Operativo Nazionale “Governance e Assistenza Tecnica” (PON GAT) FESR 2007-2013.

La partecipazione all’evento è su invito. Obbligatoria, per ragioni organizzative, la registrazione on line entro la data del 10 ottobre 2011.

Tassi usurai sui mutui

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato in data 26 settembre 2011, con Decreto Ministeriale, i tassi di interesse effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura n. 108 del 1996, rilevati dalla Banca d’Italia, in vigore per il periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2011 (cfr. tabella allegata). I nuovi limiti, previsti dalla legge sull’usura, sono stati calcolati secondo il meccanismo introdotto dal decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70 in vigore dal 14 maggio scorso.

Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono conto delle Istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d’Italia e delle risposte ai quesiti pubblicate sul sito della Banca nonché dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota metodologica al Decreto del 24 dicembre 2009.
A partire dal trimestre aprile – giugno 2011, l’obbligo segnaletico è stato esteso a tutte le società finanziarie iscritte nell’Elenco ex art. 106 del T.U.B ad eccezione delle società di cartolarizzazione. Si è inteso in questo modo dare maggiore rappresentatività alle società finanziarie nella determinazione dei TEGM e consentire un monitoraggio più attento sul costo del credito erogato da questi soggetti.

L’estensione del campione all’intero universo ha comportato un incremento nel numero di operazioni per le finanziarie ex art. 106 da 37.431 a 84.017. In particolare, hanno iniziato a segnalare alcune società non presenti nel vecchio campione ma con operatività consistente nel credito personale, nel credito finalizzato e negli altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese.

I tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel secondo trimestre del 2011 evidenziano un andamento lievemente crescente, con alcune eccezioni. Le variazioni più consistenti sono le seguenti:

– sono segnalati in crescita i tassi del leasing immobiliare a tasso fisso (+51 basis point) e del credito finalizzato fino a 5.000 euro (+36 bp);
– risultano invece in diminuzione i tassi per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione fino a 5.000 euro (-47 bp) e quelli per gli altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese (- 72 bp).

Con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il secondo trimestre 2011, aggregati in tre categorie di operazioni.
In proposito, si rammenta che la legge n. 108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto […] all’opera di mediazione”.

La rilevazione statistica evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento.

Contratto Sviluppo: al via risorse per 400 mln

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E’ stato presentato, presso il Dicastero di Via Veneto, dal Ministro Paolo Romani e dall’ad di Invitalia Domenico Arcuri, il “Contratto di Sviluppo”, la nuova misura attuata dal per stimolare la crescita e gli investimenti produttivi delle aziende italiane.

Il contratto funziona in modo snello e con poca burocrazia, e di fatto sostituisce e semplifica gli accordi di programma, così come gli altri strumenti di programmazione negoziata.

La dotazione finanziaria iniziale, immediatamente disponibile, è di 400 milioni di euro, da destinare prioritariamente nelle 4 regioni obiettivo convergenza del Mezzogiorno.

Sono agevolabili iniziative nei settori dell’industria, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, del turismo e del commercio.

L’importo complessivo per poter accedere al finanziamento non può essere inferiore a:

30 milioni di euro in caso di programmi di sviluppo industriale o di sviluppo commerciale;
22,5 milioni di euro nel caso di programmi di sviluppo turistico;
7,5 milioni di euro nel caso di programmi riguardanti attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Il Contratto di sviluppo, le cui procedure saranno gestite da Invitalia, accelera e semplifica in modo significativo le tempistiche per l’approvazione delle domande, l’erogazione dei contributi e le variazioni progettuali successive alla stipula del contratto.

Al finanziamento dei Contratti potranno concorrere anche le Regioni con proprie risorse.

“Il contratto di sviluppo – ha affermato Romani – è un provvedimento significativo che il governo attua concretamente sul fronte della crescita. Puntiamo a rafforzare i settori industriale, turistico e agricolo attraverso uno strumento semplice e innovativo. Nella sola giornata di oggi, sono pervenute a Invitalia circa 100 domande di finanziamento. Nei prossimi giorni, come governo – ha concluso il Ministro – avvieremo altre importanti misure per stimolare la ripresa e la crescita della nostra economia, un obiettivo su cui deve mobilitarsi in modo compatto l’intero sistema Paese”.

Modulistica e approfondimenti sul sito Invitalia

Calabria,vertenza Eurocoop: enti locali, sindacati e lavoratori uniti contro il licenziamento

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Nella sala giunta dell’Amministrazione provinciale, su convocazione del presidente Francesco De Nisi, si è tenuta, nei giorni scorsi, una riunione sulla vertenza Eurocoop, alla quale hanno partecipato una delegazione dei lavoratori, i sindaci dei Comuni di Vibo Valentia, Serra San Bruno, Filadelfia, Nicotera, Briatico, Dinami, Zambrone, Stefanaconi e Ricadi, i rappresentanti di Asp, Parco regionale delle Serre e delle organizzazioni sindacali Cisl, Uil, Cgil, Ugl e Cisal.

L’incontro è stato promosso per esaminare la gravissima situazione che condurrà, entro il 3 novembre prossimo, al licenziamento di 164 lavoratori, i quali da tre anni forniscono servizi d’importanza primaria per il territorio e i cittadini.
L’erogazione di tali servizi fu resa possibile grazie al bando finanziato con fondi Ue che consentì all’Eurocoop di assumere, con conseguenti bassi costi per gli enti.

Dal luglio scorso, al fine di trovare una soluzione, si sono susseguiti vari incontri con la vice presidente della Regione, Antonella Stasi e, successivamente, anche con l’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani, incontri dai quali però non è scaturito alcun impegno concreto in direzione della prosecuzione dell’attività lavorativa da parte delle 164 persone interessate. L’azienda Eurocoop ha già inoltrato domanda di partecipazione all’avviso pubblico emanato dalla Regione Calabria “per la manifestazione di interesse per la realizzazione di interventi idonei a contrastare il fenomeno delle crisi aziendali ed occupazionali”, approvato con decreto 11/720 del 16/9/2011, pubblicato sul Bur Calabria parte III n. 38 del 23/9/2011. Iter che, qualora andasse a buon fine, consentirebbe l’abbattimento del 50 per cento del costo del lavoro, cifra comunque insufficiente a mantenere in vita il progetto dal momento che gli Enti presenti, confermando da un lato la propria disponibilità a mantenere anche per l’anno 2012 i costi sostenuti negli anni precedenti, hanno però comunicato l’assoluta impossibilità a coprire la residua esigenza finanziaria, pari complessivamente a circa 600mila euro.

L’incontro, che ha registrato le concordi valutazioni degli intervenuti, si è concluso con la decisione di chiedere al presidente Scopelliti un incontro in tempi brevissimi al fine di individuare la possibilità di reperire, attraverso fondi regionali, nazionali e comunitari, le risorse necessarie a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali attuali.

Sicurezza sul Lavoro: firmato protocollo d’intesa tra Provincia di Savona, INAIL e ANMIL

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E’ stato firmato il protocollo d’intesa tra la Provincia di Savona, l’Inail e Anmil. Il documento è finalizzato ad ottimizzare gli strumenti e le risorse messe a disposizione per un inserimento lavorativo e sociale “mirato” dell’invalido e rafforza maggiormente una collaborazione già attiva da diversi anni.
La Provincia di Savona è la prima in Italia che ha un rappresentante dell’Inail (nella persona dell’assistente sociale) nel Comitato Tecnico previsto dalla legge 68/99.
Il protocollo d’intesa firmato questa mattina impegna la Provincia di Savona, l’Inail sede di Savona e l’ANMIL sede di Savona a:
• Valorizzare la legislazione vigente del collocamento mirato sia orientando il disabile verso un’occupazione che tenga conto della sua individualità, del tipo di menomazione subita, delle capacità residue, sia tenendo presenti le esigenze dei datori di lavoro per un valido inserimento nell’organizzazione;
• Perseguire un fine di grande utilità sociale anche attraverso azioni comuni di promozione;
• Favorire un lavoro di rete che pone al centro il disabile per offrirgli gli strumenti per essere una risorsa;
• Individuare percorsi organizzativi anche attraverso la pianificazione delle attività con l’apporto di entrambi i soggetti. In particolare potrà essere valutata la possibilità di interventi per la formazione di disabili, inseriti in vari progetti, in materia di sicurezza del lavoro ai sensi del Decreto Legge 81/2008 per poter agevolare i datori di lavoro;
• Condividere i risultati dei progetti per creare un canale preferenziale per la stipula di convenzioni di inserimenti lavorativo ai sensi della legge 68/99.
Per realizzare questi obiettivi la Provincia si impegna, in particolare, a dare all’INAIL e all’ANMIL sostegno e collaborazione alla progettazione ed alla programmazione degli interventi di riqualificazione degli invalidi del lavoro fornendo ad esempio segnalazioni tempestive circa i nuovi progetti di riqualificazione professionale e avviando tirocini facendosi carico delle relative spese utilizzando anche i fondi previsti per la riqualificazione degli invalidi del lavoro indicati all’art.4, comma 6, Legge 68/99.
In occasione della Firma del Protocollo è stata presentata la mostra, patrocinata dalla Provincia di Savona, “NO! contro il dramma degli incidenti sul lavoro” che sarà allestita presso la Sala Sibilla del Priamar dal 5 al 16 Ottobre.
La Mostra, inaugurata per la prima volta a Roma nel novembre 2008, alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini, ha poi continuato il suo viaggio per tre anni, facendo tappa in più di trenta città d’Italia, da Aosta a Trapani, isole comprese.
Le fotografie, firmate dal reporter Riccardo Venturi e raccontate dal giornalista Matteo Bartocci, sono state raccolte in un catalogo che viene distribuito gratuitamente a tutti i visitatori e che documenta uno spaccato di realtà sul quale è necessario riflettere, affinché aumenti l’impegno di tutti per ridurre il numero degli incidenti sul lavoro e migliorare la tutela delle vittime di infortuni.
Gli scatti di Venturi sono stati ammirati da oltre 20.000 visitatori e tra questi meritano di essere segnalati Sindaci, Prefetti, Assessori e tutti quei rappresentanti delle istituzionali locali che hanno voluto mostrare vicinanza e attenzione al tema degli infortuni e delle morti sul lavoro.
Coinvolgendo studenti, giovani, lavoratori e famiglie, la Mostra intende far comprendere i rischi del lavoro e far conoscere il dramma del dopo-infortunio con le difficoltà economiche e di reinserimento familiare, sociale e lavorativo ad esso collegato.
L’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Camera dei deputati hanno contribuito a dare prestigio a questa iniziativa che rappresenta una straordinaria campagna di sensibilizzazione contro gli infortuni.

Il Presidente Vaccarezza ha dichiarato: “La collaborazione ed il continuo e proficuo lavoro dei nostri Centri per l’Impiego in sinergia con Inail e Anmil hanno portato a buoni risultati, con significativi inserimenti di invalidi del lavoro in diverse mansioni operative, ma questi risultati si devono, si vogliono e si possono migliorare. Il Protocollo firmato questa mattina è un passo importante in questa direzione, uno strumento per agevolare l’ingresso o il ritorno nel mondo lavorativo di chi vive la difficile esperienza dell’invalidità. Nella ferma convinzione che tutto il possibile debba essere fatto per prevenire i troppi incidenti sul lavoro che avvengono nel nostro paese, ritengo doveroso offrire agli invalidi che desiderano continuare a contribuire operosamente al futuro del nostro paese la concreta possibilità di farlo nel modo migliore.”

Alitalia: Camera di consiglio per Berlusconi dopo l’esposto dell’azionista Francesco Toto

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FOTO DI REPERTORIO

Arriva la camera di consiglio per l’on. Silvio Berlusconi a seguito dell’opposizione all’archiviazione presentata dall’azionista avv. Francesco Toto in conseguenza della richiesta di archiviazione della Procura di Roma per i reati di cui agli artt. artt. 184, 185, D. lvo 58/1998.

È la notizia che Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, riporta all’attenzione dell’opinione pubblica dopo averne avuto notizia dallo stesso avv. Toto e dall’avv. Francesco D’Agata che assiste quest’ultimo.

Il Presidente aggiunto dell’Ufficio G.I.P. di Roma, dott. Stefano Meschini ha infatti, fissato udienza in camera di consiglio per il giorno 16/11/2011 nel quale verrà discussa l’opposizione alla richiesta di archiviazione e quindi l’eventuale sussistenza di reati a seguito dell’esposto denuncia presentato dall’avv. Francesco Toto nell’interesse degli azionisti, obbligazionisti e dei creditori ALITALIA e già depositato presso la Procura della Repubblica di Lecce sulla sciagurata operazione portata avanti da Berlusconi, all’epoca dei fatti candidato premier in pectore.

Come già sottolineato, la denuncia ripercorreva un excursus storico di tutti i passaggi attraverso una corposa raccolta documentale della stampa dell’epoca e dei documenti contabili di ALITALIA, riportando fedelmente tutta la vicenda a partire dalle dichiarazioni del Cavaliere che di fatto stoppò la cessione ad AIR FRANCE che era stata pianificata dal Governo Prodi e che a detta della stragrande maggioranza degli economisti avrebbe effettivamente salvato la compagnia di bandiera.

Sanità: ora le prenotazioni per visite specialistiche anche in farmacia

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Entra in vigore a metà ottobre il decreto del ministero della Salute dell’8 luglio 2011 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1 ottobre 2011, n.229) sull’erogazione da parte delle farmacie, pubbliche o private, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.

Il provvedimento, previsto del decreto legislativo n. 153 del 2009 (art. 1, comma 2, lettera f) che individua i nuovi servizi erogati dalle farmacie nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, disciplina e rende omogenee le modalità di organizzazione del servizio CUP, già espletato dalle farmacie in molte Regioni così come richiesto dalle Linee guida nazionali sul Sistema CUP.

La procedura di prenotazione, pagamento e ritiro referti nelle farmacie prevede le seguenti fasi:

Informativa e raccolta del consenso.
In questa prima fase, viene illustrata all’assistito l’informativa e viene raccolto il relativo consenso al trattamento dei dati, che verrà annotato al fine di tenerne memoria per gli accessi successivi per finalità analoghe, anche presso altre farmacie. Inoltre le comunicazioni all’assistito attraverso SMS o posta elettronica non dovranno contenere indicazioni di dettaglio circa la tipologia di prestazione, l’esito e le credenziali d’accesso.
Riconoscimento dell’assistito.
Il corretto ed univoco riconoscimento dell’assistito è verificato sulla base di idonei elementi di valutazione, anche mediante atti o documenti disponibili o esibizione di un documento di riconoscimento. Ai fini dell’accesso al servizio il cittadino dovrà esibire la Tessera Sanitaria.
Prenotazione.
La prenotazione, da effettuarsi dietro presentazione della prescrizione medica, avviene offrendo all’assistito il primo posto libero nell’ambito territoriale di riferimento e, qualora l’assistito ne faccia richiesta, le ulteriori disponibilità. Il sistema verifica, in automatico, l’eventuale pre-esistenza di altre prenotazioni per la stessa prestazione, in modo tale da evitare prenotazioni multiple. La farmacia, attraverso il Sistema CUP, può inoltre consentire al cittadino la disdetta o la variazione della prenotazione.
Servizio di pagamento.
Presso la farmacia, quale canale di accesso ai servizi del Sistema CUP, deve essere consentito il pagamento, anche mediante sistemi elettronici di pagamento, della quota di partecipazione a carico del cittadino, calcolata sulla base delle informazioni rilevate dalla prescrizione.
Spedizione e ritiro dei referti.
Il cittadino ha la possibilità di richiedere la consegna dei referti presso la farmacia. Il referto può essere sia l’originale cartaceo in busta chiusa sia, qualora la struttura sanitaria presso la quale è stata effettuata la prestazione preveda tale possibilità, una copia stampata del referto digitale, ed il suo ritiro può essere effettuato anche mediante delega a terzi.
Sono escluse le prestazioni prescritte su ricettario non del Servizio sanitario nazionale, gli esami di laboratorio ad accesso diretto, le urgenze di primo e secondo livello e le prestazioni per cui sia chiaramente indicata, sull’applicazione collegata al sistema CUP, una diversa modalità di prenotazione.

I requisiti richiesti alla farmacie per erogare tali servizi saranno oggetto di specifici i accordi nazionali e regionali.

In base a tali accordi, le Regioni e Province Autonome, le aziende sanitarie titolari dei trattamenti dei dati o gli eventuali enti concessionari del Sistema CUP, dovranno fornire alle farmacie l’accesso al sistema CUP di riferimento per via telematica, formare gli operatori che utilizzeranno l’applicazione collegata con il Sistema CUP organizzando a tal fine apposite sessioni e fornire un servizio di Help Desk .